Articolo 18. Totem o tutela vera?

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    a me sembra che non stiamo scrivendo le stesse cose usando le stesse parole
     
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    Madre, donna, lesbica. What else?

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    in fondo sì.
    Il problema basilare è che c'è una differenza abissale tra chi non ha tutele e chi ne ha, a volte anche troppe, per carità.
    Il problema è che di FIAT in Italia ce ne sono poche, e il nuovo Job act (ma chiamarla legge sul lavoro è troppo difficile?) toglierà qualcosa, ma il punto è capire se darà delle maggiori tutele a chi ancora oggi si ritrova giornalmente a rischio licenziamento nel piccolo, in balia della psicosi dei datori di lavoro o, più frequentemente, della crisi economica
     
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    CITAZIONE (Creeping Death @ 6/10/2014, 19:45) 
    CITAZIONE (feticistanylon @ 6/10/2014, 15:04) 
    ma se hai dei dipendenti meritevoli perché li devi licenziare? Sei pazzo?

    Perchè magari sono gli imprenditori stessi molto spesso a disincentivare il merito? Quante volte abbiamo sentito di parenti fancazzisti infilati in aziende? Quante volte di dipendenti modello sbattuti fuori perché rompono il cazzo?

    Ma quando mai.
    Se hai un'azienda medio-piccola hai tutto l'interesse a tenerti stretto un dipendente bravo. Poi dipende per cosa rompe il cazzo: se per avere norme e dispositivi di sicurezza è un conto, sono il primo a dargli ragione. Se rompe il cazzo perché vuole più soldi senza voler fare nulla la risposta è un calcio in culo.
    Per quanto riguarda i parenti è vero, a volte si mettono in azienda, e spesso sono i figli a rovinare l'azienda eredita dai genitori proprio perché non hanno saputo gestirla, oppure se la sono ritrovata bella e pronta senza essersi fatti il culo per farla crescere. Se poprio devi mettere dentro un famigliare la metti dove non può fare danno :hihi:
    oppure ti danni per trovarle un altro lavoro così la puoi mandare via senza offendere i famigliari :P


    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 6/10/2014, 22:40) 
    beh oddio, rompere il cazzo perchè sei sottopagato, perchè non ti danno ferie o rompono per darti un permesso,

    cazzo, noi queste cose le diamo. Ecco perché non giro in ferrari. Non capito nulla nella vita
     
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    CITAZIONE (Shagrath82 @ 6/10/2014, 22:24) 
    questo è un piccolo ossimoro.
    se rompi il cazzo non sei un dipendente modello. Vieni pagato per lavorare, qualunque sia la tua mansione.

    Sto cazzo. Sei un lavoratore, mica un automa. Chiariamoci, io per "rompere il cazzo" intendo vedere qualcosa che non va e denunciarlo, non chiedere ferie e permessi. Quanti esempi ci sono di gente che ha fatto questo ed è stata sfanculata nella storia? Innumerevoli.


    CITAZIONE (feticistanylon @ 7/10/2014, 10:57) 
    Ma quando mai.
    Se hai un'azienda medio-piccola hai tutto l'interesse a tenerti stretto un dipendente bravo. Poi dipende per cosa rompe il cazzo: se per avere norme e dispositivi di sicurezza è un conto, sono il primo a dargli ragione. Se rompe il cazzo perché vuole più soldi senza voler fare nulla la risposta è un calcio in culo.
    Per quanto riguarda i parenti è vero, a volte si mettono in azienda, e spesso sono i figli a rovinare l'azienda eredita dai genitori proprio perché non hanno saputo gestirla, oppure se la sono ritrovata bella e pronta senza essersi fatti il culo per farla crescere. Se poprio devi mettere dentro un famigliare la metti dove non può fare danno :hihi:
    oppure ti danni per trovarle un altro lavoro così la puoi mandare via senza offendere i famigliari :P

    Beh, Bazza ha appena detto che potrebbe portarne a decine di esempi simili... Poi parli di aziende medio-piccole, e lì vedi tutto il discorso fatto dagli altri. E comunque il tuo discorso mi sembra di buonsenso personale, non so quanto la realtà aderisca a quello che dici.

