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Dude.
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no in effetti il tuo commento era l'unico in cui questa caratteristica era presentata in senso "neutro", né come un pro né come un contro, che poi è anche come la vedo io francamente.
"Human Alchemy" è davvero il brano peggiore del disco, sono d'accordissimo. oltre che statica è anche molto approssimativa sotto il profilo melodico e, a differenza di altri brani, non ha nemmeno un sound particolarmente intrigante.. -
.Più in generale, nelle mie abitudini mi capita più di ascoltare pezzi a caso di vari gruppi piuttosto che album lineari, a volte anche cambiando genere tra un brano e l'altro.
ormai mi capita spesso.
Probabilmente avessi ascoltato solo alcune delle prime tracce di questo disco ne sarei rimasta folgorata. Però ciò che lo penalizza è la divisione marcata tra la prima parte e la seconda. -
.comunque chi ha citato David Byrne lo ha fatto in riferimento a qualche brano in particolare? forse proprio "Beating of Hearts"?
Lo ha citato Bottle, ma penso proprio si riferisse in particolare a "beating of hearts". Devo dire che anche io ho avuto la stessa impressione, con quel modo di cantare stralunato e robotico al tempo stesso.
Tra l'altro quoto un po' tutti, oltre ad essere un pezzo di grande impatto è proprio una bella canzone, arrangiata impeccabilmente!. -
Dude.
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ha anche un ritmo un po' tribale e delle chitarre taglienti che potrebbero ricordare i Talking Heads 79-80, solo a livello di sound però perché lo sviluppo del brano poi c'entra poco secondo me . -
Bottigliå.
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Oltre che nella prima in cui fa più talking heads, anche in great fire e in quella dopo me lo ricorda molto (ma il Byrne più recente in questo caso), e per ora sono anche i pezzi che preferisco . -
**AlenA**.
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A me è piaciuto. È da molti giorni che fa da sottofondo mentre lavoro. Un pop sofisticato lo chiamerei
Non è un capolavoro, alcune canzoni passano e non lasciano nulla, però a me e piaciuto. Non conoscevo questo gruppo. -
.ha anche un ritmo un po' tribale e delle chitarre taglienti che potrebbero ricordare i Talking Heads 79-80, solo a livello di sound però perché lo sviluppo del brano poi c'entra poco secondo me
per quanto mi riguarda ho colto solo la similitudine sul piano vocale, anche se effettivamente potremmo estenderla al "sound" in generale.
Adesso sono difrettissssima, ma domani scriverò un altro paio di righe su questo disco che, alla fine, non mi è dispiaciuto per niente!. -
marcodonà.
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Alcune note sparse, come mi sembra il formato consenta ed incoraggi.
1. Sequenza iniziale un paro di palle! Il brano migliore è In Loving Memory of a Name, con quel fraseggio angoloso e saltellante che si apre nel titolo, con cambio di tonica e un interplay di piano e basso da vendere in gioielleria.
2. Beating of Hearts è l'idea di Travels in Nihilon (su Black Sea) trasformata in canzone radiofonica. Straordinaria. E secondo me non proprio Talking Heads, a parte la patina etnica percussiva; ma qui come atmosfera siamo molto più a oriente. Se devo cercare un parallelo forse i migliori Echo & the Bunnymen...ma anni luce. Anche qui un cambio di tonalità assurdo.
3. Ladybird. Qui il contrario di In loving eccec: melodia aperta (e ridicolina) che in pochi passaggi si chiude nell'accordo saturo su cui gironzola il riff di chitarra e voce. Un'altra canzone che vorrei avere scritto io.
4. il disco non è per niente divagante: ci sono due autori. Solo Wonderland è singolare ma principalmente a causa della timbrica, che la rende particolarmente appetibile in questi anni di revival 80s (è probabilmente per questo che ha attirato l'attenzione, oltre che per la posizione).
