Motomondiale 2023

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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    Moto3 Austin vittoria per Ortolà, secondo Masia, poi Artigas. Suzuki fratturato

    Lo spagnolo del team Angeluss conquista il primo successo in carriera, precedendo i due connazionali, dopo una grande rimonta. Un solo italiano a punti: Riccardo Rossi, 15°
    Paolo Ianieri

    16 aprile 2023 - MILANO
    Grande, grandissimo Ivan Ortolà, in una gara della Moto3 a Austin da nervi forti che si è decisa solo all’ultimissima curva. A spuntarla è chi, alla prima curva dopo il via, sembrava spacciato, quell’Ortolà che nell’impostare il cambio di direzione aveva perso per un attimo il controllo della sua KTM, con una violenta sbacchettata che quasi lo aveva disarcionato. Era precipitato 21°, ma in quel momento lo spagnolo, mai vincitore di una gara, ha iniziato il suo capolavoro. Mentre davanti a tutti Ayumi Sasaki provava a scappare, tallonato da Jaume Masia, Diogo Moreira, Daniel Holgado e Xavier Artigas, Ortolà giro dopo giro recuperava posizione, riportandosi sul gruppetto di testa.

    L'ERRORE DI SASAKI—
    I sei di testa sono rimasti compatti fino a tre giri dal termine, quando Masia ha provato a rompere gli indugi attaccando Sasaki, con Ortolà agevole 3°. Sasaki non ci stava, si riportava in testa ma subito dopo combinava un bel pasticcio, con un high-side che lo metteva fuori gioco, venendo sfiorato di un nulla da Masia che perdeva terreno e sembrava ormai fuori gioco. E invece no. Il pilota della Leopard ci credeva e in un giro in mezzo si riportava sul gruppo di testa, provando a giocarsi la vittoria. Nel gioco di scie e staccate, con sfioramenti da brividi, alla fine però usciva vincitore Ortolà, che all’ultima curva guadagnava quel paio di metri sufficienti a garantirgli il successo, il primo suo e del team italiano Angeluss, con Masia che a sua volta artigliava un gran secondo posto, e Artigas che proprio in volata aveva la meglio su Moreira. Quinto, Holgado, che resta al comando del Mondiale a quota 49 in coabitazione con Moreira.

    MALE GLI ITALIANI— Gara da dimenticare per gli italiani, il migliore alla fine è Riccardo Rossi, 15°, mentre Stefano Nepa è stato coinvolto in un incidente all’ultima curva, buttato giù da David Munoz mentre occupava l’11esima posizione. Per l’abruzzese compagno di Ortolà, ancora non al meglio dopo il brutto incidente dello scorso novembre in Malesia una brutta botta che lo ha portato al centro medico. E nell’ospedale del circuito è finito anche Tatsuki Suzuki, vincitore due settimane fa in Argentina, che in un high side alla velocissima curva 5, nella quale ha distrutto la moto, si è procurato anche due piccole fratture al piede sinistro.
     
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    Moto2 Austin: Acosta brucia al fotofinish Arbolino che resta leader del Mondiale

    Lotta ruota a ruota tra lo spagnolo che all'ultimo giro beffa l'italiano di soli 146 millesimi. Ma Tony rimane in testa alla classifica con 7 punti di vantaggio sul rivale. Bendsneyder alla novantesima gara in Moto2 centra per la prima volta il podio
    Mario Salvini

    Centoquarantasei millesimi: un’inezia. La distanza tra Pedro Acosta, vincitore per la seconda volta su tre gare, e Tony Arbolino, secondo. Un nulla inversamente proporzionale allo spettacolo che hanno dato i due protagonisti. In una volata a due, le ruote incollate, che ha dato tutta l’idea di essere il trailer dell’intero campionato. Così come testimonia la classifica che adesso dice: Arbolino 61, Acosta 54. Con un corollario: se tutti dicono, giustamente, che Pedro è la Next Big Thing, il nuovo-Marquez, Tony, capace di battagliare con lui al millesimo di secondo, non è tanto da meno. Le rivedremo in MotoGp. E intanto che li gustiamo in Moto2.

    VOLATA PURE PER IL PODIO—
    Volata anche per il terzo gradino. Con Bo Bendsneyder che ha infilato Jeremy Alcoba. Per l’olandese è il terzo podio in carriera, il primo in Moto2, al novantesimo GP nella categoria (!). Gran quinto posto per Fermin Aldeguer, venuto su dalla 11a posizione al via. Nono posto per celestino Vietti che ha sofferto tanto quella partenza infelice e forse ancor di più il vedersi sfrecciare di fianco Arbolino. Quattordicesimo Dennis Foggia.

    LA GARA— Al via è balordo lo scatto dalla pole di Celestino Vietti, inghiottito dal gruppone. Al contrario ottimo quello di Pedro Acosta e Alonso Lopez, e soprattutto quello dello stesso Arbolino che dalla ottava piazzola in due curve è balzato alle spalle dei due spagnoli. Lopez davanti, dunque, ma non è durato nemmeno un giro: Acosta lo ha infilato subito. Lopez si è auto eliminato con un errore, probabilmente una sfollata, che lo ha precipitato indietro. Ed è cominciato lo show a due. In quel duello che, come si diceva, ha riassunto in una gara il tema che, a occhio, caratterizzerà tutto il campionato. A lungo è rimasto davanti Tony, fino al giro 15, quando ha commesso un errore e prontamente Pedro lo ha passato. Ma alla curva 12 della stessa tornata, alè: di nuovo Arbolino in testa. Tutta la gara così, attaccati, in fuga. Fino all’ultimo passaggio alla stessa 12, dove Acosta ha piazzato l’attacco decisivo. Che gli è riuscito. 'Arbo' è rimasto appiccicato, addosso. Con la chiara intenzione di buttare tutto nell’ultima curva. Ci ha provato, Acosta ha chiuso da fenomeno. E ha messo la ruota anteriore davanti. Di quei 146 millesimi che riassumono tutto il gusto che ci aspetta da qui alla fine.

