[VIAGGIO] Milo - Atene

settembre 2015

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    Durata del viaggio:
    3 – 11 settembre 2015

    Con chi siete partiti?
    Con Franzella; un paio di giorni dopo di noi è arrivata un’altra coppia di amici con cui abbiamo trascorso il resto della vacanza a Milo.

    Con cosa siete partiti?
    Aereo Easyjet da Malpensa ad Atene; aereo Aegean da Atene a Milo.

    Alloggio:
    A Milo:
    Hotel Vythos, ad Adamas (o Adamantas, che dir si voglia) principale città e porto dell’isola. Comodo, pulito ed economico.

    Ad Atene:
    Hotel Adrian, solo per la notte tra il 10 e l’11 settembre. Meno pulito e più caro di quello a Milo, ma proprio sotto l’Acropoli di Atene. E a me serviva un hotel proprio sotto l’Acropoli.

    Perchè avete visitato proprio questo/i posto/i?
    Perché le isole greche mi piacciono moltissimo, perché era un po’ che non facevo una vacanza di mare (ed ero bianco come il latte) e perché Milo mi era stata consigliata da un amico, che poi è quello che ci ha raggiunti un paio di giorni dopo, di cui mi fido ciecamente.
    Milo fa parte delle Cicladi, è una piccola isola di circa 5.000 abitanti. Ha una grande varietà di rocce, spiagge e paesaggi. Le sue piccole dimensioni fanno si che percorrendo pochi km si possa passare da una parte all’altra dell’isola, anche se gli spostamenti non sono sempre agevoli, dato che per la maggior parte dell’isola le strade non sono asfaltate. Necessario, a tal proposito, il noleggio di un motorino o - meglio - di un quad.
    È l’isola della famosa Venere di Milo, che venne consegnata ai francesi per proteggerla durante la dominazione ottomana e che non venne mai più restituita, nonostante le proteste dei locali (il governo francese [mahatma francia :hihi: ] si è però curato di far avere agli abitanti di Milo una copia della Venere, che è oggi esposta al museo archeologico).
    Siccome abbiamo avuto problemi con la coincidenza al ritorno (ci siamo mossi tardi per questo viaggio) ho deciso di fare una notte ad Atene per avere la possibilità di visitare l’Acropoli, che non avevo mai visto.

    Luoghi visitati:
    A Milo:
    le città di Plaka, Adamas, Pollonia e Klima (oltre a qualche altro paesino minuscolo), il teatro antico, le catacombe e un’infinità di spiagge, una più bella dell’altra (ma ne parlerò meglio in “viaggio in generale”).

    Ad Atene:
    zona attorno a piazza Syntagma, quartiere di Plaka, Acropoli, museo dell’Acropoli e Agorà.