5. la prospettiva diacronica / "storica" non è la migliore da cui partire per confrontarsi con gli XTC. Io mi sono poi convinto negli anni che sia la peggiore per confrontarsi con qualsiasi fenomeno musicale, dato che a) la grande "storia" di cui parliamo corrisponde circa alla metà degli anni di vita di mia nonna, sia pace all'anima sua; b) gli schemi su cui ho affaticato le orecchie per secoli seguendo movimenti e rivoluzioni sono un prodotto di influenza (indiretta, o spesso anche diretta) sul giornalismo di settore da parte della propaggine pubblicitaria dell'industria discografica.
6. Great Fire: ecco, forse vengono da qui - dalla "strofa" - i Talking Heads che qualcuno ha citato. Qui i giochi di tonalità sono un po' più da scolarino, ma rimane un brano piuttosto solido. Troppo lunga.
7. Love on a Farmboy's Wages è deliziosa. Forse l'unico brano che potrebbe stare su English Settlement. Fa proprio profumo di letamaccio.
8. oggi non sono riuscito a non mangiare carboidrati a pranzo.
9. so che c'è qui un grandissimo fan di Deliver Us From the Elements: io non sono ancora molto convinto dallo sviluppo e dall'arrangiamento.
10. che merda Funk Pop a Roll
Per qualcuno che volesse vedere che facce da pirla hanno gli XTC, ecco il grande video promozionale di Beating of Hearts:. -
Dude.
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no, è il ritornello di Great Fire a fare Talking Heads! pensala al fianco di quelle canzoncine sciocche su Talking Heads 77, tipo "Who is it", "Don't worry about the government", "Tentative decisions". ha proprio lo stesso incedere.
lo vedi come un cambio di tonalità quello di "Beating of hearts"? secondo me è termine improprio: il brano ha questo sapore orientale proprio perché è giocato su un bordone su cui la melodia "becca" di volta in volta note che alludono a scale differenti. il più clamoroso (forse è proprio il passaggio a cui ti riferisci) è quando "You have heard", che inizia con un mood - più o meno - minore armonico si apre clamorosamente in maggiore su "this and every world".. -
marcodonà.
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lo vedi come un cambio di tonalità quello di "Beating of hearts"? secondo me è termine improprio: il brano ha questo sapore orientale proprio perché è giocato su un bordone su cui la melodia "becca" di volta in volta note che alludono a scale differenti. il più clamoroso (forse è proprio il passaggio a cui ti riferisci) è quando "You have heard", che inizia con un mood - più o meno - minore armonico si apre clamorosamente in maggiore su "this and every world".
è quel passaggio: ma quel maggiore di this dopo sta fermo.
E' una cassetta di legno. Ci mette un piede sopra per andare in rit.
Non sono convinto che il ritornello di Great Fire sia byrniano. Troppo arioso.. -
Dude.
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scusa non proprio il ritornello, intendevo la parte immediatamente precedente, più serrata, contestuale al passaggio in 4/4 . -
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L'ho ascoltato senza che mi lasciasse molto addosso, anzi, alla fine mi sono purtroppo distratto. Lo riascolterò più attentamente senz'altro, ma la prima sensazione è che il "pop estremamente ragionato" (perdonatemi il termine improprio) non faccia troppo per me. O il pop lo fai "come viene", oppure credo che, se devi "ragionare", ci sia di meglio da pensare. Questo senza nulla togliere alla qualità di alcuni brani e dei musicisti stessi, ovviamente. Però è un discorso che farei, mutatis mutandis, anche per gruppi come i Toto ad esempio: brani lavorati e levigati come perle, ma che alla fin fine sono rockettoni da fine '70-inizio '80. . -
Dude.
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O il pop lo fai "come viene", oppure credo che, se devi "ragionare", ci sia di meglio da pensare.
rispetto la tua opinione, ma questa frase è lo sdoganamento dei vari Ligabue e altri cazzari. -
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Ma no dai, sono per la via di mezzo. Credo che sia possibile fare del pop "di qualità" anche senza star lì a cesellare e patinare ogni singolo brano.. -
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Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta
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i Queen ci riuscivano benissimo.