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Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta
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Durata del viaggio:
5 giorni, dal 13 al 19 agosto
Con chi siete partiti?
Con la moglie
Alloggio
Due alberghi presi su booking
Perchè avete visitato proprio questo/i posto/i?
Semplice: regalo dei miei genitori per compleanno ed anniversario. Poi ci sono stati pochi anni fa anche loro e la meta mi attirava in ogni caso
Luoghi visitati:
Porto, Marinha Grande, Obidos, Peniche, Alcobaça, Batalha, Fatima, Tomar, Coimbra, Overo, Braga, Bom Jesus, Via do Castelho, Guimaraes, Villa do Conde e Santiago de Compostela in Spagna
Viaggio in generale
Domenica 13 agosto: partiamo mattina presto per dirigerci a Malpensa. Ovviamente terminal dei voli low cost, quello dei poracci, per intenderci. Dopo tre ore di volo causa fuso orario atterriamo, riusciamo a capire dove si trova l'agenzia dove ho prenotato l'auto e dopo un'ora di pratiche, causa inceppamento stampante, ritiro la mia meravigliosa Nissa Juke giallo canarino. Nel pacchetto, oltre a togliere tutte le franchigie facendo un'assicurazione extra, cosa che consiglio a tutti, oltre al Via verde, il loro telepass. Sì, perché in tutto il Portogallo sulle autostrade ogni tanto ci sono sentori che permetto il pedaggio. Magari 20 centesimi, oppure 90. Tu ci passi sotto (come nei tutor) e senti un bel bip. Fighissimo.
Dopo due ore arriviamo alla prima tappa, dove abbiamo l'albergo, a Marinha Grande. Posto carino, col faro, le scogliere a picco sull'Atlantico e tantissime pinete nei paraggi (storicamente fatte piantare dal terzo Re del Portogallo per bloccare l'erosione del suolo ed impedire che la sabbia portata dai venti dell'Atlantico danneggiasse i campi dell'entroterra) Il pomeriggio lo dedichiamo a visitare Obidos, paesino circondato da mura famoso per le sue case bianche a strisce gialle. Ha una bellissima chiesa con interni in azuleos (le piastrelle tipiche della zona). Posto molto turistico, ma anche molto fotografabile. Poi andiamo a fare due foto a Peniche con le sue dune di sabbia che si gettano nell'oceano.
Lunedì 14 agosto: partiamo di buon mattino, dopo esserci sfondati alla colazione dell'albergo (tra l'altro, albergo Solemar, fa anche cena a buffet a 15€) e ci spariamo prima Alcobaça, dove visitiamo il maestoso monastero, bene dell'Unesco. Link wikipedia se volete approfondire. Posso solo dire che è tanta roba, sopratutto le cucine, con enormi camini ricoperti di maiolica. Step successivo è Batalha, dove visitiamo un altro monastero edificato per volontà di Giovanni I, come segno di ringraziamento per la vittoria riportata nel 1385 contro Giovanni I di Castiglia nella battaglia di Aljubarrota, nei pressi del luogo dove si svolse la battaglia. Nel 1388 era già sede di un primo nucleo di monaci domenicani. Costruito in stile gotico con parti in stile manuelino. La cosa più particolare è la cappella incompiuta. Poi vabbé, deviazione a Fatima, perché poi la suocera rompe il cazzo che ci accusa di essere dei miscredenti.
Non voglio commentare i vari disperati che si rivolgono al santuario, la disperazione non va mai presa in giro. Però l'enorme tempio dedicato al rosario (con un rosario gigantesco appeso di fronte ad una specie di palazzetto dello sport) è un calcio in bocca alla miseria. Non sarebbe stato più cristiano costruire con quei soldi un ospedale in Africa? Se non altro il livello mercimonio degno da "mercanti nel tempio" che tanto fece incazzare Gesù è minore rispetto a Lourdes (lì sì, si raggiungono livelli vergognosi). Ultima tappa è Tomar. L'attrazzione principale è il maestoso Convento dell'Ordine di Cristo. Cosa c'è da vedere leggetevelo voi, vi dico solo che è meraviglioso ed immenso.
Il tardo pomeriggio torniamo a Marinha Grande sperando di fare un po' di amre, ma c'è un freddo porco, venti gradi scarsi con un vento fortissimo che taglia la faccia. Evitiamo
Martedì 15 agosto: Ferragosto è doppia festa per i portoghesi: oltre alla classica Assunzione festeggiano anche il fatto che sia la patrona del Portogallo. Quindi al mattino per strada non c'è nessuno, nemmeno a Coimbra. Il che significa zero traffico, negozi chiusi ma anche parcheggi gratis La cosa più interessante è l'università di Coimbra, la più antica e prestigiosa del Portogallo. Da non perdere la biblioteca barocca ma sopratutto la cappella di San Michele, tutta in azuleos con un organo enorme con oltre 2.000 canne.
Altro monumento notevole è la cattedrale vecchia (Sé velha), ovvero il più importante monumento romanico del Portogallo. La costruzione della Sé Velha iniziò poco dopo la Battaglia di Ourique (1139), quando il conte Afonso Henriques si dichiarò Re del Portogallo e scelse Coimbra come capitale. I lavori ebbero inizio nel 1146 ma procedettero lentamente a causa della carenza di finanziamenti fino a che non intervenne il vescovo D. Miguel Salomão che finanziò i lavori dal 1162, il che li accelerò notevolmente. Nel 1185 la nuova cattedrale fu sede dell'incoronazione a re del Portogallo Sancho I. La parte essenziale della costruzione fu completata all'inizio del XIII secolo con il lavori del chiostro verso il 1218, durante il regno di Afonso II. L'impostazione le venne dal capomastro Roberto, che aveva già diretto la costruzione della cattedrale di Lisbona. Fu cattedrale dal 1218. Importanti lavori furono eseguiti nel XVI secolo (decorazione delle navate con ceramiche, creazione della Porta Speciosa a nord e modifiche delle absidiole a sud), pur mantenendosi invariata gran parte dell'edificio. Dopo ci dirigiamo verso i giardini botanici, fatti erigere da Pombal nell'ottica del potenziamento dello studio delle scienze naturali. Nel pomeriggio ci dirigiamo a Porto, con una piccola deviazione a Ovar, paesino un tempo su una laguna famoso per le sue case con facciate di azuleos. Peccato sia molto decadente.