    Comunque, secondo me questo post del povero Pippo Civati (ormai figura leggendaria :hihi:) coglie molti punti che abbiamo detto anche qui dentro: www.ciwati.it/2014/10/06/amaca-e-controamaca/
     
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    CITAZIONE (Creeping Death @ 7/10/2014, 11:15) 
    Beh, Bazza ha appena detto che potrebbe portarne a decine di esempi simili... Poi parli di aziende medio-piccole, e lì vedi tutto il discorso fatto dagli altri. E comunque il tuo discorso mi sembra di buonsenso personale, non so quanto la realtà aderisca a quello che dici.

    Vuoi dire che ci sono datori di lavoro stronzi? Hai ragione. O che non danno il necessario per arrivare a fine mese? Un casino.
    Perché lo fanno? Secondo me per vari motivi:
    - sono stronzi e psicopatici (poco da afre. La malattia mentale è presente ovunque);
    - ricorrono ai classici contratti a termine creando precariato e disagio perché magari hanno una commessa o un lavoro temporaneo, e non possono sobbarcarsi dello stipendio di un dipendente per 20-30-40 anni fino alla pensione. certo, se si abbassasse il costo del lavoro sarebbe una cosa intelligente. Un operaio con uno stipendio base di 1200 € a me costa, tra tasse, contributi e TFR quasi 2.400 al mese. Per non parlare delle, doverose, assicurazioni.
    - per molti lavoratori il lavoro è un diritto (e ci mancherebbe), ma mai un dovere. E spesso la serpe in casa la scopri dopo, quando licenziarlo è assai difficile (o anche se riesci, hai perso tempo e denaro). Un tempo avevamo 30 dipendenti (io ero bambino, quindi scrivo ciò che mi raccontava mio padre, potrebbe essere di parte) e spesso erano giornate perse per scioperi politici, assenze ingiustificate e discussioni assurde col delegato sindacale che, più che tutelare gli interessi del lavoratore, faceva politica. Questo per dire che molti imprenditori si sono scottati, ed ora sono diffidenti. ovviamente sbagliano a fare di tutta l'erba un fascio, ma, sopratutto nelle grandi aziende, il problema dei fancazzisti è presente ed è reale.
    - se ne parlava in un altro topic, la CRONICA MANCANZA DI MENTALITA' IMPRENDITORIALE italiana. per motivi culturali, sociali, politici, però è un dato di fatto.
     
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    Parlando per la mia esperienza, il problema principale è sopratutto che non esiste la meritocrazia.

    Se quel lavoratore è bravo, fa il suo, è puntuale e preciso, non fa mutue da "furbo", va d'accordo con i colleghi ed è gentile con i clienti/fornitori ecc sarebbe il minimo cercare di venirgli incontro e "accontentarlo", promuoverlo, incentivarlo, trattarlo comunque con i guanti.
    Invece il ragionamento dei superiori è : "quello è bravo non rompe il cazzo, cambiamogli qualche giorno di ferie, facciamogli fare ore in più (ovviamente non pagate), diamogli i turni peggiore, spostiamolo di sede come viene più comodo a noi" ecc. ecc.

    Mentre chi è più scansafatiche, furbo, puntiglioso, e che crea "polemiche" non viene toccato per finire in polemiche o storie infinite con i sindacati ecc.

    Io mi posso mettere anche nei panni del datore di lavoro, e capisco che oggi è difficile far quadrare tutti i conti tra tasse e crisi. Ma se sei arrivato a crearti un'ottima azienda è anche merito di chi tutti i giorni si rompe la schiena per te. E' semplicemente un dare/avere. Chi lo merita va premiato. Bisogna essere rigidi e fiscali con chi fa il furbo, con gli scansafatiche. Basterebbe avere del buon senso e non guardare sempre e solo l'aspetto economico.

