Perché gli italiani non sanno più scrivere

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    CITAZIONE (MissBalzary @ 15/2/2017, 15:12) 
    Non facciamo come quelli che producono le serie tv italiane in dialetto napoletano o siciliano e tu che sei di Milano non puoi lamentarti perché sennò vuol dire che odi i terroni (cit.)...

    Perchè no, basta mettere i sottotitoli :D

    Ah: mai visto niente del genere tranne Montalbano che però parla un italiano-siciliano.
     
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    CITAZIONE (+Stefchoen+ @ 15/2/2017, 15:17) 
    Piango. Non fossi sposato chiederei la tua mano. :hihi:

    :amore:

    Comunque c'è da distinguere anche il "dialetto" dalla "cadenza". Perché io magari parlo come una bauscia milanese, ma a Trapani mi capiscono ugualmente. Così come uno di Trapani mi parla con la cadenza siciliana, ma si capisce. Però voglio vedere se ci mettiamo a parlare in dialetto stretto, cosa capiamo uno dell'altro :hihi:

    Se guardo un film girato a Tor Bella Monaca in cui i protagonisti sono dei ladruncoli (*hint hint* Lo chiamavano Jeeg Robot) non mi aspetto che parlino italiano perfetto ma è normale sentire la cadenza romana... il problema nasce quando si comincia a parlare il dialetto "vero", perché ti capisce solo la regione Lazio.

    CITAZIONE (-El Diablo @ 15/2/2017, 15:17) 
    Perchè no, basta mettere i sottotitoli :D

    Ah: mai visto niente del genere tranne Montalbano che però parla un italiano-siciliano.

    Vabbè, ciao :saluto:

    (Mi sa che accendi poco la televisione)
     
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    CITAZIONE (MissBalzary @ 15/2/2017, 15:29) 
    (Mi sa che accendi poco la televisione)

    Anche questo è vero :D

    Comunque dubito siano roba di mio interesse :D

    Qualcosa contro i sottotitoli? XD

    Comunque io di gente monolingua conosco solo: i vecchi (spesso anche analfabeti), i nazi-italiani e i semi-ritardati mentali.

    Altrimenti qui parliamo tutti indistintamente italiano e dialetto. Quindi è difficile non impararle entrambe.

    Il dialetto stretto però è conosciuto da pochi. Molti nomi di oggetti li conoscono tutti solo in italiano.

    Ammetto che appena uscito dalla provincia, ai primi dialoghi mi sembra strano parlare italiano, ma dopo 5 minuti mi abituo :D
     
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    Niente contro i sottotitoli, anzi. Però se una sera mi viene voglia di guardare "Io speriamo che me la cavo" su canale 5 dubito di trovare i sottotitoli annessi ogni volta che i bambini parlano in dialetto napoletano (non "con la cadenza").
     
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    Bizzarro.

    L'unico programma regionale che ho mai guardato è "Mudù" che sebbene abbia un accento molto barese parla in italiano.

    Pensa: le reti regionali pugliesi parlano in italiano altrimenti in varie provincie non ci capiamo :hihi:
     
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    comunque i bambini possono imparare qualsiasi cosa eh, basta insegnargliela
     
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    Esagerato, stai tranquillo e pensigh no

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    Ai bambini piccoli non va insegnato il dialetto, primo perché poi si vede come vengono su che a vent'anni ancora non sanno la differenza tra "anno" e "hanno",

    Non è vero.
    Dati alla mano, se ai bambini vengono insegnate 2 lingue fin dall'infanzia, hanno competenze linguistiche migliori di chi cresce con una sola lingua. Oltre a un sacco di altre buone cose.
    Dal punto di vista cognitivo il "dialetto" è una lingua.

    Quindi:
    - crescere i bambini SOLO in dialetto è impossibile perché in Italia tutto è impostato sull'italiano. Quindi, male che vada, si ottengono dei bambini con i vantaggi cognitivi dei bilingui.
    - crescere i bambini senza insegnargli il dialetto significa farli crescere dei poveri mentecatti che appena superato il Brennero vanno nel panico perché mettono il ketchup sugli spaghetti. Inoltre, se non gli viene insegnato un italiano corretto fin dall'inizio, molto probabilmente saranno semi-lingui, cioè parleranno "l'italiacano".


    CITAZIONE
    e secondo perché già uscito dalla propria regione non ti capisce nessuno.

    Quindi il dialetto e l'italiano sono più o meno la stessa cosa. Al limite l'italiano è usato in una regione un pelino più grande, ma è pur sempre una cagata di uccello sull'immenso parabrezza del mondo.
     
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    Probabilmente in quella frase mi sono espressa male io, quello che intendo è come il genitore parla alla figlia appena nata e che sta crescendo (2/3/4 anni, non 10 quando va a scuola). Posso capire i 90enni di una volta che a malapena sapevano scrivere il proprio nome, ma quando sento miei coetanei che parlano in dialetto ai figli che hanno 3 anni (e i bambini parlano SOLO dialetto) onestamente mi vien voglia di tirargli un pugno. Di recente stavo "parlando" con sta bambina e non capiva nemmeno che cosa fosse il bicchiere, puttana eva. Questa secondo me quando a 6 anni dovrà iniziare la scuola sarà più indietro rispetto ai suoi compagni di classe. Ma magari mi sbaglio.

