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Mario IL GRANDE.
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FOTO DEL LIBRO
ANNO DI USCITA : tra la prima e la seconda guerra mondiale
GENERE : Ideologioco/storico
TRAMA o BREVE RIASSUNTO :
Una lettura che è un eccellente , contro il costante tentativo di esorcizzare il
fatto che la mentalità di un Adolf Hitler, la sua cultura, la sua formazione,
la sua psicologia, le sue ideologie esistenziali, la sua religione eccetera
sono tutt'altro che una mostruosità unica eccezionale ed irripetibile.
OPINIONI PERSONALI :
una lettura parecchio interessante che mi ha fatto capire parecchie cose
innanzitutto lui ha fatto principalmente tutto l'olocausto ebraico per permettere alla germania di risorgere dalla crisi della prima guerra mondiale
insomma era visto come un patriota e da un certo punto di vista lui si comportò da patriota
ha fatto ciò che era in suo potere per far si che la sua patria uscisse dalla crisi scatenata dall'ingente multa che ricevette nella prima guerra
ha ristabilito l'ordine e unito il popolo dandogli speranza
vabbè ora sembro filonazista
cmq per rendervi l'idea ecco una intervista immaginaria dell'autore del libro
INTERVISTATORE: Fürer, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale il suo
nome è diventato sinonimo del male. Cosa ne pensa?
Mr HITLER: La storia è sempre stata scritta dai vincitori, e il bene è ciò
che sta dalla loro parte. Se avessimo vinto noi, sinonimo del male sarebbe
diventati i nomi di Churchill o di Roosevelt.
INTERVISTATORE: Non crede che ci siano motivazioni oggettive, oltre alla
sconfitta? Stalin la guerra l'ha vinta, eppure anche il suo nome è diventato
sinonimo del male.
Mr HITLER: Milioni di persone non l'hanno pensata così, su Stalin, prima e
dopo la guerra: quanti russi hanno pianto, quando è morto? Temo che lei non
sappia molto nè dello stalinismo, nè del nazismo, a parte ciò che le
ammanniscono i Ministeri della Propaganda, del suo paese e di quello che lo
comanda.
INTERVISTATORE: Ministeri della Propaganda? E quali sarebbero i nostri
Goebbels?
Mr HITLER: Per parlarle in termini che lei può capire, se il nostro era il
totalitarismo inumano del 1984 di Orwell, il vostro è oggi il totalitarismo
dal volto umano del Mondo nuovo di Huxley. I suoi Ministeri della Propaganda
sono dunque il cinema e la televisione: se vuole trovare i nuovi Goebbels,
li cerchi fra gli Spielberg e gli Zeffirelli, o fra i Murdoch e i
Berlusconi.
INTERVISTATORE: Cosa voleva insinuare, fra l'altro, con quel "paese che ci
comanda''? Che l'Italia sarebbe una colonia degli Stati Uniti?
Mr HITLER: E non lo è, forse? Da quando siete stati occupati, nel 1944, non
vi siete più liberati. A tutt'oggi ci sono 125 basi e 35.000 truppe
statunitensi in Italia: è indipendenza questa? In Germania, poi, stiamo
ancora peggio. Quella che voi chiamate liberazione, fu soltanto la
sostituzione di un'occupazione militare a un'altra, meno esibita ma non meno
effettiva.
INTERVISTATORE: Non vorrà negare, però, che il nazismo si è macchiato di
crimini contro l'umanità mai visti prima.
Mr HITLER: Ah, sì? E quali?
INTERVISTATORE: Anzitutto, lo sterminio di sei milioni di ebrei.
