Motomondiale 2023

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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    Moto3, Alonso fa poker e il Mondiale è aperto. Caduta di Sasaki, Masia 4°

    Combattutissima gara della classe minore con il colombiano della GasGas che nel finale beffa Furusato e Veijer e vince la quarta gara stagionale
    29 ottobre - BURIRAM (THAILANDIA)
    Colpo di classe di David Alonso nel GP di Thailandia della Moto3. Il colombiano della GasGas, alla quarta vittoria stagionale, ha condotto una gara intelligente e nel finale ha battuto in volata il giapponese Taiyo Furusato (Honda) e Collin Veijer (Husqvarna). Un successo importante per Alonso, il quarto stagionale a conferma di un talento in crescita. Soprattutto perché riapre i giochi iridati: il leader iridato Jaume Masia è infatti giunto solo quarto e la contemporanea caduta di Ayumu Sasaki con relativo zero in classifica, permette ad Alonso di portarsi a 25 punti dalla vetta, dove c'è sempre Masia con 17 punti di vantaggio su Sasaki e appunto 25 sul vincitore di oggi.

    IN AGGUATO—
    La corsa è stata combattutissima, una gara di gruppo che si è decisa solo nel finale. Quasi sempre in testa è rimasto Veijer, alternandosi con il giapponese Furusato e a volte Oncu. Alonso è sempre stato in agguato, con il leader iridato Masia pure attento a cercare l'occasione. Il colombiano e lo spagnolo hanno chiaramente aspettato il finale per portare il loro attacco, ma il più abile è stato Alonso, che negli ultimi due giri si è portato davanti a Veijer, beffato anche da Furusato. Settimo il nostro Matteo Bertelle.

    ORDINE D'ARRIVO— Ordine d'arrivo GP Thailandia Moto3:
    1. Alonso (GasGas) 19 giri in 32'45"307

    2. Furusato (Honda) a 0"266

    3. Veijer (Husqvarna) a 0"359

    4. Masia (Honda) a 0"382

    5. Oncu (KTM) a 0"557

    6. Holgado (KTM) a 1"133

    7. Bertelle (Honda) a 1"288

    8. Rossi (Honda) a 1"307

    9. Yamanaka (GasGas) a 1"413

    10. Toba (Honda) a 1"445

    CLASSIFICA— Classifica iridata Moto3 dopo il GP di Thailandia :
    1. Masia punti 230

    2. Sasaki 213

    3. Alonso 205

    4. Holgado 205

    5. Oncu 191

    6. Ortola 157
     
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    MotoGP: Bastianini torna tigre in Malesia. Podio Bagnaia, Martin scivola a -14

    Il riminese firma la prima vittoria con la Ducati ufficiale dopo una stagione travagliata. Secondo Alex Marquez, quarto lo spagnolo che perde punti da Pecco

    Massimo Brizzi
    Giornalista
    12 novembre 2023 (modifica alle 09:36) - MILANO
    Il ritorno della Bestia. Enea Bastianini si riscatta da un destino che lo ha relegato a un forzoso ruolo da comprimario dopo l’infortunio patito nella gara iniziale della stagione, in Portogallo: grande vittoria nel GP di Malesia della MotoGP, proprio nel momento in cui era importante puntellare con una prestazione di rilievo il suo posto sulla rossa ufficiale per il 2024, comunque già definito da un contratto firmato. Il successo del riminese è il primo della stagione e con il team Factory Ducati e arriva con una gara superba: Bastianini, vera tigre della Malesia, precede Alex Marquez, ottimo con la Ducati Gresini dopo la vittoria nella Sprint, e il suo compagno Pecco Bagnaia. Il leader del Mondiale non brilla, ma conquista un podio prezioso in ottica iridata che gli consente di guadagnare 3 punti sul suo rivale per il titolo, Jorge Martin, che gli termina alle spalle e che ora si trova a -14 da lui nel Mondiale.

