Disco di Aprile: XTC - Mummer

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  1. Dude
     
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    due cose interessanti secondo me uscite fuori dai vostri commenti: a tutti piace di più la primissima sequenza e tutti vedete come punto negativo la difformità stilistica.
    sulla prima non posso darvi torto: ricordo che al mio primo ascolto rimasi colpito quasi esclusivamente da "Beating of Hearts" (che rimane secondo me uno dei pezzi migliori del disco, davvero d'impatto); le altre ci hanno messo parecchio di più a crescere nella mia classifica di gradimento.
    sulla seconda francamente non capisco. io trovo che gli XTC non diano in alcun modo la sensazione di "brancolare nel buio", anzi mi sembrano consapevolissimi nel disporre di vari ritmi e stili come strumenti del loro arsenale. non è che se faccio un pezzo con un ritmo new wave, uno con un ritmo tribale (ottima citazione la world music) e uno con un ritmo jazz vuol dire che ho le idee confuse perché non so che direzione prendere :hihi: altrimenti Frank Zappa, Elio e le storie tese e altri eclettici che cosa sono? ripeto, secondo me ogni cambio di stile è usato come una risorsa, se l'ascoltatore lo vede come un difetto forse è perché è abituato ad ascoltare dischi più uniformi. ma l'uniformità dello stile è davvero un valore aggiunto?

    comunque chi ha citato David Byrne lo ha fatto in riferimento a qualche brano in particolare? forse proprio "Beating of Hearts"?
     
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37 replies since 30/3/2015, 19:39   524 views
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