    Viaggio in generale:
    Partiamo giovedì 3 settembre dall’aeroporto di Malpensa, arrivando ad Atene prima di mezzogiorno. Dopo qualche ora parte il volo Aegean che ci porta da Atene a Milo, con un aereo da 35 posti ad elica. L’aeroporto di Milo è – credo – il più piccolo che mi sia mai capitato di vedere! Una volta arrivati cerchiamo l’albergo, lasciamo giù le valigie (che poi erano solo i due bagagli a mano) e andiamo a fare un bagno nella spiaggia di Adamas, che è bruttina, ma per fare un bagno veloce va più che bene. Ci gustiamo il tramonto sulla città, per poi dedicarci ad aperitivo e cena.
    Dal giorno successivo si comincia a vedere le varie spiagge disseminate lungo le coste dell’isola. Per prima cosa noleggiamo un motorino, con la possibilità di cambiarlo con un quad nei giorni successivi pagando la differenza (per arrivare in alcune spiagge il motorino non basta, servono le quattro ruote, dato che si trovano strade ripide, sterrate e piene di buche). Mi rendo conto che un elenco dei nomi delle spiagge non può essere esaustivo, quindi posterò le foto di ciascuna di esse per farvi capire di cosa sto parlando. Il primo giorno lo dedichiamo alla costa nord, dove vediamo Alogomantra, una bellissima insenatura con una lingua di sabbia (che potrà ospitare al massimo 20 persone), parzialmente all’ombra di una grotta, Pachena, spiaggia dall’acqua cristallina e Papafragas, altra insenatura nei dintorni di Pollonia, raggiungibile solo a nuoto, superando un bell’arco di roccia. Prima di tornare a casa facciamo in tempo a fare un salto a Sarakiniko, una delle spiagge più note di Milo, famosa per il suo paesaggio, che viene definito “lunare”, a causa della particolare composizione e della forma delle sue rocce; non facciamo il bagno e ci fermiamo pochi minuti anche perché sapevamo di doverci tornare con i nostri amici, che sarebbero arrivati il mattino seguente.
    Il giorno dopo, difatti, torniamo a Sarakiniko, dove facciamo numerosi bagni e – soprattutto – MILLE tuffi, soprattutto di testa, da vari speroni rocciosi. La sera mangiamo a casa dei nostri amici e andiamo a nanna, anche perché Milo, a differenza di altre isole delle Cicladi più famose per la vita notturna, non ha granché da offrire per l’after-dinner.
    Il giorno seguente ci rechiamo, al mattino, in un’altra delle spiagge più famose dell’isola: Tsigrado deve la sua popolarità soprattutto alla lingua di roccia che bisogna attraversare (calandosi con una corda, come se fossimo in arrampicata e scendendo per una scala a pioli nell’ultimo tratto) per potervi arrivare. È l’unico modo per poter scendere in questa spiaggia. Nulla di impossibile o eccessivamente pericoloso, ma di certo rende un po’ più divertente l’approdo (anche qui metterò delle foto per far capire meglio di cosa si tratta). Nel pomeriggio andiamo a Firiplaka, una spiaggia più “tradizionale”, ma dalle bellissime rocce (rosse, gialle e bianche, a causa dei minerali presenti in esse) e dall’acqua cristallina, forse la più limpida di tutta la vacanza. Qui ci rilassiamo al sole, giochiamo a racchettoni e beviamo un paio di birre nel baretto sulla spiaggia. Ecco, normalmente e Milo è difficile trovare bar/ristoranti nelle spiagge. Capita di trovarne giusto in quelle più famose, ma per tutte le altre bisogna portarsi pranzo e acqua da casa.
    La sera andiamo a mangiare in quello che forse è stato il ristorante migliore della vacanza, O Hamos, rustico e ricercato al tempo stesso. Abbiamo mangiato in un bellissimo giardino con stoviglie tipiche. Polpette di ceci e zucchine, melanzane fritte con pomodori e feta, formaggi tipici locali, souvlaki, agnello al cartoccio e capretto di un anno le portate che ci siamo divisi, davvero squisite! Il tutto, ovviamente, accompagnato da abbondante vino rosso della casa, di buona qualità. Per chiudere, un bel Raki.
    Il giorno dopo l’abbiamo dedicato alla crociera. Già, perché a Milo alcune spiagge, tra cui Kleftiko, la più bella e famosa in assoluto, non sono nemmeno raggiungibili col quad, ma solo in nave. Dal porto di Adamas partono numerose navi (quasi sempre velieri, piuttosto scenografici) che ti fanno fare il giro dell’isola e, in particolare, di quelle spiagge che altrimenti non potresti vedere. I prezzi sono parificati e, con 60 € a testa, si sta in giro dalle 9 del mattino alle 7 di sera con colazione, brunch e pranzo (ottimi, credetemi, tutti cucinati al momento e serviti sulla barca) compresi nel prezzo. Si parte da Adamas, si fa una breve sosta a Klima, bellissimo villaggio di pescatori con le case dalle imposte colorate e si vira poi sulla costa occidentale dell’isola, fermandosi prima a Sikia, una grotta enorme da cui è crollato il “soffitto” creando una sorta di vulcano – la barca attracca e si può arrivare qui solo a nuoto, in poco più di cinque minuti – poi a Kleftiko, il luogo più rinomato di Milo, famoso per essere stato un punto di sosta per i pirati (lo stesso nome deriva da Kleptein, rubare) e per i suoi faraglioni, che costituiscono il simbolo dell’isola. Ah, tra l’altro Milo è stata anche governata da un pirata, Ioannis Kapsis, tra il 1675 e il1678; Kapsis respinse svariati attacchi degli ottomani e godette di grande credito verso la popolazione locale, prima di essere assassinato a tradimento su ordine del sultano. Basta digitare “Milo” su Google immagini per vedere la scogliera di cui sto parlando. Anche qui la barca attracca e si può nuotare tra le rocce, passando nelle insenature dei faraglioni, un’esperienza davvero indimenticabile. Durante il ritorno la barca si ferma altre due volte, in luoghi di cui non ricordo il nome ma che potrebbero essere Cape Kalogries e Cape Machera, certamente meno suggestivi degli altri due ma dove si può fare comunque un bel bagno.
