Fantapolitica

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  1. Creeping Death
     
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    Premetto dicendo che il mio programma ideale è comunque ispirato alla situazione attuale, e che quindi ci sono necessariamente dei richiami alla "realtà". La mia personale visione dello Stato è che esso debbe avere il fine di garantire le migliori condizioni di vita possibili non necessariamente solo in senso economico, anche dal punto di vista della cultura, della sicurezza (nel termine più ampio, che comprende anche lavoro, sanità, ecc.), del benessere e della partecipazione alla vita pubblica. Per quanto riguarda il ruolo dello Stato dell'economia io credo che esso debba essere protagonista ma non monopolista, l'ideale sarebbe un sistema misto pubblico-privato. Qualsiasi rete o infrastruttura dovrebbe essere di proprietà dello Stato, lasciando però libera iniziativa anche ai privati per quanto riguarda la fornitura dei servizi, avendo così un regime di effettiva concorrenza (che oggi non c'è, vedi ad esempio telecomunicazioni e ferrovie, dove Telecom e Trenitalia possiedono le reti), fermo restando che i servizi minimi in qualsiasi ambito devono essere forniti dallo Stato parallelamente all'offerta privata. Importantissimo poi secondo me è il ruolo dell'Unione Europea, tanto in economia, quanto in politica estera, quanto nei diritti civili. Un punto fondamentale poi che non riesco ad inquadrare una singola categoria, ma che dovrebbe animare un po' tutto il programma sarebbe quello dell'attuazione effettiva del dettato costituzionale (penso al diritto al lavoro o quello alla salute, così come al secondo comma dell'articolo 3).
    Sto buttando giù il programma molto alla spicciola, quindi è passibile di modifiche.

    Economia
    Preambolo: io credo sia giusto che gli Stati (soprattutto l'Italia) debbano abbassare il debito e contenere la spesa, ma è anche vero che se ti limiti a chiudere i cordoni della borsa ottieni l'effetto contrario: gli indicatori di deficit e debito sono pur sempre in rapporto col Pil, e se questo continua a scendere hai voglia a rientrare. A risolvere parzialmente la situazione dovrebbero essere i fondi europei, un vero patrimonio che abbiamo letteralmente buttato nel cesso negli ultimi 20 anni, e che finanzierebbero praticamente tutto quanto scritto qui sotto.
    Riconversione ecologica e green new deal. Incentivi e investimenti a manetta su ricerca e sviluppo rivolti alla crescita sostenibile. Incentivi anche per le industrie che cercando di autoalimentarsi con pannelli solari e quant'altro, e a quelle inquinanti che convertono la produzione. Andrei a parlare con la Fiat, costringendola a tirare fuori tutti i brevetti sui motori "puliti" che ha in archivio e a tornare a puntare forte sui carburanti alternativi (metano e gpl) e a sviluppare nel contempo modelli ibridi. Dopo un iniziale abbassamento per favorire la ripresa dei consumi e abbassare i prezzi (la maggior parte delle merci ancora si sposta su gomma), terrei il prezzo della benzina sopra l'euro e cinquanta, abbassando al contempo il prezzo dei carburanti alternativi, contestualmente al rafforzamento della rete ferroviaria.
    Incentivi alle rinnovabili e all'edilizia verde.
    Spending review (ma fatta bene, che miri davvero agli sprechi) e dismissione del patrimonio pubblico in esubero. Revisione straordinaria della spesa sanitaria, con coordinamento fra le varie Regioni.
    Fortissimi investimenti in cultura, turismo e ambiente, che sono il nostro petrolio.
    Tetto allo stipendio e alle buonuscite dei manager (almeno quelli pubblici).