    ORDINE D'ARRIVO MOTO2— Così al traguardo delle GP delle Americhe di Moto2 a Austin (prime posizioni):
    Pedro Acosta (Spa) Kalex in 34'42"879
    Tony Arbolino (Ita) Kalex a 0"146
    Bo Bendsneyder (Ola) Kalex a 5"851
    Jeremy Alcoba (Spa) Kalex a 6"049
    Filip Salac (R.Cec) Kalex a 7"462
    Fermin Aldeguer (Spa) Boscoscuro a 7"668
    Alonso Lopez (Spa) Boscoscuro a 7"715
    Aron Canet (Spa) Kalex a 8"078
    Celestino Vietti (Ita) Kalex a 11"114
    Miguel Gonzalez (Spa) Kalex a 12"561

    CLASSIFICA MOTO2— Così nella classifica del Mondiale Moto2 dopo tre gare (prime posizioni):
    Tony Arbolino (Ita) 61 punti
    Pedro Acosta (Spa) 54
    Aron Canet (Spa) 41
    Filip Salac (R. Cec.) 33
    Alonso Lopez (Spa) 29
    Jake Dixon (GB) 26
    Manuel Gonzalez (Spa) 22
    Somkiat Chantra (Tha) 20
    Jeremy Alcoba (Spa) 19
    Albert Arenas (Spa) 19
     
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    MotoGP Spagna, Binder è una furia nella Sprint. Sul podio Bagnaia e Miller

    Vittoria del sudafricano della Ktm dopo una lotta durissima con il compagno di squadra australiano, terzo alla fine. Bezzecchi resta in testa al Mondiale. Caduta per il poleman Espargaro con l'Aprilia

    Massimo Brizzi
    2-2, moto al centro. Brad Binder vince sulla Ktm la Sprint Race del GP Spagna di MotoGP a Jerez, dopo una corsa caratterizzata dall'incidente al primo giro del primo via che ha coinvolto Franco Morbidelli (Yamaha), Marco Bezzecchi (Ducati VR46), Augusto Fernandez (GasGas) e Alex Marquez (Ducati Gresini), e coglie il secondo successo stagionale nella gara del sabato. Esattamente lo stesso bottino di Francesco Bagnaia, 2° sulla Ducati dopo una corsa intelligente: Pecco ha fatto sfogare le Ktm e atteso il finale per passare Jack Miller, terzo, per la posizione d'onore. "Va bene così, il rischio di perdere l'anteriore era elevato e abbiamo gestito tutto al meglio". A terra Aleix Espargaro, autore della pole, quando era in quinta posizione, mentre Marco Bezzecchi grazie al nono posto resta leader del Mondiale, anche se con soli 3 punti di margine su Bagnaia.

    KTM PROTAGONISTA—
    La Ktm è stata la grande protagonista della sprint spagnola, format che evidentemente le si addice, visto i due successi centrati nella nuova gara breve, in entrambi i casi con Binder. Al di là della prestazione del sudafricano, tutta la casa di Mattighofen ha brillato: Jack Miller è stato buon terzo dopo una gara a lungo in testa prima di una sbavatura nel finale che lo ha relegato sul gradino più basso; Dani Pedrosa è ottimo sesto al rientro da wild card, a confermare che la migliore prestazione del venerdì mattina non era stata casuale.

    APRILIA, PECCATO— La Ducati piazza due moto nei primi quattro, con Jorge Martin aggressivo e 4°, mentre l'Aprilia non va oltre il 5° posto con l'RS-GP targata RNF di Miguel Oliveira: la casa di Noale può un po' recriminare, visto che il poleman Aleix Espargaro ha terminato la sua gara nella ghiaia e che Maverick Vinales, che nel finale era il più veloce in pista, ma dopo aver accumulato troppo ritardo in avvio, ha chiuso 7°, salendo però al terzo posto nel Mondiale.

    DELUSIONE HONDA E YAMAHA— Delusione per Honda e Yamaha: la prima moto di Tokyo è al 13° posto con Alex Rins che due settimane fa vinceva ad Austin; peggio è andata a Joan Mir, ancora una volta a terra nel difficilissimo affiatamento con una moto complessa da gestire. Yamaha a picco: Fabio Quartararo è 12° e furente con il team ("In squadra nessuno si arrabbia sul serio") e Franco Morbidelli 16° dopo la paura del primo via.

    LA GARA E LA GRANDE PAURA— La gara ha vissuto, infatti, dello spavento della prima partenza, con la collisione innescata dal contatto fra Morbidelli e Alex Espargaro, con il coinvolgimento di Augusto Fernandez e soprattutto Marco Bezzecchi. Paura per il leader del Mondiale, ma sollievo nel vederlo subito in piedi. Al secondo via le Ktm mettono subito le cose in chiaro, prendendo la vetta della gara e lottando fra loro: prima il leader è Miller, poi il testimone e la vittoria passa a Binder, davvero aggressivo ed efficace. Bagnaia sfrutta il massimo e coglie un bel 2° posto (complice un dritto di Miller), mentre Pedrosa rispolvera l'antico splendore, regalandosi un bel 6° posto. Bezzecchi, passata la paura, precede il compagno Luca Marini e Fabio Di Giannantonio, conservando la vetta del Mondiale per 3 punti. Molto in ombra Quartararo: la sua Yamaha resta un enigma. Domani si replica sulla lunga distanza.