    Secondo me a volte ti portano loro a fare il furbo.
    Solo oggi ho sentito dire: "eh a tizia bisogna darle un giorno a casa (lavorava 7 giorni su 7 cosa che non è possibile per legge) purtroppo è il contratto nazionale che lo prevede, fosse per me.."
     
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    CITAZIONE (Creeping Death @ 7/10/2014, 11:15) 
    Chiariamoci, io per "rompere il cazzo" intendo vedere qualcosa che non va e denunciarlo, non chiedere ferie e permessi. Quanti esempi ci sono di gente che ha fatto questo ed è stata sfanculata nella storia? Innumerevoli.

    Ok, questo è un altro discorso

    CITAZIONE (feticistanylon @ 7/10/2014, 11:35) 
    - se ne parlava in un altro topic, la CRONICA MANCANZA DI MENTALITA' IMPRENDITORIALE italiana. per motivi culturali, sociali, politici, però è un dato di fatto.

    e su questo temo che tu abbia ragione.
     
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    io porto la mia esperienza da postino, che è quella che più mi ha segnato. Parlo di postino alla TNT, quindi per privati (anche se le poste lo sono ormai)

    avevamo tutti quattro zone da finire in quattro giorni. Stipendi altissimi (minimo 1.300 euro massimo 2.400 per me, ma qualcuno è andato anche sopra). Ovviamente stipendio alto, ma messo in regola per quattro ore, assunto a tempo indeterminato dopo due mesi ma come socio lavoratore, niente contibuti per la disoccupazione, mille euro di rimborsi spesa sul totale (quindi in previdenza ci andavano 700 euro), si lavorava con la pioggia, con la neve, con dieci sotto zero. Il sabato (che in busta paga non esisteva) trovavano sempre un modo di farti lavorare, a volte trovavano pure il modo di mandarti (sempre in motorino, tuo ovviamente) a 40 km da casa a lavorare con la neve.
    Ho iniziato facendo tutto quello che mi chiedevano, iniziavo alle otto del mattino e appena finivo andavo in ufficio a smistarmi la roba. Mai avuto problemi, mai necessitato di qualcuno che dovesse coprire la mia zona. Poi ho iniziato ad accorgermi che c'erano persone che alle nove e mezza del mattino erano ancora in ufficio, di persone che bisognava aiutare a finire delle zone facili perchè si fermavano a bere il caffè cinque o sei volte durante il giorno o andavano lenti, che queste persone non sostituivano mai nessuno, il sabato non lavoravano e che stavano a casa due settimane per aver tolto un dente. E che in busta paga prendevano forse cento euro in meno di te. Che a volte non finivano le zone e ci tornavano il giorno dopo (mai successo).
    E il nostro responsabile (non datore di lavoro) era un cazzone ignorante che se se aveva la seconda media era già tanto, ed è diventato responsabile a 25 anni, perchè era grande amico del capo.
    In ufficio per risparmiare non accendevano manco il riscaldamento in inverno.
    Alla fine me ne sono andato via io, chi faceva il furbo è ancora là. Tanto se lavorano male portano la posta in ritardo, la gente pagherà le bollette scadute. Tanto fin quando si lamentano in due o tre, a loro che frega? Le banche o le multiutility risparmiano affidando la gestione della posta a TNT, che a sua volta risparmia sulle buste paga dei dipendenti (facendogli credere che li paga di più), cazzo gliene frega se i loro clienti pagano le bollette in ritardo. Anzi, magari pagano pure qualche euro di mora.
     
