Europa League: stagione 2013-14

Intanto se vincono Juve e Fiorentina saranno loro due a sfidarsi agli ottavi.

Matri, Ilicic e Aquilani (su rigore) danno il successo in trasferta ai viola: sempre più probabile la sfida alla Juve nel prossimo turno

La Fiorentina prenota un posto negli ottavi di finale di Europa League vincendo 3-1 in casa dell’Esbjerg. Più che plausibile lo scontro con la Juventus in caso di qualificazione. Montella recupera Savic al centro della difesa, piazza Aquilani in cabina di regia al posto di Pizarro, e si affida ad Ilicic e Matos a supporto di Matri. Proprio l’ex milanista (maglia numero 19, mentre in campionato ha la 32) ci mette appena otto minuti a portare in vantaggio i suoi: lancio di Mati Fernandez, aggancio volante di destro a centro area e sinistro vincente dell’attaccante all’angolino. Un minuto dopo pareggiano i danesi con Pusic, che insacca dopo una respinta corta di Roncaglia.

c'è anche gomez — In difesa però, l’Esbjerg fa acqua da tutte le parti. Ne approfitta Ilicic, che al 16’ di piatto batte nuovamente Dubravka. L’Esbjerg sfiora il pari con un tiro di Ankersen deviato da un difensore viola ed uscito di un niente. Ma è ancora la Fiorentina a passare. Al 36’ Matos entra in area venendo atterrato da Drobo-Ampem. Rigore battuto, e trasformato con precisione, da Aquilani. Partita in ghiaccio e qualificazione quasi blindata. Nella ripresa si attende soltanto l’ingresso di Mario Gomez. Montella lo manda in campo al 55’ al posto di Matri ed il tedesco un paio di minuti più tardi impegna Dubravka con un destro in corsa. "SuperMario" ci prova anche di testa su assist di Ilicic, ma il ritorno al gol è ancora rimandato. Nonostante qualche pasticcio difensivo viola, il risultato non cambia. La Fiorentina è ad un passo dagli ottavi.

Gare di andata dei sedicesimi: gli spagnoli di Vargas battono la Dinamo Kiev sul neutro di Nicosia, passano anche i portoghesi con il Paok. Scivolone degli inglesi fuori casa

Bene le italiane in Europa League, bene anche un ex “italiano”. L'ex Napoli Edu Vargas gioca una mezz'ora favolosa e trascina il suo nuovo club, il Valencia, alla vittoria per 2-0 contro la Dinamo Kiev: in poco più di 200 minuti l'attaccante cileno ha già segnato due gol, fornito un assist e colpito un paio di pali, con la maglia del Che. Ottimo il suo ritorno in Europa, dopo la bella esperienza nel Gremio. Causa i drammatici avvenimenti di Kiev, si gioca a Nicosia, sull'isola di Cipro, Dinamo – Valencia. Gli ucraini devono rinunciare, causa squalifica, a due big come Yarmolenko ( surrogato da Gusev) e Mbokani ( c'è Ideye). Doble pivote Miguel Veloso – Vukojević. Diverse assenze anche tra i ragazzi di Pizzi, che ha gli uomini contati dietro. In mezzo brilla sempre più Dani Parejo, ma è Edu Vargas, che, subentrando a Paco Alcacer, cambia il match nella seconda frazione, a sfiorare il vantaggio: miracoloso l'intervento del portiere Rybka, che si ripete sul tap-in di Keita. Si ripete, alcuni minuti dopo, il numero uno ucraino, che rientra dalla squalifica per doping: è bravo nell'uscita bassa su Feghouli. Si deve però arrendere al colpo di testa di Edu Vargas, che al 78', anticipa tutti, su un corner battuto da destra. L'ex attaccante del Napoli colpisce anche un palo, nel finale, ancora di testa. Chiude i conti Feghouli, 2-0 Valencia.

