Il ruolo del padre

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  1. Èttore
     
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    Bellissimo topic, e davvero davvero importante.

    CITAZIONE
    - Che rapporto avete avuto con vostro padre?
    - Quali sono le qualità che ritenete opportune per essere un buon padre? E per i maschi come vorreste essere quando sarete padri?
    - Ci sono delle qualità che pensiate siano da padri piuttosto che da madri?
    - C'è qualcosa in cui il padre è fondamentale o può supplire tranquillamente in tutto la madre? (e viceversa)

    Mio padre ha sempre lasciato l'educazione sostanzialmente in mano a mia madre. Magari sulle cose più importanti aveva l'ultima parola, ma poi era sempre mediato da lei nella comunicazione. Pur avendo la fortuna di averlo avuto molto in casa, perché il suo lavoro glielo permetteva, per natura non è una persona particolarmente presenzialista. E in ogni caso, seppur da casa, aveva pur sempre da lavorare. Ci sono stati degli ambiti in cui il nostro rapporto è sempre stato forte. Tecnologia, sport... L'odore della pipa fa profondamente parte di me. Mi è sempre piaciuto molto farmi raccontare storie della sua infanzia, qualche volta giocare con lui, ma questo poco, perché io comunque sono sempre stato un bambino che ha giocato da solo. Credo anche molto per volontà mia.
    In ogni caso è sicuro che il rapporto più stretto, e il contatto più costante l'ho avuto con mia madre. E in zona pubertà c'è stato un po' un allontanamento, tra me e mio padre, abbiamo un po' perso la capacità di comunicare, senza di fatto mai litigare, mai avere scontri generazionali né niente del genere. C'è amore, c'è stima, ma allo stesso tempo siamo un po' alieni. E' rimasto come questa figura di "presidente della repubblica" all'interno della famiglia.

    Parlando invece in generale, credo che il padre avrebbe bisogno di sporcarsi molto di più le mani. Credo che sia necessario abbattere il dogma che tutt'ora spesso impera che la madre deve assolutamente avere il monopolio del contatto fisico e della gestione del bambino, anche maschio, nei primissimi anni di vita. Credo che il bambino maschio abbia bisogno di assorbire modelli maschili per contatto diretto, così da smettere di definirsi per negazione e potersi definire per affermazione.

    Una qualità da padre che non è da madre, è, banalmente, essere maschio. Avere la pelle con quell'odore, con quel tatto, avere quella voce. Non è tanto quello che deve fare, quello che deve dire, non è questione di ruolo, è questione di essere.

    Di conseguenza, no, la madre non può supplire al padre, il padre non può supplire alla madre, nella specificità della loro presenza. Ma credo che allo stesso tempo entrambi possano supplire all'altro, provocando così un'educazione ed una crescita senz'ombra di dubbio diversi, ma non per questo, per quel che posso capirne, patologici.

    Cheers,
    Ettore
     
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23 replies since 12/11/2014, 15:22   243 views
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