[SCHEDA] Darkthorne

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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    DARKTHORNE

    darkthrone_foto1


    I Darkthone agli esordi



    darkthrone_01

    800px-Darkthrone_Band
    Il duo attuale



    ANNO DI FONDAZIONE: 1986 in Norvegia

    GENERE: Black Metal

    Sito ufficiale


    MEMBRI ATTUALI

    * Fenriz (Gylve Nagell) - batteria (1986 - oggi)
    * Nocturno Culto (Ted Skjellum) - voce, basso e chitarra (1986 - oggi)

    EX MEMBRI
    * Zephyrous (Ivar Enger) - chitarra (1986 - 1994)
    * Dag Nilsen - basso (1986 - 1990)
    * Anders Risberget - chitarra (1986 - 1988)

    DISCOGRAFIA

    * 1990 Soulside Journey (Peaceville Records)
    * 1991 A Blaze in the Northern Sky (Peaceville Records)
    * 1993 Under a Funeral Moon (Peaceville Records)
    * 1994 Transilvanian Hunger (Peaceville Records)
    * 1995 Panzerfaust (Moonfog)
    * 1996 Total Death (Moonfog)
    * 1996 Goatlord (Moonfog) (registrato nel 1991)
    * 1999 Ravishing Grimness (Moonfog)
    * 2000 - Preparing for War (Peaceville Records) (raccolta)
    * 2001 Plaguewielder (Moonfog)
    * 2003 Hate Them (Peaceville Records)
    * 2004 Sardonic Wrath (Peaceville Records)
    * 2005 - Under Beskyttelse Av Mørke (EP)
    * 2006 The Cult Is Alive (Peaceville Records)
    * 2006 - Too Old Too Cold (EP)
    * 2007 - NWOBHM (EP)
    * 2007 F.O.A.D. (Peaceville Records)
    * 2008 - Dark Thrones and Black Flags (Peaceville Records)
    * 2008 - Frostland Tapes (Peaceville Records) (raccolta)
    * 2010 - Circle the Wagons (Peaceville Records)


    BIOGRAFIA

    La band si forma nella seconda metà degli anni '80 con il nome Black Death, ed è composta dal cantante e chitarrista Ted Skjellum, dal chitarrista Ivar Enger, dal batterista Gylve Nagell e dal bassista Dag Nilsen. Il gruppo propone un death metal violento e minimale con testi di ispirazione satanica. Dopo alcune demo la band nel 1988 cambia nome in Darkthrone (tale nome è ispirato dal testo della canzone Jewel Throne dei Celtic Frost), e viene messa sotto contratto dalla Peaceville Records per la quale esce nel 1990 Soulside Journey, primo full-length. L'album è apprezzato dalla critica e dal pubblico.
    Subito dopo l'uscita di Soulside Journey la band decide di cambiare genere per dedicarsi al black metal. Non si sanno le motivazioni precise di questo cambiamento: le più probabili sono il legame di amicizia stretto da Gylve Nagell con Varg Vikernes, - fondatore del progetto Burzum - e con Øystein Aarseth, leader dei Mayhem. Insieme al genere i membri del gruppo cambiano anche nome: Ted Skjellum diventa Nocturno Culto, Ivar Enger assume il nome di Zephyrous, e Gylve Nagell quello di Fenriz, mentre Dag Nilsen lascia la band.
    Nel 1991 vede la luce A Blaze in the Northern Sky, un album fondamentale per il black metal. Ritenuto da molti un vero manifesto, è caratterizzato da una produzione volutamente molto approssimativa, riff di chitarra taglienti e gelidi, una batteria scarna e veloce e la voce di Nocturno Culto registrata con un forte effetto eco. L'album è molto influenzato dai Bathory, dai Possessed e soprattutto dai Celtic Frost.
    Due anni più tardi esce Under a Funeral Moon, che prosegue sulle linee stilistiche del precedente lavoro con un sound ancora più scarno, glaciale e anti-melodico. Dopo questa uscita Fenriz inizia la scrittura dei pezzi del nuovo album con l'aiuto di Varg Vikernes.
    Il frutto del loro lavoro esce nel 1994, con il titolo Transilvanian Hunger. L'album segna un'evoluzione dello stile dei Darkthrone, che si discostano leggermente dal loro sound "classico". Questa uscita scatena contro la band accuse di neo-nazismo a causa delle frasi presenti nel booklet, come:

