Formula1 2017

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    devo comunque ricredermi su Hamilton che ha fatto una cosa nobilissima

    Ferrari perfette, anche se ho come la sensazione che se avesse osato Kimi avrebbe vinto
     
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  2. TheCaptain
     
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    Solo la sensazione ??? Gli hanno imposto di fare lo scudo a Vettel. Già il fatto che lo hanno lasciato fuori un solo giro con Vettel dietro, la dice lunga.
     
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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    È normale. Non vi ricordate quante gare ha dovuto cedere il passo Barrichello ai tempi di Schumacher?
    Non sarà nobile o sportiva, ma se poi Vettel vincesse il mondiale per uno o due punti...
     
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    Non so se sono grossolano io a non notare le sottigliezze strategiche, ma ho l'impressione che ormai in F1 non succeda più un cazzo di niente in gara.
     
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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    Spa, trionfa Hamilton. Ferrari, Vettel ottimo 2°. Ricciardo sul podio


    Lewis Hamilton completa il weekend perfetto. Nel suo 200° GP, dopo il record di pole di Michael Schumacher eguagliato, si prende la vittoria numero 58. D’autorità, facendo valere la pole, resistendo all’attacco potenzialmente decisivo di Sebastian Vettel all’uscita della Safety car che gli sarebbe potuta esser fatale. E poi coi successivi due giri magistrali, cruciali, con le gomme soft, buoni per allontanare il rivale Sebastian in pista che ha invece tentato un assalto con le ultrasoft. E per avvicinarlo in classifica: il ferrarista è rimasto secondo per tutta la gara, e ora il suo vantaggio in graduatoria è di soli 7 punti: 220 per lui, 213 per Lewis. Per Hamilton è la quinta vittoria della stagione, la terza in carriera a Spa. Terzo Daniel Ricciardo, sesto podio dell’anno. Quarto Kimi Raikkonen, penalizzato per un mancato rispetto delle bandiere gialle, ma bravo nel finale a passare Valtteri Bottas, quinto. Ritirato per la sesta volta in stagione, l’attesissimo, il ragazzo di casa, Max Verstappen.

    lo start — Pronti via e tutti i primi tengono la posizione della griglia. Quindi: Hamilton, Vettel, Bottas, Raikkonen, Verstappen, Ricciardo e avanti così. Il primo colpo di scena è all’8° giro, quando la Red Bull di Verstappen piano piano si va a spegnere, l’olandese la porta a parcheggiare lungo il Kemmel e per l’80% buono degli spettatori, tutti quelli in maglia arancio o blu del Team, il GP del Belgio è finito. Per via per parcheggio escono le bandiere gialle, Raikkonen non le rispetta e ne ricava una penalizzazione che sconterà al 17° giro, rientrando 7°. Nel mezzo (tra 12° e 14°) i pit stop, compreso il suo, con tutti e 4 i big che mettono le soft e il solo Daniel Ricciardo a scegliere le super soft. Hamilton nel tornare verso la vetta aveva passato Raikkonen, che ancora non aveva scontato la penalità. Quindi, a soste effettuate: Hamilton davanti, poi, Vettel secondo, sempre a un secondo-un secondo e mezzo di distacco, quindi Bottas e Ricciardo. Raikkonen si fa sotto superando prima Ocon, poi Hulkenberg.

    alonso: imbarazzante — Davanti non succede nulla, quindi ci pensa Alonso a dar spettacolo, nell’unico modo in cui gli è possibile, cioè via radio. Mentre nei primi giri ad ogni tornata c’era uno che lo fumava (Hulkenberg, Ocon, Grosjean), lui diceva “È imbarazzante”. E poi “Niente più radio fino alla fine”. Eppure, ancora: “L’unico che posso sorpassare è Vandoorne…”. Una pena, chiusa col ritiro al 26°.