    MOTOGP, SPRINT RACE JEREZ: LA CLASSIFICA— La classifica della Sprint Race a Jerez
    Brad Binder, KTM
    Francesco Bagnaia, Ducati 0.428
    Jack Miller, KTM 0.680
    Jorge Martin, Ducati Pramac 0.853
    Miguel Oliveira, Aprilia RNF 1.638
    Daniel Pedrosa, KTM 1.738
    Maverick Viñales, Aprilia 3.248
    Johann Zarco, Ducati Pramac 3.380
    Marco Bezzecchi, Ducati VR46 5.711
    Luca Marini, Ducati VR46 7.015
    Fabio Di Giannantonio, Ducati Gresini 7.174
    Fabio Quartararo, Yamaha 7.467
    Alex Rins, Honda Lcr 9.867
    Raul Fernandez, Aprilia RNF 11.550
    Stefan Bradl, Honda 15.455
    Franco Morbidelli, Yamaha 15.849
    Augusto Fernandez, GasGas Tech3 15.969
    Iker Lecuona, Honda 25.356
    Jonas Folger, GasGas Tech3 25.530
    Joan Mir, Honda rit.
    Aleix Espargaro, Aprilia rit.
    Alex Marquez, Ducati Gresini rit.
    Takaaki Nakagami, Honda Lcr rit.

    MOTOGP, LA CLASSIFICA MONDIALE DOPO IL GP DI JEREZ— Questa la classifica mondiale dopo la Sprint Race di Jerez (prima posizioni)
    Bezzecchi 65
    Bagnaia 62
    Vinales 48
    Rins 47
    Zarco 46
     
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    Moto2 GP Spagna, pole di Lowes. Il primo italiano è Vietti, 7°. Arbolino scatta decimo

    Il britannico del team VDS in qualifica precede Acosta e Dixon. Celestino in terza fila, mentre l'italiano leader del Mondiale è decimo
    Dal nostro inviato Paolo Ianieri

    29 aprile 2023 - JEREZ DE LA FRONTERA (SPAGNA)
    Grande, imprendibile Sam Lowes, vero dominatore della qualifica della Moto2. L’inglese del team Marc VdS con un tempo di 1’40”750 si è infatti lasciato alle spalle per oltre mezzo secondo, 578 millesimi, un abisso, il migliore del resto del gruppo, ovvero Pedro Acosta, che comunque domani potrà scattare dal centro della prima fila, con l’obiettivo di recuperare punti pesanti al Tony Arbolino, l’attuale leader del Mondiale che lo precede in classifica.

    ARBOLINO DECIMO—
    Per il milanese compagno di Lowes, infatti, niente di meglio del 10° tempo a 1”012 dall’inglese e domani sarà chiamato agli straordinari. Un altro inglese, Jake Dixon, con il 3° tempo, completa la prima fila.

    VIETTI SETTIMO— Il miglior pilota italiano è Celestino Vietti, 7° con la Fantic. Lontani, lontanissimi, invece, Dennis Foggia e Lorenzo Dalla Porta, eliminati già durante la Q1: il romano dell'Italtrans partirà 24°, il toscano a cui è succeduto nel team bergamasco, 25°.
     
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    Moto3 GP Spagna: Oncu in pole a Jerez. Fenati, quarto, è il primo degli italiani

    Il turco della Ktm si conferma in gran forma: in qualifica precede Ortolà e Munoz, poi caduto e portato via in barella. L'ascolano è l'unico italiano nei 10, settimo il leader del Mondiale, Holgado
    Dall'inviato Paolo Ianieri

    29 aprile 2023 - JEREZ DE LA FRONTERA (SPAGNA)
    Sarà Deniz Oncu a partire dalla pole position domani mattina nel GP di Spagna della Moto3, al termine di una qualifica nella quale il turco del team Ajo KTM ha confermato la grande sintonia con questa pista. Oncu ha ottenuto un tempo di 1’45”668, 115 millesimi più veloce di Ivan Ortolà e 297 di David Munoz, che però proprio all’ultimo tentativo è caduto all’ultima curva, sbalzato di sella dopo uno svarione sul cordolo che gli ha procurato una brutta distorsione alla caviglia sinistra, venendo portato via in barella.

    QUARTO FENATI—
    Alle loro spalle, ottima prestazione, e finalmente viene da dire, di Romano Fenati, che qui 11 anni fa alla sua seconda gara iridata dominò, diventando – troppo presto – Talentino, una comparazione con Valentino Rossi che gli ha fatto più male che bene. Alle sue spalle in seconda fila partiranno Jaume Masia e Ryusei Yamanaka.

    MIGNO E BERTELLE— Solo altri due gli italiani in Q2, con Andrea Migno autore del 15° tempo e Matteo Bertelle, caduto anche rovinosamente nell’ultimo giro utile, 17°. Tra i due, Tatsuki Suzuki, vincitore in Argentina. Il leader del Mondiale, Daniel Holgado, scatta settimo.
     