    « Vogliamo affermare che Transilvanian Hunger sta al di sopra di ogni critica. Se qualunque uomo cercasse di criticare questo LP dovrebbe essere completamente trattato per il suo evidente comportamento ebreo. »

    e la frase Norsk Arysk Blak Metal (Black Metal Norvegese Ariano).
    Nonostante ciò, i Darkthrone hanno sempre affermato di essere una band non legata ad alcuna ideologia politica.
    A seguito dell'assassinio di Øystein Aarseth da parte di Varg Vikernes, Zephyrous scompare per motivi mai chiariti, senza dare più sue notizie; probabilmente ciò accade dopo aver registrato alcune parti di chitarra del nuovo album. Esso vedrà la luce nel 1994, per la nuova etichetta Moonfog (creata da Satyr dei Satyricon). Il titolo della release è Panzerfaust.
    Dopo questa uscita sia Fenriz che Nocturno Culto si dedicano a svariati progetti paralleli che fanno sì che i due non abbiano molto tempo da dedicare ai Darkthrone. In queste circostanze viene rilasciato Total Death, che riceve giudizi contrastanti da critica e fans.
    Nel 1996, esce anche Goatlord, album in realtà registrato fra Soulside Journey e A Blaze in the Northern Sky e fortemente legato alle sonorità death degli esordi.
    Tre anni dopo arriva Ravishing Grimness, stroncato da critica e fan per via di un eccessivo allontanamento dal sound scarno e minimale, della troppo evidente ispirazione ai Celtic Frost e soprattutto per l'avvicinamento alle produzioni dei Satyricon, il cui leader, Satyr (oltre a essere un buon amico di Fenriz) è a capo dell'etichetta per cui incidono: la Moonfog. I fan vengono comunque ripagati l'anno successivo con l'uscita di Plaguewielder, un deciso ritorno al "classico" sound dei Darkthrone.
    Alla fine di quest'anno la band risolve il contratto con la Moonfog per firmare nuovamente con la Peaceville Records.
    Sotto la nuova etichetta escono rispettivamente nel 2003, 2004 e 2006 Hate Them, Sardonic Wrath e, preceduto dall'EP Too Old, Too Cold, The Cult Is Alive. Questi ultimi tre full-length segnano un progressivo riavvicinamento al thrash metal e, nel caso dell'ultimo album, a sconfinare nel black'n'roll.
    Nel 2007 esce F.O.A.D. (Fuck off and Die), album che, nelle intenzioni del duo, dovrebbe aprire una nuova concezione del black metal: sonorità pesantemente influnzate dal thrash, dal punk e dall'heavy metal classico. Inutile dire che questo album abbia profondamente diviso critica e fans.

    INFLUENZE: Celtic Frost, Bathory, Possed, Mahyem

    BAND INFLUENZATE: Praticamente il 90% delle band black mondiali

    ALBUM CONSIGLIATI: A blaze in the Northern Sky, Under a funeral Moon, Transilvanian Hunger, Panzerfasut, The Cult is Alive e F.OA.D. per chi vuole conoscere le sonorità degli ultimi lavori.

    CANZONI CONSIGLIATE:
    In the shadow of the Horns, Transilvanian Hunger, Hordes of Nebulah, Quintessence, Rust

    PARERI PERSONALI:
    Una delle migliori e più importanti bend del metal estremo. A moltissimi i loro album, sopratutto i primi, non piaceranno, ma in certi casi la loro è proposta va contestualizzata per poter apprezzare pienamente la loro proposta artistica. Per chi ama la musica a 360° consiglio uno tra i primi album, fino a Panzerfaust...

    Edited by Shagrath82 - 23/4/2012, 18:21
     
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    Madre, donna, lesbica. What else?