    paura force india — Quattro giri dopo il duello in rosa tra i due Force India si fa drammatico. Ocon e Perez già si erano toccati in partenza. In quella tornata (30ma), alla Source, Perez è davanti al compagno, che prova a passare, ma lui lo chiude contro il muro. È lo stesso messicano ad avere la peggio: gomma posteriore destra sventrata e musetto danneggiato. Entra la safety car e tutti cambiano gomme: Vettel e Raikkonen, avendone ancora un treno nuovo a disposizione, mettono le ultre soft; le Mercedes non le hanno e vanno con le Soft. La safety resta dentro fino al 34°, Hamilton si arrabbia: “E’ ridicolo, non ci sono più detriti in pista”. Si riparte con Vettel incollato a Hamilton. E’ l’attacco decisivo: il tedesco spinge lungo il Kemmel, ma alla staccata Hamilton resiste. Anche dietro è spettacolo: Ricciardo a sinistra, Raikkonen all’interno, tutti e due passano Bottas, il quale esce anche di pista per un attimo. L’australiano della Red Bull è terzo, Kimi è quarto. Hamilton – con le soft (!) – fa il 34° in 1’47”698, e poi il 35° in 1’46”603, giro veloce. È lì che legittima il successo. Perché si resterà così fino alla fine.
     
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    Monza, pole record di Hamilton: è la n.69. Ferrari solo in terza fila

    La pioggia ha causato un ritardo di oltre due ore e mezzo. Poi l'inglese si è scatenato e ha messo in fila le due Red Bull che però dovevano scontare la penalità per modifiche alla power unit. Così in prima fila c'è Stroll con la Williams, poi Ocon e Bottas. Quindi Raikkonen e Vettel

    2 SETTEMBRE 2017 - MONZA
    Prima tanta pioggia, poi tanto Lewis Hamilton. L'inglese della Mercedes ha conquistato la pole position del GP d'Italia in un sabato flagellato dal maltempo che ha fatto temere il rinvio della sessione a domenica mattina per ragioni di sicurezza (era già accaduto a Suzuka nel 2004 e nel 2010, a Malbourne 2013 e Austin 2015). Invece qualifica è stata e il più lesto di tutti è stato Lewis che in Q3, quando l'acqua è tornata abbondante, ha mostrato il manico migliore conquistando la 69ª pole della F1: nessuno come lui nella storia perché a quota 68 ha staccato sua maestà Michael Schumacher. Esserci riuscito in Italia, proprio davanti ai tifosi della Ferrari, è qualcosa di ulteriormente speciale.

    FERRARI IN DIFFICOLTÀ — E la Ferrari? La pioggia non è stata amica. Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel per motivi di misteriosa mancanza di aderenza partiranno soltanto in terza fila, preceduti anche da Lance Stroll su Williams (per lui prima volta in prima fila), Esteban Ocon su Force India e Valtteri Bottas con l'altra Mercedes. Decisamente non ci voleva. E meno male che Max Verstappen e Daniel Ricciardo con le due Red Bull, piazzatisi oggi al secondo e terzo posto, saranno retrocessi per le varie sostituzioni di elementi delle power unit: se così non fosse stato oggi i piazzamenti di Raikkonen e Vettel sarebbero stati il 7° e l'8° posto. Davvero una doccia fredda (in tutti i sensi) per l'ammirevole pubblico che oggi ha stoicamente resistito sotto l'acqua per vedere queste travagliatissime qualifiche.

    INCIDENTE E ATTESA — La Q1 era iniziata regolarmente alle 14 ma dopo pochi minuti si è subito capito che non sarebbe stata una passeggiata. La pista completamente allagata dalla pioggia ha permesso solo a 7 piloti il tempo, prima che Romain Grosjean perdesse il controllo della sua Haas in pieno rettilineo vittima dell'aquaplaning. La direzione gara ha così esposto la bandiera rossa ed è iniziata un'attesa quasi in finita: ben oltre due ore e mezza.

    SI RIPARTE — Finalmente, intorno alle 16.30, con la pioggia che ha mollato la presa, la direzione gara ha dato l'ok a riprendere le qualifiche e tutti hanno montato le gomme full wet per fare il tempo. Hamilton e Bottas hanno segnato i crono migliori. Nel finale di Q1 c'è anche chi ha tentato di provare le intermedie (tra cui le due Ferrari) senza però grandi benefici. Sono rimasti fuori Magnussen, Palmer, Ericsson e Wehrlein (oltre naturalmente a Grosjean).

    COSÌ LA Q2 — In Q2 le intermedie si sono invece rivelate le mescole più adatte per fare il tempo. Con le traiettorie che si sono sempre più ripulite dall'acqua il miglior tempo alla fine lo ha stampato ancora Hamilton sempre davanti a Bottas. Sono rimasti fuori Perez, Hulkenberg, Alonso, Kvyat e Sainz. Domani il GP è previsto alle 14: e per fortuna è previsto bel tempo con pista asciutta.
     
