Violenza sugli uomini

da parte delle donne

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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 29/8/2016, 18:09) 
    io la vedo semplicemente con un voler evidenziare l'altra faccia della medaglia. Di un qualcosa che non fa notizia ma c'è, e fa male. Una cosa non esclude l'altra. Come non cambiano le statistiche.
    Che poi era l'intento iniziale del mio topic, se poi sono le donne le prime a prendersela mi fa davvero pensare. Loro che sanno meglio di noi cosa sia la violenza domestica.
    Mi ricorda una tipa con cui ho discusso su facebook che leggendo i miei dati sui suicidi dei padri separati ha commentato con qualcosa tipo "è colpa degli uomini che sono deboli"

    il commento della ragazza è delirante. Però credo che alcuni di questi dati vanno presi con le molle. Come quello sugli affidi. Sono quasi sempre condivisi. Poi che la legge non venga rispettata è un altro discorso
     
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    si ma "affido condiviso" (e parlo perchè faccio parte di queste categorie di coppie che lo vivono) significa intanto che il bambino è sempre domiciliato presso la madre. Il padre ha molti più diritto di quelle "pene di morte" che erano le sentenze di separazione negli anni 80, ma parlare di equità di trattamento è sbagliato. E parliamo di legge, quello che succede al di fuori della legge, poi, è altro discorso. Non so se l'ho postato in questo topic o nell'altro, ma si può leggere.
     
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    Cinque milioni di uomini ogni anno sono vittime delle violenze femminili

    È raro che uccidano. Ma ricattano, umiliano e distruggono economicamente i compagni

    1479631135-1393846533457.jpg

    Senza nulla togliere alla gravità della violenza maschile sulle donne, credo sia giunto il momento di coniare un nuovo termine anche per il fenomeno opposto: maschicidio.

    Perché anche il maschio può essere vittima della violenza femminile. Di certo lo è dell'informazione unidirezionale e di una cultura dominante che procede per stereotipi e pregiudizi: la donna è sempre docile incolpevole vittima e l'uomo sempre carnefice e bastardo. Ma la verità sta sempre in mezzo. Dopo l'elezione di Donald Trump e l'apertura del vaso di Pandora sui media che nascondono, insabbiano o discreditano modificando la verità secondo ideologia (o stereotipi), è emerso il bisogno di autenticità. Di una verità tale a trecentosessanta gradi, la sola capace di darci gli strumenti per risolvere il gap culturale che permette ancora differenze sostanziali tra uomini e donne. E che può fornirci forse perfino la soluzione per diminuire il numero dei femminicidi, costante nel tempo nonostante i passi avanti anche legislativi.

    Non possiamo dunque non tenere conto, quando osserviamo il fenomeno del femminicidio, dell'altra faccia della medaglia: la condizione maschile, l'emancipazione psicologica dell'uomo, i pregiudizi legati al concetto di maschio e il tabù che riguarda la violenza femminile sul sesso opposto. Violenza che esiste - anche se raramente ha dinamiche omicidiarie - e che riguarda la psiche, il portafogli e perfino la sessualità. In Italia sono poche le indagini in questo senso. Una di queste - passata quasi inosservata - è stata effettuata nel 2012 da una equipe dell'Università di Siena su un campione di uomini tra i 18 e i 70 anni. La metodologia è la stessa utilizzata dall'Istat nel 2006, per la raccolta dei dati sulla violenza contro le donne e che ancora oggi vengono riportati con grande enfasi. Secondo l'indagine dell'Università di Siena, nel 2011 sarebbero stati oltre 5 milioni gli uomini vittime di violenza femminile configurata in: minaccia di esercitare violenza (63,1%); graffi, morsi, capelli strappati (60,05); lancio di oggetti (51,02); percosse con calci e pugni (58,1%). Molto inferiori (8,4%), a differenza della violenza esercitata sulle donne, gli atti che possono mettere a rischio l'incolumità personale e portare al decesso.