    CITAZIONE
    crescere i bambini senza insegnargli il dialetto significa farli crescere dei poveri mentecatti che appena superato il Brennero vanno nel panico perché mettono il ketchup sugli spaghetti.

    Ma cosa stai dicendo :hihi: Non ti rispondo nemmeno qui perché imho sta cazzata che hai scritto non ha nemmeno senso.

    CITAZIONE
    Quindi il dialetto e l'italiano sono più o meno la stessa cosa. Al limite l'italiano è usato in una regione un pelino più grande, ma è pur sempre una cagata di uccello sull'immenso parabrezza del mondo.

    Vabbè ciao anche a te :saluto:
     
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    ma ti dirò, dipende. E' una cosa che non si può prevedere con certezza. Anche perchè comunque i bambini ascoltano/apprendono italiano ben prima dei sei anni.
    Pensa ai bambini cinesi, che in casa con ogni probabilità sentono parlare solo cinese. A dieci anni ti assicuro che sono dei perfetti bilingue. Coi dialetti dovrebbe essere perfino più facile, essendo meno distanti dall'italiano rispetto al cinese.
    Poi per carità, io sono dell'idea che il dialetto se lo debbano imparare al mercato come ho fatto io.
     
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    CITAZIONE (Phæk di un utente svizzero @ 15/2/2017, 19:03) 
    - crescere i bambini senza insegnargli il dialetto significa farli crescere dei poveri mentecatti che appena superato il Brennero vanno nel panico perché mettono il ketchup sugli spaghetti. Inoltre, se non gli viene insegnato un italiano corretto fin dall'inizio, molto probabilmente saranno semi-lingui, cioè parleranno "l'italiacano".

    Oppure farai crescere meravigliosi italiani che manco si sanno esprimere al di fuori della loro provincia, e che magari si incazzano se tu fai presente loro che non sono tenuto a conoscere il suo dialetto visto che la sua provincia di origine è a 7-800 Km di distanza

     
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    E' inutile, noi diciamo bilingue e loro capiscono "vecchio che parla solo dialetto" :hihi:
     
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    ma cazzo, a parte che a Torino ci sono sessantenni (quindi non certo vecchi novantenni rincoglioniti) che si esprimono alla cazzo di cane. E il 90% sono meridionali. Non so se perché più campanilisti o perché le scuole giù facevano più cagare già negli anni Cinquanta e Sessanta (o forse entrambe le cose), in un mondo globalizzato se parli solo l'italiano sei già sfigato, ma addirittura che devono sottotitolarti perché non sei in grado di parlare in italiano a parte Ué Ué e Ho visto Maradona, scusa, ma mi fa incazzare.
    E poi in un mondo globalizzato meglio conoscere una lingua straniera che un dialetto (per quanto i dialetti siano depositari di saggezza millenaria e via dicendo, ma non ti faranno mai trovare un lavoro)
     
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    Negli anni 50-60 in meridione era tanto se finivi le elementari :D (negli anni 60 non so, ma negli anni 50 si :hihi:)

    Possiamo parlare di 20enni? che sono gli adulti più recenti?

    Credo che le nuove generazioni siano più simili a quelle nate 20 anni fa che quelle 60 anni fà sinceramente.

    E inoltre: più lingue conosci più ne impari facilmente altre.

    E da bambino è più facile capire lingue simili tra di loro (come italiano e dialetto) che completamente diverse (italiano e inglese)

    Anche mia sorella (8 anni) sà a memoria un bordello di parole inglesi che ha imparato a scuola, ma credi che sappia fare un discorso in inglese?

    Per capire una lingua completamente diversa dalla tua o devi vivere dove la si parla o devi conoscere come funzionano le lingue. Un bambino di 8 anni difficilmente capisce concetti che pochi capiscono ancora a 14 :hihi:
     
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    Premesso che come viene insegnato l'inglese alle elementari fa ridere. Buttare a cazzo parole e vocaboli non serve a nulla, soprattutto non serve imparare una lingua straniera da un italiano. Occorrerebbe importare 5-6 insegnanti madrelingua e vedi come migliorerebbe il livello.
    Poi ciccio, ho avuto alcuni compagni di corso meridionali (nel senso che erano venuti su dal Meridione proprio per studiare). A parte un velo pietoso sulla preparazione scientifica, erano imbarazzanti nel parlare italiano. Accenti atroci, a 19-20 non conoscevano certi termini in italiano di uso corrente, o li storpiavano (sì, c'è gente che usa verbi transitivi oppure chicche come lo scatolo).
    Non voglio dire che sia solo colpa del dialetto, visto che ci sono un sacco di medici piemontesi che parlano in dialetto, ma si esprimono anche in italiano e/o altre lingue. Ma in casa i loro genitori avranno parlato solo in italiano i primi anni, poi il dialetto se lo saranno imparato per i cazzi loro.
    E poi quoto un po' tutto il discorso di MissBalzary
     
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    Accenti atroci?

    Anche gli insegnanti (altro che studenti) che ho avuto non della zona avevano accenti atroci :hihi:

    Ma dipende molto se ti sta simpatica la persona che parla :hihi:

    Comunque qui tutti credono che non sia di qua (mi prendono per nordico) mentre se vado fuori capiscono tutti subito che sono Salentino. Strano :hihi:
     
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