[LIVE] Litfiba

Torino, 27/07/2014

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

    Group
    Administrator
    Posts
    73,729
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    1) Luogo: Torino, Piazza San Carlo
    2) Data: Domenica 27 luglio 2014
    3) Tracklist:

    Guerra
    Versante Est
    Eroi nel vento
    Tziganata
    La preda
    Transea
    Istambul
    Apapaia
    Pierrot e la Luna
    Ballata
    Re del silenzio
    Gira nel mio cerchio
    Onda Araba
    Cane
    Lulù e Marléne
    Louisiana
    Il Vento
    Santiago
    Paname
    Corri
    Resta
    Tex

    Serata conclusiva ieri sera per il Traffic Festival. Forse l'ultimo appuntamento, a meno che non si voglia far pagare l'ingresso a partire dall'anno prossimo.
    L'evento della serata era la data unica dei Litfiba per il 2014, sicuramente nella formazione storica con Aiazzi e Maroccolo.
    Dopo due inutili gruppi spalla, si inizia alle 22.05 con un pistolotto sulla guerra in Palestina da aprte di uno che non ho capito chi fosse. Ovviamente lui era a favore dei poveri palestinesi, Israele è peggio del Sudafrica dell'apartheid eccetera.
    Poi calano le luci, suoni di sirene e di alalrmi antiaereo e salgono i nostri. Pelù con l'elmetto militare che indossava nel 1993 e attacca con Guerra, tratta da Desaparecido. Senza nemmeno un attimo di pausa e si continua con Versante Est, canzone del 1984 dedicata all'allora conflitto in Afganistan, purtroppo ancora attuale.
    Con un bel "Ragazzacci!" da parte di Piero si attacca a fare sul serio con Eroi nel vento, il primo inno Litfibiano del 1985.
    Non sto a farmi l'elenco delle canzoni, leggete la tracklist che è da sturbo, diciamo che da ricordare è il gioiello Onda Araba (dove Piero parla di Gaza libera, due popoli due stati, forse a voler prendere le distanze dal pistolotto iniziale, poi tanto prende una bandiera palestinese e la sventola fiero), una maestosa Gira nel mio cerchio, quasi thrash nella violenza d'esecuzione, una sognante Lulù e Marlene. I bis sono da capogiro. Luoisiana (contro la pena di morte) il Vento, Santiago (contro papa Woitjwa e la sua visita a Pinochet), eseguita magistralmente e con un bell'assolo da parte di Ghigo con Maroccolo che duettava bello felice e sorridente con l'appesantito chitarrista (cazzo, mettiti a dieta, sembri un cinghiale); Paname, Corri, Resta (contro il nucleare) e Tex, cantata a squarciagola da tutta la piazza (forse la canzone più famosa di tutta la scaletta :hihi:)
    Ottimi i suoni, a parte le prime due canzoni, bravo il batterista Martelli (per la cronaca, nei bis è salito sul palco anche Pino Fidanza, batterista dei Litfiba dal 2007 al 2011, che ha suonato le percussioni), immensi Maroccolo e Aiazzi. Persino Ghigo non ha fatto troppe cagate :hihi:
    Pubblico divisibile in due fasce: quelli che si aspettavano un best of dei Litfiba (da Regina di cuori in giù, per intenderci) ai fans duri e puri (fantastico uno vicino a me che commentando Santiago diceva "Minchia, troppo commerciale questa!"). Pubblico così rosso che sembrava di essere in Piazza Rossa ai tempi di Breznev :hihi: Baba avrebbe avuto questa reazione :sega:
    Beato Piero che a 52 anni ha certezze così granitiche su tutto, dall'energia, alla politica internazionale, all'economia fino alla politica (però suonare per un evento sponsorizzato dalle banche va bene :P). In ogni caso, tanto di cappello alla tenuta fisica e vocale, ma perdio, togliti quei baffetti che sembri uno Jack Sparrow invecchiato male.
    In conclusione, concerto efficace, anche se ormai c'è la consapevolezza che i Litfiba possano solo vivere di ricordi, e che la migliore canzone di Grande Nazione non abbia un decimo del pathos di una Ballata a caso o di qualsiasi brano del duo composto fino al 1993. Una visione dal vivo dei Litfiba la consiglio sempre, sopratutto per concerti celebrativi.
    Ah, se nei filmati vedete una bandiera No-Tav ero vicino allo sventolatore: è stato tutta la sera a guardare la bandiera, nno conosceva una canzone, dei Litfiba non poteva fottergliene meno. Lui era lì per sventolare la bandiera. Dop oche Piero ha dato il suo appoggio alla causa no-tav (e figuriamoci), prima di Paname, ha piegato l'asta e se n'è andato. Chissà che vita interessante che deve avere questo.

    P.S. Maroccolo, ti prego, resta nei Litfiba. Poi nel tempo libero prendi a calci nel culo Lindo Ferretti e rimetti insieme i CSI, e magari telefona a Pedrini e convncilo a rimettere insieme i Timoria con Renga. Se proprio siamo condannati alle reunion, che siano di gruppi seri che hanno fatto la Storia della musica.

    tVTpNO0

    2N8mfap

    Video

    Video

    Video

    Video

    Video

    Video

    Video

    Video

    Video

    Video

    Video