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    MotoGP Spagna, Bagnaia implacabile: vince e va in testa al Mondiale. Sul podio Binder e Miller

    Il cambio di passo nella parte finale della gara, il campione del mondo della Ducati impone la sua legge e firma la seconda vittoria stagionale. Caduto Bezzecchi

    30 aprile 2023
    Pecco Bagnaia leone di Spagna: con la sua Ducati si impone nel GP di Jerez della MotoGP mettendo in riga le Ktm di Brad Binder, gran secondo, e Jack Miller, terzo, che hanno brillato per buona parte della corsa. Straordinario Pecco nelle due fasi, sia l'attacco, con il sorpasso decisivo al sudafricano a 4 giri dal termine, sia la difesa, con un'ottima copertura delle linee all'ultima curva. Con il secondo successo stagionale, il campione del mondo in carica torna leader del Mondiale: è ora a 87 punti, contro i 65 di Marco Bezzecchi, scivolato quando lottava per la top-10, e i 62 di Brad Binder, che riparte da Jerez con ambizioni superiori al ruolo di outsider.

    INCIDENTE E BANDIERA ROSSA—
    Ai piedi del podio c'è Jorge Martin, quarto, che ha preceduto l'Aprilia del poleman Aleix Espargaro, la Ducati VR46 di Luca Marini e la Ktm della wild card terribile Dani Pedrosa, gran 7° da 'pensionato' a confermare la bontà del rendimento della moto di Mattighofen sul tracciato andaluso. Nella top-10 anche Alex marquez, Takaaki Nakagami e Fabio Quartararo, protagonista di una domenica difficile. Il francese della Yamaha è stato infatti la miccia dell'incidente che ha portato all'esposizione della bandiera rossa al primo via: ha perso l'anteriore della sua M1 in ingresso della curva 2, stretto a panino fra Bezzecchi e Miguel Oliveira, cadendo e tirando giù pure il portoghese dell'Aprilia RNF. Gara fermata con bandiera rossa, Oliveira al centro medico (lussazione omero della spalla destra), Quartararo zoppicante, ma in condizione di prendere parte al nuovo via, in cui viene anche sanzionato da un Long Lap Penalty davvero eccessivo.

    DECISIONI DISCUTIBILI— L'errata esecuzione di questa penalità, il francese tocca la linea bianca, zavorra la gara di Quartararo, ma la prestazione resta opaca e la sanzione dubbia. Esattamente come pare discutibile la decisione di imporre a Bagnaia la restituzione di una posizione a Miller (8. giro) dopo un sorpasso deciso, ma nei limiti dell'agonismo. Bravo Pecco a non disunirsi, rimontare gradualmente su un Binder che sembrava in grado di fare il bis del trionfo nella Sprint Race del sabato, e conquistare la corsa.

    TUTTO ALLA CURVA 13— Il teatro del capolavoro di Bagnaia è la curva 13, l'ultima: è lì che che a 4 giri dalla fine il campione del mondo della Ducati trova il varco per passare, quasi con la moto di traverso, Binder, ed è lì che all'ultimo passaggio difende la linea senza concedergli un varco per affondare il colpo.

    IL MARCHIO DI BAGNAIA— Gara piuttosto lineare, con le Ktm a lottare fra loro nelle prime fasi e Bagnaia bravo a risalire con temperamento. La Ducati si riprende la scena, la Ktm dà un segnale forte e l'Aprilia resta vicina alla vetta, senza avere ancora però quel quid in più per starci stabilmente, come dimostra il cedimento che nel finale ferma Maverick Vinales. Con una Yamaha alle prese con seri problemi, piange pure la Honda: Stefan Bradl, 14°, è il migliore della casa di Tokyo, con Joan Mir e Alex Rins che vanno a terra. In vista di Le Mans, fra due settimane, il timbro della Ducato numeri 1 di Bagnaia sta già marchiando il campionato.
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    Moto2 GP Spagna: vittoria di Lowes. Acosta è 2° e aggancia in vetta Arbolino, 4°


    Il britannico del team VDS si impone a Jerez precedendo lo spagnolo, che raggiunge in vetta al Mondiale l'italiano. Terzo Lopez
    Dall'inviato Paolo Ianieri

    30 aprile 2023
    Un monologo. È quello mandato in scena da Sam Lowes nel GP di Spagna della Moto2, in una di quelle giornate nelle quali l’inglese è capace di girare a un livello superiore a tutti. Lo aveva fatto capire nelle prove, il pilota del team Marc VdS e in gara lo ha ribadito, gran via, fuga iniziale assieme a Pedro Acosta e poi, con un ritmo insostenibile anche per lo spagnolo della KTM Ajo, un allungo crescente: alla fine sarà di 2”841 il margine tra Lowes e Acosta, con il terzo sul podio, Alonso Lopez con la Speed Up di Luca Boscoscuro, che chiude a quasi 10” dal vincitore.

    ARBOLINO RESISTE IN VETTA—
    Una vittoria, quella di Lowes, arrivata a 8 anni e 18 giorni dalla prima nella categoria, sempre qui in Spagna. E invece una gara che vede interrompersi la striscia di 5 podi consecutivi di Tony Arbolino, che in un weekend complicato che lo ha visto scattare dal 10° posto delle qualifiche alla fine deve “accontentarsi” solo del 4° posto. Tredici punti che comunque consentono a Tony, bravo a resistere nel finale al tentativo di ritorno di Aron Canet, di mantenere il comando della generale, seppure appaiato a 74 punti con Acosta. Terzo in generale proprio Canet, staccato però di 22 punti a quota 52.