    RITMO INAVVICINABILE—
    In una gara complicata per le condizioni atmosferiche molto calde e delicata per la gestione delle gomme, Bastianini ha una marcia in più: si prende la vetta della gara al primo giro e non la molla più, imprimendo un ritmo inavvicinabile per tutti, frutto di un feeling speciale con la pista, ma anche di un assetto perfetto della sua Desmosedici. Nemmeno Marquez junior, in gran forma per tutto il week end malese, riesce a impensierirlo, restandogli a distanza di sicurezza per tutta la gara. Una marcia solitaria, quella di Enea, che ridà morale a un pilota di qualità che non vinceva da Aragon 2022 e che nello scorso GP, in Thailandia, scattava addirittura dall’ultima posizione della griglia. Paradosso di questa MotoGP dal livello tanto alto, quanto imprevedibile.

    MARTIN CI PROVA, MA SI ACCODA— Il podio dà fiato a Bagnaia, che corre con intelligenza e centra l’obiettivo principale: finire davanti al rivale Martin. Lo spagnolo parte a razzo, arriva in testa alla staccata della prima curva dopo la partenza, ma esagera, va lungo e si trova quinto, proprio nella posizione che gradiva di meno per una corsa da protagonista. Ci prova il pilota della Ducati Pramac a risalire e al 3. giro incrocia pure le armi con Bagnaia per quel duello diretto tanto atteso: la loro lotta, a cavallo della curva 14, con sorpasso e replica di Pecco, lo relega però alle spalle della Ducati del leader del Mondiale di cui progressivamente vedrà solo gli scarichi per il resto della gara.

    GARA LINEARE— La corsa è stata piuttosto lineare, molto infulcrata sulla tenuta dei pneumatici alla distanza: le posizioni di vertice non sono in pratica cambiate, con Bastianini, Alex Marquez, Bagnaia e Martin, nell'ordine, a seguirsi a distanza. Bello il 5° posto di Fabio Quartararo, in buona rimonta con una Yamaha che a Sepang ha marciato bene, come testimoniato dal 7° del compagno Franco Morbidelli. In mezzo a loro c'è Marco Bezzecchi, 6° con la Ducati VR46, mentre il suo compagno Luca Marini, in odore di Honda Hrc per la prossima stagione, è decimo. La prima KTM è quella di Jack Miller, ottavo davanti a Fabio Di Giannantonio. La prima Aprilia è solo undicesima, con Maverick Vinales, mentre il compagno Aleix Espargaro cade per l'ennesima volta nel week end. A terra Brad Binder, che non replica il bel GP di Thailandia e solo 13°, anonimo, Marc Marquez.

    PRIMO MATCH POINT— Il Mondiale non si ferma e nel prossimo week end si torna subito in pista, per il GP del Qatar. Con 14 punti di margine in classifica, Bagnaia a Losail avrà il primo match point iridato: conquistando infatti 23 punti su Martin, Pecco sarebbe campione del mondo per la seconda volta di fila. Sfida bellissima, sempre più calda.

    MOTOGP GP MALESIA ORDINE DI ARRIVO— L'arrivo del GP di Malesia della MotoGP:
    Bastianini, Ducati
    A. Marquez, Ducati Gresini +1.535
    Bagnaia, Ducati +3.562
    Martin, Ducati Pramac +10.526
    Quartararo, Yamaha +15.000
    Bezzecchi, Ducati VR46 +16.946
    Morbidelli, Yamaha +18.553
    Miller, KTM +19.204
    Di Giannatonio, Ducati Gresini +19.399
    Marini, Ducati VR46 +19.740
    Vinales, Aprilia +21.189
    Zarco, Ducati Pramac +23.598
    M. Marquez, Honda +27.079
    A. Fernandez, GasGas Tech3 +28.940
    P. Espargaro, GasGas Tech3 +29.849
     
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    Moto2 Malesia, Acosta campione del mondo: è 2° dietro Aldeguer. Arbolino 10°

    Lo spagnolo è iridato con due round d'anticipo. Per Pedro è il secondo titolo in carriera, facendo meglio per stagioni ed età rispetto a mostri sacri come Rossi e Marquez

    Federico Mariani
    12 novembre 2023 (modifica alle 07:36) - MILANO
    La Moto2 incorona il suo nuovo re: Pedro Acosta. Grazie al secondo posto nel GP della Malesia, vinto da Fermin Aldeguer, il diciannovenne spagnolo succede nell'albo d'oro della categoria all'ex compagno Augusto Fernandez con due gare d'anticipo. Il Mondiale numero due in carriera, dopo l'esordio vincente in Moto3, scomoda paragoni illustri con miti come Valentino Rossi e Marc Marquez. Anche loro vinsero al secondo tentativo nella classe di mezzo e sempre in età giovanissima. Parallelismi che rendono ancora più intrigante il passaggio di Acosta in MotoGP nel 2024.

