Luoghi comuni sul cibo italiano

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  1. Shagrath82
     
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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    10 Luoghi comuni sul cibo italiano



    Dopo due anni in UK posso dirvi quali sono, secondo me, i luoghi comuni più assurdi e sbagliati riguardo il cibo italiano. Siete pronti a scoprirlo? Mi raccomando, non svenite e, se avvertite una lieve nausea, sappiate che è del tutto normale. Fatemi sapere se avete visto qualche orrore culinario spacciato per ‘tipico piatto italiano’ anche voi!

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    1. CONSUMIAMO CHILI DI AGLIO

    La classica battuta sulla cucina italiana, qui all’estero, coinvolge spesso la puzza di aglio. Io mi chiedo ancora il perché. Nel senso: è vero che usiamo l’aglio. Lo usiamo spesso nel sugo (anche se alcune ricette preferiscono la cipolla), in alcune cotture, sulla bruschetta. L’odore è forte e per levartelo dalle mani devi aspettare il giorno dopo ma, cavolo, non direi proprio che l’aglio è il protagonista della cucina italiana. Certo, magari se stai ventiquattr’ore nella cucina di nonna Carmela a fine giornata puzzerai di aglio, ma anche di un sacco di altre cose. Per me l’odore tipico della cucina italiana è quello del sugo, reso più denso da un bel soffritto. Quello che senti uscire dalle finestre delle case, nei Paesi, quando è quasi l’ora di mettersi a tavola.

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    2. MANGIAMO GLI SPAGHETTI BOLOGNESE/SPAGHETTI CON LE POLPETTE/MAC AND CHEESE/LA PASTA ALFREDO


    La prima volta che ho sentito nominare i famigerati ‘Spaghetti (alla) Bolognese’ ero già qui in Inghilterra. Gli Spaghetti Bolognese, ispirati al Ragù alla Bolognese, secondo loro sono un tipico piatto di pasta italiano, la quintessenza dell’italianità a tavola. Ci sono questi piatti che in Italia non esistono e che all’estero sono considerati grandi classici. Altri esempi? La ‘Pasta with Meatballs’, pasta con le polpette in stile Lilli e il Vagabondo per intenderci. E poi Mac and Cheese, famigerati maccheroncini che navigano in un grasso mare di pallido formaggio. La salsa Alfredo, che condisce la Pasta Alfredo. Ma chi è st’Alfredo?

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    3. LA PASTA PUO’ ESSERE MESSA IN LATTINA

    Non svenite: qui esiste dell’orrida pasta in lattina. Si apre la lattina, si scalda una melma contenente della pasta a forma di anelli (che già di per sé…) ed ecco pronta una deliziosa cena per grandi e piccini. Sì, piccini. Perché troverete mini lattine di pasta sponsorizzate da Peppa Pig o dai Mini Pony. Da italiana, quando passo in quel corridoio del supermercato ho un attacco isterico.



    4. LA PASTA PUO’ ESSERE UN CONTORNO

    Arriva il vostro pollo fritto e…voilà, ma che delizia! Al suo fianco insieme a degli ottimi broccoli semicrudi c’è della deliziosa pasta. Spaghetti pallidi, semplicemente bolliti, in un tale stato depressivo che manco fanno lo sforzo, di sembrare contorno. E invece li vogliono spacciare per tale. Più che contorno, diciamo ‘carboidrato d’accompagnamento’ del piatto, un po’ come fanno in asia per il riso. Ma la pasta non è riso, diamine! Che vi ha fatto la pasta per maltrattarla a tal modo? Rispettate la pasta, ed essa vi darà grandi soddisfazioni!

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    5. LA CUCINA ITALIANA FA INGRASSARE

    Il luogo comune è che, genericamente parlando, la nostra dieta consista per lo più di pasta e pizza, ovvero gli unici piatti italiani universalmente conosciuti. Ovviamente nessuno si sofferma a pensare all’idea di cucina Mediterranea e alla disponibilità di ingredienti freschi e salutari che usiamo quotidianamente: frutta e verdura fresche, carne magra, olio d’oliva. Non vi dico la mia faccia quando qualche inglese – che notoriamente contempla nella sua dieta abbondanti dosi di burro, patatine fritte, cioccolata scadente e litri di alcol – mi dice che la cucina italiana fa ingrassare. Una faccia che Grumpy Cat in confronto è Winnie the Pooh.

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    6. PEPPERONI SIGNIFICA SALAME

    Io la prima volta ovviamente credevo che pepperoni fosse un’errata pronuncia di peperoni. Sbagliato! Pepperoni è, secondo loro, un salame. Della serie: come complicarsi una già incasinata traduzione di regimi alimentari.

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    7. SULLA PIZZA SI PUO’ METTERE QUALUNQUE COSA

    Dico solo una cosa: pizza con il pollo. Esempio dell’estremismo a cui può spingersi l’arte di rovinare la pizza con un condimento del cavolo. Inoltre, mentre la pizza napoletana ovvero con la pasta spessa e morbida è abbastanza facile da trovare, la pizza romana, ovvero quella con la pasta più sottile e compatta è per lo più sconosciuta e trattata come strana, atipica.

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    8. I BISCOTTI SONO UN DOLCE

    Qui in UK i biscotti sono i cookies, quei tocchi di burro e zucchero che solitamente si mangiano come snack dolce, o i digestive, sempre iper burrosi ma per il té. Il biscotto come lo intendiamo noi ovvero secco, da inzuppare nel latte a colazione, qui non esiste. La colazione si fa abitualmente con toast, cereali o porridge, altrimenti nella sua versione salata con uova e bacon. L’idea di fare colazione con i biscotti è abbastanza inconcepibile quindi, quando un’amica ha visto la mia jar piena di biscotti secchi sul tavolo della colazione la sua faccia diceva più o meno ‘ma che roba è?’.

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    9. IL CAPPUCCINO SI BEVE TUTTO IL GIORNO

    Non troverai un Italiano che beve cappuccino alle cinque di pomeriggio, a meno che non si sia alzato alle quattro. Qui invece, complici i vari Starbucks (che tra l’altro affogano quello che potrebbe essere cappuccino in una litrata di latte) è la cosa più comune del mondo. Ok, ammetto che anche io ogni tanto cedo al cappuccino pomeridiano ma non mi vedrete mai sabotare la mia digestione bevendone uno bollente dopo pranzo, come invece fanno i turisti mentre pasteggiano ad Amatriciana a Piazza di Spagna.

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    10. CORNETTO E CROISSANT SONO UGUALI

    Eh no! Se c’è una cosa di cui Londra è piena, questi sono i croissant alla francese. Friabili, burrosi, con il loro inconfondibile sapore. Se c’è invece una cosa che mi manca tantissimo e che non trovo, quello è il classico cornetto da bar italiano, con una pasta e un gusto del tutto diversi. Qui invece pare che nessuno faccia la distinzione, e lo testimonia il fatto che presunti ristoranti e bar ‘italiani’ servono croissant e non cornetti. Andateglielo a dire, ai vari Carluccio e Cafè Nero!

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    11. UN SANDWICH SI CHIAMA PANINO


    Niente, non ce la fanno. Un sandwich per loro si chiama panini. Col singolare proprio non ce la fanno. E qui ci sarebbe da aprire un capitolo sulla pronuncia di parole come bruschetta (bruscetta) e pistacchio (pistacio) ma vabbè.

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130 replies since 22/2/2014, 09:52   1290 views
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