    GLI ALTRI ITALIANI— Arbolino è anche l’unico italiano a punti, visto che Dennis Foggia, ancora in difficoltà nella nuova categoria, ha chiuso al 18° posto con Lorenzo 25° e penultimo. Caduto invece nelle battute iniziali Celestino Vietti.

    MOTO2 GP SPAGNA, ORDINE DI ARRIVO— Così al traguardo del GP Spagna di Moto2:
    Sam Lowes (GB) Kalex in 35'45"107 alla media di 155,8 km/h
    Pedro Acosta (Spa) Kalex a 2"841
    Alonso Lopez (Spa) Boscoscuro a 9"618
    Tony Arbolino (Ita) Kalex a 10"163
    Aron Canet (Spa) Kalex a 11"056
    Jake Dixon (GB) Kalex a 11"923
    Somkhiat Chantra (Tha) Kalex a 12"586
    Albert Arenas (Spa) Kalex a 14"948
    Filip Salac (Cze) Kalex a 16"470
    Fermin Aldeguer (Spa) Boscoscuro a 18"550

    MOTO2 CLASSIFICA MONDIALE— Queste le prime posizioni nel Mondiale Moto2 dopo il GP Spagna a Jerez:
    Pedro Acosta (Spa) Kalex 74 punti
    Tony Arbolino (Ita) Kalex 74
    Aron Canet (Spa) Kalex 52
    Alonso Lopez (Spa) Boscoscuro 45
    Sam Lowes (GB) Kalex 43
    Filip Salac (Cze) Kalex 40
    Jake Dixon (GB) Kalex 36
    Somkiat Chantra (Tha) Kalex 29
    Albert Arenas (Spa) Kalex 27
    Manuel Gonzalez (Spa) Kalex 26
     
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    Moto3 GP Spagna, urlo Ortolà: vittoria davanti a David Alonso

    Lo spagnolo del team Angeluss concede il bis di Austin: secondo trionfo di fila, precedendo il colombiano e Masia. Nessun italiano fra i primi dieci
    Dall'inviato Paolo Ianieri

    Ci ha preso gusto Ivan Ortolà. Due settimane fa ad Austin lo spagnolo aveva vissuto la miglior giornata della sua vita, conquistando la prima vittoria della sua carriera – e dell’italianissimo team Angeluss -, in quella che era anche la sua prima apparizione sul podio. Se la prima vittoria ti cambia la vita, per Ortolà è decisamente cambiata come meglio non potrebbe, visto che quattordici dopo al termine della solita gara da fiato in gola della Moto3 – i primi sette piloti alla fine sono racchiusi in 738 millesimi – si porta a casa un altro grande trionfo.

    DECISIVO L'ULTIMO GIRO—
    Una corsa decisa come sempre nell’ultimo giro, con Ortolà che nel precedere di 34 millesimi David Alonso – primo pilota colombiano nella storia a salire su un podio – e di 215 Jaume Masia, si porta anche a casa la 700a vittoria iridata per la Spagna. Ai piedi del podio, ecco Ayumi Sasaki, che ci ha provato venendo però respinto, quindi José Rueda e Dani Holgado, che a un certo punto sembrava averne qualcosa di più, ma alla fine deve accontentarsi solo di un po’ di punti. Ma con i 59 in classifica, il pilota della Tech3 resta al comando della graduatoria generale, con 4 lunghezze su Diogo Moreira, oggi solo 10°, e 9 sullo stesso Ortolà.

    FENATI INDIETRO— Ci si aspettava una gara da protagonista da parte di Romano Fenati, che partiva in seconda fila, invece alla fine il pilota del team Snipers deve accontentarsi dell’11° posto. A punti, per l’Italia, anche Matteo Bertelle, 13°, Filippo Farioli, 14°, e Stefano Nepa, 15°. Chiude 17° invece Andrea Migno, caduta per Riccardo Rossi

    MOTO3 GP SPAGNA ORDINE DI ARRIVO— Così al traguardo del GP Spagna di Moto3:
    Ivan Ortolà (Spa) Ktm in 33'57"506 alla media di 148,4 Km/h
    David Alonso (Col) GasGas a 0"034
    Jaume Masia (Spa) Honda a 0"215
    Ayumu Sasaki (Giap) Husqvarna a 0"422
    Josè Antonio Rueda (Spa) Ktm a 0"549
    Daniel Holgado (Spa) Ktm a 0"640
    Xavier Artigas (Spa) CFMoto a 0"738
    Tatsuki Suzuki (Giap) Honda a 1"991
    Deniz Oncu (Tur) Ktm a 3"862
    Diogo Moreira (Bra) Ktm a 4"397
    Riders compete during the Moto3 race of the Spanish Grand Prix at the Jerez Circuit in Jerez de la Frontera on April 30, 2023. (Photo by JORGE GUERRERO / AFP)

    CLASSIFICA MOTO3— La classifica del Mondiale di Moto3:
    Daniel Holgado (Spa) 59 punti
    Diogo Moreira (Bra) 55
    Ivan Ortolà (Spa) 50
    Jaume Masia (Spa) 47
    Xavier Artigas (Spa) 41
    Tatsuki Suzuki (Giap) 35
    Josè Antonio Rueda (Spa) 30
    David Alonso (Col) 30
    Denis Oncu (Tur) 23
    Ayumu Sasaki (Giap) 23
    David Munoz (Spa) 20
    Stefano Nepa (Ita) 20
    Kaito Toba (Giap) 19
    David Salvador (Spa) 18
    Scott Ogden (GB) 17
     