    CONFRONTI—
    Acosta trionfa a 19 anni, cinque mesi e 18 giorni. Questo lo rende il più giovane iridato in Moto2, battendo il precedente primato che apparteneva a un mito come Marc Marquez (19 anni, otto mesi e 11 giorni). Meglio di lui, considerando come classe di mezzo anche gli iridati 250, c'è solo Daniel Pedrosa, re nel 2004 a 19 anni e 18 giorni. Pedro è il secondo pilota a realizzare doppietta Moto3-Moto2 da quando esistono le due categorie: prima di lui ci era riuscito Alex Marquez. Il suo percorso ricorda da vicino quello di Rossi: l'italiano, in quattro anni, dal 1996 al 1999, bruciò le tappe vincendo due titoli equamente divisi in 125 e 250. Lo spagnolo fa ancora meglio, con una doppietta in tre anni. Re in Moto3 nel 2021 all'esordio assoluto, chiuse quinto la prima stagione in Moto2. Ora la consacrazione definitiva.

    LA GARA— Se un astro appare sempre più splendente, c'è una "stellina" che inizia a emergere. È il caso di Aldeguer, alla terza affermazione stagionale. La vittoria del pilota Speed UP matura dopo un contatto al via con Manuel Gonzalez. Quest’ultimo ha la peggio e l’incidente ha ripercussioni anche sulla gara di Tony Arbolino. L'italiano, primo inseguitore di Acosta nel Mondiale, per non colpire il collega a terra, rallenta e scivola in settima posizione. Così Acosta e Ramirez si issano sul podio provvisorio. La situazione peggiora per Tony al terzo dei 17 giri previsti, quando, nel tentativo di di rimontare, tampona Ogura e Canet, finendo fuori dalla zona punti. Il Mondiale si chiude lì. Poco dopo scivola Celestino Vietti, mentre occupa la quarta posizione. Intanto, in testa, Aldeguer imprime alla gara un ritmo forsennato: il suo margine su Acosta, primo inseguitore, arriva a superare i 6” a sette tornate dal termine. A Pedro basta comunque il secondo posto. Alle sue spalle si piazza l'ottimo Marcos Ramirez. Arbolino, decimo dopo una gran rimonta, si accontenta del titolo di vice iridato.

    LA TOP 10— Questi i primi 10 del GP di Malesia di Moto2:
    Fermin Aldeguer (Spa-Speed Up) 36:04.3780
    Pedro Acosta (Spa-Kalex) +7.128
    Marcos Ramirez (Spa-Kalex) +9.558
    Ai Ogura (Jap-Kalex) +9.992
    Jake Dixon (Gbr-Kalex) +11.652
    Somkiat Chantra (Tha-Kalex) +13.675
    Sam Lowes (Grb-Kalex) +15.200
    Joe Roberts (Usa-Kalex) +18.482
    Albert Arenas (Spa-Kalex) +20.004
    Tony Arbolino (Ita-Kalex) +20.990

    IL MONDIALE— Questa la top 5 in classifica iridata:
    Pedro Acosta (Spa-Kalex) 320,5 punti
    Tony Arbolino (Ita-Kalex) 243,5
    Jake Dixon (Grb-Kalex) 183
    Fermin Aldeguer (Spa-Speed Up) 162
    Aron Canet (Spa-Kalex) 159
     
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    Moto2 Qatar, Aldeguer non si ferma più: terza vittoria di fila! Acosta 8°, Arbolino 10°

    Nuova prova di forza del giovanissimo spagnolo che rimonta dopo una pessima partenza, andando a trionfare. Alle sue spalle Manuel Gonzalez e Aron Canet. Deludono i protagonisti del Mondiale

