-
.
Virgin, Branson cancella l’orario di lavoro. ‘Contano i risultati, non le ore di ufficio
Abolito anche il limite ai giorni di vacanza. Per l'imprenditore britannico "i dipendenti si possono assentare un'ora, una settimana o un mese, senza che nessuno debba potergli fare domande, perché una persone felice lavora meglio". La nuova politica è stata introdotta negli uffici di Regno Unito e Usa
L’aveva detto anche Larry Page, il numero uno di Google. “Per essere felici si deve lavorare meno. L’idea che tutti debbano lavorare freneticamente è semplicemente non vera”. Ma Richard Branson, fondatore e numero uno dell’impero Virgin (palestre, emittenti radio, compagnie aeree, etichette discografiche e molto altro), è passato dalle parole ai fatti: per i suoi dipendenti ha abolito l’orario di lavoro. Perché “contano i risultati, non le ore che passi in ufficio”. Così sarà possibile assentarsi per “un’ora al giorno, una settimana o un mese, senza che nessuno faccia domande”. L’importante è che alla fine i progetti affidati a ognuno siano portati a termine con successo. Branson ha confermato di avere introdotto questa nuova politica negli uffici Virgin di Stati Uniti e Regno Unito. E, se tutto andrà secondo i suoi piani, “incoraggerò anche le aziende controllate a fermare il conteggio dei giorni di vacanza“.
Il 64enne imprenditore britannico, noto per le iniziative imprenditoriali innovative al limite della stravaganza (vedi Virgin Galactic, che vende viaggi nello spazio), ha teorizzato questa filosofia sul suo blog, oltre che nel libro “The Virgin Way: Everything I Know About Leadership“. L’idea alla base della teoria del manager, peraltro abbastanza simile a quella per lungo tempo adottata da Google, è che “i dipendenti dovranno decidere di andare in vacanza solo quando capiranno che la loro assenza non danneggerà le entrate dell’azienda, un altro collega o la loro stessa carriera“.
A ispirare il magnate inglese è stato un articolo che gli ha mostrato sua figlia, in cui si ricordava come Netflix, piattaforma statunitense che offre video in streaming, non tiene conto dei giorni di vacanza presi dai suoi dipendenti. “Ho un amico la cui società ha fatto la stessa scelta – si legge nel blog di Branson – e che ha visto un miglioramento in ogni ambito, arrivando a un picco sia rispetto alla creatività che alla produttività dell’azienda”. Di qui la scelta di adottare una politica lavorativa che permetta ai suoi dipendenti “di avere più tempo per la famiglia e per coltivare i loro interessi”, perché “una persona felice, lavora meglio”, conclude il rivoluzionario milionario.
Una ricetta che è stata adottata, almeno in parte, anche dall’amministrazione di un comune svedese. A Göteborg si è deciso di trattenere per meno tempo in ufficio i dipendenti, riducendo l’orario lavorativo dalle otto ore canoniche a sei (per un totale di 30 ore settimanali). Obiettivo: ridurre i giorni di assenza dal lavoro per malattia.. -
.
Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta
- Group
- Administrator
- Posts
- 73,810
- Location
- Torino
- Status
- Online
Bah. Credo che in Italia sarebbe impossibile da attuare . -
.
Qui in genere si fa il contrario infatti, cioè si mira alla minima produttività diluita nel maggior numero possibile di ore. -
.
Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta
- Group
- Administrator
- Posts
- 73,810
- Location
- Torino
- Status
- Online
. -
.
nel mio piccolo cerco di applicarlo alla mia maniera: cazzeggiando a più non posso appena possibile . -
.
la questione dell'orario e di produttività del lavoro è una questione che andrebbe seriamene affrontata.
Io ricordo che
la questione dell'orario e di produttività del lavoro è una questione che andrebbe seriamene affrontata.
Io ricordo che quando facevo il postino e potevo giostrarmi l'orario ero molto contento. E' chiaro che questa cosa si possa fare con determinati tipi di lavori e non con altri..... -
.
Il concetto di base non è sbagliato però. Tu in un determinato periodo di tempo devi fare determinate cose, poi toccherebbe a te giostrarti le ore come meglio credi, l'importante è raggiungere quell'obbiettivo in quelle ore.
