Il ruolo del padre

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    Spinto da questa onda intellettuale recente che chiede di parlare un pochino di più del maschio, vorrei affrontassimo un tema molto sottoindagato dalla ricerca (perlomeno rispetto al suo equivalente femminile) che è il tema della paternità.
    Iniziamo con qualche spunto, poi se la discussione evolve, ne darò altri.

    - Che rapporto avete avuto con vostro padre?
    - Quali sono le qualità che ritenete opportune per essere un buon padre? E per i maschi come vorreste essere quando sarete padri?
    - Ci sono delle qualità che pensiate siano da padri piuttosto che da madri?
    - C'è qualcosa in cui il padre è fondamentale o può supplire tranquillamente in tutto la madre? (e viceversa)
     
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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    bel topic. dopo rispondo :sisi:
     
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    - Che rapporto avete avuto con vostro padre?

    Da bambino mio padre è stato poco presente. C'è da dire che io stavo tutto il giorno con mia madre, casalinga, e mio padre lo vedevo solo la sera. Però con lui ho iniziato ad instaurare un rapporto verso i sette otto anni, migliorando verso l'adolescenza. Paradossalmete sento e interagisco più con mio padre adesso che sono andato via di casa che prima :hihi:

    CITAZIONE
    - Quali sono le qualità che ritenete opportune per essere un buon padre? E per i maschi come vorreste essere quando sarete padri?

    Sinceramente ora come ora non saprei. E in parte risponderò dopo. I ruoli sono cambiati, non è più solo il padre che porta a casa lo stipendio, che era il capofamiglia e che comandava come accadeva una generazione, due fa. Sicuramente il padre deve fare il padre e non l'amico. Io credo che l'autorità paterna sia stata profondamente minata in questi anni. Basti pensare agli affidamenti post separazione/divorzio: i padri i figli li vedono nei week end quando va bene, al massimo sono buoni per finanziare. Sono diventati spesos dei portatori sani di bancomat. Credo che un po' di sana autorità paterna (che non significa essere stronzi o dittatoriali) sia necessaria, forse a compensare il carattere delle madri italiane un po' troppo indulgenti e assolutorie nei confronti dei figli

    CITAZIONE
    - Ci sono delle qualità che pensiate siano da padri piuttosto che da madri?

    Mah. Non saprei. Io credo che se da un lato le donne hanno la capacità di indagare meglio l'animo umano, il padre potrebbe essere utile a dare una visione molto schietta della vita (che non significa però superficiale). Insomma, dare un'altra visione del mondo. Ovviamente posto che il padre parli del figlio e spenda fatica e sudore per educarlo e parlarci.

    CITAZIONE
    - C'è qualcosa in cui il padre è fondamentale o può supplire tranquillamente in tutto la madre? (e viceversa)

    Lo sperma :hihi:
    Scherzi a parte, le figure e divisioni si sono attenuate rispetto al passato. Come ho scritto prima, ora spesso entrambi igenitori lavorano, il padre che va a parlare coi genitori non è più un'eresia, così come la madre che fa scuola guida ai figli.
    Forse l'unico problema è che i padri si sono sentiti un po' spodestati, hanno perso quel ruolo certo che avevano in passato, e non hanno ancora ben focalizzato come svolgere la funzione di genitore nel XXI secolo
     
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  4. Èttore
     
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    Bellissimo topic, e davvero davvero importante.