    Federico Mariani
    19 novembre 2023 (modifica alle 17:32) - MILANO
    Quattro vittorie stagionali, tre delle quali consecutive. I numeri di Fermin Aldeguer nel Mondiale Moto2 2023 sono impressionanti e trovano conferma in Qatar. Lo spagnolo del team Boscoscuro Speed Up, in odore di MotoGP per il 2024, si esibisce in uno show incredibile, rimontando dopo una pessima partenza, con tanto di vittoria per distacco. Alle sue spalle festeggia anche Manuel Gonzalez al primo podio in carriera, davanti ad Aron Canet. Deludenti i due protagonisti del Mondiale: il nuovo campione Pedro Acosta è solo ottavo, mentre il vice iridato Tony Arbolino chiude decimo.

    MOTO2: AL VIA—
    Diciotto i giri previsti. Al via Joe Roberts, autore della pole position, mantiene il comando, ma al giro seguente viene superato da Aron Canet. Terzo Dixon, seguito da Gonzalez. Non brillante, invece, Aldeguer, che sbaglia la prima frenata e perde terreno. Presto si forma un quartetto al comando, con un gap di sette decimi sul primo inseguitore, Arbolino. Il margine, però, si assottiglia verso il tredicesimo giro, sotto la spinta di Aldeguer, in pressing proprio su Tony.

    MOTO2: IL FINALE— Lo spagnolo del team Speed Up è scatenato: in tre tornate, Fermin inventa sorpassi da urlo, infilando prima Arbolino, poi Gonzalez e quindi Roberts. Dopo qualche curva ecco l'assalto a Dixon. A dieci giri dal termine ecco un'altra staccata prodigiosa di Aldeguer, che, una volta in testa, va in fuga. Un allungo decisivo per la vittoria. Alle sue spalle, Gonzalez vince in volata il duello per la seconda posizione contro Canet. Fa lo stesso Ogura, che piega Dixon per la quinta piazza. Sesto Celestino Vietti, il migliore degli italiani.

    MOTO2 QATAR, LA CLASSIFICA— La top 10 della Moto2 in Qatar:
    Fermin Aldeguer (Spa-Speed Up) 35:32.1170
    Manuel Gonzalez (Spa-Kalex) +2.643
    Aron Canet (Spa-Kalex) +2.652
    Ai Ogura (Jap-Kalex) +4.585
    Jake Dixon (Gbr-Kalex) +4.645
    Celestino Vietti (Ita-Kalex) +5.936
    Somkiat Chantra (Tha-Kalex) +6.212
    Pedro Acosta (Spa-Kalex) +6.598
    Alonso Lopez (Spa-Speed Up) +7.269
    Tony Arbolino (Ita-Kalex) +11.302

    MOTO2 QATAR, IL MONDIALE— Questa la top 5 del Mondiale Moto2 dopo 19 prove:
    Pedro Acosta (Spa-Kalex) 328,5 punti
    Tony Arbolino (Ita-Kalex) 249,5
    Jake Dixon (Gbr-Kalex) 194
    Fermin Aldeguer (Spa-Speed Up) 187
    Aron Canet (Spa-Kalex) 175
     
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    Moto3 Qatar, Masia vince ed è campione del mondo! Sasaki cede al discutibile gioco di squadra Leopard

    Lo spagnolo partiva con 13 punti di vantaggio, ma grazie alla vittoria e al sesto posto del giapponese si laurea iridato con un round d'anticipo. Il gioco di squadra del team Honda, che rallenta intenzionalmente Ayumi, però, fa discutere