    Martedì è stato un altro giorno bello pieno: al mattino noleggiamo il quad, consapevoli che per raggiungere le spiagge pianificate il motorino non sarebbe stato sufficiente; quindi ci dirigiamo a Kastanas, situata sulla costa est dell’isola. Raggiungerla è una vera rottura di maroni ma, caspita, ne vale proprio la pena! Mia opinione personale, questa è la spiaggia più bella di Milo (escludendo Kleftiko, che non è una vera e propria spiaggia). Kastanas è fatta da due spiaggette, non grandi, in cui complessivamente, in almeno 5 ore di permanenza, avremo visto 8 persone. Il valore aggiunto sono le rocce, che qui più che in altri luoghi hanno colori fantastici, sembrano veramente disegnate! Archi di roccia, colori che spaziano dal rosa al rosso, dal giallo al viola, questo posto è una sorta di miracolo geologico! Nel primo pomeriggio prendiamo le nostre cose e ci dirigiamo verso un’altra meta piuttosto difficile da raggiungere, le vecchie miniere di zolfo a Paliorema. Anche qui la strada è un incubo (tanto per intenderci i noleggi la mettono come zona off limits, per il rischio che i quad si possano danneggiare, quindi se si va lo si fa a proprio rischio e pericolo), ma quando si arriva si rimane a bocca aperta: colori irreali e questa vecchia struttura con rotaie, carri arrugginiti e dormitori vari a fare da contorno a una spiaggetta dalla sabbia color argilla. La miniera è stata chiusa nel 1958 e da allora tutto è rimasto inalterato, o almeno le fondamenta, dato che molte cose sono state trafugate nel corso degli anni. Anche qui le foto permetteranno di capire meglio di cosa sto parlando. Sembra di essere in un set cinematografico!
    Dedichiamo il mercoledì ad alcune spiagge nella zona sud dell’isola, cominciando da Paliochori, una delle spiagge più gettonate, a causa dell’ampiezza e della facilità con cui ci si può arrivare – la si raggiunge solo con strade asfaltate, una rarità!. Anche qui le rocce offrono il consueto spettacolo di colori, mentre la sabbia, più scura, non rende agevole il cammino, anche ai primi di settembre (credo che ad agosto non si possa camminare su questa sabbia senza ustionarsi le piante dei piedi!). Dopo pranzo ci dirigiamo in una spiaggia vicina, sempre sulla costa sud, anche questa piuttosto facile da raggiungere: Aghia Kiriaki. Qui si possono addirittura trovare gli ombrelloni! Ne approfittiamo, e dopo un bagno ci mettiamo a bere birre e a giocare a carte all’ombra. Finito con Aghia Kiriaki ci dirigiamo verso Plaka, la capitale dell’isola, con l’intenzione di visitare l’antico teatro (con una splendida vista sul mare), le catacombe (che i cristiani utilizzarono come rifugio per difendersi dagli ottomani) e il centro cittadino, iper-turistico ma decisamente carino. Entriamo un po’ a caso in un ristorante appena fuori Plaka dove ci facciamo una mangiata principesca: dopo quello ad Adamas di cui ho parlato sopra, decisamente il miglior ristorante in cui siamo capitati.
    Giovedì è il giorno della partenza. Riusciamo a vedere l’ultima spiaggia, a nord-est di Adamas, Firopotamos (attorniata da un piccolissimo villaggio di pescatori, con tanto di chiesetta e murales) e a fare l’ultimo bagno prima di tornare in albergo, fare le valigie, consegnare il motorino e prepararci per andare in aeroporto. Da qui parte il volo ad elica che ci riporta ad Atene, dove arriviamo circa alle 19. Prendiamo la metro per andare in centro a raggiungere il nostro albergo, nel mezzo del quartiere di Plaka, immediatamente sotto l’Acropoli (che si vedeva dal nostro balcone). Passeggiamo per il quartiere e andiamo in un bel ristorantino cercato precedentemente su tripadvisor, dove mi mangio un bell’agnello e un’insalata greca. Dopo un paio di Ouzo facciamo un’altra passeggiata digestiva a Plaka e torniamo in hotel, consapevoli del fatto che la sveglia sarebbe suonata prestissimo il giorno dopo (avevamo il volo di ritorno alle 16.30 e volevamo vedere bene almeno tutta l’Acropoli in mattinata).
    Venerdì, quindi, ci alziamo presto, facciamo colazione sulla terrazza dell’hotel e ci presentiamo all’ingresso dell’Acropoli all’orario di apertura. Che dire, l’Acropoli conserva un fascino rimasto inalterato nel tempo: ok, la quasi totalità dei marmi del Partenone sono al British Museum, c’è un restauro perenne con impalcature ingombranti, sia sul Partenone che sui Propilei, le Cariatidi originali sono al museo dell’Acropoli e non sull’Eretteo, ma la sensazione che ti da camminare su quelle rocce è qualcosa di eccezionale, quasi commovente. Dalla collina è possibile vedere un panorama a 360° della città di Atene, che è davvero grande vista da lassù. Poco più in basso si possono ammirare il teatro di Erode Attico e, poco lontano, il teatro di Dioniso, che ha visto rappresentate le più grandi tragedie e commedie del mondo greco a cavallo tra i Secoli V e IV a.C. A questo punto ci dirigiamo al museo dell’Acropoli, che merita assolutamente una visita: il pezzo forte della collezione sono le Cariatidi originali, esposte in ottime condizioni dopo un lunghissimo lavoro di restauro che viene spiegato nei dettagli da alcuni monitor posti a lato delle statue. Usciti dal museo facciamo in tempo a dare un’occhiata veloce all’Agorà, prima di dirigerci (senza aver pranzato) in aeroporto, dove riusciamo ad imbarcarci senza eccesivi patemi.