Mr HITLER: Non dica cretinate. Il mio modello per la soluzione del problema
ebraico è stato il modo in cui gli Stati Uniti avevano risolto l'analogo
problema indiano: un genocidio sistematico e scientifico dei diciotto
milioni di nativi che vivevano nell'America del Nord. Quanti indiani
rimangono negli Stati Uniti, oggi? Qualche centinaio, mantenuti in riserve
come i bisonti. E quanti ebrei rimangono invece, al mondo? Milioni, e hanno
addirittura uno stato tutto per loro: il quale, tra l'altro, sta mostrando
di aver imparato la nostra lezione sul come trattare le minoranze etniche.
INTERVISTATORE: Lei è proprio un senza Dio!
Mr HITLER: Senza il Dio degli ebrei, magari. Ma avevamo il vostro: non è
forse stato Elie Wiesel, premio Nobel per la pace nel 1986, a dire che
"tutti gli assassini dell'Olocausto erano cristiani, e il sistema nazista
non comparve dal nulla, ma ebbe profonde radici in una tradizione
inseparabile dal passato dell'Europa cristiana''? Non senza motivo le mie SS
portavano scritto Gott mit uns sulla fibbia della cintura.
INTERVISTATORE: La Chiesa non la pensa certo così!
Mr HITLER: Ma se, da quando Rolf Hochhuth ha rotto l'incantesimo con Il
vicario nel 1963, non si fa che parlare del silenzio di Pio XII nei
confronti di quello che voi chiamate Olocausto! E poi, lei non ha certo
letto il mio Mein Kampf, che immagino non sia facile da trovare nelle vostre
librerie: se l'avesse fatto, ricorderebbe però che il progetto per il
trionfo del nazismo era modellato sulla tenace adesione ai dogmi e sulla
fanatica intolleranza che hanno caratterizzato il passato della Chiesa
cattolica.
INTERVISTATORE: In ogni caso, basterebbe a condannarvi il disprezzo per la
vita umana di civili innocenti che avete dimostrato durante la guerra.
Mr HITLER: Questa la vada a raccontare agli abitanti di Amburgo e di Dresda,
sui quali avete riversato le "tempeste di fuoco'' che ne hanno ucciso un
milione. O a quelli di Hiroshima e Nagasaki, trecentomila dei quali sono
stati inceneriti da due bombe atomiche: nessuna propaganda può cancellare il
fatto che i "cattivi'' nazisti non hanno costruito queste armi di
distruzione di massa, mentre i "buoni'' Stati Uniti le hanno non solo
costruite, ma usate!
INTERVISTATORE: Almeno, non vorrà negare la sua aberrante politica
eugenetica.
Mr HITLER: Perchè mai dovrei negarla? Era un mezzo per ottenere la purezza
della razza. Ma non capisco cosa ci trovi di aberrante: la mia legge del
1933, per la prevenzione dei difetti ereditari, era esplicitamente basata
sul modello statunitense di Harry Laughlin, al quale noi demmo per questo
motivo una laurea ad honorem nel 1936 a Heidelberg. Lo sa, lei, che la prima
legge per la sterilizzazione di "criminali, idioti, stupratori e imbecilli''
fu promulgata nel 1907 dall'Indiana? Che fu poi imitata da una trentina di
stati americani, e dichiarata costituzionale nel 1927 dalla Corta Suprema?
Che negli anni '30 furono sterilizzati 60.000 individui negli Stati Uniti,
metà dei quali nella sola California? E che negli anni '50, dopo la guerra,
furono castrati 50.000 omosessuali?
INTERVISTATORE: Non vorrà dire che gli Stati Uniti, il melting pot, sono un
paese razzista!
Mr HITLER: Lei è proprio un ingenuo! Secondo lei, contro cosa manifestava
Martin Luther King, ancora negli anni '60? E chi scrisse Il passaggio della
Grande Razza nel 1916?
INTERVISTATORE: Chi?
Mr HITLER: Madison Grant, amico di Theodore Roosevelt. Quando il libro fu
tradotto in tedesco, gli mandai una lettera entusiasta, di cui lui fu molto
compiaciuto. E a proposito di Roosevelt, non dimentichi che Pierre van der
Berghe, studioso della razza, l'ha messo insieme a me e a Hendrik Verwoerd,
l'artefice dell'apartheid sudafricano, nella Trinità del Razzismo del
Novecento.
