New York, ragazza passeggia per strada e riceve 108 molestie in 10 ore

New York, ragazza passeggia per strada e riceve 108 molestie in 10 ore

Shoshana B. Roberts ha camminato lungo le strade di New York per dieci ore indossando un jeans ed una T-shirt nera. Davanti a lei un complice con una videocamera nascosta che ha ripreso la sua passeggiata. Durante il suo girovagare sono stati intercettati almeno 100 complimenti e commenti degli uomini che l’hanno incrociata. È il resoconto di un esperimento sociale volto a rendere conto della situazione spesso difficile con cui le donne devono fare i conti ogni giorno: una ragazza molto semplice che cammina guardando fisso davanti a sé e che non fa nulla per attirare l’attenzione, ma che invece si trova a doversi difendere da veri e propri assalti. E c’è persino chi la segue per ben 5 minuti, in rigoroso silenzio, ma imponendo la sua persona. Sono tutti sconosciuti. Ma la trattano come se avessero confidenza da sempre. L’esperimento è stato condotto dalla Onlus Hollaback!, che da anni si occupa di denunciare casi di street harrassement, molestie pubbliche, per strada. Per farlo si avvale di collaboratori sparsi in 79 città di ben 26 Paesi. L’idea del video nasce da Rob Bliss, della società Rob Bliss Creative che da agosto ha iniziato a collaborare col gruppo Hollaback

Le 100 molestie su una ragazza che passeggia per Roma: l'esperimento come a New York

ROMA - Da "Ciaobbella" a "Mioammore", sono soltanto alcune delle molestie verbali che una ragazza può ricevere passeggiando per la Capitale Roma come New York, se non peggio. La 26enne Rachele Brancatisano ha voluto provare in Italia lo stesso esperimento effettuato da una giovane studentessa americana, Shoshana B. Roberts .Il video è girato nello stesso modo di quello Usa, con Rachele che è anche vestita nello stesso modo della ragazza newyorkese.

Anche commenti e 'tentativi' dei passanti non sembrano molto differenti: la giovane riceve un centinaio di molestie nelle 10 ore di passeggiata per Roma, da uomini di ogni età e classe sociale. Il filmato, che fa parte del progetto Hollaback, ha scatenato un intenso dibattito intorno alle molestie verbali sulle donne, mostrando come quest'ultime vengano importunate spesso e volentieri per le strade di una città, che questa sia New York o appunto Roma.

Mi faccio scomodo:

è sempre più urgente ridurre lo spazio che si dà al femminile nella riflessione di genere, ed è sempre più urgente rivolgersi al maschile, definendo il suo corpo e la sua esperienza del mondo, così da ridurre il femminile dallo "speciale" al "particolare" e allo stesso tempo elevare il maschile dal "normale" (e quindi irrilevante) allo stesso "particolare".

Il che, tra l'altro, è l'unica cosa che può sconfiggere la società patriarcale. Il maschio domina perché è soggetto. Va reso finalmente oggetto, e non avrà più ragione di governare il mondo. E il femminismo sarà finalmente superato.

Se avete a cuore l'esperienza della donna, finitela di parlare della sua esperienza del mondo e/o del suo corpo (come se ci fosse ancora qualcosa da dire), altrimenti la renderete o succube, o minacciosa, e dunque da rendere succube. Cominciate a parlare dell'uomo, e forse si andrà a parare da qualche parte.

Cheers,
Ettore

Shag, Ettore in pratica ha scritto che se continuiamo a mettere la sessualità/dimensione corporea della donna, queste continueranno a sentirsi in qualche modo vittime.