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    Singapore, pole di Vettel. Battute le Red Bull. Hamilton solo 5°


    Strepitosa prestazione del tedesco della Ferrari che domenica partirà davanti a Verstappen e Ricciardo. Quarto Raikkonen. Solo in terza fila le due Mercedes


    16 SETTEMBRE 2017 - SINGAPORE
    Strepitoso Sebastian Vettel. Il tedesco in 1'39"491 ha confermato tutto il suo feeling con la pista di Singapore e oggi ha conquistato una preziosissima pole position. Sulla pista cittadina della Città Stato asiatica, dove sorpassare è quasi impossibile, per la Ferrari questa è la miglior ipoteca in vista della gara di domani. E considerando che Lewis Hamilton, il grande rivale per la corsa al titolo, scatterà in quinta posizione, il risultato di oggi vale doppio: è concreta domani la possibilità di tornare in testa alla classifica iridata.

    DUELLO — Dopo le libere del mattino e dopo le prime due parti di qualifica sembrava che le Red Bull fossero le favorite. Invece la Ferrari ha lavorato bene e si è tenuta il meglio per la Q3, quando Vettel è stato un fulmine e Max Verstappen e Daniel Ricciardo non sono riusciti minimamente a impensierirlo. La conferma di come sia stato grande merito del tedesco è il quarto posto di Kimi Raikkonen con l'altra rossa, superato dalle due Red Bull. La Mercedes, come detto, si deve accontentare della terza fila: per la Ferrari è un'occasione che domani non si può non sfruttare.

    COSÌ Q1 E Q2 — In Q1 miglior tempo di Verstappen in 1'42"010, migliore di 53 millesimi rispetto a Ricciardo. Poi Alonso e Sainz. Eliminati Magnussen (Haas), Massa (Williams, per lui anche un contatto sul muretto), Stroll (Williams) e le due Sauber di Wehrlein (anche per lui tocco a muro) ed Ericsson. In Q2 identico distacco tra Verstappen e Ricciardo. L'olandese è stato il più rapido in 1'40"332, e ancora a 53 millesimi si è piazzato secondo il suo compagno di squadra. Terzo e quarto tempo per le due Ferrari di Raikkonen e Vettel. Domenica alle 14 italiane il via del GP.
     
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    Singapore F1, trionfa Hamilton. Disastro Ferrari: Vettel e Raikkonen fuori al via

    Clamoroso incidente allo start tra le rosse e Verstappen: l'immediato ritiro ha aperto la strada all'inglese della Mercedes che ha scavalcato in partenza Ricciardo, ha gestito fino alla vittoria e ora ha 28 punti di vantaggio su Vettel. Terzo Bottas

    17 SETTEMBRE 2017 - SINGAPORE
    Il disastro dei disastri. Due Ferrari fuori dopo poche curve nel GP di Singapore, proprio quello che doveva segnare il ritorno in vetta alla classifica. E siccome quando le cose devono andare male, spesso vanno malissimo, Lewis Hamilton, che scattava dalla quinta posizione, ha vinto il GP e ora è incredibilmente in fuga nel Mondiale a 6 prove dalla fine, con 28 punti di margine sul tedesco. La classifica, che prima della pausa estiva vedeva Vettel lassù in cima, dopo tre gare è tornata una difficilissima montagna da scalare. Addio al Mondiale? Chissà. Ma dopo la batosta di Monza, questa è un'altra pesante legnata. Non sarà facile metterci una pezza.

    INCUBO — Nemmeno nel peggiore degli incubi dei ferraristi si poteva immaginare un esito così terrificante. Soprattutto alla luce della meravigliosa giornata di sabato: pole di Vettel, due Red Bull davanti a Raikkonen e poi le due Mercedes solo in terza fila. Invece, che qualcosa stesse succedendo si è capito poco prima del via, quando per la prima volta nella storia di questa gara, è arrivata la pioggia. Stava insomma per andare in scena il primo GP bagnato in notturna della storia della F.1.