INTERVISTATORE: Di questo passo, arriverà a dire che gli Stati Uniti furono
anche un paese nazista!
Mr HITLER: Gli Stati Uniti non possono aver seguito il nazismo, perchè
l'hanno preceduto e ispirato. In fondo, volevamo entrambi una cosa sola:
come cantavano le mie SS, Morgen die ganze Welt. Purtroppo il mondo era
quasi tutto nelle mani delle potenze coloniali, e bisognava toglierglielo
con la forza. Il "male'' di cui ci hanno accusati era tutto qui: voler fare
a loro ciò che essi avevano fatto ad altri. Noi abbiamo fallito, ma gli
Stati Uniti stanno portando a termine quello che era il nostro vero
progetto: il dominio globale (militare, politico ed economico) del pianeta.
INTERVISTATORE: E' questa, dunque, l'eredità del nazismo?
Mr HITLER: L'ha già dichiarato Otto Dietrich zur Linde, il giorno prima
della sua esecuzione, nell'intervista rilasciata all'argentino Borges, poi
pubblicata col titolo Deutsches Requiem: il nazismo era un'ideologia così
ben congegnata, che l'unico modo per sconfiggerla era di abbracciarla. Noi
volevamo che la violenza dominasse il mondo, e il nostro scopo è stato
pienamente raggiunto. Non abbiamo vissuto e non siamo morti invano.
Edited by edenroc - 22/4/2007, 13:30. -
Naerior.
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L'hai scritta tu l'intervista? E' ben fatta!
Cheers,
Naerior. -
Mario IL GRANDE.
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nn l'ho scritta io ma l'autore del libro
praticamente è l'intro del libro
però sono d'accordo su parecchi punti. -
Mario IL GRANDE.
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( )
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Merlino620.
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hai capito molte cose spiegate da ki è stato un nazista... mi sembra più che logico che tu, adesso, trovi dei punti positivi sul mandato di hitler.
Per avere un idea meno di parte dovresti leggere anche i libri di chi era contro il nazismo e poi crearti una tua linea di pensiero...
^10. -
Lord Corkscrew.
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ma che roba è l' "intervista" ?
comunque si tratta di un opera dalla lucidità spaventosa, per chi la liquida come "pazzia" senza neanche osare sfogliarne la prima pagina
se veramente qualcuno pensa che il capitalismo statunitense sia l'eredità del movimento nazionalsocialista, mi sia permesso di osservare che ciò è molto più agghiacciante di qualsiasi balla sanguinaria montata sul movimento dalla storiografia moderna (ufficiale e non) - mi vien da pensare che chi ha scritto la sopraccitata "intervista" non abbia mai letto l'opera, né alcun altro scritto di Adolf Hitler
del resto ci tengo a sottolineare un aspetto che ritengo fondamentale - il nazionalsocialismo non poteva funzionare, manca qualche pezzo al puzzle (nonostante vi fosse una fervente comunità esoterica sotterranea al partito, si trattava più che altro di entusiasti - vedi Rahn - o incompetenti. Non vi fu alcuna rivoluzione, alcun ritorno, Dio - nel senso più pieno del termine - non era con loro, purtroppo)
detto ciò, io un libro del genere lo preferirei senza introduzioni (e in una traduzione affidabile, non pochi provano a storpiarlo un certo macabro piacere). -
Mario IL GRANDE.
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CITAZIONE (Merlino620 @ 2/3/2006, 15:50)hai capito molte cose spiegate da ki è stato un nazista... mi sembra più che logico che tu, adesso, trovi dei punti positivi sul mandato di hitler.
Per avere un idea meno di parte dovresti leggere anche i libri di chi era contro il nazismo e poi crearti una tua linea di pensiero...
