Ha senso la castrazione chimica degli stupratori?

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  1. Pablo88
     
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    CITAZIONE (Èttore @ 19/12/2014, 00:07) 
    il diritto è un ambito in cui si parla troppo spesso senza un minimo di pudore.

    Ogni tanto mi capita di pensare ai poveri matti (e sono tanti) che scelgono di studiare giurisprudenza all'università.
    Quando sono studenti sono vittime degli esempi negativi degli altri studenti ("noi ingegneri informatici sì che facciamo esami molto tosti, mica come quelli di giurisprudenza che devono solo impararsi il codice civile e il codice penale a memoria" (cit.)); quando sono in professione sono vittime di aver male interpretato la causa (ma quindi le sentenze possono contenere interpretazioni sbagliate? Ma non si doveva soltanto imparare tutto a memoria?) o di non essere tuttologi.

    Anche io ho avuto di che criticare in merito ai due casi particolari espressi, posso capire una sorta di frustrazione in merito, ma partire da qui per perdere del tutto la fiducia nelle istituzioni è una follia. Nella sostanza non ci sarebbe nulla di diverso da quegli imbecilli che non credono più nella giustizia perché Corona è stato arrestato per due fotografie e Berlusconi è stato condannato per una scopata.

    Comunque per inciso, sul perché del profondo uso della parola "statistica" nel primo post non ci sono arrivato per niente. Con la statistica si può dominare il mondo solo quando c'è poca varianza o non ce n'è per niente. L'essere umano non è un automa e non lo dominerai mai con la statistica (né è mai successo nella storia), di varianza ne ha tantissima e ce n'è tanta di gente che impazzisce e commette reati senza motivo, imprevedibilmente, così come ci sono tanti figli di reietti che riescono a vivere dignitosamente.
    La statistica, usata qui, credo serva in prevalenza solo a beccarsi l'umiliazione di sentirsi dire: "abbiamo analizzato i tuoi occhioni blu, la tua quarta di reggiseno e la tua passione per le calze a rete e ti abbiamo ritenuto potenzialmente vittima degli stupratori, ti invitiamo a cambiare le tue abitudini e i tuoi connotati per non risultare scopabile a bestia per gli stupratori che puoi incontrare per strada oppure a seguire un corso di autodifesa". Spero tu abbia pensato d'impulso a questa idea, perché anche solo a perderci 5 minuti si capisce che è una boiata, anche sotto mentalità scientifica.
     
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  2. ScreamingBunny
     
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    Ma che stai dicendo? Nessuno va dai ragazzi delle medie a dire "siete dei potenziali tossici, per questo vi facciamo uno spiegone sui pericoli delle droghe". Eppure mi risulta che le campagne anti-droga si facciano nelle scuole e non nelle case di riposo per anziani.
    Nessuno va davanti alle discoteche con il cartello "ubriaconi del cazzo", eppure la polizia fa la posta al sabato sera davanti ai locali per fare gli alcool test.
    È statistica. È OVVIO che ci sia varianza, è ovvio che uno possa non essersi ubriacato al sabato sera dopo essere andato a ballare e pigliarsi una piomba il giovedì mattina andando al lavoro. È fottutamente ovvio.
    Ma comunque i controlli li intensifichi nei luoghi e nei momenti statisticamente più probabile. È come gettare una rete da pesca: è OVVIO che non tutti i pesci della zona passeranno di lì, ma la getti nel punto in cui è più probabile.
    È OVVIO che nell'aria ci siano molecole che viaggiano anche a migliaia di km all'ora controvento, ma una vela viene spinta da una direzione verso un'altra ad una velocità media calcolabile.
    È OVVIO che ci sia qualche cinghiale che si spinge nelle aree urbane, ma se voglio andare a caccia mi reco in un bosco, non in centro città, anche se magari è capitato di vederci animali selvatici qualche volta.
    È OVVIO che ogni tanto faccia caldo in inverno e freddo in estate, ma se osservi l'andamento medio delle temperature direi che il cappotto puoi lasciarlo nell'armadio a luglio.
    È OVVIO che ci sia gente che lavora o esce di notte, eppure le ore di punta in cui ti aspetti un maggior traffico sono di giorno.

    Il tuo discorso non c'entra nulla.
     
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  3. Pablo88
     
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    CITAZIONE (ScreamingBunny @ 20/1/2015, 05:17) 
    Ma che stai dicendo? Nessuno va dai ragazzi delle medie a dire "siete dei potenziali tossici, per questo vi facciamo uno spiegone sui pericoli delle droghe". Eppure mi risulta che le campagne anti-droga si facciano nelle scuole e non nelle case di riposo per anziani.
    Nessuno va davanti alle discoteche con il cartello "ubriaconi del cazzo", eppure la polizia fa la posta al sabato sera davanti ai locali per fare gli alcool test.
    È statistica. È OVVIO che ci sia varianza, è ovvio che uno possa non essersi ubriacato al sabato sera dopo essere andato a ballare e pigliarsi una piomba il giovedì mattina andando al lavoro. È fottutamente ovvio.