    CITAZIONE
    - Che rapporto avete avuto con vostro padre?
    - Quali sono le qualità che ritenete opportune per essere un buon padre? E per i maschi come vorreste essere quando sarete padri?
    - Ci sono delle qualità che pensiate siano da padri piuttosto che da madri?
    - C'è qualcosa in cui il padre è fondamentale o può supplire tranquillamente in tutto la madre? (e viceversa)

    Mio padre ha sempre lasciato l'educazione sostanzialmente in mano a mia madre. Magari sulle cose più importanti aveva l'ultima parola, ma poi era sempre mediato da lei nella comunicazione. Pur avendo la fortuna di averlo avuto molto in casa, perché il suo lavoro glielo permetteva, per natura non è una persona particolarmente presenzialista. E in ogni caso, seppur da casa, aveva pur sempre da lavorare. Ci sono stati degli ambiti in cui il nostro rapporto è sempre stato forte. Tecnologia, sport... L'odore della pipa fa profondamente parte di me. Mi è sempre piaciuto molto farmi raccontare storie della sua infanzia, qualche volta giocare con lui, ma questo poco, perché io comunque sono sempre stato un bambino che ha giocato da solo. Credo anche molto per volontà mia.
    In ogni caso è sicuro che il rapporto più stretto, e il contatto più costante l'ho avuto con mia madre. E in zona pubertà c'è stato un po' un allontanamento, tra me e mio padre, abbiamo un po' perso la capacità di comunicare, senza di fatto mai litigare, mai avere scontri generazionali né niente del genere. C'è amore, c'è stima, ma allo stesso tempo siamo un po' alieni. E' rimasto come questa figura di "presidente della repubblica" all'interno della famiglia.

    Parlando invece in generale, credo che il padre avrebbe bisogno di sporcarsi molto di più le mani. Credo che sia necessario abbattere il dogma che tutt'ora spesso impera che la madre deve assolutamente avere il monopolio del contatto fisico e della gestione del bambino, anche maschio, nei primissimi anni di vita. Credo che il bambino maschio abbia bisogno di assorbire modelli maschili per contatto diretto, così da smettere di definirsi per negazione e potersi definire per affermazione.

    Una qualità da padre che non è da madre, è, banalmente, essere maschio. Avere la pelle con quell'odore, con quel tatto, avere quella voce. Non è tanto quello che deve fare, quello che deve dire, non è questione di ruolo, è questione di essere.

    Di conseguenza, no, la madre non può supplire al padre, il padre non può supplire alla madre, nella specificità della loro presenza. Ma credo che allo stesso tempo entrambi possano supplire all'altro, provocando così un'educazione ed una crescita senz'ombra di dubbio diversi, ma non per questo, per quel che posso capirne, patologici.

    Cheers,
    Ettore
     
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    spero risponderanno in tanti a questo topic, leggo delle cose bellissime, ed intanto mi faccio delle prime impressioni su un nuovo lato di voi :D
    poi risponderò anche io, con molta calma.
     
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    Parlando invece in generale, credo che il padre avrebbe bisogno di sporcarsi molto di più le mani. Credo che sia necessario abbattere il dogma che tutt'ora spesso impera che la madre deve assolutamente avere il monopolio del contatto fisico e della gestione del bambino, anche maschio, nei primissimi anni di vita. Credo che il bambino maschio abbia bisogno di assorbire modelli maschili per contatto diretto, così da smettere di definirsi per negazione e potersi definire per affermazione.

    su questo sono perfettamente d'accordo. Purtroppo ci sono un sacco di padri che rifiutano questo aspetto, e un sacco di madri che non vogliono cedere il loro scettro in questo campo.

    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 12/11/2014, 22:48) 
    spero risponderanno in tanti a questo topic, leggo delle cose bellissime, ed intanto mi faccio delle prime impressioni su un nuovo lato di voi :D

    ci vuoi psicanalizzare eh?
    Beh, almeno è gratis :hihi:
     
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    beh si, diciamo che dal modo con cui rispondete si capiscono più cose di quelle che scrivete apertamente

    anche se non molte, eh, diciamo la verità.
    Ma questo è il pregio di chi parla di sè apertamente.
     
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    ricordati che se ci stai usando per uno studio che il Bazar ha un alta attendibilità statistica :hihi:
     
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    no, solo i sondaggi politici qui la hanno
     
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  10. Thais
     
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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 12/11/2014, 15:22) 
    - Che rapporto avete avuto con vostro padre?