    Ti è piaciuto? perchè?
    Si, mi è piaciuto un casino. Milo è stata davvero una sorpresa, penso sia l’isola greca che mi è piaciuta di più tra quelle che ho visto, con la parziale eccezione di Creta (che però ha tutt’altre dimensioni: per andare da una parte all’altra di Creta bisogna percorrere 250 km, per andare da una parte all'altra di Milo ci saranno a stento 30 km). Poi, a differenza di altre Cicladi più blasonate, non è invasa dai manzi nostrani in cerca di belle fighe e serate in discoteca, o da quelli inglesi (o nordici in generale) bianchicci e flaccidi che affollano normalmente le isole greche e che sono tanto esperti nella pratica dell’ubriachezza molesta.
    Atene, invece, non è certo una città che consiglierei nel novero delle capitali europee, tuttavia merita una visita, magari di un paio di giorni, per l’acropoli e i suoi dintorni (senza dimenticare in quartiere di Plaka, che ha personalità!)

    Rifareste questo viaggio?
    Non nell’immediato. Magari un domani, con famiglia, tornerò in questa splendida isola, anche se ce ne sono tante altre che mi mancano e che vorrei vedere. Di certo Milo rimarrà una meta particolarmente cara e che non mancherò di consigliare a chi mi chiederà una dritta su quale isola greca sia particolarmente meritevole.