    Infrastrutture, telecomunicazioni e trasporti
    Piano straordinario di manutenzione e potenziamento di tutte le infrastrutture (dagli acquedotti alla banda larga, passando per le ferrovie). Come ho già detto, pubblicizzazione di tutte le reti (idrica, elettrica, ferroviaria, telefonica, autostrade, ecc.). Le società pubbliche offrono il servizio "minimo" (comunque tenuto su uno standard dignitoso), i privati i servizi "di lusso" o particolari.
    Per quanto riguarda le ferrovie lascerei l'alta velocità ai privati, mentre il trasporto regionale (che poi è il grosso) lo affiderei al pubblico (ovvero alle Regioni, come ad esempio succede in Emilia Romagna). Spostamento del trasporto merci dalla gomma alla rotaia.
    Applicazione definitiva del referendum sull'acqua pubblica.
    Diffusione del wifi e della banda larga.
    Riforma della Rai, che verrebbe resa indipendente dalla politica (si potrebbe ipotizzare un solo membro del Cda nominato dal Parlamento con compiti di vigilanza) ma rimarrebbe pubblica, e chiuderei anche qualche canale.

    Fisco
    Riduzione immediata della tassazione su lavoro, produzione (IMU capannoni ad es.) e consumi (IVA), bilanciate da una tassazione progressiva, calcolata su reddito e ricchezza, di proprietà (seconde case, beni e prime case di lusso) e patrimonio.
    Lotta strenua ai grandi evasori.
    Tobin tax europea.

    Lavoro e stato sociale
    Sostituzione di co. co. co. e co. co. pro. con contratti di apprendistato e contratti part-time condivisi fra un giovane e un pensionando, vincolati poi all'assunzione del giovane qualora superi il periodo di apprendistato.
    Introduzione di un reddito minimo garantito, con determinati requisiti. Se possibile sostituirebbe cassa integrazione e sussidi di disoccupazione.
    Per chi perde il lavoro dopo i 40 anni possibilità di seguire corsi di aggiornamento e di formazione gratuiti o quasi, e garanzie di reintroduzione.
    Riforma dei centri di collocamento. Ricerche specifiche su quali tipi di lavoro sono più richiesti, in modo da incoraggiare poi la formazione di queste professionalità.
    Incentivi sull'assunzione di giovani.
    Detrazioni e garanzie alle coppie giovani con figli.

    Legalità e giustizia
    Pesante legislazione anti-corruzione e anti-mafia. Utilizzo dell'esercito contro la criminalità organizzata. Abolizione della prescrizione per reati di mafia, corruzione, frode fiscale e danno ambientale.
    Legge sul conflitto di interessi a tutti i livelli (politica, pubblica amministrazione, banche, imprese, grandi società, ecc.).
    Restituzione dei fondi alle forze dell'ordine. Riforma dei reparti antisommossa: numero identificativo sulle tute degli agenti e rispetto dei regolamenti sulle armi utilizzabili (no lacrimogeni e quant'altro). Seguire il modello delle polizie europee più efficenti (quella inglese su tutti).
    Legalizzazione e regolamentazione di droghe leggere, accompagnata però da una fortissima opera di sensibilizzazione, anche su alcool, tabacco e gioco d'azzardo.
    Legalizzazione e regolamentazione della prostituzione, riapertura delle case chiuse.

    Diritti e cittadinanza
    Unioni civili (non solo gay, diritti anche a fratelli/sorelle, anziani, ecc. che convivono) e divorzio breve.
    Riforma della legislazione su aborto (limite agli obiettori di coscienza, con istituzione magari di un registro degli obiettori) e su fecondazione assistita.
    Introduzione del testamento biologico.
    Abolizione della Bossi-Fini.
    Ius soli temperato. Chi nasce in Italia da cittadini stranieri è cittadino automaticamente, chi fa tutte le scuole superiori in Italia è cittadino dopo un esame.