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    I creatori del Black Metal :inchino:
     
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    DARKTHRONE – La Debole Resistenza Dell’Underground

    Molti sono i gruppi che, dopo aver fondato un genere musicale o esserne stati i protagonisti assoluti, hanno deciso di cambiare il proprio stile. Il caso dei Metallica è probabilmente quello più noto. Durante la loro lunga carriera anche i Darkthrone hanno modificato il proprio trademark, ma fino ad oggi erano rimasti quasi sempre ancorati ad un sound estremo. Con il nuovo album però qualcosa è cambiato. Fenriz continua ad elevare i propri Darkthrone al ruolo di eroi che difendono l’underground di cui non fanno più parte, ma è sempre più difficile riuscire a condividere tutte le spiegazioni date dalla band alle scelte stilistiche adottate su alcuni brani del nuovo album. Ciò che fa piacere è però notare la passione di un veterano come Fenriz per la musica e la sua disponibilità nelle interviste: grazie a questa sua passione siamo in grado di approfondire le scelte fatte da un gruppo storico per una release che in parte è controversa.

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    CIAO FENRIZ, BENTORNATO SU METALITALIA.COM! OVVIAMENTE MOLTI VOSTRI FAN DESIDERANO SAPERE QUALCOSA IN PIU’ SULL’USCITA IMMINENTE DEL NUOVO “THE UNDERGROUND RESISTANCE”. CI SONO ALCUNI ELEMENTI NUOVI O RIVISITATI IN CHIAVE DARKTHRONE SUL NUOVO ALBUM, VUOI PARLARCENE?
    “Be’, diciamo che c’è tanto vecchio metal e solo un 3% di musica punk presente essenzialmente nella canzone d’apertura dell’album, ‘Dead Early’, scritta da Ted (Nocturno Culto, ndR). Questa volta è toccato ad un suo brano aprire il nostro nuovo CD. Ricordati che i miei brani hanno un sound che non può essere più recente del 1985, anche quello dei Celtic Frost è tipico di quell’anno. Quando suoniamo a casa il nostro sound è quello tipico del 1985 e ci sono anche tanti altri gruppi che suonano in modo simile, ma poi scelgono in studio di registrazione una produzione con i suoni tipici di un decennio dopo. Questa scelta stupida per me è assolutamente incomprensibile, a questo punto sarebbe di gran lunga preferibile una produzione con i suoni del 1975!”.

    MI SONO PIACIUTE LE RISTAMPE CHE LA PEACEVILLE HA FATTO DEI VOSTRI ALBUM PASSATI CON IL VOSTRO COMMENTO TRACCIA PER TRACCIA. COSA CI PUOI DIRE STAVOLTA SUL PROCESSO DI CREAZIONE DEI NUOVI BRANI?
    “Ovviamente ti posso parlare soltanto dei tre brani che ho composto io. ‘Valkyrie’: mi venne in mente quel riff durante la primavera del 2010, mi trovavo sul lavoro e dovetti registrarlo sul mio lettore mp3 per non dimenticarlo. Molte parti e molti riff si dimenticano facilmente, ma questo nome lo ricordavo nitidamente ogni mattina quando mi svegliavo fino a quando non venne attaccato alla prima metà della canzone durante il settembre del 2011. Poi però mi accorsi che suonava troppo simile all’inizio di ‘The Ides Of March’ del 1981 degli Iron Maiden e così decisi di cambiare l’arrangiamento avvicinandolo piuttosto a ‘Gypsy’ del 1970 degli Uriah Heep. Poi scrissi il testo e venni ispirato dal tipico speed metal degli anni ’80. Il brano ‘The Ones You Left Behind’ è stato scritto tanto tempo fa invece, non mi ricordo il suo processo di creazione, ma so che venne registrato a febbraio del 2010, alcuni mesi prima dell’uscita del nostro album ‘Circle The Wagons’. Sono convinto che la titletrack sia significativa della direzione presa per la creazione dei nuovi brani, escluso l’ultimo brano del CD, perché per l’ennesima volta sono ritornato allo stile dei Celtic Frost, oltre alla solita energia in stile Agent Steel e Savage Grave che possiede proprio ‘The Ones You Left Behind’. Questa canzone, inoltre, ha anche una parte più lenta in classico stile Iron Maiden, soprattutto verso la fine ha un’esplosione simile a quella presente nella loro ‘Loser Words (Big Orra)’ del 1984. E’ comunque da tanto che non ascolto quel brano degli Iron Maiden, ma questo gruppo è nel mio sangue da almeno trent’anni ed è inevitabile che qualcosa del loro sound finisse in un brano dei Darkthrone!”.