    Direi pessimo se non inesistente. Zero complicità, zero affetto (per dire, al mio compleanno mi stringe la mano, ammette lui stesso che essendo cresciuto nel meridione di settant'anni fa la sua idea è che i figli non debbano ricevere coccole dal padre. L'educazione dei figli è sempre stata affidata a mia mamma, lui interveniva (e interviene) solo quando i divieti non venivano rispettati, o in casi particolarmente importanti (e sempre per vietare o sgridare, mai per incoraggiare). Tuttora ho paura a parlare con lui, a dirgli quello che faccio e che voglio fare, perché so che disapprova tutto. Non ci ha mai toccati con un dito, ma un suo silenzio o una sua frase incazzata valgono più di mille schiaffi.

    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 12/11/2014, 15:22) 
    - Quali sono le qualità che ritenete opportune per essere un buon padre? E per i maschi come vorreste essere quando sarete padri?

    Credo che un buon padre (così come una buona madre) debba dare ai propri figli gli strumenti per essere indipendenti. Essere un punto di riferimento, un esempio, una presenza forte che li sostenga e li indirizzi, ma senza tarpar loro le ali, lasciandoli liberi di fare le proprie scelte, anche di sbagliare.


    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 12/11/2014, 15:22) 
    - Ci sono delle qualità che pensiate siano da padri piuttosto che da madri?

    Credo che non dovrebbero esisterne, io in casa ho avuto l'esempio opposto, ma un genitore è un genitore, secondo me. Deve certamente essere autoritario quando serve e consolare quando c'è bisogno, e forse in quest'ultima cosa i padri sono meno ferrati, soprattutto quando i figli diventano adolescenti, ma non vedo perché non dovrebbero poterlo fare.

    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 12/11/2014, 15:22) 
    - C'è qualcosa in cui il padre è fondamentale o può supplire tranquillamente in tutto la madre? (e viceversa)

    Anche qui non so rispondere, i miei sono sempre stati tipo "poliziotto buono-poliziotto cattivo" dei film (non che mia mamma non mi sgridasse eh, ma era diverso, sentivo di averla ferita e delusa ma anche che mi voleva bene e mi avrebbe perdonata. Mio padre invece mi ha sempre dato l'impressione di volermi rinchiudere per non farmi sperimentare la vita).
    Penso che un genitore di oggi possa benissimo cavarsela da solo, anche se ovviamente in due è più facile, anche solo perché ci si confronta e non si ha sulle spalle tutto il peso delle decisioni importanti. Questo però vale per entrambi, ogni famiglia è un caso a sé. Forse, crescendo, un maschio ha più bisogno del padre come riferimento e una femmina della madre, ma non è una regola assoluta.

    Ho scritto da cani e non ho risolto nulla, scusate :hihi:
     
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    Madre, donna, lesbica. What else?

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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 12/11/2014, 15:22) 
    - Che rapporto avete avuto con vostro padre?

    stupendo.
    Meraviglioso. Avendomi avuta non più giovanisismo era matto per me. Ero la sua principessa, giocava con me, anche nei giochi da "femmina" (mi ricordo che la sera quando tornava da lavoro faceva finta di prendere il the con me co il servizio delle bambole :cry:). Però non si è mai fatto problemi di farmi fare le cose da "maschio" (tipo guardavo le partite con lui, la malattia del calcio me l'ha trasmessa così). Da adolescente volle isnegnarmi a fare le riparazioni, mi massacrò di guide serali. Voleva che fossi dipendente e non "dipendessi da qualche ragazzo mezzo scemo della generazione di adesso" :hihi:
    Sapeva essere severo (e sì che da adolescente li ho fatti un po' disperare), ma la persona di cui avevo veramente paura se si incazzava era mia madre.

    CITAZIONE
    - Quali sono le qualità che ritenete opportune per essere un buon padre?