    LA PARTENZA — Una situazione delicata, che di solito in passato è stata neutralizzata partendo dietro a Safety car. Ma non è più previsto. E probabilmente, visto quanto accaduto oggi, non mancherà chi chiederà di tornare indietro. Ma che è successo al via? L'incidente sarà discusso a fine gara, ma la dinamica è stata sostanzialmente questa: Vettel non è partito benissimo. Al suo fianco Max Verstappen si è avvicinato e sulla sinistra dell'olandese è arrivato come una scheggia Raikkonen con l'altra Ferrari. Ma appena Vettel (legittimamente) è andato a difendere la posizione sulla Red Bull, Verstappen si è trovato praticamente in un imbuto tra le due rosse. E il contatto seguito con la SF70-H di Kimi ha innescato una carambola che ha danneggiato anche la rossa di Vettel, che dopo poche curve è andato in testacoda sbattendo il muso contro il muretto per il più amaro dei ritiri. È sembrato, insomma, un incidente di gara in cui è difficile attribuire con totale certezza colpe specifiche. Ma che lascia alla Ferrari giganteschi rimpianti. Si spera non decisivi a fine stagione.

    SFORTUNA ALONSO — La gara, dopo lo schianto rosso del via, è poi stata una passerella di guida di Hamilton, sul bagnato sempre a suo agio. Peccato per Fernando Alonso, che aveva indovinato uno strepitoso start, ma è stato eliminato alla prima curva dalle vetture di Raikkonen e Verstappen. Hamilton si è guadagnato la vittoria grazie a uno scatto perfetto con cui ha scavalcato Ricciardo. E poi non deve essergli parso vero vedere davanti a lui la Ferrari di Vettel girarsi e uscire dopo pochi metri. Inseguito dall'australiano e dal compagno di squadra Valtteri Bottas, ha poi sostanzialmente gestito fino al traguardo. In zona punti hanno chiuso anche Hulkenberg seguito da Sainz, Perez, Palmer, Vandoorne, Stroll, Grosjean e Ocon. La prossima gara tra due settimane in Malesia.
     
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    Ridicoli. Giusto che il mondiale lo vinca Hamilton
     
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    No ma guardateli quanto sono coglioni
     
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    QUOTE (nekronomicon @ 17/9/2017, 20:44) 
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    No ma guardateli quanto sono coglioni

    Un tempo queste cagate le facevano la Williams o la McLaren.
     
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    domandona: ma la Sauber ha dei tifosi?
     
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    Formula1 Sepang Hamilton pole: battuto Raikkonen nel giorno nero di Vettel


    L'inglese della Mercedes firma il miglior tempo in qualifica per soli 45 millesimi sul finlandese. Terzo Verstappen, poi Ricciardo; Bottas solo 5°. Sebastian parte ultimo per non aver girato in Q1 per noie al turbo

    30 SETTEMBRE 2017 - SEPANG (MALESIA)
    Che botta per il Mondiale! Sebastian Vettel partirà ultimo in una gara che venerdì sera sembrava quasi vinta: inutile il lavoro frenetico compiuto dai meccanici per sostituire il terzo motore con il quarto e ultimo esemplare dopo che un inconveniente elettrico aveva costretto il tedesco a rientrare precipitosamente ai box a pochi minuti dalla conclusione delle ultime libere. Percorso un giro, quando si è trattato di lanciarsi in pista, il ferrarista ha chiamato ai box, con voce concitata. "Non ho potenza, è come se avessi perso il turbo". Dal muretto hanno chiesto di modificare una mappatura. "E’ anche peggio", ha replicato il tedesco a cui a quel punto è stato dato l’ordine di tornare in pit-lane. I meccanici hanno tolto il cofano motore, hanno provato ad armeggiare nel retrotreno della vettura mentre i secondi passavano inesorabilmente. Tutto vano. Dai motoristi non è mai arrivato l’ok a partire e a Seb non è rimasto altro che consolare tecnici e meccanici sfatti dopo il gran lavoro aggravato dalle temperature equatoriali. "Abbiamo una macchina forte e io proverò a fare il massimo: magari con una Safety Car o qualche altra circostanza potrei tornare nei giochi e magar lottare per la vittoria". Il sabato nero di Vettel è stato ingigantito dalla contemporanea pole di un Hamilton praticamente risorto dopo tre sessioni di libere sofferte e capace di mettersi alle spalle Raikkonen per soli 45 millesimi.

    Q1 — Mentre al box della Ferrari si consumava il dramma Vettel, Hamilton otteneva con le gomme soffici il miglior tempo nella Q1, fermando il cronometro a 1’31”6, prestazione mai raggiunta prima neppure con le super soft. Dietro l’inglese Verstappen, Bottas e Raikkonen, tutti qualificati con le soft. Uscivano invece di scena con Sebastian, le due Sauber di Ericsson e Werhlein, e le due Haas di Grosjean e Magnussen, ovvero cinque power unit di Maranello sulle sei in pista!

