Asta da record a New York: trittico di Francis Bacon opera più costosa di sempre

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  1. Dude
     
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    Voi partite da un presupposto totalmente erroneo, e cioè che l'arte sia per definizione fruibile da tutti. Di conseguenza il contemporaneo, che per voi non lo è (altro punto su cui ci sarebbe da discutere una vita, potrei portare l'esempio di Vasarely, di Rothko, di Mirò giusto per citarne tre appartenenti a correnti diversissime), non è arte. E questo vuol dire innanzitutto ridurre l'opera d'arte ad un semplice livello di "fruizione visiva", cancellandone totalmente gli altri significati. Ma poi mi venite a parlare di tecnica in Caravaggio, di discorso scientifico negli impressionisti: ma secondo voi questi sono concetti alla portata di tutti? Innanzitutto mi complimento perché evidentemente avete fatto dei gran corsi di disegno per capire le doti tecniche di questi artisti, ma non crediate che il 90% delle persone che vedono un Caravaggio si stupisca perché c'è della tecnica dietro, poiché se venissero interrogati su quali siano effettivamente i dettagli tecnici che li colpiscono direbbero semplicemente "la luce sembra vera" o cose del genere. Se oggi Caravaggio ci viene propinato in tutte le forme e nelle mostre di tutta Italia ( :hihi: ) è proprio perché agli inizi del Novecento c'è stato un critico d'arte che ne ha fatto uno "spiegone" (segnatamente Roberto Longhi) talmente persuasivo e convincente da riabilitare a pieno titolo una figura fin lì del tutto marginale nella storia dell'arte. E vi dirò di più, in questo "spiegone" considerazioni sulla tecnica come la intendete voi ce n'erano ben poche.

    Poi attenzione: non è che tutta l'arte contemporanea sia ugualmente valida. Dalla deriva concettuale degli anni '50-'60 in poi i confini di ciò che è opera d'arte si sono allargati a dismisura, ma anche qui, come in tutti i periodi del resto, ci sono giganti pionieristici e riconosciuti (penso a Kosuth, Beuys, e se non trovate un "significato" nemmeno nelle loro opere/operazioni allora vi consiglio di rinunciare in partenza) e una miriade di pirlozzi che ne costituiscono il lato "mondano" e che mirano perlopiù a stupire chi va alle mostre o alle performances. Detto fra noi, mi viene il dubbio che voi conosciate solo questa tipologia di artista contemporaneo: ebbene, di costoro fra un secolo difficilmente si scriverà tanto o bene, ma è normale che se ne parli ora, poiché indubbiamente un Cattelan è più mediatico di, chessò, un Mario Merz. Quel che scrivevo nel mio primo post è che non potete far passare Francis Bacon come il primo coglione che passa, ma di certo io non intendo fare il contrario, non eleverò mai un Boetti al rango di maestro, così come spero voi non facciate lo stesso con il primo tardo-barocco che vi passa sotto il naso.
    Anche se provocatoriamente posso aggiungere che nei contemporanei "minori" come Boetti e come tanti altri c'è comunque una discreta densità di concetti e di significati; nei minori della pittura antica spesso c'è solo imitazione, talvolta persino di bassa lega.

    Ps: considerazione del tutto personale, mi dispiace vedere Fontana denigrato in questo modo, innanzitutto perché non ha passato la vita a "squarciare tele", bensì le "Attese" sono state la conclusione di un percorso di ricerca lunghissimo ed estremamente variegato; in secondo luogo perché vedere dal vivo alcune tele di quella serie è stata una delle emozioni più intense della mia vita, opere di una potenza indescrivibile.
     
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86 replies since 13/11/2013, 23:21   932 views
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