    Che sappia preparare i figli alla vita adulta, all'indipendenza. Quoto Thais sul punto di riferimento. Un figlio deve anche poter fare delle cazzate, (nei limiti della logica e del codice penale, ovviamente ghghg), ma deve sapere che alle spalle avrà sempre dei genitori che gli vorranno bene.

    CITAZIONE
    - Ci sono delle qualità che pensiate siano da padri piuttosto che da madri?

    Ci sono attitudini, più che qualità, e sono dovute alle convenzioni sociali, alle tradizioni eccetera. Dove sta scritto che deve essere la madre a cucinare e il padre a insegnare a guidare?
    Forse in quanto maschio il padre è più visto come la figura autoritaria, ma credo che queste differenze si stiano sfumando.

    CITAZIONE
    - C'è qualcosa in cui il padre è fondamentale o può supplire tranquillamente in tutto la madre? (e viceversa)

    come sopra, non saprei.
    Quoto al 100% Thais quando dice

    CITAZIONE
    Penso che un genitore di oggi possa benissimo cavarsela da solo, anche se ovviamente in due è più facile, anche solo perché ci si confronta e non si ha sulle spalle tutto il peso delle decisioni importanti. Questo però vale per entrambi, ogni famiglia è un caso a sé

    ed ha ragione Shag

    CITAZIONE
    Forse l'unico problema è che i padri si sono sentiti un po' spodestati, hanno perso quel ruolo certo che avevano in passato, e non hanno ancora ben focalizzato come svolgere la funzione di genitore nel XXI secolo

    li vedo un po' spaesati.

    CITAZIONE
    Parlando invece in generale, credo che il padre avrebbe bisogno di sporcarsi molto di più le mani. Credo che sia necessario abbattere il dogma che tutt'ora spesso impera che la madre deve assolutamente avere il monopolio del contatto fisico e della gestione del bambino, anche maschio, nei primissimi anni di vita.

    :clapclap:
     
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    Che rapporto avete avuto con vostro padre?

    non saprei. La prima cosa che mi è venuta in mente rileggendo le mie domande, è di rispondere "non ho avuto nessun rapporto con mio padre". Ma poi ci ho pensato e ripensato, e sono arrivato alla conclusione che un padre è un po' come dio, non puoi non averci un rapporto, anche se non ha senso per te. Ripenso alla mia adolescenza, a quanto avrebbe potuto aiutarmi un padre, e mi chiedo come possa non avere influito la sua assenza nel mio modo di gestirla. Penso anche, un po' ingenuamente, che la mancanza fisica di un padre apre un mondo di possibilità per migliorarsi come persone, per imparare ad adattarsi. Ma al di là del valore etico di questa considerazione è innegabile che, presenza o meno, un rapporto paterno lo abbia avuto anche io.

    CITAZIONE
    Quali sono le qualità che ritenete opportune per essere un buon padre?

    capire il figlio ed insegnargli ad essere capito. L'empatia, la capacità di capire che si è padri, di prendersi certe responsabilità, l'assunzione del ruolo. Poi ho letto che si parla di autorità, di emotività, e sono tutte cose personali, sono stili che possono essere tutti funzionali e che quindi non discuto.
    Come padre cerco di adattarmi ai bisogni e al bambino in quanto tale. Cerco di fargli scoprire il mondo coi suoi occhi (perchè è un bambino e non chiede null'altro, ha una curiosità divoratrice), cerco di aiutarlo quando ha bisogno, cerco di capirlo e di migliorarmi. Perchè lui può migliorarmi. Cerco di capire che posso anche sbagliare senza farne tragedie. Anzi, sarei piuttosto impaurito se avessi la sensazione di star facendo tutto bene, forse avrei perso il distacco dalla realtà.
    Credo che una grossa capacità che debba avere il padre sia quella di tornare un po' bambino, di emozionarsi.

    CITAZIONE
    Ci sono delle qualità che pensiate siano da padri piuttosto che da madri?

