Go reiew that album: terzo Turno

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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    CITAZIONE (C@te @ 22/11/2013, 20:35) 
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    “Cane” e “oro nero” mi hanno detto davvero poco,

    Passi oro nero, ma CANE!!!! è bellissima!

    :quoto:

    che nel Pirata tour eseguivano una scaletta dove si susseguivano le canzoni "Dio" (rifacimento de "come un Dio") e "Cane" :hihi:
     
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    Brava Giovanna... brava.

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    Tenente! (cit.)

    Ma non è un brutto brano... però diciamo che se non ci fosse stato la mia impressione dell'album non sarebbe cambiata di una virgola.

    E comunque il disco mi è piaciuto, il voto dice tutto e dice niente (cit.)
     
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  3. Èttore
     
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    Steve Miller Band - Sailor
    1968

    Si tratta del secondo disco della band, precedente al successo commerciale.
    Posso dire che pur avendo rinunciato a parte dello spirito psichedelico e di avanguardia che, leggo, guidava il primo disco, precedente solo di alcuni mesi, una delle cose che si impongono di più all'attenzione è quanto tutti si stiano divertendo molto in quello che suonano.
    A voler essere oggettivi, il taglio di blues espresso da Sailor è fresco e vivo, ottimamente suonato e a tratti anche sofisticato.
    Penso alla floydianissima (ante litteram) opener, Song for our Ancestors, avanti di qualche anno, per quel che posso capire (e da profano della psichedelia).
    Ma penso anche ai due pezzi soft del mazzo, Dear Mary e Quicksilver Girl, che cercano un gusto molto laccato e "cool". Sofisticato, appunto. Tuttavia trovo che proprio questi due brani siano la brutta incarnazione di quello che è il lato peggiore del disco: è evidente un grandissimo piacere ad ammiccare palesemente al pubblico con una "cheekyness" che forse mal si adatta alla vocazione sì mainstream ma allo stesso tempo colta della band. Insomma, 'sti due pezzi stuccano.
    Poco da dire, in ogni caso, oltre che sull'opener, su My Friend, sezione ritmica che è davvero tutta salute e godimento.
    Livin in the U.S.A. è l'unico successo del disco, e mi sembra comprensibile: si tratta dell'unica vera scarica di adrenalina, grazie all'organo trascinante e al tempo bello veloce. Magari ci si poteva risparmiare i "tutturuttutù", ma non facciamo gli schizzinosi. Una piccola nota di merito alla natura satirica del testo. Piccola, però, perché è un po' appiccicata lì, e nel '68, avanti, si poteva fare molto di più.
    Nella seconda metà della tracklist assistiamo al trionfo del blues: una cavalcata divertita, divertente, talentuosa e godibile, che però fatica a coinvolgere. Probabilmente è una questione di gusto, e di disabitudine alla forma blues, che tende ad ipnotizzarmi quando troppo esplicita.
    Cambia un po' il sound con le ultime due tracce: Overdrive è una paciocconata 60s, e certo non una delle più riusciti della decade (un anticipo alla partecipazione di Mc Courtney nel disco seguente), mentre Dime-A-Dance Romance cerca di chiudere in bellezza tornando a graffiare. In parte ci riesce, il tiro c'è, ma infine non resta un'impressione particolarmente duratura.

    Cosa che di fatto mi sento di estendere a un po' tutto il disco. Talento, competenza, certo, come no. Ma non ci fossero quei due o tre pezzi davvero riusciti (Song for our ancestors, my friend, livin in the usa), davvero non penso che mi sentirei di essere molto largo di manica.
    Invece così un bel 6,5 per l'impegno e la simpatia Sailor se lo prende tutto con gusto!

    Cheers,
    Ettore
     
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  4. Bottigliå
     
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    Jimi Hendrix - First rays of the new rising sun