    Una differenza rilevante questa, che in parte giustifica la maggiore attenzione al femminicidio. Nella voce «altre forme di violenza» dell'indagine (15,7%) compaiono tentativi di folgorazione con la corrente elettrica, investimenti con l'auto, mani schiacciate nelle porte, spinte dalle scale. Come gli uomini anche le donne usano forme di violenza psicologica ed economica se pur con dinamiche diverse: critiche a causa di un impiego poco remunerato (50.8%); denigrazioni a causa della vita modesta consentita alla partner (50,2%); paragoni irridenti con persone che hanno guadagni migliori (38,2%); rifiuto di partecipare economicamente alla gestione familiare (48,2%); critiche per difetti fisici (29,3%). Insulti e umiliazione raggiungono una quota di intervistati del 75,4%; distruzione, danneggiamento di beni, minaccia (47,1%); minaccia di suicidio o di autolesionismo (32,4%), specialmente durante la cessazione della convivenza e in presenza di figli, spesso utilizzati in modo strumentale: minaccia di chiedere la separazione, togliere casa e risorse, ridurre in rovina (68,4%); minaccia di portare via i figli (58,2%); minaccia di ostacolare i contatti con i figli (59,4%); minaccia di impedire definitivamente ogni contatto con i figli (43,8%). Nulla di nuovo rispetto alle ricerche sulla violenza nell'ambito delle relazioni intime condotte in altri paesi, dove c'è una maggiore propensione a studiare il fenomeno tenendo conto di entrambi i sessi.

    In una ricerca effettuata nel 2015 nell'ambito del progetto europeo Daphne III sulla violenza nelle dinamiche di coppia e che coinvolge 5 paesi tra cui l'Italia, analizzando un campione di giovani tra i 14 e i 17 anni: le ragazze che hanno subito una forma di violenza sessuale variano dal 17% al 41% in base all'entità dell'aggressione e i ragazzi dal 9% al 25%. Allora, tenendo conto del fatto che la violenza femminile sugli uomini è di entità più lieve, non possiamo negarla. Dobbiamo prendere atto che il problema della così detta violenza di genere va affrontato da un nuovo punto di vista. Gli sportelli antiviolenza, per esempio, sono attualmente dedicati per lo più alle donne e, come afferma Luca Lo Presti, Presidente di Fondazione Pangea, non sono sempre in grado di gestire la richiesta di aiuto del sesso opposto. «Oggi siamo al paradosso - sostiene Lo Presti - che un uomo cosciente di avere un problema legato alla mancanza di controllo della violenza e che chiede aiuto perché ha paura di ferire a morte la compagna, si trova di fronte a muri altissimi. Quando si presenta in un centro antiviolenza ci sono casi in cui viene aggredito psicologicamente e criminalizzato come se dovesse pagare per tutti, in quanto ritenuto parte di una categoria di esseri umani sempre carnefici». Oppure capita che se un uomo è vittima di una forma di violenza e trova il coraggio di denunciare - nonostante il rischio di derisione perché dimostra una fragilità non consona allo stereotipo di virilità e forza -, allora non è creduto. Perché il cliché lo vuole capace di reagire al sopruso senza fare una piega. In un caso e nell'altro non c'è soluzione. Senza la capacità di ascolto e di aiutare gli uomini concretamente a gestire gli impulsi distruttivi o a risanare una ferita dovuta ad abusi subiti da una donna, non ci sarà mai la possibilità di risolvere un problema profondo e articolato come quello della violenza domestica. Oltre il genere però. Perché il centro di tutto non siano i maschi o le femmine, ma la persona.

    fonte

    Ho pensato a te Baba e alla tua crociata
     
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    ti sei toccata almeno mentre mi pensavi?
     
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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 22/11/2016, 22:03) 
    ti sei toccata almeno mentre mi pensavi?

    Tyrion-simpatico
     
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  7. Ladamaoscura
     
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    Conosco moltissimi uomini succubi di donne crudeli, mogli cattive, e fidanzate veramente terribili.
    Però continuano a starci persino. Infatti magari nel caso dei divorziati, si sa che dopo si diventa acidi.
    Ma in questo caso proprio non riesco a capire. Ho pensato che forse questi uomini siano masochisti e non sanno di esserlo.
    Ma vederli trattati in quel modo è veramente una cosa penosa.
    Alcuni si ammazzano di lavoro, giorno e notte, e le mogli lì a spendere, a fare la bella vita, e a umiliarli persino, davanti a tutti.
    Ho visto scene atroci e loro lì a sopportare, senza fiatare.
    Ma allora mi chiedo, hanno problemi psicologici gravi se sopportano tutto questo?
    Io non me lo spiego in altro modo.
    Poi molte donne, che sembrano così dolci, così docili e così carine, dopo diventano delle vere iene.
    Quindi alcune volte dico ai miei amici di stare attenti perchè ci sono in giro tante streghe di questo tipo.
    Eppure ogni tanto qualcuno ci casca e poi si ritrova a dover lavorare come uno schiavo per permettere alla fidanzata o moglie di vestirsi firmata e avere tutto.
    Roba da non credere. Queste faccine angeliche, che le vedi in giro trattare questi poveri uomini come matrigne di una crudeltà assurda.
    Possibile che gli uomini sopportino così tanto solo per avere una figa da scopare? O per abitudine?
    Rispondetemi voi uomini, perchè non capisco come mai il sesso forte sia finito così male.
     
