Election day

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  1. LordBaygon
     
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    CITAZIONE
    «ha rimarcato il ruolo del nostro governo sull'Iran»
    Berlusconi: «Barack mi ha detto: voi italiani siete degli alleati insostituibili»
    Obama gli ha chiesto suggerimenti sui rapporti con la Federazione russa. Il colloquio si è svolto in inglese

    ROMA - Berlusconi: «Tu sai bene come nel mio Paese si considera straordinaria la tua vittoria, che ha il profumo di un cambiamento epocale...». Il tono e il mood del Cavaliere sono stati caldi e affettuosi, come vuole una telefonata di congratulazioni. Obama: «Noi consideriamo l'Italia un partner insostituibile, sia per il ruolo che svolgete in Europa sia per il vostro impegno al nostro fianco in molte zone del mondo, in Afghanistan come nei Balcani come in Medio Oriente». Parole, per di più pronunciate da una persona che nei rapporti professionali viene descritta come un freddo, che hanno toccato il cuore del nostro presidente del Consiglio.

    La telefonata fra il Cavaliere e il nuovo presidente degli Stati Uniti si è svolta quasi senza interpreti. L'inglese del premier non sarà perfetto ma è molto migliorato negli ultimi anni. I traduttori americani non sono intervenuti se non per alcuni istanti, in una conversazione durata circa 20 minuti. Conversazione che per la Farnesina, per lo staff del capo del governo e per Berlusconi stesso, ammesso e non concesso che ce ne fosse bisogno, ha spazzato via qualsiasi ombra sulle relazioni nascenti con Obama: «Solo i cretini avevano dei dubbi», ha commentato a caldo, con un suo ministro, il presidente del Consiglio. Nella diplomazia italiana, sia fra chi ha letto il rapporto steso al termine della telefonata sia fra chi ha avuto modo di ascoltare le parole del Cavaliere, si rimarcano alcuni dati: Obama ha riconosciuto esplicitamente il ruolo del nostro Paese nelle politiche comunitarie, ha definito «insostituibile» il nostro contributo in alcune delle principali zone calde del mondo, ha ascoltato e chiesto con attenzione le valutazioni di Berlusconi sul governo della Federazione russa.

    Almeno un altro dato è stato particolarmente apprezzato dal presidente del Consiglio nel corso della telefonata: il riconoscimento della posizione di «questo governo», secondo l'espressione usata dal nuovo presidente americano per indicare l'Italia, nei confronti del-l'Iran.
    Una posizione di intransigenza, sul dossier nucleare, che è stata associata ad un esplicito ringraziamento: «Abbiamo apprezzato molto la fermezza di questo governo, a proposito dell'Iran». Può anche essere letta come una frase che fa un distinguo rispetto al governo precedente, l'esecutivo Prodi che aveva posizioni più morbide nei confronti dei principali dossier mediorientali. Ma l'analisi delle parole conta sino a un certo punto, anche nello staff di Berlusconi. Il dato più importante, associato anche ad un certo sollievo per non dover più seguire una polemica giudicata «ridicola», è che il caso Obama è finalmente chiuso.

    Di quell'aggettivo, «abbronzato», speso da Berlusconi durante la visita a Mosca, durante la conferenza stampa con Medvedev al Cremino, non si è fatto alcun accenno durante il colloquio con Obama. Forse indirettamente, ma anche questa è un'interpretazione, può essere trovato un riferimento quando il Cavaliere ha enfatizzato la sua stima personale nei confronti del futuro inquilino della Casa Bianca. Una stima che ha una genesi nella lettura del discorso pronunciato da Obama il giorno della nomination: «Un discorso che tocca al cuore, frasi brevi, secche, da grande comunicatore e soprattutto da vero leader», commentò allora il nostro capo del governo. Due giorni fa la seconda telefonata con quel leader (la prima è di tre settimane fa, per formulare gli auguri di rito) ha lasciato Berlusconi particolarmente soddisfatto: «Figuriamoci se posso preoccuparmi delle critiche di chi ha il costume di bruciare le bandiere americane nelle piazze...».

    Marco Galluzzo
    09 novembre 2008

    Fonte: corriere.it
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    Cioè, Berlusconi e Obama si dan del tu e si chiamano per nome come all'osteria?
    SPOILER (click to view)
    Secondo me era Fiorello, DAI!
     
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    CITAZIONE
    Berlusconi: «Barack mi ha detto: voi mafiosi italiani siete degli alleati insostituibili»

    io fossi stato Obama, l'avrei detta così, per scherzare.
    Ma tanto non credo che Berlusconi avrebbe potuto dire qualcosa :hihi:
     
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  3. Merlino620
     
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    Sto Marco Galluzzo deve essere un comunista :hihi:

    madò ke leccaculo....
     
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  4. LordBaygon
     
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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 10/11/2008, 17:35)
    CITAZIONE
    Berlusconi: «Barack mi ha detto: voi mafiosi italiani siete degli alleati insostituibili»

    io fossi stato Obama, l'avrei detta così, per scherzare.
    Ma tanto non credo che Berlusconi avrebbe potuto dire qualcosa :hihi:

    Infatti lo "straniero" medio quando parla di noi ci da subito dei mafiosi. :hihi:
    Meno male che non tutti i politici sono come Silvio, valà...
     
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  5. mathley
     
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    [QUOTE=LordBaygon,10/11/2008, 08:32]
    CITAZIONE
    Cioè, Berlusconi e Obama si dan del tu e si chiamano per nome come all'osteria?
    SPOILER (click to view)
    Secondo me era Fiorello, DAI!

    non per dire.. ma in inglese il "Voi/Lei" non esiste....
     
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  6. LordBaygon
     
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    Già, infatti se chiami uno per nome gli stai dando del tu :sapientone: .
     
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95 replies since 4/11/2008, 10:48   1037 views
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