    IL VOSTRO ALBUM SEMBRA UN TRIBUTO ALLA STORIA DELLA MUSICA HEAVY METAL. POSSIAMO INFATTI TROVARVI ELEMENTI DELL’HEAVY E DEL THRASH DEGLI ANNI ’80 E INFLUENZE EXTREME METAL DEGLI ANNI ’90. MA C’E’ ANCHE IL BLACK ‘N’ ROLL E UNA CERTA VERVE PUNK. ALMENO QUESTA E’ STATA LA MIA PRIMA IMPRESSIONE…
    “In realtà su quest’album non c’è un solo secondo che sia stato influenzato dalla musica degli anni ’90, quando iniziammo a suonare agli inizi degli anni ’90 ovviamente eravamo ispirati dagli anni ’80 e niente è cambiato sino ad oggi, anche se adesso usiamo principalmente le influenze dei primi anni ’80 piuttosto che degli ultimi anni di quel decennio. E ciò implica una grande differenza. Ma i Darkthrone black metal furono principalmente influenzati dal secondo periodo di quel decennio perché il nostro punto di riferimento erano i Bathory degli anni 1984-1988, gli Hellhammer/Celtic Frost dal 1983 al 1985 ed i Motorhead. Non ci vedo alcuna influenza del classico rock ‘n’ roll nel nostro sound sul nuovo album, non ci sono pezzi in stile Jerry Lee Lewis, non abbiamo un sound degli anni ’50. Il nostro album è un’istantanea degli anni ’80, siamo gli unici ad avere una produzione così come veniva fatta all’epoca, non siamo un gruppo che suona vecchio metal senza avere un sound di quel periodo!”.

    “THE ONES YOU LEFT BEHIND” E’ LA CANZONE PIU’ DISTANTE DAL BLACK METAL CHE ABBIATE MAI SCRITTO. QUI CI SONO INFLUENZE NWOBHM E NON SOLO…
    “Hai assolutamente ragione, è davvero un brano inedito sotto questo punto di vista, per quanto riguarda la motivazione di questa scelta ti ho già risposto prima”.

    IL RIFF INIZIALE DEL BRANO “VALKYRIE” E’ FANTASTICO, UNO DEI PIU’ EPICI CHE ABBIA SENTITO. SEMBRA UNA COMMISTIONE DI ROCK ANNI ’70 E PAGAN METAL! ANCHE QUORTHON, COME BEN SAPRAI, INIZIO’ SUONANDO BLACK METAL E POI DIVENNE UN GRANDE INTERPRETE DELLA MUSICA EPICA. STATE FORSE SEGUENDO LA SUA STRADA? NON CREDO DI AVER MAI VISTO E SENTITO TANTI ELEMENTI EPICI IN UNA VOSTRA SINGOLA RELEASE…
    “Eccetto forse per il nostro brano del 1988, il nostro preferito: ‘Snowfall’. Ad ogni modo sono in tanti come te a dire che ‘Valkyrie’ è un brano epico, ma credo che un brano per definirsi tale dovrebbe durare per più tempo, ma poi realizzo che ci sono due modi di considerare la musica epica. Il pagan metal, invece, è un concetto che deriva da quello di folk metal. Be’, in realtà questi stili non mi piacciono poi molto, preferisco gli stili di musica fino al 1989 ed i gruppi che li suonano. Mi piace anche Burzum, ma ciò non significa che mi piacciono tutti i gruppi che copiano questo progetto. Mi piace il folk rock e lo stile di Quorthon nei suoi Bathory del periodo ‘Hammerheart’ e ‘Twilight Of The Gods’, ma devo dire che il suo stile era assolutamente unico, lui andò controcorrente e molti lo criticarono e si lamentarono così come fecero con i Darkthrone. Nota che le persone si lamentano sempre delle forti personalità che osano cambiare, non si lamentano con i gruppi che suonano sempre la stessa musica e che muoiono silenziosamente dopo ripetute release noiose. Sto pensando a futuri titoli per i nostri album che sono epici ed i prossimi miei brani saranno più lenti ed avranno quel tocco epico che si può ritrovare all’interno dello speed metal. Non lo so, vedremo cosa ci riserva il futuro. I brani di Ted, invece, probabilmente saranno più oscuri, ma al momento non ne abbiamo ancora parlato, non abbiamo fatto piani futuri: quello che accadrà, accadrà”.