^10
guarda che io ho visto un casino di film sul nazismo (schierderlist ecc.) e ho anche letto il diario di anna frank e "Se questo è un uomo" di Primo Levi (oltre ad altri che nn ricordo bene ma spaccavano pure)
oltre ad avere spinto film che trattavano la discriminazione razziale
e ne ho dedotto che se a quei tempi ci fosse stato chuck norris erano cazzi amari (calci rotanti ) per mussolini e hitler
cmq hitler aveva un pizzetto fantastico
a proposito chi l'ha visto il film "La caduta"?secondo me è troppo di parte ( )
Edited by Mario IL GRANDE - 2/3/2006, 17:39. -
Naerior.
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CITAZIONEè molto più agghiacciante di qualsiasi balla sanguinaria montata sul movimento dalla storiografia moderna
Quando fai il revisionista sei molto più ridicolo di quando fai l'umorista...
Cheers,
Naerior. -
Lord Corkscrew.
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CITAZIONE (Naerior @ 2/3/2006, 18:52)CITAZIONEè molto più agghiacciante di qualsiasi balla sanguinaria montata sul movimento dalla storiografia moderna
Quando fai il revisionista sei molto più ridicolo di quando fai l'umorista...
Cheers,
Naerior
è diverso
qui ridi perché ti aspetti di ridere è una determinazione a priori
invece le mie splendide battute non possono che sorprendere
( ). -
Vaefides.
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beh...ora che questi regimi non ci sono piu' possiamo parlarne liberamente,comunque il nazismo.
Nella descrizione di mario il grande pero' c'è parecchia confusione tra l'Italia fascista e la germania nazionalsocialista,e poi l'intervista immaginaria dove l'hai presa? a parte che si passa da un libro scritto da Adolf Hitler ad un'intervista immaginaria di "fanta politica" che racchiude molte verita',pero' l'immaginazione come fonte di verita' non è attendibile,credo che i migliori scrutatori siamo noi,di sicuro ci sono stati degli errori ed è ora di vederli per poter andare avanti,non per piangerci sopra ed andare in rovina insieme alla nostra Nazione.
Questo è quanto,spero che il livello di comprensione nel forum sia nella normalita' per un dialogo costruttivo e non distruttivo in quanto qua nessuno predica odio ne violenza ma vuole usare l'intelligenza ed il dialogo civile.
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marcodona.
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ma quale fascista e fascista, questo qua sopra è un Giolittiano muffoso e scipito e passatista... . -
bukowski.
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l'intervista immaginaria è opera del matematico Piergiorgio Odifreddi
http://www.vialattea.net/odifreddi/. -
marcodona.
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oh no Odifreddi anche qui
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Comy.
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CITAZIONE (Mario IL GRANDE @ 2/3/2006, 17:38)guarda che io ho visto un casino di film sul nazismo (schierderlist ecc.)
la lista di chi?CITAZIONEe ho anche letto il diario di anna frank e "Se questo è un uomo" di Primo Levi (oltre ad altri che nn ricordo bene ma spaccavano pure)
che piu che altro sono libri sull'olocausto....
non è esattamente la stessa cosa.CITAZIONEcmq hitler aveva un pizzetto fantastico
non l'ho conosciuto personalmente, ma da quelle POCHE immagini che ricordo di lui non mi pare avesse un pizzetto...
al massimo aveva dei baffetti, che sarebbe appropriato definire -fantastici- un po come definire il retrogusto della merda -sublime-.CITAZIONEa proposito chi l'ha visto il film "La caduta"?secondo me è troppo di parte ( )
no, l'ho solo sentito nominare.
ho finito di scaricare oggi la rosa bianca ma PD non avevo notato che fosse solo di 57 minuti quindi mi son perso un bel pezzo :pd:
ora lo sto riscaricando completo. -
Naerior.
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QUOTEl'immaginazione come fonte di verita' non è attendibile,
Questo lo ritengo folle.
Cheers,
Naerior.