    Spese fatte e costo del viaggio in generale:
    Anche qui, come nel caso di Copenaghen, non so fare una stima precisa. Devo dire che la Grecia me la ricordavo meno cara di quanto non l’abbia trovata, anche se ci si può arrangiare. Posso dire che abbiamo speso 250 € di volo a testa andata e ritorno (150 Milano-Atene e 100 Atene-Milo); 240€ per una settimana di albergo a Milo (120€a testa, onestissimo); 80€ per la notte ad Atene (40 a testa) e circa 180€ di noleggio motorino/quad per una settimana: ecco, i noleggi sono cari! Siccome i locali sanno che è inutile andare a Milo senza noleggiare un’auto, un motorino o un quad, applicano dei prezzi molto alti. Ad Adamas è impossibile noleggiare un qualunque mezzo a motore per meno di 25€ al giorno, che sono tanti! Ma anche se si va “fuori città”, nei paesini limitrofi (e lo abbiamo fatto), i prezzi sono più o meno gli stessi – toh, magari si riesce a risparmiare 5 € al giorno, ma non di meno. Per quanto riguarda i ristoranti i prezzi sono più o meno i seguenti: posto “turistico”, sul lungo mare, di buona qualità --> 20/25 € a persona vino compreso; appena si esce dalla zona del lungomare i prezzi si abbassano (e la qualità, spesso, sale) --> siamo attorno ai 15€ a persona, 10€ nei più economici.

    Consigli sui luoghi da visitare:
    A Milo direi tutte le spiagge citate. Imprescindibile la gita in veliero a Sikia e Kleftiko. Menzione speciale per Kastanas.
    Ad Atene l’Acropoli (ovviamente) e il quartiere di Plaka.
     
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    Ci vorrà un po' ma ne varrà la pena!
     
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    Devo dire che la Grecia me la ricordavo meno cara di quanto non l’abbia trovata

    Io andai ad Atene nel 2006 e la trovai molto cara, oltre che poco interessante
     
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    Atene anche a me, ad impressione non dice niente. Sono invece curioso di vedere Milo. Ma anche li, come a Rodi, per strada vanno tutti come dei treni? Io a Rodi ho visto delle cose che voi umani non potete nemmeno immaginare. Mai mi sarei sognato di affittare un motorino, solo quad. Che poi è pure una figata.
     
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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 13/11/2015, 22:04) 
    Atene anche a me, ad impressione non dice niente. Sono invece curioso di vedere Milo. Ma anche li, come a Rodi, per strada vanno tutti come dei treni? Io a Rodi ho visto delle cose che voi umani non potete nemmeno immaginare. Mai mi sarei sognato di affittare un motorino, solo quad. Che poi è pure una figata.

    Per strada non sono così indisciplinati, io mi sono trovato abbastanza bene.
    Certo, il quad è molto più comodo e divertente. La mia idea iniziale era prendere un quad e non cagare neanche di striscio il motorino. Il problema sono i prezzi, davvero allucinanti. Ad Adamas non puoi noleggiare un quad per meno di 30/35 € al giorno, con prezzi che raggiungono anche i 60€ a seconda della potenza e dello stato del quad.
     
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    cmq ok, esci le foto
     
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    Sono impegnato questo weekend, quindi le carico a rilento su imageshack... un paio di giorni e arrivano, vedrai che belle! :elio:

    ps: c'è un limite al numero di foto che si possono inserire in un unico post?