    Federico Mariani
    19 novembre 2023 (modifica alle 17:17) - MILANO
    Alla settima stagione, Jaume Masia ce l'ha fatta: è lui, lo spagnolo del team Honda Leopard, il campione del mondo Moto3. Il trionfo arriva in Qatar, vincendo in un colpo solo il penultimo round e il titolo iridato nella categoria minore. Il risultato è un premio per la grande tenacia esibita. Una qualità comune anche a Ayumu Sasaki, sesto a Losail e ultimo ad arrendersi nel Mondiale. Il giapponese della Husqvarna del team IntactGP ci prova con tutte le sue forze, ma alla fine deve arrendersi di fronte al discutibile gioco di squadra da parte della Honda Leopard, prima con due sorpassi molto discutibili dello stesso Masia che lo porta intenzionalmente fuori traiettoria e poi con Adrian Fernandez, il compagno di Masia che ha sostituito in questo finale di stagione Tatsuki Suzuki, che a tre giri dalla fine forza in maniera scomposta e chiaramente intenzionale un sorpasso che porta Sasaki a perdere terreno prezioso e ogni chance di portare a Valencia il Mondiale. A podio, secondo, David Alonso (GasGas) e terzo Deniz Oncu (Ktm) nonostante un doppio long lap di sanzione.

    GP QATAR: IL VIA—
    Sedici i giri da affrontare. Subito falsa partenza di Oncu: il turco precede il poleman Daniel Holgado per poi cedergli la leadership e scontare un doppio long lap penalty. Si infiamma presto la lotta per il Mondiale tra Sasaki e Masia. Il giapponese va presto al comando, ma il leader iridato si riporta sotto e, al terzo giro, arriva quasi il contatto, provocato da un sorpasso dello spagnolo che porta largo Sasaki in una manovra nella quale si vede come il pilota della Leopard sia soprattutto attento a portare fuori pista il rivale. Ayumu perde qualche posizione, ma riesce a tornare in zona podio. Il copione si ripete a dieci giri dal termine e la seconda identica manovra aggressiva costa un warning a Masia. Con il passare dei giri, complice un ritmo non irresistibile, la lotta per la vittoria si allarga ad altri pretendenti, come lo stesso Holgado, Riccardo Rossi e David Alonso.

    LA SVOLTA— A tre tornate dal termine, Sasaki stecca una frenata e scivola intorno alla quinta posizione. E, come se non bastasse, ecco l'arrivo di Adrian Fernandez. Il compagno di Masia si rende protagonista di due sorpassi molto duri, che spingono il giapponese addirittura al limite della top 10: finirà sesto. Jaume, invece, va al comando e intravede il titolo. Alle sue spalle si fanno sotto Alonso e il rimontante Oncu. I due inseguitori mettono sotto pressione il leader, ma il loro forcing non basta per fermare la marcia di Masia. Finalmente la lunga rincorsa verso il Mondiale è finita.

    MOTO3 GP QATAR— Ecco la top 10 del GP del Qatar di Moto3:
    Jaume Masia (Spa-Leopard) 33:50.6940
    David Alonso (Col-Gas Gas) +0.068
    Deniz Oncu (Tur-Ktm) +0.163
    Riccardo Rossi (Ita-Sic58) +0.285
    Vicente Perez (Spa-Boe) +1.553
    Ayumu Sasaki (Gia-Team IntactGP) +1.566
    Matteo Bertelle (Ita-Snipers Team) +1.725
    Kaito Toba (Gia-Sic58) +1.846
    Daniel Holgado (Spa-Ktm) +1.943
    Collin Veijer (Ola-Team IntactGP) +2.019

    MOTO3 MONDIALE— La top 5 del Mondiale Moto3 dopo 19 gare:
    Jaume Masia (Spa-Leopard) 271 punti
    Ayumu Sasaki (Gia-Team IntactGP) 243
    David Alonso (Col-Gas Gas) 225
    Daniel Holgado (Spa-Ktm) 212
    Deniz Oncu (Tur-Ktm) 212
     
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    MotoGP Qatar, vince Di Giannatonio. Bagnaia secondo, va a +21 su Martin (10°)

    Pecco scatta in testa al via, ma a pochi giri dalla fine cede al pilota della Ducati Gresini e poi compie un dritto da brividi: a Valencia però può essere iridato già nella Sprint. Per Diggia è la prima vittoria in MotoGP in un podio tricolore con Marini terzo. Lo spagnolo della Pramac in crisi