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    se Bagnaia non fa cagate il mondiale lo vince con una mano legata dietro la schiena
     
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    MotoGP Francia, Martin da urlo nella Sprint. Sul podio Binder e Bagnaia

    Lo spagnolo della Pramac imprendibile nella minigara con la sua Ducati. Caduto Quartararo, idolo di casa

    13 maggio 2023 - MILANO
    Jorge Martin ha vinto la Sprint del GP Francia a Le Mans, quinta prova del Mondiale MotoGP 2023. Sul podio, dietro la sua Ducati del team Pramac, anche un solidissimo Brad Binder con la Ktm e Pecco Bagnaia, che resta leader del Mondiale. Caduto subito uno dei favoriti per la vittoria, Jack Miller con l'altra Ktm ufficiale, scivolato a metà gara l'idolo di casa Fabio Quartararo (Yamaha).
     
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    MotoGP Francia, mostruoso Bagnaia: è pole. Si rivede Marc Marquez, secondo

    A Le Mans il campione del mondo della Ducati brucia lo spagnolo della Honda nel finale delle qualifiche. Terza l'altra Desmosedici di Luca Marini. Solo tredicesimo Quartararo
    Dall'inviato Paolo Ianieri

    13 maggio 2023
    La voce del Padrone. Quella di Francesco Bagnaia, che al termine di una qualifica ricca di colpi di scena, proprio all’ultimo istante piazza un fantastico 1’30”705 e scalza per soli 58 millesimi da quella che sembrava una pole position ormai conquistata, Marc Marquez. Che al rientro alle gare dopo la frattura della mano destra di Portimao, conferma di essere sempre uno con cui fare i conti fino all’ultimo. E, altra grande notizia, per la Ducati e, soprattutto, per la VR46, il 3° tempo di Luca Marini, a 137 millesimi da Pecco e a 79 da Marc.

    RABBIA VINALES—
    Gode il campione del mondo della Ducati, mentre vorrebbe urlare la propria rabbia, invece, Maverick Viñales, che dopo un primo grandioso time attack che a metà dei 15’ della qualifica lo vedeva davanti a tutti, ha di fatto vista concludersi la propria qualifica nel momento in cui, uscito dal box, si è fermato alla fine della pit-lane per un problema della sua Aprilia. Alla fine, per Top Gun solo il 6° tempo, in un fine settimana nel quale ha comunque dimostrato di essere in gran forma. Davanti a Viñales in seconda fila ecco Jack Miller, 4° con la migliore delle KTM, e Jorge Martin, 5° con la Ducati Pramac. In terza fila ecco Marco Bezzecchi, che ha saltato tutta la FP3 dopo una caduta appena entrato in pista, Alex Marquez e Johann Zarco, quindi, in quarta, Brad Binder, sottotono rispetto a un ottimo venerdì, Aleix Espargaro, scivolato malamente all’inizio del suo ultimo run, e Augusto Fernandez.

    BEFFA QUARTARARO IN Q1— Una qualifica iniziata con la grande doppia sorpresa di Fabio Quartararo eliminato in Q1, 3° del turno alle spalle di Marini – ma la prestazione del fratello di Valentino era attesa – ma, soprattutto, di Augusto Fernandez, che con la sua KTM colorata GasGas ha dimostrato una crescita costante. Ventitré, i millesimi di distacco da Fernandez costati a Fabio, estremamente deluso, la casella numero 13 per la Sprint di oggi e della gara di domani. Quarto tempo per Takaaki Nakagami, quindi Fabio Di Giannantonio, Joan Mir, l’altra Yamaha di Franco Morbidelli e la terza Honda di Alex Rins, che ha preceduto un Danilo Petrucci in costante miglioramento in quello che è il suo rientro una tantum in MotoGP sulla Ducati di Enea Bastianini. Quindi, a chiudere la griglia, Lorenzo Savadori, a sua volta sostituto di Miguel Oliveira sull’Aprilia RNF, e Jonas Folger con la GasGas che, dal Mugello, dovrebbe tornare nelle mani di Pol Espargaro, che sta recuperando dal brutto infortunio del venerdì del GP del Portogallo e che la prossima settimana tornerà in sella su una KTM stradale.

    MOTOGP GP FRANCIA , I TEMPI DELLA QUALIFICA— La classifica della qualifica del GP di Francia della MotoGP:
    Pecco Bagnaia, Ducati 1'30.705
    Marc Marquez, Honda 1'30.763
    Luca Marini, Ducati VR46 1'30.842
    Jack Miller, KTM 1'30.984
    Jorge Martin, Ducati Pramac 1'31.023
    Maverick Viñales, Aprilia 1'31.120
    Marco Bezzecchi, Ducati VR46 1'31.173
    Alex Marquez, Ducati Gresini 1'31.275
    Johann Zarco, Ducati Pramac 1'31.298
    Brad Binder, KTM 1'31.445
    Aleix Espargaro, Aprilia 1'31.523
    Augusto Fernandez, GasGas Tech3 1'31.596
    Fabio Quartararo, Yamaha 1'31.366
    Takaaki Nakagami, LCR Honda 1'31.545
    Fabio Di Giannantonio, Ducati Gresini 1'31.718
    Joan Mir, Honda 1'31.810
    Franco Morbidelli, Yamaha 1'31.886
    Alex Rins, LCR Honda 1'31.959
    Danilo Petrucci, Ducati 1'32.092
    Lorenzo Savadori, Aprilia RNF 1'32.410
    Jonas Folger, GASGAS Tech3 1'33.605

