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.CITAZIONELa laurea non serve per fare soldi
La tesi controcorrente di Krugman
È un falso mito che l’alto livello di istruzione garantisca lavori migliori e che la disoccupazione sia un problema di mancanza di competenze. È questione di potere
Un alto livello di istruzione non garantisce lavori migliori o salari più alti, credere che sia così è «una fantasia poco seria». La tesi, decisamente in controtendenza, è quella che il Nobel per l’economia, Paul Krugman, ha avanzato pochi giorni fa nel suo blog sul New York Times, sollevando un polverone di polemiche e di reazioni. Tanto più che il collegamento tra scolarizzazione e occupazione è un mantra politico ben noto anche in Europa (e in Italia).
Il divario tra competenze e istruzione
Dati alla mano, l’economista statunitense ha evidenziato come i guadagni medi dei laureati americani, a partire dalla fine degli anni ’90, siano precipitati in una fase di stagnazione, invertendo il trend di continua crescita in atto nel decennio precedente. Per Krugman non è però vero come sostengono molti studiosi che la causa di questa situazione sia il cosiddetto «skills gap», il divario tra le competenze richieste dalle aziende e il livello di istruzione-formazione dei lavoratori. Non è così, anche se lo si sente ripetere spesso, perché altrimenti i super laureati o i più specializzati - in mancanza di skills diffuse - troverebbero lavoro a salari molto più alti. E invece quali sono i lavoratori più richiesti e, in proporzione più pagati? «Gli esperti di cucito per il tessile e gli istallatori di scaldabagni».
Potere e istruzione
E’ questa la dimostrazione che serve a Krugman per confutare il paper dell’Hamilton Project. E per proporre invece la sua interpretazione della realtà americana ma non solo. I guadagni, le alte retribuzioni non sono proporzionali al livello di istruzione ma sono funzionali all’occupazione di posizioni strategiche in grandi gruppi industriali o della finanza. E’ insomma non una questione di studio, specializzazione e bravura, ma solamente di potere.
Corriere.it. -
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Assolutamente.
Io non capisco proprio cosa spera di ottenere un laurato in filosofia a parte la spocchia
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sono percorsi formativi che comunque danno tanto, oltre che QUALCHE possibilità.
Io ho fatto psicologia, e sebbene ora faccia tutt'altro, lo rifarei altre mille volte.. -
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la laurea dovrebbe servire prima di tutto a se stessi, per cultura personale.
Certo che se si pretende di trovare lavoro e magari pure ben pagato con una laurea in filosofia o scienze politiche, o della comunicazione...
Oppure lauree inflazionate, come economia.. -
Demonia93.
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per me la laurea è un sogno.. invidio a possibilità di dedicarsi totalmente allo studio.. e poterlo fare con docenti di caratura.. concordo quindi sullo studio come interesse e valore personale..
Detto questo pero'.. non tutte le persone di capacità sono laureate... e non tutti i laureati sono di capacità
Ho collaborato con molte persone laureate... (anche alcuni prof universitari di valore umano NULLO..) e devo dire.. che i giovani spesso pensano che la laurea dia loro diritto di pretendere un posto di lavoro senza nemmeno sforzarsi..
spesso si lamentano della retribuzione e sono spocchiosi..
Credo sia questo il problema.. la laurea deve essere un valore aggiunto.. non l'unico valore che hai..
un laureato.. deve prendere atto del fatto che il nozionismo da solo serve poco.. e deve capire come applicarlo alle attività che esistono sul territorio.
In questo modo..sarà un laureato vincente in qualunque campo.. almeno al nord .. dove gli imprenditori guardano
pochissimo il pezzo di carta quanto invece la capacità di fare squadra (e qui gli studi umanistici aiutano tantissimo)
o di comprendere le aspettative del cliente.., l'umiltà nel lavoro, l'interesse di apprendere la curiosità..
L'etica lavorativa insomma...
tutto sta nel sapersi spendere in ambito pratico... usando il valore aggiunto della cultura per eccellere in quel che fai..
lo studio.. è una carta importantissima che ti puo' far vincere .. ma devi anche saper giocare le tue carte...
da sole non vicono mai.... -
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Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta
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La laurea ormai è. Diventata un pezzo di carta come un altro. Il belli è che ci si lamenta che in Italia ci sono pochi laureati.
Quando poi, se sei nella merda e ti andrebbe bene anche un lavori da magazziniere se sei laureato non ti prendono manco per la minchia.. -
the.hangman.
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beh,se non hai fatto un corso da carrellista nemmeno se sei laureato ad Harvard ti prendono.
Cmq conoscevo una persona laureata in non ricordo cosa,ma qualcosa si umanistico credo ,che era andata a fare un colloquio in un azienda di pulizie e non è stata presa perchè troppo qualificata,lei ovviamente si è lamentata perchè diceva che se era li era perchè nonostante la laurea doveva cmq portare la pagnotta a casa a fine mese.Mi disse che era arrivata quasi alla decisione di omettere di essere laureata sul CV per derterminati lavori. -
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CITAZIONE.Mi disse che era arrivata quasi alla decisione di omettere di essere laureata sul CV per derterminati lavori
Cosa che non si può fare perché costituisce reato.. -
the.hangman.
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ma infatti lo sapeva,è per questo che era molto combattuta . -
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beh dici di essertene dimenticato.
Io quando chiamavo per fare il baby sitter omettevo di essere un maschio. -
.Io quando chiamavo per fare il baby sitter omettevo di essere un maschio
parlavi in falsetto?. -
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parlavo a gesti, ma questi continuavano a rispondermi "pronto, pronto?" . -
Amanda78.
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purtroppo ormai una laurea in economia serve per lavori che un tempo erano svolti da diplomati. Come i commercialisti o lavorare in banca.. -
Serpico89.
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Sono d'accordo con Demonia, soprattutto sul discorso in cui non tutti i laureati sono persone poi veramente adatte nel loro campo o adeguate per svolgere certi compiti.
A parte il fatto di aver visto un mare di studenti passare esami copiando da domande che girano da anni oppure professori starsene seduti comodi a far finta di non aver visto gli studenti copiare da appunti o passarsi risposte tra di loro. Ho conosciuto persone prendere bei votoni senza aver aperto libro e altri portare tesi che veramente le vignette della settimana enigmistica hanno più senso.
Detto questo, secondo me la laurea prima di tutto è una soddisfazione personale alla propria ricerca del sapere in un dato ambito. Logicamente i fatto di saperne di più rispetto a gli altri può aprire maggiori possibilità nel poter fare un giorno un lavoro che combaci con i propri interessi, ma è del tutto sbagliato dare per scontato che una volta ottenuta la laurea allora ogni porta è aperta. La laurea, cioè la propria conoscenza, va sfruttata. Il lavoro va cercato, ma soprattutto un lavoro che ci interessa va inseguito.
Lasciamo stare gli stipendi in generale sottopagati che si aprirebbe un altro forum per discuterne praticamente, ma una persona che ha avuto la fortuna di poter conseguire una o più lauree deve essere poi intelligente nel sapere come sfruttarla.
Consideriamo poi tutte quelle persone che scelgono un corso di studi perchè: non sanno che fare, perchè poi si guadagna tanto e altre motivazioni a parer mio di poco senso.. -
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CITAZIONEConsideriamo poi tutte quelle persone che scelgono un corso di studi perchè: non sanno che fare, perchè poi si guadagna tanto e altre motivazioni a parer mio di poco senso.
Dimentichi due aspetti:
- moda
- la possibilità di fare li studente mantenuto dai genitori per qualche anno.
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