Go review that album! Secondo Turno

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Èttore
     
    .

    User deleted


    Che il sound assomiglia, qua e là, a quello degli Who.

    Cheers,
    Ettore
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Esagerato, stai tranquillo e pensigh no

    Group
    Member
    Posts
    7,703
    Location
    Ticino

    Status
    Offline
    E finalmente arriva anche la mia.

    The Kovenant - S.E.T.I.

    0bbd115fddb5b91f905ed402dbac4d13

    Uscito nel 2003, questo disco di una sconosciuta band norvegese è classificato come industrial metal. Pare proprio il risultato di un incrocio tra rock e dance con una puntina di musica classica. E' straniante sentire timbri musicali tipicamente techno accanto a chitarre e batteria, e addirittura assistere a follie quali assoli con timbri simili alla chitarra elettrica, ma che sono tipicamente elettronici (Planet of the Apes).
    Escludo per evidenti questioni geografiche l'influenza dei Litfiba di fine anni '90, quelli di Regina di Cuori e de Il mio corpo che cambia, per intenderci. Infatti, a parte la voce del cantante che pare quella di Pelù col raffreddore, la somiglianza tra i due sound in certi casi è sconcertante, come accade in Star By Star. In certi brani si sente la pesante influenza del symphonic metal. Certe canzoni paiono una versione "cristiana" dei Dhimmu Borgir. Deve essere proprio l'aria della Scandinavia che ispira certi accostamenti di cori da opera, oscillatori spettrali e chitarre elettriche evidentissimi in brani come Industrial Twilight. La principale differenza con il resto del symphonic metal però è che qui nella bolgia di strumenti c'è posto anche per batterie elettriche, tanto che in certi pezzi, come nella parte centrale di Via Nuova, si ha quasi l'impressione di ascoltare un disco di qualche disc jockey olandese.
    Un altro parallelo che si può fare è quello con gli U2 dell'album Pop, che nel 1997 aveva scioccato i fans, abituati a un rock strumentalmente abbastanza semplice. Senz'altro i Kovenant hanno raccolto l'eredità di quell'LP dissacrante rendendola propria. Fanno capolino un po' di atmosfere degli U2 classici in The perfect end (che non è l'ultimo brano dell'album!), che è a mio avviso il brano più piacevole del disco, ma anche in Keepers of Garden. Sicuramente la più folle è invece Neon, dove c'è di tutto, dai Daft Punk alle suggestioni dell'India.
    E' difficile giudicare un disco così strano, ma non posso non riconoscere il grandissimo impegno di ricerca sonora che c'è dietro a questo album, il quale presenta molti spunti davvero positivi. A volte però viene da chiedersi a che servano così tanti effetti sonori se una buona fetta dell'album ha delle sonorità rock dominanti che sminuiscono l'elettronica facendo suonare le canzoni tali e quali al rockaccio da pista da wrestling. Tuttavia, è un album godibile nonostante la difficoltà di unire il mondo del rock con quello dell'elettronica. Chiudendo gli occhi viene in mente un raduno dove tamarri e metallari fanno il girotondo tenendosi per mano.

    Dopo questa immagine idilliaca non potrei dargli meno di 7.
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Madre, donna, lesbica. What else?

    Group
    Member
    Posts
    19,157
    Location
    Culla Bianconera

    Status
    Offline
    Band sconosciuta una sega :hihi:
    Cmq bravo a cogliere l'influenza dei Dimmu Borgir, il cantante è stato il bassista dei Dimmu per alcuni anni
     
    .
17 replies since 24/9/2013, 16:30   104 views
  Share  
.