[RECE] RADIOHEAD - KID A

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  1. Albe`
     
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    Artista: RADIOHEAD
    Titolo: KID A
    Anno: 2000
    Stili Musicali: Alternative Rock, Rock Sperimentale

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    Kid A è il quarto album di studio dei Radiohead. Questo disco esce nel 2000, dopo tre anni dall’uscita dell’ultimo album: per il loro attesissimo ritorno dopo il grande successo del precedente Ok Computer, ci si aspettava un disco melodico. Invece i Radiohead hanno sfalsato ogni previsione pubblicando un album elettronico che darà alla luce una nuova fase discografica dei Radiohead, che potrebbe paragonarsi a una trilogia (Kid A, Amnesiac, I Might Be Wrong EP).
    Kid A è un disco molto intelligente, creativo e sopratutto enigmatico. Infatti i testi vanno interpretati con estrema cura per capire il messaggio effettivo; a parere mio, però, il messaggio di questo disco è estremamente soggettivo per ogni ascoltatore.
    Il disco inizia con Everything In Its Right Place, che a primo ascolto desterebbe estrema sorpresa agli amanti dei Radiohead delle dolci ballate stile “Karma Police”. La base è composta da un piano elettronico con la voce di Thom remixata e “schratchata” (se così si può dire). Il testo è molto particolare: è un accostamento di frasi enigmatiche senza senso compiuto fra loro (vedi sopra); “Ogni cosa al posto giusto” “Mi sono svegliato succhiando un limone” “Ci sono due colori nella mia testa” “Cosa stavi per dire?”. Queste parole sembrano ripetersi all’infinito e potrebbero tornare in mente quando meno lo si aspetta.
    Segue Kid A, la title-track. L’atmosfera è molto spettrale, ai limiti fra sogno e incubo. La voce di Thom viene distorta e penetra nelle ossa. Particolare.
    Arriva The National Anthem, che ha un sapore diverso dal brano precedente nonostante mantenga sempre un’atmosfera spettrale. Sembra quasi di scomparire.
    La base dell’ “inno nazionale” è un giro di basso che sa molto psichedelico. Che sia un pezzo molto sperimentale lo si legge nel testo e si sente quando alla fine del brano si aggiunge una banda di fiati a mettere del suo. Strano ma assai bello.
    La successiva How To Disappear Completely è il primo (e unico) pezzo del disco che potrebbe richiamare Ok Computer (con tanto di archi). Ballata acustica che parla di “come sparire completamente”: sembra parlare di ciò che mi succede in questo momento. “Noi non siamo qui” canta dolcemente Thom, mentre l’orecchio pare proprio non volersi staccare più dalla cuffia. Questo brano è come un bel sogno.
    Segue Treefingers, un pezzo strumentale molto psichedelico in cui Jonny mostra le sue grandi qualità al synth. Ciononostante questo pezzo non regala grandi emozioni. Questo dimostra che Thom e Jonny sono fattori fondamentali per creare delle belle canzoni.
    In Optimistic si sente di nuovo la chitarra acustica. Questo è l’unico singolo estratto dal disco ma non per le vie normali, solo in via radiofonica (ah dimenticavo: per Kid A i Radiohead hanno attuato una via anti-conformista senza girare alcun video ma realizzando dei piccoli “blips” di 30 secondi). Tornando alla canzone, alcuni momenti mi rievocano “Go To Sleep” (contenuta in Hail To The Thief), con la differenza che quest’ultima è molto più grezza di effetti. Permane un tono apocalittico.
    Dopo Optimistic arriva In Limbo, che sembra quasi la copia del brano precedente.
    Tutto sommato questi due brani sono i meno interessanti del disco, che introducono alla parte finale del disco, da brivido.
    Ecco il capolavoro dell’album, ovvero Idioteque. Batteria elettronica e synth introducono il dolce canto di Thom. Il testo pare molto incentrato sulla fine del mondo, la morte, il voler salvare i figli dalla fine di tutto. “L’età del ghiaccio sta arrivando” “Noi non siamo allarmisti, ma sta realmente accadendo”. Va in crescendo. E’ un pezzo carico di tristezza, dolore ma anche rabbia. La voce entra nelle ossa ed è un carico di emozioni.
    La seguente Morning Bell è molto particolare: smorza la rabbia di Idioteque, permane un’atmosfera paranoica e spettrale ma rende un po’ di speranza. I colpi iniziali di batteria sono ricchi di pathos, e il suono dell’organo pare una sonata di morte ma, come canta il testo, la campana del mattino porterà speranza e ci salverà.
    Un’altra perla.
    La conclusiva Motion Picture Soundtrack è triste e malinconica, si sente già dall’organetto iniziale. Potrebbe anche strappare qualche lacrima.
    Segue una ghost track e infine più di due minuti di silenzio.
    Un disco di pura bellezza.
    Forse questi due minuti servono a sfogare le emozioni di questo disco prima di staccare le orecchie dalla cuffia.
    Bè, io giudico questo disco un autentico capolavoro. Perché poche cose riescono a emozionarmi come questo disco.
    E’ incredibile quanta creatività sprigionano questi cinque ragazzi: buona parte delle session di Kid A finirà poi in Amnesiac, secondo capitolo della “trilogia”.

    Tracklist:
    1- Everything In Its Right Place
    2- Kid A
    3- The National Anthem
    4- How To Disappear Completely
    5- Treefingers
    6- Optimistic
    7- In Limbo
    8- Idioteque
    9- Morning Bell
    10- Motion Picture Soundtrack
     
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  2. Merlino620
     
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    stupendo... uno dei capolavori del gruppo... indescrivibile
     
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    i radiohead sono quei gruppi che si amano o si odiano...


    io non lo so ancora, da una parte mi affascinano ma dall'altra parte non mi sembrano che siano così meravigliosi come dicono...


    devo "capirli" meglio...


    scaricherò tutta la discografia e mi farò un'idea precisa
     
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  4. Merlino620
     
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    i radiohead sono come ogni altro gruppo sperimentatore... bisogna ascoltarli intensamentee capirli profondamente x piacerti.. nn sono il solito gruppetto facile d'ascoltare d cui nn faccio nome se no potreste linciarmi..
     
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  5. Albe`
     
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    ma dai Merlino, se vuoi dillo pure! c'è ancora la libertà di parola!
     
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  6. toniocarbonio
     
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    non sono tanto d'accordo con gli stili musicali che hai scritto quest'album è soprattuto elettronico/indie
     
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  7. Merlino620
     
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    in effetti...
     
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  8. toniocarbonio
     
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    CITAZIONE (Merlino620 @ 9/3/2004, 22:17)
    in effetti...

     
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    Disco che compie vent'anni.
    Mai capito come abbiano fatto ad avere successo. La loro proposta è ostica, molto alternative, oggi sarebbe il classico gruppo da hipster che ascolta vinili, beve birra artigianale ed indossa pantaloni di velluto a coste.
    Classico disco che o lo ami o lo odi.
     
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8 replies since 8/3/2004, 01:26   250 views
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