    E’ LA PRIMA VOLTA CHE TROVIAMO COSI’ TANTE INFLUENZE DI STILI DIVERSI IN UN UNICO ALBUM DEI DARKTHRONE. CREDI ANCHE TU CHE QUESTA SIA LA VOSTRA RELEASE PIU’ VARIA?

    “Penso che stiamo percorrendo questa via sin dall’inizio con il demo ‘Land Of Frost’ e con la canzone ‘Snowfall’ del 1988, avevamo molte idee a quel tempo, ma non eravamo ancora capaci di metterle tutte assieme nel modo giusto, non avevamo le abilità necessarie come strumentisti. Le cose cambiarono in fretta in quel periodo e di conseguenza anche la nostra evoluzione e così accadde per le nostre due successive release. Nel 1989 il materiale epico scritto in precedenza venne messo da parte. Per certi versi sia il nostro death metal che il nostro black metal avevano un tocco epico, come ad esempio i brani ‘Kathaarian Life Code’ del 1991 e ‘Quintessence’ (entrambi brani che hanno fatto la storia, ndR) del 1994. Poi sull’album ‘Total Death’ improvvisammo un po’, ma il risultato non fu esaltante. Ricominciammo a scrivere materiale libero da ogni costrizione compositiva imposta da un singolo genere musicale con ‘Hate Them’ nel 2002/2003 e continuammo su quella strada fino alla realizzazione del nostro studio mobile nel 2005. In realtà l’idea di questo studio c’era già nel 1988, ma eravamo giovani e senza soldi, volevamo crescere come musicisti e non avevamo pazienza per studiare con calma il processo compositivo di brani epici. Tutto comunque ha contribuito a far arrivare i Darkthrone alla realizzazione di ‘The Underground Resistance’, anche se mi rendo conto che una risposta simile potrebbe esser data da qualunque altro artista (ride, ndR). Ho cercato semplicemente di spiegarti che abbiamo sempre basato il nostro sound sui vari generi metal degli anni ’80”.

    COME DETTO IN PRECEDENZA, IL VOSTRO ALBUM HA MOLTI ELEMENTI EPICI, A PARTIRE DALLA COPERTINA, SE PENSIAMO AI VOSTRI CANONI STANDARD. MA C’E’ ANCHE UN BRANO COME “LEAVE NO CROSS UNTURNED” CON UN CANTATO IN CLASSICO STILE SPEED METAL ANNI ’80! NON PENSI CHE I DARKTHRONE ABBIANO OSATO UN PO’ TROPPO STAVOLTA? NON SO SE TUTTI I VOSTRI FAN SARANNO FELICI DI ASCOLTARE UN VOSTRO ALBUM CHE PRATICAMENTE E’ UN TRIBUTO ALLA MUSICA METAL, ESTREMA E NON, DEGLI ANNI ’80. I FAN SONO ABITUATI A PARAGONARVI A GRUPPI STORICI COME CELTIC FROST E BATHORY PRIMA MANIERA, GRUPPI CHE INIZIARONO A SUONARE ’BLACK METAL’ PROPRIO PER DISSOCIARSI DA QUELLA CHE ERA LA MUSICA METAL MAINSTREAM DI ALLORA…
    “Anche la titletrack di ‘Circle The Wagons’, ad esempio, era puro speed epic metal, mentre ‘Leave No Cross Unturned’ contiene molti minuti di black metal in stile Celtic Frost del 1985! Speed metal e heavy metal non sono mainstream, gli anni ’90 hanno ucciso questi generi. Ad esempio in Norvegia quando iniziammo a suonare death metal c’era soltanto un’altra death metal band, i Cadaver. Quando invece iniziammo a suonare black metal c’erano soltanto un paio di altre band black metal: Mayhem, Thorns e forse Burzum anche se questi ultimi non li sentii nominare fino al 1991. Ma quando iniziai a suonare speed metal non c’era nessuna band in Norvegia e in tutto il mondo c’erano pochi gruppi che suonavano quel genere (evidentemente per speed metal intendiamo due cose differenti, ndR). Alcuni anni più tardi tutti iniziarono a fare quello che stavo facendo io e divenni stanco di quella situazione. Bathory e Celtic Frost erano gruppi annoiati del solito NWOBHM e di stupidi riff heavy metal suonati nel 1982 da una miriade di band tutte uguali, così come lo furono i gruppi cloni che suonavano black metal nel 1997! Alcuni di noi reagiscono sempre quando la situazione diventa stupida ed inflazionata, altri invece continuano sempre nella stessa direzione e non so come funzionino le loro teste. Sta di fatto che negli anni ’80 c’erano tanti generi musicali da cui prendere spunto”.

