Esagerato, stai tranquillo e pensigh no
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CITAZIONE (salvo#85 @ 29/5/2023, 11:26) CITAZIONE (Èttore @ 8/11/2014, 03:04) Mi faccio scomodo:
è sempre più urgente ridurre lo spazio che si dà al femminile nella riflessione di genere, ed è sempre più urgente rivolgersi al maschile, definendo il suo corpo e la sua esperienza del mondo, così da ridurre il femminile dallo "speciale" al "particolare" e allo stesso tempo elevare il maschile dal "normale" (e quindi irrilevante) allo stesso "particolare".
Il che, tra l'altro, è l'unica cosa che può sconfiggere la società patriarcale. Il maschio domina perché è soggetto. Va reso finalmente oggetto, e non avrà più ragione di governare il mondo. E il femminismo sarà finalmente superato.
Se avete a cuore l'esperienza della donna, finitela di parlare della sua esperienza del mondo e/o del suo corpo (come se ci fosse ancora qualcosa da dire), altrimenti la renderete o succube, o minacciosa, e dunque da rendere succube. Cominciate a parlare dell'uomo, e forse si andrà a parare da qualche parte.
Cheers,
Ettore CITAZIONE (Èttore @ 10/11/2014, 22:06) CITAZIONE (C@te @ 10/11/2014, 09:50) se intendi il corpo come simbolo sessuale in un certo senso ci sta. Per le donne è meno importante l'aspetto fisico del partner. quindi perché dare peso ad una cosa che, in generale, è meno importante ed appetibile per l'altro sesso? certo, almeno si desse importanza alla materia grigia ghghg Non mi sembra affatto che per le donne l'aspetto fisico del partner sia meno importante. Mi sembra piuttosto che il giudizio su questo aspetto fisico sia molto più superficiale. E mi sembra inevitabile, perché c'è molta meno letteratura sul corpo maschile, quindi è estremamente più difficile parlare di bellezza maschile. Ma non sto parlando di canoni di bellezza, eh. Ma proprio di immaginario. Essendo più povero l'immaginario sessuale del maschio come oggetto, è molto più difficile parlare di come è sexy un uomo. E non credo proprio ci siano delle differenze biologiche nel cervello femminile, alla base di questo. Mi sembra molto più logico ricercare le cause, piuttosto, nei secoli di società patriarcale che abbiamo alle spalle. Cheers, Ettore CITAZIONE (Èttore @ 11/11/2014, 21:31) CITAZIONE (Baba O'Riley @ 11/11/2014, 16:03) non so Ettore, il tuo ragionamento di fondo lo condivido, però non capisco dove vorrebbe arrivare. Non capisco se tu auspichi una ugualizzazione della sessualità tra maschi e femmine o solo ad una "ugualizzazione dell'offerta" in modo che poi ognuno possa vivere la libertà secondo coscienza. però secondo me sbagli quando dici questo: CITAZIONE E non credo proprio ci siano delle differenze biologiche nel cervello femminile, alla base di questo. Mi sembra molto più logico ricercare le cause, piuttosto, nei secoli di società patriarcale che abbiamo alle spalle. No, non può essere. Possiamo ammettere che la società (ma non solo quella patriarcale, in generale la oscietà) abbia un grosso peso nel determinare la sessualità degli individui, ma non ammettere che ci siano delle differenze biologiche tra maschi e femmine è fuorviante. Ma non ho affatto detto questo. Ho detto che non penso proprio ci sia bisogno di ipotizzare che la causa dell'apparente ridotto interesse per l'aspetto fisico del maschio (o più in generale per il suo corpo) da parte della donna sia dovuto a delle differenze alla radice. Per il solo fatto che sono donne. Mi sembra che ci siano più che sufficienti ragioni sociali, dovute al fatto che il desiderio femminile è stato totalmente rifiutato come tema per il 90% della storia della società occidentale. Non voglio arrivare necessariamente da nessuna parte, se non a una migliore convivenza tra i generi, e nello specifico ad una coscienza di genere più sviluppata per quello che riguarda il maschio, che ai miei occhi pare esserne quasi completamente privo. Cheers, Ettore stupendo. ho letto tutto tre volte ma non ci ho capito un cazzo
Nel primo testo si afferma l'importanza di ridurre lo spazio dedicato al femminile nella riflessione di genere e di rivolgersi invece al maschile, al fine di definire il suo corpo e la sua esperienza del mondo. L'obiettivo è ridurre il femminile da qualcosa di "speciale" a qualcosa di "particolare" e, allo stesso tempo, elevare il maschile da "normale" a "particolare". Questo, secondo l'autore, è l'unico modo per sconfiggere la società patriarcale e superare il femminismo.
Nel secondo testo si sostiene che l'aspetto fisico del partner non è meno importante per le donne, ma che il giudizio su questo aspetto è più superficiale. Si afferma che la mancanza di letteratura sul corpo maschile rende più difficile parlare della bellezza maschile e del suo fascino. Si respinge l'idea che ci siano differenze biologiche nel cervello femminile alla base di queste differenze, e si attribuiscono le cause al patriarcato e alla società in generale.
Nel terzo testo, una persona esprime accordo con il ragionamento di base del primo testo, ma non comprende l'obiettivo finale. Si chiede se l'obiettivo sia l'uguaglianza della sessualità tra maschi e femmine o semplicemente una "ugualizzazione dell'offerta" per permettere a ciascuno di vivere liberamente secondo la propria coscienza. L'autore risponde affermando che non si tratta di affermare l'assenza di differenze biologiche tra maschi e femmine, ma di sottolineare che non è necessario ipotizzare che queste differenze biologiche siano la causa dell'apparente ridotto interesse delle donne per l'aspetto fisico maschile. Si attribuisce questo fenomeno principalmente alle ragioni sociali e al fatto che il desiderio femminile è stato spesso trascurato nella società occidentale.
In generale, i testi si concentrano sulla necessità di affrontare la questione di genere includendo anche la prospettiva maschile, riducendo il femminile da qualcosa di "speciale" a qualcosa di "particolare" e promuovendo una migliore comprensione e convivenza tra i generi.
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