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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 7/10/2014, 21:55) 
    io porto la mia esperienza da postino, che è quella che più mi ha segnato. Parlo di postino alla TNT, quindi per privati (anche se le poste lo sono ormai)

    avevamo tutti quattro zone da finire in quattro giorni. Stipendi altissimi (minimo 1.300 euro massimo 2.400 per me, ma qualcuno è andato anche sopra). Ovviamente stipendio alto, ma messo in regola per quattro ore, assunto a tempo indeterminato dopo due mesi ma come socio lavoratore, niente contibuti per la disoccupazione, mille euro di rimborsi spesa sul totale (quindi in previdenza ci andavano 700 euro), si lavorava con la pioggia, con la neve, con dieci sotto zero. Il sabato (che in busta paga non esisteva) trovavano sempre un modo di farti lavorare, a volte trovavano pure il modo di mandarti (sempre in motorino, tuo ovviamente) a 40 km da casa a lavorare con la neve.
    Ho iniziato facendo tutto quello che mi chiedevano, iniziavo alle otto del mattino e appena finivo andavo in ufficio a smistarmi la roba. Mai avuto problemi, mai necessitato di qualcuno che dovesse coprire la mia zona. Poi ho iniziato ad accorgermi che c'erano persone che alle nove e mezza del mattino erano ancora in ufficio, di persone che bisognava aiutare a finire delle zone facili perchè si fermavano a bere il caffè cinque o sei volte durante il giorno o andavano lenti, che queste persone non sostituivano mai nessuno, il sabato non lavoravano e che stavano a casa due settimane per aver tolto un dente. E che in busta paga prendevano forse cento euro in meno di te. Che a volte non finivano le zone e ci tornavano il giorno dopo (mai successo).
    E il nostro responsabile (non datore di lavoro) era un cazzone ignorante che se se aveva la seconda media era già tanto, ed è diventato responsabile a 25 anni, perchè era grande amico del capo.
    In ufficio per risparmiare non accendevano manco il riscaldamento in inverno.
    Alla fine me ne sono andato via io, chi faceva il furbo è ancora là. Tanto se lavorano male portano la posta in ritardo, la gente pagherà le bollette scadute. Tanto fin quando si lamentano in due o tre, a loro che frega? Le banche o le multiutility risparmiano affidando la gestione della posta a TNT, che a sua volta risparmia sulle buste paga dei dipendenti (facendogli credere che li paga di più), cazzo gliene frega se i loro clienti pagano le bollette in ritardo. Anzi, magari pagano pure qualche euro di mora.

    sì, perché nelle aziende ed uffici statali invece è un paradiso :hihi:
     
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    no, ho specificato che eravamo privati perchè per il pubblico la questione cambia, anche a livello contrattuale.
    Anche se, per quanto possa valere poco, statisticamente, ora che ci ho a che fare quotidianamente, posso dire che i dipendenti del comune di Sassuolo lavorino benissimo.
    Anche perchè comunque, come ho saputo, se vogliono farti andare via anche dal comune, lo fanno.
     
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    Nel pubblico ovviamente è ancora peggio. Se tanti dipendenti pubblici dovessero andare nel privato gli verrebbe un coccolone ghghgh.

    Poi anche li c'è chi cazzeggia e chi "lavora" anche per gli altri come in tante aziende private. Il gran problema (mia mamma lavora nel pubblico) del pubblico è che quelli che dovrebbero controllare sono quelli che cazzeggiano più di tutti e sono "ricattabili" dai sottoposti per il loro cazzeggiare. C'è anche da riferire che per fortuna, anche se c'è ancora una marea di strada da fare, negli ultimi anni le cose sono un po' cambiate anche per loro.
     
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  12. the.hangman
     
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    giusto giovedì dove lavoro c'è stata una riunione dove sono intervenuti i grandi capi che ci hanno dato la buona notizia che il lavoro c'è,e almeno fino al 2019 siamo in una botte di ferro,dicendoci che degli stabilimenti in italia siamo quello con la qualità migliore,finito il loro intervento sono andati via ed ha iniziato a parlare il nostro direttore di stabilimento,facendoci vedere una bella tabella piena di numeri dove in basso a destra c'era un bel -30 mila, domandandoci se qualità a parte noi terremo aperto uno stabilimento per andare in perdita.