    Massimo Brizzi
    Giornalista
    Tutto il Mondiale MotoGP 2023 in un weekend, quello di Valencia, dove Pecco Bagnaia si giocherà il bis iridato in MotoGP con ben 21 punti di margine sul suo rivale, Jorge Martin. Dal Qatar, sede del penultimo GP stagionale, il campione della Ducati esce rafforzato nelle sue chance di confermarsi campione: merito del suo 2° posto che insieme al 10° del suo rivale spagnolo della Ducati Pramac, in grande difficoltà, gli dà tanto ossigeno. L'eroe di giornata però è Fabio Di Giannantonio: il romano della Ducati Gresini, tuttora disoccupato di lusso nella MotoGP 2024, vince il suo primo GP in top class con una gara gagliarda, marcando Bagnaia per tutta la gara per poi infilarlo a 4 giri dalla fine. A completare un podio tricolore c'è Luca Marini, scattato dalla pole e bravo ad avere la meglio, nella lotta per il terzo posto, su Maverick Vinales, 4° con l'Aprilia, Brad Binder, 5° con la Ktm e Alex Marquez, 6° con l'altra Ducati Gresini. Adesso, a Valencia, sabato 25 nella Sprint Race, Bagnaia può già coronare il suo bis iridato.

    PECCO LEADER, MARTIN GAMBERO—
    La gara vive della fuga di Bagnaia, in testa per 18 dei 22 giri, e della tenuta straordinaria di Diggia nella sua scia, mentre Martin naviga nelle retrovie in una evidente crisi di gomme dopo una partenza che fa intravvedere le sue difficoltà. Con lo spagnolo della Pramac che scivola gradualmente all'indietro, battuto pure da Fabio Quartararo ( 7°), Enea Bastianini (8°) e Jack Miller (9°), Pecco fa gara di vertice, senza però riuscire a staccarsi Di Giannantonio dal codone. Il pallottoliere del Mondiale in quel momento viaggia a suo favore, con il contatore in tempo reale che segna anche un +26 notevole su Martin, ma Diggia non vuole fare giustamente sconti e va all'attacco.

    SORPASSO E BRIVIDO— Il sorpasso arriva al quartultimo giro, ma il vero brivido percorre la schiena di Bagnaia il giro dopo. Alla staccata del rettilineo Pecco cerca la replica sul pilota del team Gresini, ma si avvicina troppo e con il risucchio della scia deve inchiodare per evitare il tamponamento. La rossa Ducati finisce nell'asfalto della via di fuga e per sua fortuna Bagnaia ha un margine ampio su Marini per conservare la piazza d'onore. "Stavo rischiando un disastro", le parole di Pecco in parco chiuso rivedendo le immagini in tv con Diggia. Esatto. Gara di caratura quella di Pecco, la risposta che serviva dopo una Sprint anonima, indipendentemente dai problemi che si sono riversati su Martin, ma con un Mondiale così tirato in ballo e il suo rivale molto distante era un rischio che andava evitato. La 'solita' incapacità di accontentarsi per Bagnaia: virtù dei campioni o antico vizio, ma stavolta all'iridato in carica è andata bene.

    LA GARA— Allo spegnimento dei semafori Bagnaia va subito in testa, alle sue spalle duellano Marini e le Ducati Gresini, mentre la moto di Martin si intraversa in griglia facendogli perdere terreno. Di Giannantonio dal 5. giro diventa il primo inseguitore di Pecco, Binder si porta in zona podio con la Ktm, Vinales risale con la sua guida pulita dei giorni migliori, mentre Martin arretra sempre più. Nell'ultimo terzo di gara il duo di testa fa gara a sé e si arriva al sorpasso vincente di Diggia e poi alla grande paura di Bagnaia con sobbalzo al box Ducati. C'è il tempo per vedere Marini, con una scelta di mescola differente dagli altri (soft all'anteriore) che conquista un bel podio e Vinales arrivare a sfiorarlo. Dopo è tempo di bollicine per Di Giannantonio e il team Gresini, che su questa pista l'anno scorso festeggiava la sua prima vittoria in MotoGP con Bastianini, e anche per Bagnaia, davvero vicino al bis iridato. Per Martin, invece, dopo la scoppiettante vittoria nella Sprint, l'amarezza di una prestazione forse inspiegabile anche per lui e il suo team.

