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Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta
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Qual è la vostra opinione sui dialetti?
Esempi di ricchezza culturale o residui dell'Italia pre-unitaria che andrebbero cancellati?
Lo parlate?
N.B. Parlo in generale di dialetti per capirci, così evitiamo per cortesia sofismi tipo "sì ma il napoletano o il sardo è una lingua" eccetera. -
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Attendi (speri) il flames? 
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L'unica cosa che spero è che la mia volontà di rispondere a questi thread rimanga pari a 0 . -
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Ma no. I flames sono bbbelli 
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i dialetti sono senz'altro una ricchezza culturale, poi ognuno singolarmente sceglie le modalità di utilizzo
capisco il ligure (Imperia), l'emiliano zona Modena e il dialetto di Altomonte (Cosenza) essendo cresciuto con mia nonna che parlava solo quello. Poi vabbeh, molti sono facilmente comprensibili per la loro stretta vicinanza con l'italiano (dialetti del centro-Italia) o perchè se ne è stra-abusato in letteratura/cinema (napoletano o romano). -
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Beh, io del napoletano ne capisco ben poco. . -
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Io capisco quasi tutte le lingue latine 
Tranne il friulano, il rumeno e qualche altra.
Ne parlo solo due però
Il francese ho sempre saputo di capirlo (posso seguire un tg sul canale delle news francesi senza problemi), poi mi sono accorto anche lo spagnolo e le altre.
Il portoghese è come lo spagnolo ma ha scelte di parole latine più brutte
In genere se hai un'ottima conoscenza dell'italiano (quindi conosci parecchi sinonimi per la stessa parola/concetto) e un po di immaginazione arrivi sempre a quello che vogliono dire.
Se poi la parola non è latina o usata nell'italiano (mica sono tutte parole latine) o in altre lingue che conosci puoi sempre impararla e magari la trovi in un'altra lingua
In genere non ho problemi a leggere siti internet in diverse lingue, sopratutto wiki a volte confronto l'articolo in varie lingue latine + inglese se l'articolo mi sembra incompleto, non c'è scritto quello che mi serve
Edited by -El Diablo - 24/2/2017, 01:11. -
TheCaptain.
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Come Baba credo che il dialetto sia senz'altro una ricchezza culturale, dà quel senso di appartenenza verso la terra e la cultura con il quale uno è cresciuto.
Il parlare solo il dialetto non mi piace, ci sono molte situazione dove il dialetto storpia.
Si mi capita di parlarlo, sopratutto in situazioni informali. Napoletano e romano non fa differenza, anche se non parlo il romanesco ma ho più la calata romana.
Fatico molto di più con la comprensione dei dialetti del nord.. -
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Il dialetto è una meravigliosa testimonianza culturale, divenuta assolutamente inutile ed anacronistica in un mondo globalizzato. Sopratutto in alcune regioni come Piemonte e Lombardia, anche a causa dell'immigrazione, nel giro di un paio di generazioni il dialetto sparirà.
Già io lo parlo pochissimo, quindi non saprò insegnarlo a mio figlio. -
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CITAZIONEGià io lo parlo pochissimo, quindi non saprò insegnarlo a mio figlio
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Èttore.
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Non mi sembra inutile ed anacronistico. La potenza espressiva dei dialetti è di gran lunga superiore a quella dell'italiano. Poi non cominciamo a parlare di globalizzazione che non è il caso
Cheers,
Ettore. -
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CITAZIONE. La potenza espressiva dei dialetti è di gran lunga superiore a quella dell'italiano.
A beh, su questo non ci sono dubbi. -
Simo0'Rulez2.
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Comprendo e parlo perfettamente il piacentino, comprendo ampiamente l'emiliano fino a Bologna e il lombardo fino a milano. Comprendo quasi completamente il ligure orientale e il piemontese fino ad Alessandria. Credo sianobvere e proprie lingue e come tali da preservare, benché ormai prossime al decesso . -
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A Torino sentir parlare il torinese è ormai un evento raro .
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