    Politica e istituzioni
    Riforme costituzionali: superamento bicameralismo perfetto, riduzione numero parlamentari, sostituzione provincie con organi di collegamento fra Regioni e Comuni, istituzione di una Giunta per le Elezioni autonoma dal Parlamento.
    Ulteriore limitazione dell'utilizzo dei decreti legge: tetto al numero di provvedimenti per singolo decreto, utilizzabili solo per questioni strettamente urgenti, ed emendabili dal Parlamento solo sulle norme già esistenti. Per controbilanciare inserire la possibilità da parte del governo di utilizzare un decreto legge "non di urgenza", per un numero di volte limitato (tot di volte all'anno o tot per legislatura/governo).
    Regionalismo: il Senato diventa l'organo di raccordo fra lo Stato e le Regioni. Determinate tasse rimangono direttamente a Regioni e Comuni.
    Riforma elettorale: proporzionale secco, con preferenze e soglia di sbarramento (bassa, massimo 2%).
    Riforma del finanziamento pubblico ai partiti: o rimborso elettorale effettivo (tanto spendi, tanto ti do), oppure finanziamento vincolato a determinate attività dei partiti (scuole di formazione politica gratis per i giovani, attività culturali, assemblee pubbliche, dibattiti e consultazioni). Bilanci e preventivi certificati dalla Corte dei Conti.
    Legge di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione, o almeno atto di indirizzo per la autoregolamentazione dei partiti (democrazia interna, incompatibilità fra cariche di partito e cariche pubbliche e trasparenza).
    Democrazia deliberativo-partecipativa: obbligartorietà di svolgere bilanci partecipativi per i comuni e introduzione effettiva delle pratiche "Agenda 21". Obbligatorietà di discussione delle proposte di legge popolari. Abbassamento (o abolizione con innalzamento delle firme necessarie alla presentazione) del quorum dei referendum abrogativi. Obbligatorietà del passaggio referendario per le riforme costituzionali.

    Ambiente e agricoltura
    Stop al consumo di suolo.
    Interventi contro il dissesto idro-geologico.
    Raccolta differenziata: definitiva realizzazione del porta a porta in tutti i Comuni d'Italia.
    Incentivi per la produzione di alimenti biologici, DOC e DOCG.
    Favorire la filiera corta.
    Lotta all'abusivismo: mai più condoni edilizi, e demolizione o riqualificazione degli edifici abusivi.
    Installazione di pannelli solari o fonti di energia rinnovabili su tutti gli edifici pubblici.

    Scuola, università e ricerca
    Taglio del finanziamento alle scuole private, per rifinanziare scuola e univerisità pubblica.
    Riqualificazione di istituti tecnici e professionali.
    Creazione degli istituti superiori di formazione professionale, per la formazione di figure professionali altamente specializzate, in modo da poter far concentrare le Università soprattutto sulla ricerca.
    Conteggio nell'orario degli insegnati anche del lavoro domestico (correzione compiti, preparazione lezioni, ecc.).
    Revisione delle modalità di formazione degli insegnanti. Forse anche un test psico-attitudinale non ci starebbe male.
    Scuole aperte anche il pomeriggio.
    Revisione dei test d'ingresso alle università. Mai più test a crocette. Se proprio deve esserci il numero chiuso, che almeno la selezione sia valida.

    Politica estera ed europea
    Istituzione di una Conferenza dei paesi mediterranei, all'interno della quale l'Italia potrebbe (e dovrebbe) svolgere un ruolo di primo piano, nonchè di collegamento diretto con l'Unione Europea. Particolarmente utile ad esempio per affrontare le questioni del post-primavera araba o per quella israelo-palestinese, per definire meglio le politiche di migrazione e per la cooperazione economica.
    Ruolo più forte dell'UE per quanto riguarda diplomazia e politiche di accoglienza/immigrazione.
    Rafforzamento del Parlamento Europeo. Elezione diretta del Presidente della Commissione Europea e del Consiglio Europeo.
    Efficentamento e coordinamento dell'utilizzo dei fondi strutturali europei da parte delle imprese.

    Varie
    Reintroduzione del servizio di leva, ma solo per il Servizio Civile (un anno in associazioni di volontariato, Croce Rossa, Protezione Civile, ecc.).
    Riforma del finanziamento ai giornali, non concesso ai giornali di partito (rientrerebbe eventualmente nel finanziamento al partito stesso).

    Edited by Creeping Death - 7/10/2013, 15:33
     
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41 replies since 5/10/2013, 09:29   461 views
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