    MOTOGP, GP QATAR: L'ARRIVO— La classifica del GP del Qatar della MotoGP

    Di Giannantonio, Ducati Gresini 41:43.654
    Bagnaia, Ducati 2.734
    Marini, Ducati VR46 4.408
    Viñales, Aprilia 4.488
    Binder, KTM 7.246
    Alex Marquez, Ducati Gresini 7.620
    Quartararo, Yamaha 7.828
    Bastianini, Ducati 8.239
    Miller, KTM 11.509
    Martin, Ducati Pramac 14.819
    Marc Marquez, Honda 14.964
    Zarco, Ducati Pramac 17.431
    Bezzecchi, Ducati VR46 17.807
    Mir, Honda 18.673
    Augusto Fernandez, GasGas Tech3 21.455
     
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    Vinales in pole a Valencia, per Bagnaia un ottimo secondo posto. Martin insegue: è sesto

    In qualifica l'Aprilia dello spagnolo è la più veloce, ma Pecco si piazza alle sue spalle, precedendo Zarco: il suo rivale per il titolo scatta in seconda fila dietro anche alle due Ktm

    Massimo Brizzi
    Giornalista
    25 novembre 2023 (modifica alle 13:02) - MILANO
    La risposta del campione. Pecco Bagnaia raddrizza in qualifica un venerdì di grande difficoltà, conquistando il secondo posto sulla griglia di partenza del GP della Comunità Valenciana, ultima gara della stagione, alle spalle della straordinaria Aprilia del poleman Maverick Vinales. Pecco, che nel Mondiale ha 21 punti di vantaggio su Jorge Martin, è bravo a passare dalla Q1, fra l'altro con il miglior tempo, e poi a centrare un piazzamento che lo pone in una posizione di forza per le due gare del Ricardo Tormo. Il suo rivale, lo spagnolo della Ducati Pramac, scatterà infatti solo dalla sesta casella delle griglia, 'costretto' a cambiare moto nelle fasi finali della Q2 per salire su quella con la hard all'anteriore per nuovi problemi di saltellamento e sbilanciamento con i pneumatici. Già nella Sprint (ore 15), c'è da scommettere che la tensione sarà altissima.

    RECORD VINALES—
    Davanti a tutti partirà dunque Vinales, in gran ritmo sulla RS-GP e autore del nuovo record della pista in 1:28.931 che gli vale la prima pole con la casa di Noale, interrompendo un filotto di 15 partenze al paolo consecutive della Duacti. Bagnaia si ferma a 92 millesimi da lui, usando al meglio un'unica mescola, e Johann Zarco, il compagno di Martin, è terzo a 0.213. In seconda fila ci sono le Ktm di Jack Miller (+0.230) e Brad Binder (+0.240) a precedere, come detto un deluso Martin. Terza fila per Marco Bezzecchi (Ducati VR46, 0.292); Alex Marquez (Ducati Gresini, 0.330), passato anche lui dalla Q1; Marc Marquez (Honda +0.344). In quarta ecco Raul Fernandez che precede il vincitore del Qatar, Fabio Di Giannantonio (+0.579) e l'altra Aprilia di Aleix Espargaro (+0.866).

    PECCO, LA CHANCE C'È— Così gli altri italiani: 14. Enea Bastianini (Ducati); 17. Luca Marini (Ducati VR46); 19. Franco Morbidelli (Yamaha) e 21. Luca Savadori (Aprilia RNF). Alle 15 c'è la Sprint Race: con posizioni identiche a quelle della griglia di partenza, Bagnaia sarebbe iridato. Nel box della rossa possono incrociare le dita, ma l'inizio di questo sabato ha fatto invertire l'inerzia del week end dei due sfidanti in pochi minuti.