    QUESTO CHE ESCE ORA E’ IL VOSTRO FULL LENGTH ALBUM NUMERO 16! POSSIAMO DIRE CHE IN QUESTI ANNI E SPECIALMENTE CON IL NUOVO “THE UNDERGROUND RESISTANCE” AVETE ESPLORATO TUTTI I TIPI DI MUSICA METAL. NON E’ FORSE IL CASO ADESSO DI RITORNARE A SUONARE UN PO’ BLACK METAL OSCURO E VIOLENTO SUL GENERE DI “TRANSILVANIAN HUNGER”?
    “Non voglio che un mio album sia la copia di uno già fatto. In passato facemmo due brani su ‘Penzerfaust’ che avevano lo stesso stile di quelli presenti su ‘Transilvanian Hunger’ e fu uno sbaglio, credo di averlo detto anche nei commenti su quell’album nella ristampa. Non ho problemi a fare dell’autocritica. Piuttosto ho dei problemi con le critiche degli altri quando ci sono delle incomprensioni su quello che stiamo suonando. Non posso stare zitto quando sento qualcuno che ci considera soltanto una black metal band senza sapere che prima eravamo diversi e che lo siamo anche oggi perché nel corso degli anni abbiamo sempre cambiato il nostro sound. Ti dirò di più: ciò che la gente vuole non è un ‘Transilvanian Hunger’ parte seconda, ma rivuole proprio lo stesso ‘Transilvanian Hunger’, e te lo dico perché anch’io vorrei un ‘Bonded By Blood’ degli Exodus parte seconda. Ma poi capisco che oggettivamente sarebbe impossibile fare una copia identica all’originale perché qualcosa inevitabilmente cambierebbe e quindi arrivo alla conclusione che non mi interessa una seconda parte che non può essere identica alla prima. Il desiderio di riascoltare la stessa musica è davvero umano, ma impossibile da realizzare e più cerchi di far in modo che si realizzi e più miseramente fallisci nel tuo intento. L’unica soluzione reale è quella di aprire la propria mente ed aprirsi a stili musicali nuovi!”.

    L’ALBUM HA SEI NUOVI BRANI E SE NON ERRO NOCTURNO CULTO NE HA SCRITTO LA META’, QUALI?
    “Esatto, ci siamo divisi a metà l’onere di scrivere i nuovi brani, Ted ha scritto ‘Dead Early’, ‘Lesser Men’ e ‘Come Warfare, The Entire Doom’, mentre io ho scritto ‘Valkyrie’, ‘The Ones You Left Behind’ e ‘Leave No Cross Unturned’”.