    questo perchè c'è gente che non segna il materiale di scarto,perchè non produce ,e dopo questo intervento si alza una collega ed esclama"il problema è che c'è gente che produce più del dovuto per farsi dire brava dal capo turno",e qualcuno ha pure applaudito.
    io sono stato zitto perchè altrimenti da una riunione diventava una carneficina,ma constatare che oggi chi lavora è denigrato è veramente demoralizzante,poi quando ciò è detto da chi quando viene messa a lavorare con chi lavora davvero chiede di rallentare che non ce la fa.

    ora secondo voi i capi turno a questa dipendente non la devono massacrare da un punto di vista lavorativo?ed è quello che accadrà,e io sinceramente non vedo l'ora,magari pure che lavori con me.

    purtroppo c'è la legge sulla privacy,ma sarei per mettere telecamere all'interno degli stabilimenti,almeno ci sarebbero le prove di chi cazzeggia,va in giro a parlare,va a fumare tutte le volte che vuole ecc.

    tanto inutile girarci intorno,chi lavora e sa fare il proprio lavoro non ha nulla da temere
     
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  13. miss.unpleasant84
     
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    Partendo dalla premessa che il tema iniziale è andato a farsi friggere più o meno dal terzo o quarto post, è verissima, e mi trova perfettamene d'accordo, la posizione di C@te ed un altro utente il cui nome non ricordo (e mi scuso per questo): il tema dell'articolo 18 è un NON tema. Semplicemente perchè il campo di applicazione in Italia è semplicemente irrisorio. A differenza di quello che Landini crede, le fabbriche in Italia da occupare si contano come i perizoma nel mio cassetto. Praticamente prossime all'estinzione.
    Il VERO tema è la disparità che i diversi lavoratori in Italia vivono.
    Parliamo di esempi concreti: the.hangman lavora in una grande azienda, soggetta all'articolo 18, io in una a gestione familiare, cioè dove l'articolo 18 semplicemente non esiste.
    Ora in caso di maternità: credete che la collega di the.hangman si faccia problemi a prendersi il max della maternità? e magari anticipata per possibili complicazioni? non credo proprio.
    Ora, la stessa domanda andate TUTTI a farla al mio titolare: nella migliore delle ipotesi ne uscite con un calcio in culo.
    E' questa la distorsione: il creare disparità. Che alimenta la leggittima reticenza dei datori di lavoro vs i dipendenti e il terrore psicologico di certi dipendenti ad accampare elementari diritti. E' vero che questo non deve diventare un alibi per far firmare lettere di licenziamento in bianco, non tutti i dipendenti sono stronzi, ma quanti dipendenti sono meritevoli di lavori forzati come in Alabama?
    In Italia, è verissimo, il lavoro è un diritto. Ma mai un dovere.
    E quindi non posso esimermi dal chiedermi dove sia stato il sindacato finora: che Renzi lo voglia sopprimere mi vede d'accordo; o quanto meno responsabilizzarlo e imporgli ad impegnarsi attivamente affinchè collabori agli utili dell'azienda. Non vorrei dire una sciocchezza, ma credo che in Germania sia così. Se tutti si danno da fare, l'azienda cresce, altrimenti danno via il culo tutti.
     
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    Ora in caso di maternità: credete che la collega di the.hangman si faccia problemi a prendersi il max della maternità? e magari anticipata per possibili complicazioni? non credo proprio.
    Ora, la stessa domanda andate TUTTI a farla al mio titolare: nella migliore delle ipotesi ne uscite con un calcio in culo.

    mia moglie in un ufficio di due impiegate (lei + collega) si è presa la maternità anticipata.
     
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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 12/10/2014, 23:20) 
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    Ora in caso di maternità: credete che la collega di the.hangman si faccia problemi a prendersi il max della maternità? e magari anticipata per possibili complicazioni? non credo proprio.
    Ora, la stessa domanda andate TUTTI a farla al mio titolare: nella migliore delle ipotesi ne uscite con un calcio in culo.

    mia moglie in un ufficio di due impiegate (lei + collega) si è presa la maternità anticipata.

    fortuna. Non tutte hanno la possibilità di farlo senza rischiare le dimissioni (firmate in bianco prima) o di essere cacciate alla minima scusa.
     
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