A proposito del postino, ricordo anche io che c'erano zone dove magari riuscivo a finire per le 11 del mattino, eppure fino all'una non potevo rientrare e dovevo stare a cazzeggiare in giro (neanche andando al bar altrimenti potevano cmq cazziarti). -
.E' chiaro che questa cosa si possa fare con determinati tipi di lavori e non con altri....
sopratutto consegne e lavori di ufficio, sopratutto quelli a contatto col pubblico. -
Pablo88.
User deleted
Il concetto di base non è sbagliato però. Tu in un determinato periodo di tempo devi fare determinate cose, poi toccherebbe a te giostrarti le ore come meglio credi, l'importante è raggiungere quell'obbiettivo in quelle ore.
Questo però se a inizio giornata lavorativa hai un chiaro elenco determinato di cose da fare, che non cambia durante la prestazione.
Non è possibile per i lavori "a richiesta" (il medico, l'operaio alla catena di montaggio, ma neanche lavori molto simili al postino come il fattorino delle pizze).. -
the.hangman.
User deleted
per me sarebbe un toccasana,nel mio lavoro,in fabbrica,ci sono molte disparità produttive da un turno all' altro,e l'idea di branson sarebbe una manna dal cielo per chi compie il suo dovere ,ma una mazzata per quegli operai sfaticati che pensano che tanto poi c'è il turno buono che recupare.
in determinate lavorazioni potrei tranquillamente lavorare 4-5 ore al giorno,sarebbe uno spettacolo,ad altri non basterebbero 10 .
ma si sa,in italia si premia l'anzianità non la meritocrazia,e la mia azienda ne è la prova.. -
ScreamingBunny.
User deleted
secondo me sarebbe fantastico, ma in un paese nordico, in Italia temo che si finirebbe con un 50% che lavora un decimo ed un 50% che lavora il triplo per colmare le lacune dei propri colleghi.
in particolare, oltre al correttissimo discorso fatto da Pablo, questa opzione di lavoro non potrebbe essere applicata in tutte quelle situazioni in cui vi siano responsabilità condivise: già lo si vede con i "premi" di fine anno, in cui spesso ti becchi il premio pur senza aver potuto contribuire a quel determinato obiettivo perché fuori dalla tua sfera di influenza, oppure manchi un obiettivo pur avendo lavorato come uno schiavo perché hai dei colleghi incapaci.
sarebbe INDISPENSABILE una valutazione individualizzata e precisa dei campi di competenza individuali, cosa che in Italia richiederebbe un completo turn over della classe dirigente, sia pubblica che privata, attualmente incompetente ed impreparata nella gestione delle cosiddette "risorse umane".
oggi, in Italia, il dipendente è uno che deve stare più ore possibile sul luogo di lavoro, magari a limarsi le unghie; se stai tanto sei bravo, se sei rapido e finisci in fretta sei uno sfaticato (e ti appioppano nuovo lavoro), rendendo conveniente fare lentamente solo il minimo sindacale.
non stento a credere che con il metodo degli orari flessibili aumenti la produttività, a patto, come ho scritto, che ognuno abbia precisi obiettivi e non possa scaricare le responsabilità.. -
the.hangman.
User deleted
da me il premio è diviso in 3 parti fra presenza,ppm(meno reclami e/o pezzi arrivano indietro,più prendiamo),e utili dell'azienda.
e devo dire che premia abbastanza chi è sempre presente,un po meno chi produce e rispetta le produzioni richieste,ma almeno hanno penalizzato gli assenteisti.. -
ScreamingBunny.
User deleted
Io premierei solo la produzione. Che mi frega di quante ore lavorano i miei dipendenti, il mio scopo è produrre. Ovviamente non deve diventare un gioco ad alzare l'asticella, chiaramente. . -
.
Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta
- Group
- Administrator
- Posts
- 73,810
- Location
- Torino
- Status
- Online
Io premierei solo la produzione. Che mi frega di quante ore lavorano i miei dipendenti, il mio scopo è produrre. Ovviamente non deve diventare un gioco ad alzare l'asticella, chiaramente.
beh, la produzione va rapportata al numero di ore.
Certo che se produci 10 in 5 ore invece di di 3 ore significa che ti gratti lo scroto. -
ScreamingBunny.
User deleted
No, io voglio che tu produca 10. In quante ore è un problema tuo. .