    HO NOTATO ALCUNE INFLUENZE DOOM NELL’ULTIMO BRANO. CI SONO ALCUNI GRUPPI DI QUESTO GENERE CHE TI PIACCIONO IN MODO PARTICOLARE?
    “Sin da quando scoprii la canzone ‘Pilgrim’ degli Uriah Heep acquistando l’album del 1974 mi innamorai delle parti lente e pesanti, poi nei primi anni ’80 scoprii i Black Sabbath. Avevo soltanto nove o dieci anni e all’epoca non c’era internet, così il processo nel trovare ottimi gruppi era piuttosto lento. I Celtic Frost li scoprii grazie alla canzone ‘Dawn Of Megiddo’ tratta dall’album ‘To Mega Therion’ del 1985: per me fu come trovare una miniera d’oro. Stesso discorso vale ovviamente anche per i Candlemass, scoperti nel 1986 assieme a tanti gruppi perché quell’anno acquistai moltissimi dischi. I Candlemass ancora oggi continuano ad influenzarmi tantissimo e considero il loro debutto ‘Epicus Doomicus Metallicus’ un capolavoro assoluto, ma è un riff di Ted sull’ultimo brano del nuovo album che riprende lo stile di questa band. L’ultimo riff della mia ‘Leave No Cross Unturned’ è invece ispirato dai Pentagram. Oggi mi piace soltanto il doom tradizionale come si trova nei lavori dei Black Sabbath, che presenta brani vari e con un ritmo anche più veloce, quello che oggi chiamiamo mid tempo. Il genere doom metal è stato rovinato con l’uscita del primo album dei Winter che suonavano soltanto su tempi lentissimi, io chiamo questo genere dogmatic doom. Questo fu l’ennesimo genere musicale ad essere rovinato dagli anni ’90. Noi Darkthrone abbiamo avuto molte parti doom sia sugli album death metal che su quelli black metal. Penso che avevamo poco di doom nel nostro sound tra il 1996 ed il 2001, non c’era niente di doom, per esempio, su ‘Transilvanian Hunger’, che volevo suonasse in modo monotono come il black degli anni ’80 ispirato ai Bathory, al primo demo dei Vader e degli svedesi Merciless, ma che al tempo stesso avesse anche le influenze di band norvegesi come Burzum e Mayhem. No, sul quell’album non c’era proprio niente di doom. Poi dal 2001 iniziammo ad avere alcune parti doom all’interno dei nostri album, parti lente heavy metal o in stile Celtic Frost”.

    SUL NUOVO ALBUM C’E’ UN BRANO IN PARTICOLARE CHE RAPPRESENTA PIU’ DEGLI ALTRI L’ANIMA DEI DARKTHRONE IN QUESTO 2013?
    “Noi siamo una band degli anni ’80, per noi il 2013 ha poco significato, ad ogni modo oggi ci sono più gruppi di buon livello rispetto ad una volta e finalmente non ci sono più soltanto i Darkthrone a suonare heavy metal in Norvegia nel 2013, ma ci sono anche ottime release dei Black Magic (R.I.P.) e Magister Templi”.

    FENRIZ, PERCHE’ NON RICOMINCI A SCRIVERE NUOVE CANZONI PER IL TUO PROGETTO EPICO ISENGARD? E’ UN VERO PECCATO CHE QUESTO TUO PROGETTO SOLISTA SIA STATO ABBANDONATO…
    “Quel progetto era molto vario, mi piace molto scrivere materiale tipo ‘Over De Syngende Øde Moer’, forse il miglior brano di Isengard, ma ho parlato molto su quelle canzoni nelle ristampe della Peaceville, dicendo anche che alcuni brani non mi piacciano e altri che proprio non funzionano. Comunque sia, diverso materiale che avrei voluto scrivere per gli Isengard alla fine è confluito nei Darkthrone di oggi, così la gente può trovare nei Darkthrone qualcosa degli Isengard! Avevo il mio studio mobile nel soggiorno di casa e questa situazione mi aiutò a registrare sei album in soli tre anni: due release dei Darkthrone, due degli Isengard e due dei Neptune Towers. Inoltre registrai degli album assieme ai Valhall, Dødheimsgard e Storm. Poi nel 1996 decisi di lasciar perdere quella strada e ad oggi non l’ho più ripresa”.

    PENSI CHE IN FUTURO RIPARTIRETE PROPRIO DA QUESTO ALBUM PER SCRIVERE IL MATERIALE NUOVO?
    “Come sempre ripartiremo da dove ci eravamo fermati”.