    MOTOGP, LA GRIGLIA DEL GP FRANCIA— Questa la griglia di Sprint e GP dopo le qualifiche:
    Bagnaia (Ita/Ducati)-M. Marquez (Spa/Honda)-Marini (Ita/Ducati)
    Miller (Aus/Ktm)-Martin (Spa/Ducati)-Vinales (Spa/Aprilia)
    Bezzecchi (Ita/Ducati)-A. Marquez (Spa/Ducati)-Zarco (Fra/Ducati)
    Binder (Saf/Ktm)-A. Espargaro (Spa/Aprilia)-Fernandez (Spa/Ktm)
    Quartararo (Fra/Yamaha)-Nakagami (Giap/Honda)-Di Giannantonio (Ita/Ducati)
    Mir (Spa/Honda)-Morbidelli (Ita/Yamaha)-Rins (Spa/Honda)
    Petrucci (Ita/Ducati)-Savadori (Ita/Aprilia)-Folger (Ger/Ktm)
     
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    Moto2 GP Francia, pole di Lowes. Buon terzo Arbolino

    Il pilota britannico del team VDS in qualifica precede Alonso Lopez e Tony Arbolino. In seconda fila Acosta, 5°, e Vietti, 6°
    Dall'inviato Paolo Ianieri

    13 maggio 2023
    Lo aveva detto, Tony Arbolino, nell’intervista alla 'Gazzetta' di venerdì: “Le Mans è una pista dove attaccare per arrivare al Mugello da leader solitario del campionato”. Per ora, Tony sta rispettando i patti, ottimo terzo in qualifica alle spalle del compagno di squadra nel team Marc VdS, Sam Lowes, che dopo la vittoria di Jerez, punta al bis immediato e di Alonso Lopez. Tra Arbolino e Lowes, 262 millesimi, con Tony beffato per soli 17 dal pilota di Luca Boscoscuro. In seconda fila, ecco Filip Salac, Pedro Acosta, co-leader del Mondiale con Arbolino, e Celestino Vietti, con la Fantic, staccato di 387 millesimi da Lowes.

    IN DIFFICOLTÀ—
    Continua invece il periodo di difficile adattamento di Dennis Foggia, con il romano del team Italtrans che in Q1 non è andato oltre il 9° tempo, a 669 dallo spagnolo Fermino Aldeguer, per un 23° posto sulla griglia di domani. Due posti più dietro, 25°, scatterà invece Lorenzo Dalla Porta
     
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    Moto3, Sasaki si prende la pole ma Migno è lì: secondo

    L'italiano a caccia del primo successo stagione, scatterà dietro il giapponese. Terzo Holgado. Nepa undicesimo
    Dal nostro inviato Paolo Ianieri

    13 maggio 2023
    Ayumi Sasaki scatterà dalla pole position domani mattina per la gara della Moto3 che aprirà la domenica del GP Francia a Le Mans. Con un tempo di 1’41”630, il giapponese del team Intact ha preceduto con la sua Husqvarna per mezzo secondo un ottimo Andrea Migno. Alle spalle del romagnolo del team Cip, passato assieme a Stefano Nepa dalla tagliola della Q1 e poi caduto all’ultimo tentativo mentre cercava, inutilmente, di migliorare il proprio tempo, ecco poi lo spagnolo Daniel Holgado.

    GLI ALTRI DI MOTO3—
    Quindi, in seconda fila, altri tre pretendenti al podio di domani: il brasiliano Diogo Moreira e gli spagnoli Ivan Ortolà e Jaume Masia. Più indietro gli altri tre italiani entrati in Q2: Nepa ha ottenuto l’11° tempo proprio davanti a Romano Fenati, mentre Filippo Farioli non è andato oltre il 17° tempo, al centro della sesta fila di domani. Saranno costretti a una gara complicata, invece, Matteo Bertelle e Riccardo Rossi, che domani scatteranno 21° e 22°.
     
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    Francia, vittoria strepitosa di Bezzecchi: va a -1 da Bagnaia che cade come Marquez

    A Le Mans l'italiano della Ducati VR46 si impone in una gara ricca di colpi di scena, con contatto Bagnaia-Vinales che elimina entrambi. Pecco resta leader iridato, con 1 punto su Bez. A podio le Ducati Pramac di Martin e Zarco
    Massimo Brizzi

    14 maggio 2023
    Emozioni e colpi di scena a Le Mans, dove dopo una gara da cardiopalma Marco Bezzecchi conquista un successo straordinario nel GP numero 1000 della storia del Motomondiale che lo rilancia nel campionato. Il pilota della Ducati VR46 vince in progressione, precedendo sul podio le Desmosedici Pramac di Jorge Martin e Johann Zarco, dopo brividi a raffica. Il principale è legato al contatto che al 6. giro elimina Maverick Vinales e Francesco Bagnaia, con contorno di spintoni fra i due, poi appacificatisi al rientro ai box. Con la 'x' Pecco resta comunque leader del Mondiale, ma con 1 solo punto di vantaggio su Bezzecchi che fa il bis della vittoria in Argentina e alimenta sogni maestosi. Out pure Jack Miller e soprattutto Marc Marquez, scivolato al penultimo giro dopo una prestazione orgogliosa e generosa nel tentativo di resistere a un sorpasso di Martin.