    Di Jimi Hendrix posso dire di apprezzarlo moltissimo e di amare particolarmente una sua canzone, little wing, tra le mie preferite in assoluto. Però forse inspiegabilmente non ho mai ascoltato per intero un suo disco, mi sono sempre limitato a quanto conoscevo (ancora non mi spiego il perchè).
    L'ascolto di questo disco mi ha fatto pentire di questa mia negligenza, pur consapevole di stare per mettermi all'ascolto del più grande chitarrista d'astoria non ero preparato a simili pezzi.
    First rays of new rising sun è un album di inediti che rispetto a tutte le pubblicazioni speculative fatte postume, ha la caratteristica unica di essere stato progettato proprio da lui con questa scaletta e registrato come intendeva lui.
    Ogni traccia si mantiene su livelli alti e sono anche molto varie stilisticamente, non ho mai assistito a "ripetizioni" o momenti in cui ho mandato avanti per noia. L'apertura con tre bombe come freedom, izabella e night bird flying è forse la parte che ho preferito nel disco, forse anche perchè è quella che ho sentito più volte.
    Non mi intendo abbastanza di tecnica per dire quale canzone sia la migliore da questo punto di vista, ma potendo dire quali mi sono rimaste più impresse e avranno vita nei miei ascolti più abituali inserisco oltre alle già citate anche angel, my friend e hey baby.
    Mi ha incuriosito davvero tanto, e forse mi ha fatto capire meglio la grandezza di questo musicista, trovare modi di suonare che poi ho sentito in altri gruppi storici, ci ho trovato ad esempio gli allman brothers, i lynyrd skynyrd, echi di lez zeppelin; mi resta soltanto da immaginare e fantasticare su cosa avrebbe potuto produrre se non fosse scomparso prematuramente (ho letto che stava per nascere una collaborazione con Miles, cioè proprio Miles Davis :eek:).

    9 (ma forse anche di più, dovrei conoscere meglio experienced e electic ladyland)
     
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  5. Dude
     
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    CITAZIONE (Bottigliå @ 2/12/2013, 17:45) 
    mi resta soltanto da immaginare e fantasticare su cosa avrebbe potuto produrre se non fosse scomparso prematuramente (ho letto che stava per nascere una collaborazione con Miles, cioè proprio Miles Davis :eek:).

    premetto che non conosco il disco in questione: me ne sono sempre tenuto alla larga perché non sapevo fosse stato immaginato direttamente da lui e lo confondevo nel calderone dei terribili dischi di outtakes e materiale "nel cassetto" - che se era nel cassetto un motivo forse c'era. dunque me lo procurerò. ma a prescindere mi sento di quotare quest'ultimo paragrafo: Hendrix, nato come funambolo della chitarra e sfruttato in questo senso dall'industria discografica, ha saputo rinnovarsi come pochissimi musicisti rock della sua generazione e al momento della morte la sua parabola artistica sembrava tutt'altro che in fase discendente. si può discutere sull'effettivo valore artistico di alcune sue registrazioni, non sulla spinta innovativa che vi è sottesa: ad esempio il suo live Band of Gypsys (1970) è secondo me uno dei punti più alti dell'intera carriera e in un certo senso prefigura la mai realizzata collaborazione con Miles Davis. per quanto riguarda lo stesso Miles, basti pensare che il suo Bitches Brew (1969) è totalmente modellato sul sound di Jimi Hendrix, con ritmi rock, citazioni letterali, lunghi pedali d'improvvisazione sul famoso "Hendrix chord" (cioè un E7#9) e soprattutto un chitarrista, John McLaughlin, assunto nel gruppo con la precisa indicazione di imitare lo stile di Hendrix. i dischi successivi spingono il concetto ancora più in là. in un certo senso non c'era nemmeno bisogno che questi due giganti si incontrassero, si erano già influenzati pesantamente a vicenda.
     
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    io avevo letto da qualche parte che aveva in programma di fondare un supergruppo con quelli che poi sarebbero stati Emerson, Lake & Palmer. Comunque sono contento ti sia piaciuto, imho non è troppo lontano dai livelli di Electric Ladyland.
     
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  7. marcodonà
     
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    CITAZIONE (Creeping Death @ 2/12/2013, 22:34) 
    io avevo letto da qualche parte che aveva in programma di fondare un supergruppo con quelli che poi sarebbero stati Emerson, Lake & Palmer. Comunque sono contento ti sia piaciuto, imho non è troppo lontano dai livelli di Electric Ladyland.

    sì gli H.E.L.P.

    non so, io non escluderei burla legata all'acronimo
    (s'immagina, si cerca una famosa H)...
     