    Q2 — Era Bottas a conquistare il miglior tempo nella fase che qualifica alla battaglia per la pole: il finlandese migliorava sotto la bandiera a scacchi l' 1'30”926 di Kimi Raikkonen che era rimasto ai box. Dietro i due finlandesi Verstappen, Hamilton e Ricciardo. Nei dieci entravano anche le Force India e cosa meno usuale, considerate anche le caratteristiche del tracciato le McLaren-Honda di Alonso e Vandoorne, oltre alla Renault di Hulkenberg. Al suo primo GP Gasly si qualificava subito alle spalle di Sainz: 15°.

    Q3 — Hamilton completava il miracolo, centrando la quinta pole a Sepang (altro primato eguagliato appartenuto sinora in solitaria da Michael Schumacher), la numero 70 della carriera e l’ottava della stagione. Al leader del mondiale è bastato il primo giro veloce che Kimi Raikkonen non è riuscito a migliorare nel finale, restando a 45 millesimi. Seconda fila tutta Red Bull con Verstappen (osservato speciale) che ha preceduto Ricciardo. Quindi Bottas, che al contrario del compagno di squadra non è riuscito a riemergere (meglio il pacchetto aerodinamico di Singapore rispetto a quello portato qui?) e poi Ocon, Vandoorne, Hulkenberg, Perez e Alonso. Domenica la gara alle 9 italiane. Sempre con l’incognita pioggia che oggi è rimasta lontana.
     
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    ed anche quest'anno il mondiale lo vinciamo l'anno prossimo :hihi:
     
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    F1 Sepang, Verstappen 1° su Hamilton. Vettel grande 4° e tamponato, va a -34


    Successo del 20enne della Red Bull davanti all'inglese della Mercedes, che allunga nel mondiale, e al compagno Ricciardo. Seb compie una rimonta prodigiosa dall'ultimo posto, ma si ferma a poco dal podio e si scontra con Stroll nel giro di rientro. Ferrari velocissima, ma fragile: Raikkonen non parte nemmeno per problemi in griglia

    Una trasferta maledetta: Kimi Raikkonen che non riesce nemmeno a partire, Sebastian Vettel che dopo aver compiuto una grande rimonta, finita ai piedi del podio – cosa che accresce il rimpianto per un GP che poteva essere vinto – si sperona nel giro di rientro con Lance Stroll, danneggiando pesantemente la macchina. Se il cambio risulterà rotto, Seb perderà almeno 5 posizioni sullo schieramento anche nel prossimo GP. Di chi è la colpa? "Mi è venuto addosso", ha detto a caldo Lance Stroll. Di certo quando la sua Williams ha incontrato la Ferrari, il canadese era davanti.

    FERRARI NEL BENE E NEL MALE — Maranello dunque protagonista nel bene e nel male: male perché l’affidabilità in questa gara è stata davvero preoccupante, nel bene perché le prestazioni mostrate sul tracciato di Sepang sono state così impressionanti da lasciar sperare che il campionato possa restare vivo, anche se Hamilton, secondo al traguardo, ha aumentato di 6 punti il proprio vantaggio, ora sono 34 quando ne restano in palio 125. Lewis, in realtà si è ritrovato tra le mani una Mercedes meno efficace e solo nei primi giri è riuscito a tenere testa a un arrembante Max Verstappen che centrando il secondo successo in carriera, si è fatto il più bel regalo dell’anno.

    KIMI SUBITO OUT — Un guasto relativo probabilmente alla batteria, come detto, ha tolto prima ancora del via Raikkonen dalla corsa: il finlandese ha accusato una mancanza di potenza a circa mezz’ora dal via quando andava a schierarsi, la macchina è stata posizionata in prima fila lo stesso nella speranza di poter riparare il guasto, ma come era accaduto 24 ore prima per Vettel non c’è stato nulla da fare. Ricciardo che a inizio gara ha perso lo spunto buono (aveva campo libero davanti a sé) si è guadagnato il podio resistendo alla rincorsa di Vettel che con le gomme supersoffici guadagnava sui top 3 un secondo al giro. Poi il degrado delle mescole rosse e il mestiere (l’australiano ha tirato una mega staccata nel doppiaggio di Alonso) hanno fatto il resto.
     
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