    L'INCIDENTE BAGNAIA-VINALES—
    Lo spartiacque di una gara iniziata nel segno di Jack Miller e Marc Marquez impegnati a duellare per la leadership, è il 6. giro, quello in cui Vinales e Bagnaia incrociano in modo fatale le loro traiettorie. Lo spagnolo aveva appena superato Bagnaia che però nella controcurva a sinistra se lo trova all'interno con conseguente impatto delle carene che fanno piroettare le due moto nella ghiaia. Lì dove terminano le loro fondate ambizioni di una bella prestazione e inizia un confronto nervoso a base di spintoni. Passata la foga, al ritorno ai box i due raffreddano i loro bollori e torna la calma, ma l'amarezza per una grossa occasione sciupata resta. Appendice medica: Bagnaia deve sottoporsi ad accertamenti alla caviglia che fortunatamente escludono fratture. Pochi frangenti dopo cade anche Luca Marini, che era in lotta per la zona podio: viene travolto da Alex Marquez e poi portato al centro medico (nessuna frattura alla mano) dopo un impatto considerevole.

    BEZ CAMBIA MARCIA— È lì, con molti protagonisti fuori gioco che Bezzecchi cambia marcia: piomba sulla coppia Miller-Marquez, li infila perentoriamente - anche troppo, visto che spinge fuori Marc beccandosi la corretta penalità di dover restituire una posizione - e inizia la sua fuga. La terminerà solo al traguardo, dove Bez transiterà con ben 4"2 di margine sul secondo, Jorge Martin. Lo spagnolo della Ducati Pramac fa il bis della solida gara della Sprint Race e conquista la piazza d'onore precedendo il compagno di squadra Johann Zarco. Bravo Martin a risalire con impeto su Marc Marquez, inducendolo all'errore: lo spagnolo della Honda disputa una gara di grande temperamento, forse grazie ai benefici del nuovo telaio Kalex della sua Honda, lotta sempre in zona podio, ma esagera nella strenua difesa della sua posizione e cade. Bottino nullo, ma Marquez ha fatto vedere che c'è.

    OTTIMO AUGUSTO FERNANDEZ— Con la Ducati che piange per Bagnaia, ma ride per aver monopolizzato il podio, da segnalare il gran 4° posto, miglior risultato in carriera in MotoGP, di Augusto Fernandez con la GasGas Tech3 e i soli 13 piloti al traguardo: gara a eliminazione. Aleix Espargaro è 5° sull'Aprilia, davanti a Brad Binder, frenato da un largo in avvio indotto da Alex Marquez che ne ha tarpato le ali. 7° un dimesso e dolorante Fabio Quartararo davanti a Fabio Di Giannantonio, Takaaki Nakagami e Franco Morbidelli. A punti pure il rientrante Danilo Petrucci, 11°, Lorenzo Savadori e Jonas Folger. Ora tre settimane di pausa per arrivare al Mugello, l'11 giugno: c'è tempo per preparare le bandiere tricolori per la coppia Bagnaia-Bezzecchi pronta a regalare emozioni dalla vetta del Mondiale, ma pure per far sbollire gli animi e leccarsi le ferite.
     
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    Arbolino domina in Francia e allunga nel Mondiale. Acosta caduto

    L'italiano del team VDS si impone a Le Mans davanti a Salac e Lopez, dopo un'interruzione per bandiera rossa e va a +25 nel campionato su Acosta, che scivola quando era secondo. 4° Vietti
    Dall'inviato Paolo Ianieri

    14 maggio 2023 - LE MANS (FRANCIA)
    LE MANS, FRANCE
    Lo aveva promesso: “Le Mans è una gara dove attaccare e guadagnare punti su Pedro Acosta, per poi passare tre settimane tranquillo e presentarmi al Mugello da leader solitario in campionato”. Tony Arbolino mantiene la parola, e nel giorno in cui Acosta, con cui allo spegnimento del semaforo condivideva la testa della classifica, cade malamente, il milanese del team Marc VdS va a prendersi la seconda vittoria della stagione, per quello che è anche il quarto podio in cinque gare. Un rullino di marcia pazzesco, considerando che l’unica volta in cui quest’anno non è salito sul podio è stato a Jerez, dove però ha chiuso 4°.

    LA PAURA DELL'INCIDENTE—
    Una gara perfetta, quella di Arbolino, in una Moto2 abortita alla fine del primo giro per il brutto incidente che ha visto coinvolto alla curva 5 Albert Arenas, Manuel Gonzalez e Aron Canet, con gli ultimi due planati a tutta velocità sulla moto dell’ex campione del mondo della Moto3, fortunatamente senza riportare troppi danni, e che dopo tre curve aveva già perso il poleman Sam Lowes, compagno di Tony, che aveva sbagliato frenata finendo a terra. Al nuovo via, Arbolino è scattato davanti e nessuno lo ha più visto. Ha provato a tenere il suo ritmo Acosta, caduto però dopo una manciata di giri, e a quel punto per il pilota grandissimo tifoso di Nino D’Angelo tutto è stato facile, dovendosi limitare a tenere a distanza Filip Salac, con il ceco del team Gresini che chiude 2° a 620 millesimi. Terzo, Alonso Lopez, con lo spagnolo di Luca Boscoscuro che ha preceduto Celestino Vietti e la sua Fantic.

    PUNTI PER FOGGIA— A punti va anche Dennis Foggia, che chiude 14° davanti a Lowes che, ripartito dal fondo della griglia, alla fine ha comunque portato a casa un punticino. Solo 21°, invece, Lorenzo Dalla Porta. In generale adesso Arbolino guida a quota 99 punti, 25 più di Acosta che resiste al 2° posto, con Lopez 3° a 61, uno più di Salac.
     
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