    Ah ok. Pensavo stessi proponendo una tua idea nuova e mi sforzavo solo di capirla, non immaginavo intendessi che si dovrebbe fare quello che già si fa.
    Per fare la doccia cosa proponi? Si dovrebbe usare l'acqua calda? Ne facciamo una deduzione a intuito o scomodiamo la statistica per capirlo?

    CITAZIONE (ScreamingBunny @ 20/1/2015, 05:17) 
    Ma comunque i controlli li intensifichi nei luoghi e nei momenti statisticamente più probabile. È come gettare una rete da pesca: è OVVIO che non tutti i pesci della zona passeranno di lì, ma la getti nel punto in cui è più probabile.

    E i tuoi fattori 1 e 2 su cui bisognerebbe agire, che sono le cose più assurde che hai detto, che ruolo giocano in questo discorso? Come avverrebbero queste operazioni di "informazione"? Ovviamente intendo sul piano innovativo, spero che tu non mi risponda con gli spot del ministero in TV e con l'educazione sessuale nelle scuole.

    CITAZIONE (ScreamingBunny @ 20/1/2015, 05:17) 
    È OVVIO che nell'aria ci siano molecole che viaggiano anche a migliaia di km all'ora controvento, ma una vela viene spinta da una direzione verso un'altra ad una velocità media calcolabile.
    È OVVIO che ci sia qualche cinghiale che si spinge nelle aree urbane, ma se voglio andare a caccia mi reco in un bosco, non in centro città, anche se magari è capitato di vederci animali selvatici qualche volta.
    È OVVIO che ogni tanto faccia caldo in inverno e freddo in estate, ma se osservi l'andamento medio delle temperature direi che il cappotto puoi lasciarlo nell'armadio a luglio.
    È OVVIO che ci sia gente che lavora o esce di notte, eppure le ore di punta in cui ti aspetti un maggior traffico sono di giorno..

    Paragonare le migrazioni degli animali o gli agenti atmosferici al flusso di pensieri che può passare nella testa di un [potenziale] stupratore nella sua vita è assurdo. Fosse tutto così deterministico avremmo dominato il mondo, invece stiamo ancora a studiare il sonno e a capire come mai non è possibile usare il 95% del nostro cervello, pensa un po' tu.
     
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  4. ScreamingBunny
     
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    A parte che la storia del cervello inutilizzato è una bufala, a parte che l'educazione sessuale (e relazionale) nelle scuole non è affatto una cattiva idea, io non pretendo di capire cosa passa nella testa dei singoli, esattamente come chi fa screening non chiede ad ognuno in dettaglio quando e quanto è stato esposto a cosa, ma va per classi di rischio. Leggi il post in agorà "bastano 20 minuti per cambiare idea sui matrimoni gay" e capisci cosa significhi informare e che effetti positivi possa avere.
     
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  5. Pablo88
     
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    Ho capito, ma la domanda resta la stessa. Mi concretizzi quello che hai proposto in modo da farci fare un'idea della tua realtà ideale?

    Ripeto, sono particolarmente interessato a capire una tua eventuale procedura nel concretizzare queste cose:
    CITAZIONE (ScreamingBunny @ 17/12/2014, 06:24) 
    1- i potenziali stupratori possono essere statisticamente individuati in modo grossolano ed informati dei rischi legali delle loro azioni con opuscoli, inoltre si potrebbe fornire loro aiuto psicologico preventivo per aiutarli a dominare le loro pulsioni
    2- le vittime, anch'esse individuate su base statistica, vanno informate su quali situazioni evitare, come difendersi, come segnalare, vanno "armate" con spray al peperoncino e corsi di autodifesa/fuga
     
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  6. ScreamingBunny
     
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    Allora, individuate le realtà socio-ecoomiche più a rischio si può:
    - fare una corretta educazione al rispetto della figura femminile nelle scuole, educazione mirata sì ai bambini (in previsione futura), ma che funge anche da termometr delle famiglie in cui i bambini stessi vivono (psicologo nelle scuole? sarebbe utopistico!)
    - individuare mediante gli assistenti sociali le situazioni di degrado o di rischio e tentare un intervento
    - favorire l'accesso delle donne ai consultori, che devono essere posti in zone strategiche ed adeguatamente pubblicizzati, soprattutto in certe realtà (molti non sanno dove né cosa siano i consultori, non sanno che l'accesso è anonimo e non vi è obbligo di denuncia ma si può anche solo parlare con uno psicologo), utili anche i consultori telefonici, a patto di pubblicizzarli a dovere
    - individuare i potenziali aggressori: età, precedenti, livello culturale, ecc e raggiungerli con corsi, accessi gratuiti e pubblicizzati ai consultori ed offerte (pubbliche, non è che li chiami per chiedere se vogliono stuprare qualcuno) di assistenza psicologica... la maggior parte dei serial killers fa di tutto per farsi prendere perché si rendono conto della loro malattia e vorrebbero non "dover" uccidere, con gli stupratori credo possa essere la stessa cosa, a patto di far capire la gravità del gesto
    - promozione del ruolo della donna nei media, da "preda" ad essere umano autonomo, emancipato e con diritto di scelta
    - rafforzare le forze dell'ordine, in particolare nei quartieri "caldi"
     
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20 replies since 17/12/2014, 06:24   192 views
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