    MOTOGP VALENCIA QUALIFICA: LA CLASSIFICA— La classifica della qualifica della MotoGP a Valencia dopo la Q2
    Maverick Vinales, Aprilia 1'28.931
    Pecco Bagnaia, Ducati +0.092
    Johann Zarco, Pramac Ducati +0.213
    Jack Miller, KTM +0.230
    Brad Binder, KTM +0.240
    Jorge Martin, Pramac Ducati +0.251
    Marco Bezzecchi, VR46 Ducati +0.292
    Alex Marquez, Gresini Ducati +0.330
    Marc Marquez, Honda +0.344
    Raul Fernandez, RNF Aprilia +0.507
    Fabio Di Giannantonio, Gresini Ducati +0.579
    Aleix Espargaro, Aprilia +0.866
     
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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    MotoGP Sprint Valencia, Martin non molla: vince e va a -14 da Pecco, solo quinto

    Lo spagnolo della Pramac si prende la nona minigara della stagione. Il Mondiale si deciderà domani nel GP. Sul podio di oggi anche Binder e Marc Marquez

    Massimo Brizzi
    Giornalista
    25 novembre 2023 (modifica alle 15:47) - MILANO
    Nona sinfonia, ma è presto per il concerto iridato. Jorge Martin a Valencia, ultimo GP della stagione, vince per la nona volta la gara breve del sabato e porta la sfida iridata con Pecco Bagnaia all'ultimo atto, il GP della Comunità Valenciana di domenica 26 novembre. Lo spagnolo della Ducati Pramac si impone nella Sprint, percorso obbligato per alimentare sogni mondiali, e complice il quinto posto del campione in carica Bagnaia si porta a 14 punti da lui nel Mondiale. Tutto è ancora aperto a una sola gara dal termine di una stagione lunghissima: in caso di ulteriore successo di Martin, domani, a Bagnaia per conservare la corona iridata basterebbe arrivare 5°. Impresa alla sua portata nonostante una Sprint non da protagonista. Alla base della differenza di rendimento dei due contendenti per il Mondiale c'è probabilmente la scelta della mescola posteriore, con Martin che calza una soft al posteriore, come Brad Binder, secondo con la Ktm, e Marc Marquez, terzo con la Honda che gli dà ritmo, mentre Bagnaia adotta una media con cui può solo difendersi.

    Martin vince, recuperando in progressione, prima su Maverick Vinales, 4° con l'Aprilia dopo la pole record, poi su Binder, che lo insidia fino alla fine e gli arriva a meno di 2 decimi di distacco. Nessun duello diretto con Bagnaia, se non al 1. giro, in un incrocio scaturito da un dritto di Pecco che apre un varco in cui si infilano pure Binder e Marquez. Da lì in poi Bagnaia può solo limitare i danni, impossibilitato a spingere e impegnato a tenersi anche dietro nel finale Fabio Di Giannantonio: il romano della Ducati Gresini, che in Qatar lo aveva battuto, stavolta non osa, e dà la sensazione di non volersi prendere azzardi dopo la vittoria di Losail.
     
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    MotoGP, Bagnaia l'ha rifatto! Campione per la seconda volta di fila. Martin ko, tris Ducati

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    L'italiano vince l'ultimo GP e si conferma iridato con la Desmosedici. Martin sbaglia, rimonta e poi cade. Di Giannantonio e Zarco completano un podio tutto Ducati

    Al termine di una entusiasmante stagione MotoGP 2023, Pecco Bagnaia si conferma campione del mondo con la Ducati Desmosedici GP23. A Jorge Martin non sono bastati il talento e la costanza mostrati durante tutto l'anno. Nell'ultimo GP di Valencia, Pecco, scattato dalla pole per una penalità a Maverick Vinales, ha gestito in testa l'attacco furioso di Martin, che ha provato in tutti i modi a passarlo fino a commettere un errore fatale in staccata. Uscito di pista e rientrato ottavo, lo spagnolo della Pramac - in sella alla Ducati GP23 identica a quella di Pecco - ha provato a rimontare fino alla sesta posizione, quando è poi caduto mentre era in bagarre con Marc Marquez. Al traguardo Pecco ha festeggiato anche con la settima vittoria stagionale, davanti all'altra Ducati Gresini di Fabio Di Giannantonio e alla terza Ducati, quella del team Pramac, di Johann Zarco.
     
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    Grande Pecco!
     
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    Avesse vinto Valentino Rossi avrebbero menato il torrone per un mese
     
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    In più bissa il mondiale il giorno in cui l'Italia vicne la Coppa Davis...che sfiga :ride3:
     
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    Grande Pecco.
    Cq ha già vinto tre mondiali a 26 anni...è già da considerare tra i grandi di questo sport
     
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