    Edited by Mage890 - 14/11/2015, 20:41
     
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    FOTO!!!!!!!!!!!!!!!

    jvy8MJ
    Aeroporto di Milo

    jJMIGz
    L'aereo da 35 posti ad elica che ci ha portato da Atene a Milo

    yJRko0
    Tramonto su Adamas

    6SLLXQ
    Alogomantra, vista da sopra la grotta

    WK4fxY
    Alogomantra, vista da sotto

    1yL96H
    Arco di roccia nei pressi di Alogomantra

    eBs46d
    Pachena

    CBfrW9
    L'arco di roccia che conduce a Papafragas

    mGcQnj
    Insenatura nei pressi di Papafragas

    Po51oD
    Le tipiche rocce "lunari" di Sarakiniko

    kd22Ps
    Tuffi a Sarakiniko

    5tbgj1
    Tuffi a Sarakiniko #2

    H7GSil
    Tsigrado, vista dall'alto

    6FHtEp
    Discesa a Tsigrado "in cordata"

    kz6Tjg
    Ultimo tratto prima di arrivare in spiaggia a Tsigrado

    H7MUNd
    Firiplaka, vista dall'alto

    2VghPm
    Acque a Firiplaka. Sulla destra io e Sisar giochiamo a racchettoni, sullo sfondo è possibile vedere la roccia a forma di culo

    FFkZp9
    Roccia multicolore a Firiplaka

    5KO8jm
    Klima

    mEiOeK
    Ancora Klima. A nord è possibile scorgere Plaka, la capitale dell'isola

    UesDpb
    Cape Vani

    2sqXdV
    La roccia "pitonata" di Cape Vani

    Kliwrq
    Altro esempio di roccia policromatica nei pressi di Sikia

    TOHR7N

    biuZDy

    fDxnS0
    Kleftiko, faraglioni

    X3Pszq

    xSDBYE
    Kleftiko, passaggi e grotte

    2uWBMB
    Kleftiko, tuffi dalla barca

    FVuCJJ

    zXMZKk
    Sosta successiva della barca. Non sono sicuro, ma potrebbe essere Cape Kalogries

    QjCPrA
    Kastanas, vista dall'alto

    p3NEkb

    nzDoUB

    8VNnHW

    V42kgQ
    Rocce "psichedeliche" di Kastanas

    Xc84Ck
    Arco di roccia a Kastanas. In questa parte della spiaggia non c'è stato NESSUNO per circa 4 ore

    UfqQws

    xXpS0i
    Le vecchie miniere di zolfo a Paliorema. Sulla destra si vede la spiaggia

    vHLjK4
    Carretto delle vecchie miniere

    VuzCAk
    Paliochori

    9NDzqR
    Rocce a Paliochori

    GbCAXI
    Aghia Kiriaki

    JVUTv7
    Antico teatro - vista sul mare

    FUPidI
    Antico teatro

    jkHYAf
    Franzella sulle gradinate del teatro

    2tUZYj
    Catacombe

    onYPJV
    Via del centro di Plaka

    qPl4vO
    Baretto con sedie all'aperto a Plaka

    eGyOah

    QwXlR3
    Firopotamos

    z8Dr6s
    Mura dell'Acropoli

    GENnfn
    Plaka, Atene

    ZNrqaV
    Teatro di Erode Attico

    OZroW5
    Propilei

    XGqqTd
    Eretteo; in primo piano i resti del tempio di Atena Poliàs

    1r6kJO
    Cariatidi

    zhyvjq

    U0dGJC
    Partenone; la facciata era coperta da impalcature, causa restauro

    x2pJXn
    Teatro di Dioniso

    HLSlya
    Le originali Cariatidi, al Museo dell'Acropoli

    Q5fbgk
    Acropoli, vista dall'agorà

    HoK7IX
    Tempio di Efesto, poco sopra l'agorà


    Edited by Mage890 - 18/11/2015, 02:28
     
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    Madre, donna, lesbica. What else?

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    Culla Bianconera

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    Bellissime foto. Però quell'aereo ad elica a me riempirebbe di terrore :hihi:
     
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