    No, in nessun caso. Per formazione personale sono sempre stato incline a considerare il sistema famiglia come un insieme di individualità. Che può andare da quella padre-madre-figlio a quella madre-madre-figlio, ecc ecc. Proprio perchè non credo ci siano delle qualità genere-specifiche di cui i genitori possano essere portatori. La denominazione "padre" la faccio mia perchè è la più comoda da usare, ma io sono favorevolissimo alle diciture alternative (volevo cancellare da un modulo del nido la dicitura e scrivere "genitore 2" per far polemica), proprio perchè, come uscito dalla discussione sui maschi e sulle femmine, credo sia ora di sdoganare anche la staticità dei ruoli genitoriali.

    CITAZIONE
    C'è qualcosa in cui il padre è fondamentale o può supplire tranquillamente in tutto la madre? (e viceversa)

    faccio autocritica, ho sbagliato la domanda. Un conto è essere fondamentali, un conto è essere sostituibili. I genitori sono fondamentali per tutto, ma sono sempre sostituibili. Sennò non ci sarebbe possibilità di famiglie alternative.
    Penso che, in linea teorica (parlo in generale, perchè nel particolare poi bisogna considerare le individualità dei singoli genitori) l'unica discriminante che farei tra madre e padre sarebbe quella di parlare della sessualità. Sceglierei il genitore del mio stesso sesso. Il che non vuol dire per forza che sia la cosa migliore, ma se torniamo ragazzini per un momento è facile capire perchè.
     
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  13. **AlenA**
     
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    Che rapporto avete avuto con vostro padre?

    Non ho un bel ricordo della mia infanzia. I miei genitori erano professori, molto colti, molto occidentali (nei limiti concessi all'epoca), ma li trovavo anche molto noiosi. Mio padre mi parlava in tedesco, la sera invece di giocare con me mi insegnava le lingue. Sembrava una preparazione. Poi li vedevo poco. Arrivavo a casa dopo la scuola alle 19.00. Si cenava e alle 21.00 ero a dormire.
    Per questo appena laureata sono andata a vivere sei mesi in Germania e ho voluto riprendere gli studi all'estero. Volevo fuggire. Con gli anni li ho poi perdonati. Mi hanno fatto soffrire ma so che non volevano farlo
    Ora che sono pensionati e nonni li vedo impazziti per il loro nipote quando lo vedono via skype, e un po' di rabbia mi viene. Non potevate darmi affetto da piccola?

    CITAZIONE
    Quali sono le qualità che ritenete opportune per essere un buon padre?

    Avendo avuto un padre assente lo vorrei presente. E deve giocare coi bambini. Cosa serve a un bambino un padre che vede per due ore la sera? Allevare dei figli è pesante, in due si fa meglio.

    CITAZIONE
    Ci sono delle qualità che pensiate siano da padri piuttosto che da madri?

    Non lo so. Da madre posso dire che forse una donna ha una sensibilità maggiore col figlio, forse a causa del parto, della gravidanza, dell'allattamento. Siamo abituate al contatto col bambino. È un legame immediato ed eterno. I padri no. Il loro è un rapporto da costruire col figlio. Per questo voglio che mio marito lo prenda spesso in braccio Andrea. E credo che un padre possa essere più razionale rispetto alle madri. Però c'è una grande differenza da persona a persona

    CITAZIONE
    C'è qualcosa in cui il padre è fondamentale o può supplire tranquillamente in tutto la madre? (e viceversa)

    Vedendo i genitori italiani, credo che le madri dovrebbero essere meno ansiose e protettive e i padri più presenti rispetto alle famiglie che ho visto in altri paesi (Germania). I ruoli si sono un po' mischiati (magari la madre lavora e il padre allatta il bambino e gli cambia il pannolino). Molti pensano al padre come il capo della famiglia, ma non è detto. Magari una madre è autoritaria e il padre è un amicone.
    Spero di essermi spiegata.