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    CITAZIONE (Bottigliå @ 2/12/2013, 17:45) 
    Jimi Hendrix - First rays of the new rising sun

    Di Jimi Hendrix posso dire di apprezzarlo moltissimo e di amare particolarmente una sua canzone, little wing, tra le mie preferite in assoluto. Però forse inspiegabilmente non ho mai ascoltato per intero un suo disco, mi sono sempre limitato a quanto conoscevo (ancora non mi spiego il perchè).
    L'ascolto di questo disco mi ha fatto pentire di questa mia negligenza, pur consapevole di stare per mettermi all'ascolto del più grande chitarrista d'astoria non ero preparato a simili pezzi.
    First rays of new rising sun è un album di inediti che rispetto a tutte le pubblicazioni speculative fatte postume, ha la caratteristica unica di essere stato progettato proprio da lui con questa scaletta e registrato come intendeva lui.
    Ogni traccia si mantiene su livelli alti e sono anche molto varie stilisticamente, non ho mai assistito a "ripetizioni" o momenti in cui ho mandato avanti per noia. L'apertura con tre bombe come freedom, izabella e night bird flying è forse la parte che ho preferito nel disco, forse anche perchè è quella che ho sentito più volte.
    Non mi intendo abbastanza di tecnica per dire quale canzone sia la migliore da questo punto di vista, ma potendo dire quali mi sono rimaste più impresse e avranno vita nei miei ascolti più abituali inserisco oltre alle già citate anche angel, my friend e hey baby.
    Mi ha incuriosito davvero tanto, e forse mi ha fatto capire meglio la grandezza di questo musicista, trovare modi di suonare che poi ho sentito in altri gruppi storici, ci ho trovato ad esempio gli allman brothers, i lynyrd skynyrd, echi di lez zeppelin; mi resta soltanto da immaginare e fantasticare su cosa avrebbe potuto produrre se non fosse scomparso prematuramente (ho letto che stava per nascere una collaborazione con Miles, cioè proprio Miles Davis :eek:).

    9 (ma forse anche di più, dovrei conoscere meglio experienced e electic ladyland)

    Non so. è un'operazione che non mi ha mai convinto questa. Mi sarebbe piaciuto ascoltare il disco come sarebbe dovuto uscire nella testa di Hendrix, ma purtroppo il destino ha voluto diversamente.
    Cmq, preferisco Are you experienced
     
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    Esagerato, stai tranquillo e pensigh no

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    They Might Be Giants - Flood

    Prima di ascoltare questo disco non avevo la minima idea di chi fossero i They might be giant. Ho scoperto innanzitutto che esistono e che sono un duo americano composto da John Linnell e John Flansburgh.

    Il disco in questione è davvero molto simpatico, a partire dall'intro. Le canzoni sono sempre di breve durata e, tranne il lento finale Road Movie to Berlin, piuttosto veloci e ritmate. Mi ha colpito in particolare l'uso molto frequente della fisarmonica, normale per Davide Van De Sfroos ma abbastanza strano per un gruppo americano di quell'epoca. In realtà, ad un ascolto attento, ci si accorge che, dietro arrangiamenti moderni e l'utilizzo di strumenti elettronici (tra cui un kazoo elettrico a bassa frequenza che non avevo mai sentito altrove), si cela una intelaiatura folk.
    Il brano più riuscito è probabilmente Birdhouse In Your Soul, perfetto punto di incontro tra la spensieratezza tipica del gruppo e le sonorità da Pet Shop Boys. Non so voi, ma a me ricorda tantissimo Tropicana del Gruppo Italiano. Si possono udire gli ultimi sussulti degli anni '80 più pacchiani in pezzi come Your racist friend e Sapphire Bullets of Pure Love.
    Istanbul (Not Constantinople), cover di una vecchia canzone degli anni 50, è talmente divertente che potrebbe essere utilizzata come colonna sonora di un cartone animato ambientato in un Medio Oriente alla Mille e Una Notte. Ops, mi sa che è successo davvero! Twisting si distingue un po' dal resto della produzione per via della sonorità che, se non conoscessi gli autori, avrei attribuito a una collaborazione tra i Beach Boys e i Blink 182.
    Il pezzo che più degli altri evidenzia la grande bravura del duo è Dead: con un titolo così, due voci e il pianoforte, non ce la fanno proprio a tirare fuori un brano triste.

    Canzoni brevi, testi spiritosi, suoni allegri, voci scanzonate che a volte fanno pensare a un siparietto comico più che a una sala di incisione.
    I due John devono essersi divertiti un sacco a registrare questo album, e anche io ad ascoltarlo.

    Voto: 8.5
     
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23 replies since 23/10/2013, 11:14   148 views
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