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    dipende anche se ci sono dei figli di mezzo. E' una discriminante molto importante.
     
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    Perché immagino che per i figli invece sia molto salutare crescere in una famiglia con questo genere di "disequilibrio" dentro le mura domestiche.

    Questa storia "eeeh ci sono i figli di mezzo" a volte è solo una scusa quando uno non osa fare il 'grande passo'. Non so cosa voglia dire essere madre quindi magari non capirò bene molte motivazioni, ma quando sento discorsi tipo "non divorziano perché hanno un figlio" mi incazzo come una iena, specialmente se magari il bambino è pure piccino e non sa ancora distinguere il rosso dal verde. Si dice tanto alle coppie teste-di-cazzo che "siccome sono in crisi decidono di fare un figlio perché magari li potrebbe riavvicinare", ma anche continuare ad andare avanti per inerzia è una situazione ridicola. Crescere in una famiglia di merda è peggio che avere i genitori separati ma con un clima più sereno, senza il terrore che ogni giorno in casa scoppi una bomba o che volino piatti mentre si è seduti a tavola, vedere un genitore denigrato mentre l'altro ci gode.
     
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    trovatevi voi a decidere se vivere in una situazione difficile in casa con tua moglie e vedere tuo figlio ogni volta che vuoi oppure vivere "tranquillamente" fuori da casa, dover dare dei soldi per il mantenimento e vedere tuo figlio quando lo stabilisce la legge, se il bimbo non è malato, se la madre non si mette di traverso, e se tanti altri se.
    Quando i figli li fanno gli altri è molto semplice risolvere le cose, si usa il buonsenso, non si scende mai a compromessi e via col liscio.
    Quando i figli sono i tuoi le cose cambiano un po'. E può succedere che per amore di un figlio tu possa accettare cose che senza i figli non accetteresti mai. Se io non avessi avuto un figlio sicuramente me ne sarei tornato in Liguria, ma non ho potuto farlo. Non avevo soldi a sufficienza per andarmene via di casa (tant'è che ora che le cose stanno migliorando la sto comprando) e quindi ho dovuto accettare malvolentieri diverse cose che in altre situazioni non avrei mai accettato. Come dare molti più soldi alla mia ex moglie di quanti ne specifica la sentenza di separazione.
    E come è successo a me succede anche a tanti altri mariti, padri, ma immagino anche alle mogli e alle madri. Noi non conosciamo a fondo quello che succede agli altri e giudicare ci viene fin troppo facile. E mi ci metto dentro anche io, che più di una volta ho pensato tra me e me: "ma perchè non se ne va da li, forse gli fa comodo"...
     
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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 26/12/2016, 23:00) 
    Quando i figli li fanno gli altri è molto semplice risolvere le cose, si usa il buonsenso, non si scende mai a compromessi e via col liscio.
    Quando i figli sono i tuoi le cose cambiano un po'. E può succedere che per amore di un figlio tu possa accettare cose che senza i figli non accetteresti mai.

    :inchino:

    Edited by Shagrath82 - 3/5/2023, 20:14
     
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  12. the.hangman
     
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    Per mia esperienza personale,sopportavo perchè ero innamorato,e si sa ,in quelle situazioni si tende a non vedere,o non voler vedere e a minimizzare,poi mi ovviamente c'è chi riesce a sopportare a vita e chi come me arriva a colmare il vaso e manda tutti a fare in culo.Tutto reso più facile dal fatto che per fortuna sono stato saggio nel non voler mettere al mondo figli con quelle persona.
     
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    https://www.butta.org/2019/11/23/la-bufala...idi-in-aumento/
     
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    mi ha stupito molto questo grafico

    https://it.wikipedia.org/wiki/Femminicidio...ropa_(2017).svg
     
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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 26/11/2019, 23:55) 

    ah, ma non eravamo il paese disgustoso, maschilista e violento per colpa di Berlusconi, Salvini, la Chiesa e la Massoneria?
     
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49 replies since 3/6/2016, 13:53   537 views
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