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A scuola che tipo di studente eravate? Diligente o mezzo delinquente? . -
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Normale, sicuramente più maturo e diligente all'università che al liceo 
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TheCaptain.
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Diligente no, mezzo delinquente mi sembra troppo
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the.hangman.
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Ero uno che si faceva un po trascinare,il contrario di ora praticamente,molto più portato a fare le cose piuttosto che spiegarle perchè odiavo studiare,nonostante a volte i professori mi avvertivano dell'interrogazione,mi mettevo davanti il libro e niente duravo 5 minuti,avevo un rigetto vero e proprio,infatti i professori pensavano che fossi un copiatore professionista perchè avevo quasi sempre 1-2 voti i più nelle prove scritte. . -
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Non ho mai avuto gran voglia di studiare perché mi sono accorta al secondo anno - e poi ancora peggio al terzo - che quello che avevo scelto di fare (Ragioneria programmatori) non mi piaceva affatto* e volevo cambiare con il liceo linguistico, per poi continuare gli studi all'università (Lettere). Non ho potuto cambiare "perché ormai sei qui, se cambi è un casino, devi iniziare magari da capo, magari se poi cambi idea e non vai all'università col diploma del liceo non fai niente, blablabla, soldi!!!'1' oneoen) e quindi studiavo quel tanto che mi bastava ad avere il 6 (a parte letteratura, informatica storia e inglese che avevo 8/9). Di conseguenza, una volta finito con il minimo indispensabile per allontanarmi da quell'inferno, non ho voluto continuare.
Caratterialmente ero tranquilla, mi facevo i fatti miei, non sono mai stata parte del gruppo dei Fighi® ma avevo il mio giretto di amicizie per sopravvivere alla giornata. Penso che il massimo dei problemi che ho dato ai professori è stato quando in un paio di occasioni avevo bigiato e han sgamato me e la mia amica al bar
*(inoltre c'erano altri problemi che andavano oltre allo studio ma stendiamo un velo pietoso).
A volte mi dispiace non aver studiato di più o aver tentato di fare l'università, ma obiettivamente non tornerei indietro nemmeno se mi pagassero, e per i lavori che ho fatto successivamente e sto facendo tutt'oggi, aver avuto un 6 o un 9 in economia non mi sarebbe cambiato
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Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta
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Io fino a metà terza ero un discreto nerd e secchione. Oh, lo ero anche dopo, ma almeno non venivo più considerato il secchia della classe. Anzi, avevo 10 di condotta solo perché avevo la media del 8.9, quindi non potevano mettermi nove.
La fregatura è quando ho scoperto la figa: col cazzo che avevo più voglia di studiare
Edited by Shagrath82 - 13/9/2016, 23:36. -
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Io alle elementari ero un mezzo genio. Non studiavo mai.
Alle medie i professori si mettevano le mani nei capelli quando c'ero io. Però, tutto sommato, me la sono cavata col minimo sforzo.
Alle superiori ho iniziato a studiare un po' più seriamente, e da lì ho avuto un aumento di voti esponenziale fino a quando sono arrivato agli ultimi anni dell'università ed ero considerato una secchia.. -
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Diciamo che per come andavo a scuola è stato un miracolo che non sia mai stata bocciata Sulla scala dei miracoli C@te promossa si pone tra l'immacolata concezione e la resurrezione di Lazzaro, giusto per far capire.
Primo anno al liceo scientifico, disastroso. I miei mi iscrivono a ragioneria, ed avevo una media voto che sembrava un tracciato dell'elettrocardiogramma: 4-5 di italiano e inglese, asterisco fisso di stenografia, 8 di matematica, 9 di storia ed educazione fisica. Ogni anno la sfangavo e riuscivo a non farmi bocciare.
Poi alla maturità strappai un 78 che non stava ne in cielo ne in terra ghghg. -
TheCaptain.
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Non sono mai stato uno studente modello. Già alle medie la voglia di studiare era davvero poca.
Al liceo le cose invece di migliorare andavano peggio, facevo spesso sega a scuola. Un debito a fine anno non me l'ha mai tolto nessuno, almeno nei primi 3 anni. Ho avuto la "fortuna" di stare in una classe a dir poco mediocre, e ciò livellava lo studio di tutti verso il basso. In terzo poi ci arrivarono quasi una decina di bocciati e la situazione degenerò ancora di più. In quarto e quinto ho fatto una miriade di assenze, tempo per me ne avevo poco, studiavo pochissimo e di notte praticamente. In più il Sabato non potevo mai andare per questioni sportive.
Sono uscito con un 60, come gran parte della classe.
Col senno di poi mi rammarico per il poco studio. Ma semplicemente per un fatto di cultura personale.. -
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ah già, giusto, l'ambiente. In prima liceo conobbi nekro, e fu simpatia a prima vista. Infatti siamo rimasti amicissimi. In ragioneria avevo solo compagne femmine, disastro. Legato sempre pochisismo con loro. Un po' perché ero più matura (modestia) un po' perché erano delle tamarre micidiali.
Infatti ho sempre evitato rimpatriate e cene di classe.. -
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studentessa modello, spesso impegnata in attività extrascolastiche. . -
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Io in realtà non mi spiego benissimo come abbia fatto ad ottenere i risultati che poi ho ottenuto. Certo, sono sempre stato piuttosto diligente e l'essere forse un po' più sveglio della media mi ha dato una grande mano, ma io davvero ho la sensazione di non essermi mai ammazzato di studio. Giusto alle medie ho avuto voti un po' più bassi. Al liceo sono sempre andato benissimo, forse sono stato il primo della classe per media a fine anno solo i primi due anni, ma alla fine sono uscito col massimo dei voti, mettendola nel culo a un paio di secchioncelle
Questo per quanto riguarda la scuola, all'università invece è un altro paio di maniche, mi sono fatto, mi sto facendo e continuerò a farmi per un altro annetto un culo non indifferente, motivo per cui mi sono quasi del tutto rotto le balle.. -
Amanda78.
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Diligentissima. Anzi, ero una secchia vergognosa
Diciamo che buttarmi sullo studio era un modo per cercare di farmi perdonare incosciamente dai miei genitori per la mia omosessualità. Poi tanto avete idea di come fosse a Torino la scena LGBT negli anni Novanta? Imamginate il deserto dell'Arizona.
Anche se devo dire che all'Università con le feste studentesche mi si è aperto un mondo ed ho affinato il radar. ma non ho mai trascurato gli studi. Ripeto, forse pensavo "quando lo dirò ai miei genitori potranno rinfacciarmi tutto tranne che ho fatto sprecar eloro i soldi delle tasse universitarie".. -
.Sulla scala dei miracoli C@te promossa si pone tra l'immacolata concezione e la resurrezione di Lazzaro, giusto per far capire.
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