    DOPO COSI’ TANTI ANNI QUANTO SONO CAMBIATI I RAPPORTI TRA VOI E GLI ALTRI MEMBRI DELLA STORICA SCENA BLACK METAL NORVEGESE? MI RIFERISCO A BAND QUALI MAYHEM, SATYRICON, EMPEROR, BURZUM, IMMORTAL…
    “Sono cambiati come lo sono i rapporti che tu hai con le persone che conosci dal 1987 ad oggi. Conosco i ragazzi dei Mayhem dal 1987, dal 1989 quelli degli Emperor, inizialmente si chiamavano Xerasia e poi Embryonic e li conosco a partire da quel periodo. Conobbi i Burzum solo per un breve periodo dal 1991 al 1993 e poi dopo il 2010 quando uscirono con un nuovo album. Gli Immortal li conobbi tempo fa e poi li vidi sono sporadicamente, stesso discorso per i Satyricon anche se è da un decennio che non ho più alcun contatto con loro. L’unica persona di quel periodo che ho incontrato nuovamente è Necrobutcher (ex Mayhem, ndR) che mi ha scritto via email tempo fa per andare a sciare assieme perché io conosco i posti nei pressi di Oslo e così ci siamo visti in un paio d’occasioni”.

    GRAZIE PER LA TUA CONSUETA DISPONIBILITA’. SALUTA PURE I TUOI FAN ITALIANI…

    “Supportate le buone release prodotte nel vostro paese, come ad esempio il demo del 1987 dei Sacrilege: band doom metal tradizionale di culto. E ascoltate gli Hour Of 13, ottima vecchia band dal sound vecchio stile”.

    Fonte

    Parlare di black metal ormai è inutile ed anacronistico :hihi:
     
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    dio cane, ma nessuno commenta questi idoli?
    Li rispetto anche se sono tornati a suonare post punk e un simil thash metal molto ottantiano
     
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    CITAZIONE (nekronomicon @ 22/3/2016, 18:56) 
    dio cane, ma nessuno commenta questi idoli?

    i metallari saranno quattro gatti su questo forum :hihi:
     
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    Il batterista dei DARKTHRONE Fenriz è stato eletto recentemente come consigliere comunale della cittadina di Kolbotn, in Norvegia.

    Il musicista era stato inserito in una lista di potenziali nuovi rappresentanti e, nonostante si fosse attivato per non farsi eleggere, i cittadini hanno votato per lui.

    Di seguito un estratto dell’intervista rilasciata a CLRVYNT:

    Com’è la vita a Kolbotn al giorno d’oggi?
    Oggi sono visto come il vicino che si prende molta cura del prato. Ma adesso sono sui giornali locali perché sono stato eletto, aggiungerei involontariamente. Quindi ricevo un po’ di supporto. Kolbotn è comunque un piccolo posto, forse 9mila persone.

    Sei stato votato involontariamente? Non potevi rifiutare l’incarico?
    No, se vieni eletto devi restare in carica per quattro anni, poi puoi tirartene fuori. Ma sono abituato ad impegni a lungo termine [ride]. Fondamentalmente mi hanno chiamato e chiesto se volessi essere sulla lista di riserva. Ho detto di sì, pensando di finire tipo 18esimo sulla lista e non dover fare nulla. Avevano bisogno di una lista per… beh, è difficile parlare di politica in un’altra lingua. La mia campagna elettorale si basava in una foto con me e il mio gatto che diceva ‘Per favore, non votatemi’, però la gente è impazzita. Dopo le elezioni il direttore mi ha chiamato dicendo che ero un rappresentante. Non ero troppo contento. È noioso e non se ne ricavano neanche tanti soldi, te lo dico io!

    Quindi sei nel consiglio comunale.
    Sì, esatto. Sono un politico locale. Ma la Norvegia è molto piccola, quindi quando sei un politico locale, sei davvero locale [ride]. Sono un pilastro della mia comunità.
     
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    La mia campagna elettorale si basava in una foto con me e il mio gatto che diceva ‘Per favore, non votatemi’, però la gente è impazzita.

    dite cosa volete, ma per certi versi la Norvegia è un paese meraviglioso
     
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    ci ha provato anche lui ma non gli è andata bene ultimamente

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