cade il tottenham — Su suolo ucraino si gioca in altri due stadi: a Odessa, non indimenticabile 0-0 tra Chornomorets e Lione, ci si diverte invece a Dnipropetrovsk, coi padroni di casa del Dnipro che ricevono e battono 1-0 il Tottenham. Il tecnico degli inglesi, Sherwood, lascia a Londra diversi giocatori: Lloris, Lennon, Dembelè e il caldissimo Adebayor, occasione ghiotta per Juande Ramos tecnico del Dnipro passato, con alterne fortune nel suo passaggio a White Hart Lane ( dove portò una Coppa di Lega e un giovanissimo Luka Modric). Gli ucraini potrebbero andare in vantaggio in un primo tempo dai ritmi non altissimi: Matheus, in solitaria e pericolosa ripartenza, si fa negare la segnatura dall'ultraquarantenne Friedel. Nella seconda parte, Soldado si divora il gol del vantaggio a porta vuota, dopo un ottimo assist di Paulinho. E vanno in vantaggio i padroni di casa, all'80: è goffo l'intervento di Vertonghen che mette male il corpo e atterra Matheus: l'arbitro opta per il rigore, realizzato da Konoplyanka, uno dei migliori in campo.

ok benfica — Vince 1-0 il Benfica a Salonicco, contro il Paok. Dopo un discreto primo tempo, il lusitani, che spingono bene a sinistra con Silvio e rischiano anche qualcosa, dietro, vanno in rete al 59' con un gran gol di Lima, unico riferimento offensivo della squadra di Jorge Jesus. Bella imbucata di Enzo Perez per Djuricic, che di petto smorza la palla: al volo ( ma da posizione dubbia) calcia il bomber brasiliano, che infila la porta per la dodicesima volta in questa stagione.
sbadigli — Senza emozioni lo 0-0 tra Anzhi, ormai spogliato dai big Eto'o e Traoré, e Genk. Stessi sbadigli tra Slovan Liberec e gli olandesi dell'AZ, gli olandesi però nel finale trovano l'unica rete dell'incontro, che potrebbe valere la qualificazione, con Viergever, al minuto 88.

Sofferto pareggio degli azzurri in Galles, ma è un ottimo risultato in vista del ritorno

Parte molto bene il Napoli a Swansea, potrebbe portarsi in vantaggio dopo pochi minuti con Hamsik, poi salgono in cattedra i padroni di casa, e il portiere azzurro Rafael. Tanti gli interventi decisivi del brasiliano, in chiusura di tempo si fa male uscendo sui piedi di Bony, dopo l'intervallo lascia il posto a Reina, anche lui ha il suo bel da fare. Finisce 0-0, un ottimo risultato in vista del ritorno al San Paolo.

Decide una rete a fine primo tempo di Bezjac. Due i rigori, uno per parte, sbagliati. Poi due espulsioni, Dyakov e Cavanda

La partita inizia con un rigore, quantomeno dubbio, per un fallo di mano di Cana a favore dei bulgari, al 9’, ma il cucchiaio Dyakov non beffa il portiere biancoceleste Berisha. Il pressing dei bulgari mette in difficoltà la Lazio che lentamente però prende coraggio e alza lentamente il baricentro. La prima vera occasione della Lazio è al 29’ con Keita che affonda e mette al centro un pallone che Klose di tacco non riesce a girare in porta. Poi allo scadere del primo tempo il gol da fuori area di Bezjak.

Il secondo tempo — Doppio miracolo di Stoyanov all'inizio del secondo tempo. Primo devia sul palo un tiro di Felipe Anderson e poi para un rigore procurato e tirato dallo stesso giocatore. Al 54' viene espulso Dyakov per doppia ammonizione e la partita diventa monodirezionale. La Lazio si proietta nella metà campo avversaria. L'espulsione di Cavanda riporta in pari il numero di giocatori.

lazio sconfitta in casa , napoli pari con lo swansea che è 4 punti sopra la zona retrocessione,juve un 2-0 agguantato al 94',l'unica che ha fatto la voce grossa e il suo dovere è la fiorentina.
e visto come la viola affronta questa EL ,la juve agli ottavi non la vedo bene.