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Da nord a sud dieci piccoli paesi italiani belli, romantici, affascinanti, ma poco noti. Dieci gioielli da visitare almeno una volta nella vita
Che l'Italia sia uno dei luoghi più belli del mondo, non è una novità. Ma soprattutto è una terra che offre sempre grandi (piccole) sorprese. Come i centri che vi presentiamo in questa paesi. Li abbiamo scelti consultando due parari autorevolissimi ovvero quello dell'organizzazione I Borghi Più Belli d'Italia e la lista delle Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano.
Abbiamo incrociato le loro scelte, e poi selezionato anche in base al "cuore". Quello che ne emerge è una top ten (ma senza podio) di località bellissime e affascinanti, ma decisamente ancora poco conosciute. Il nostro intento è proprio quello di incuriosirvi e, perché no, spingervi a prendere macchina, moto, pulman, treno o qualsiasi altro mezzo di trasporto, e correre a visitarli.
Tenno, Trento
A pochi passi dallo splendido lago omonimo, il Comune di Tenno (Bandiera arancione) vanta un castello merlato costruito sulla sommità della rupe
In particolare da non perdere c'è la piccola frazione di Canale di Tenno da poco iscritta al Club dei Borghi Più Belli d'Italia.
Usseaux, Torino
Una veduta del centroprincipale di Usseaux sulle Alpi Cozie. Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Solo 191 abitanti per Usseaux il cui nome di origine celtiche pare voglia dire: "alto". Località composta da 5 piccole frazioni curatissime nell'arredo urbano e con edifici alpini ben conservati.
Dozza, Bologna
b>Dozza Imolese è un piccolo centro urbano che ha come fulcro una bella rocca sforzesca. Arroccato su di un monte nei pressi della via Emilia, si trova immerso in un paesaggio di coline e vigneti. Qui si produce il vino bianco Albana: il primo in Italia ad avere il marchio Docg Il nome Dozza pari significhi "doccia" e faccia riferimento alle cisterne qui costruite per avere dell'acqua: un bene molto prezioso e scarso da queste parti.
Ogni due anni, dal 1965 in poi, a Dozza Imolese si tiene la Biennale del Muro Dipinto durante la quale artisti di fama nazionale vengono chiamati a decorare i muri della città.
Apricale, Imperia
Apricale, il cui nome deriva da “Apricus” che significa “esposto al sole”, sorge su di un'altura nell'entroterra tar Bordighera e Ventimiglia. Apricale ha mura medievali ben conservate e un castello che ospita un Museo Storico e la Galleria del Teatro.
Ad Apricale si può pernottare in una delle suite o stanze dell'albergo diffuso Munta E Cara. (da 120 euro circa la camera doppia).
Curtatone, Mantova
Il Comune di Curtatone deve la fama al piccolo borgo che ospita il Santuario della Beta Vergine Maria delle Grazie. Vera e propria meta di pellegrinaggio.
Tra le attrazioni del Satuario delle Grazie ci sono una celebre fiera dei "madonnari" che si tiene in agosto e un coccodrillo imbalsamato appeso al soffito che pari simboleggi il male sconfitto dalla fede.
Cutigliano, Pistoia
Da poco inserito nel Club dei Borghi più Belli d'Italia, ha già ottenuto una Bandiera Arancione. Eppure Cutigliano è una località toscana ancora tutta da scoprire.
Da non perdere ci sono il bellissimo Palazzo pretorio o dei Capitani della Montagna e, nella vicina frazione di Rivoreta, il Museo Museo della Gente dell’Appennino pistoiese.
Montelupone, Macerata
A Montelupone sono assolutamente da vedere il Palazzo del Podestà, che domina la piazza principale con la sua torre merlata e la chiesa romanica di San Firmano.
Immerso nelle dolci colline marchigiane, Montelupone è un piccolo centro che però mantiene la signorilità delle grandi città di potere.
Montone, Perugia
A Montone non manca nulla: mura di recinzione, ponti d'accesso, un palazzo comunale un tempo sede di un feudo. Insomma è un borgo medievale che ancora conserva intatta la sua atmosfera. A contribuire all'aspetto quasi fuori dal tempo di Montone, c'è anche una famosa mostra mercato del ferro battuto che si tiene in maggio.
Per dormire a Montone c'è l'Hotel Fortebraccio situato appena sotto il centro e recentemente ristrutturato (da 75 euro la camera doppia per notte).
Civita di Bagnoregio, Viterbo
Suggestiva per la sua posizione arroccata sulla cima di una rupe, ma sfortunata la frazione di Civita di Bagnoregio è un gioiello italiano "in via d'estinzione". Questo perché la collina che la ospita si sta erodendo lentamente.
Civita di Bagnoregio è anche detta "la città che muore" a causa di questo fenomeno erosivo, ma rimane uno dei centri più belli e affascinanti della zona.
Sperlinga, Enna
Il nome Sperlinga deriva dal vocabolo greco di "grotta" e infatti la città stessa è caratterizzata da numerosi antri artificiali scavati nella roccia alcune delle quali visitabili.
Da non perdere è sicuramente il Castello per la sua conformazione metà naturale, scavato nel tufo e per metà costruito. Un edificio che non mancherà di sorprendere per la totale fusione con il contesto.
da Vanityfair
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