    Edited by Shagrath82 - 19/12/2014, 20:47
     
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  14. TheCaptain
     
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    Spinto da questa onda intellettuale recente che chiede di parlare un pochino di più del maschio, vorrei affrontassimo un tema molto sottoindagato dalla ricerca (perlomeno rispetto al suo equivalente femminile) che è il tema della paternità.
    Iniziamo con qualche spunto, poi se la discussione evolve, ne darò altri.

    Me l'ero perso. Rimedio per farmi psicanalizzare da Baba :hihi:

    CITAZIONE
    - Che rapporto avete avuto con vostro padre?

    Esprimerlo in poche parole mi riesce molto difficile. Tutto sommato direi più che ottimo.
    I miei hanno sempre lavorato entrambi, mio padre spesso partiva per lavoro ma a noi figli non ci hanno mai fatto mancare nulla. Siamo tutti e tre andati prestissimo al nido e fino alle medie stavamo a scuola fino alle 19:00.
    Entrambi i genitori di Napoli, due geni della madonna e con mentalità molto aperta, che raramente vedo in gente di 60 anni. Mia madre si è sempre occupata delle cose più importanti di noi figli (scuola, dottore, igiene ecc ecc), mio padre era presente per quanto riguarda lo sport (non ha mai saltato una mia partita se stava a Roma, anche in trasferte tipo Sassari, Bari o Bergamo) e il divertimento (ricordo da piccolo nottate fino alle 4 a giocare alla play).
    Per quanto riguarda le cose importanti non c'era mai un discorso diretto ma sempre con mia madre che faceva da interlocutrice. Riprendo una frase di Thais perchè per certi aspetti era quello che provavo in fase adolescenziale:
    CITAZIONE
    Un suo silenzio o una sua frase incazzata valgono più di mille schiaffi

    C'è sempre stato pochissimo affetto a livello fisico, sempre abbastanza impostato ed è sempre stato molto sulle sue. Una pacca sulla spalla è il suo forte. Ma è carattere e per questo non l'ho mai colpevolizzato.
    Ora che comunque sono cresciuto il rapporto è ottimo. Con il piccolo particolare che abbiamo un carattere molto simile ed inevitabilmente ci si scontra/punzecchia per qualsiasi cosa.
    Ma faremmo qualsiasi cosa l'uno per l'altro, senza dubbio.

    CITAZIONE
    - Quali sono le qualità che ritenete opportune per essere un buon padre? E per i maschi come vorreste essere quando sarete padri?

    Non parlerei di qualità opportune specificamente per essere un buon padre, ma per essere un buon genitore. Cercare di dare la miglior educazione possibile al figlio, essere presenti quando va bene, ma sopratutto quando le cose vanno male. Cercare di avere un dialogo con i propri figli, che vada oltre dal classico "come stai?cosa hai fatto a scuola?".
    Vorrei essere un buon padre, mi basta quello. Essere un punto di riferimento per mio figlio e per la mia famiglia.

    CITAZIONE
    - Ci sono delle qualità che pensiate siano da padri piuttosto che da madri?

    Non credo ci siano qualità che si differenziano per sesso quando si parla di genitori.

    CITAZIONE
    - C'è qualcosa in cui il padre è fondamentale o può supplire tranquillamente in tutto la madre? (e viceversa)

    La mia idea è simile alla risposta precedente.
    Forse come dice Baba l'unica cosa potrebbe essere parlare di sessualità. Ma anche qui dipende dai rapporti che si hanno con i proprio genitori. Io per esempio non ne ho mai parlato con i miei.
    Mi sembra abbastanza logico che una figlia che ha per la prima volta le mestruazioni andrà sempre dalla madre e non dal padre, in linea di massima.
     
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    rilancio con una domanda, alla luce di quanto ho letto

    quelli che descrivono i rapporti di tipo affettivo col padre come distaccati cosa dicono su questo rappporto in tenerà età? Per tenera età intendo lo 0-3, ma anche lo 0-6. Qualche ricordo? Racconti della madre o di altre persone vicine?
     
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23 replies since 12/11/2014, 15:22   243 views
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