Pomeriggio dedicato a visitare Porto, in particolare la stazione, con le pareti interne decorate da piastrelle bianche e azzurre che raccontano alcuni eventi fondamentali della vita del Portogallo. Troviamo l'hard rock caffé, poi passeggiata lungo il fiume Douro e ceniamo divinamente sfondandoci di baccalà con gamberi e besciamella gratinati.
Mercoledì 16 agosto: partiamo dopo esserci sfondati a colazione, in modo da saltare il pranzo (tecnica che cerco sempre di applicare quando sono in albergo) e ci dirigiamo a Braga. Ridente cittadina, i più colti la ricorderanno per la squadra locale, lo Sporting Braga. Ha un bel centro storico e una cattedrale favolosa, con interni barocchi dorati ma sopratutto soffitti in origine romanici e gotici (è stata più volte rimaneggiata) coperti da liste di legno dipinte e decorate. Dopo svariate bestemmie sull'assenza di indicazioni e col navigatore impazzito, riusciamo a trovare il santuario del Bom Jesus di Monte. Bello e scenografico, fortunatamente c'è sia il parcheggio in alto, che uno in basso con una ferrovia a cremagliera che ti porta in cima. Poi ci dirigiamo a Nord, passiamo il confine dopo due ore e mezza di autostrada ed arriviamo a Santiago de Compostela. Lo sanno tutti che in questa cittadina l'unica cosa da vedere è la maestosa cattedrale. Presa d'assalto da orde di pellegrini che non so quanto siano veramente convinti che il San Giacomo che vanno a venerare sarebbe l'apostolo di Gesù, martirizzato in Giudea nel 44 d.C, le cui spoglie vennero trafugate e portate e nascoste nientemeno che in Galizia. Ovviamente vennero poi riscoperte dopo solo 8 secoli. Tutto molto credibile. Inoltre ho l'impressione che "fare il cammino di Santiago is the new Woodstock degli hippie" visto l'atteggiamento tutt'altro che cristiano e computo da parte dei pellegrini. Ovviamente essendo brave persone timorate di Dio Santiago è il posto, relativamente, più sporco che ho visto in questa vacanza. A causa dei lavori alla facciata principale si perde molto l'impatto. L'unica cosa che lascia a bocca aperta è la tomba del santo, veramente incredibile. Il resto per me costituisce una mezza delusione.
Mangiamo un boccone, poi torniamo in Portogallo. Ah, in Galizia parlano una cosa strana, mezzo spagnolo e mezzo portoghese. Tanto nessuno spiccica mezza parola di inglese o francese.
In Portogallo deviamo a Viano do Castelo, che ha un bel centro storico. Giusto per fare due passi lungo il fiume e fare un giro nelle vie che si preparano alla festa patronale.
Giovedì 17 agosto: Giornata interamente dedicata avisitare Porto.
Cattedrale con bella vista sulla città e un bel chiostro, Torre dos Clérigos, che è anche il simbolo della città, ponte Luis I. Facciamo una bella crocierina sul fiume, dove grazie al sole e al venticelli ci bruciacchiamo, facciamo merenda con sangria e paninazzi col prosciutto locale (presunto) e formaggio di Serra. Giriamo, cazzeggiamo, troviamo la chiesa più bella di Porto, la Chiesa di Sao Francisco, spettacolare con i suoi interni barocchi che hanno richiesto circa 200 kg di oro per poter essere preparati.
Cena in altro posto spettacolare, poi torniamo in albergo (dove la nostra stanza si affaccia su un cimitero, cosa molto metal ).
Venerdì 18 agosto: al mattino partiamo presto ed andiamo a Guimaraes, città considerata la vera culla della nazione. Ha un bel centro storico, una chiesa del XII secolo. Poi ci dirigiamo verso l'oceano, mia moglie fa un botto di foto, ed è ora di tornare in aeroporto. Consegniamo l'auto, facciamo compere al duty free, per poi scoprire che il nostro volo è stato cancellato. Partiamo con tre ore di ritardo e in poche parole arriviamo a casa alle due di notte.
Ti è piaciuto e perché?
Assolutamente sì. Il Portogallo è bellissimo, gli abitanti sono gentili, sono orgogliosi ma non se la tirano come i loro vicini spagnoli, si mangia da Dio (credo di aver mangiato il miglior pesce della mia vita a Porto), la viabilità è assolutamente accettabile e i prezzi sono onesti (ma non vi aspettate la svendita tipo acchiappabuzzurri alcolizzati che vanno in Catalogna). Consigliatissimo.
Poi quasi tutti parlano un po' di inglese o francese
Rifareste questo viaggio?
Prima o poi di sicuro. È uno di quei posti in cui tornerei un domani coi figli.
Sicuramente vorrei farmi Lisbona e il Portogallo meridionale.
Spese fatte e costo del viaggio in generale:
Più o meno 1.000 €, tenendo conto che volo e alberghi sono stati regalati.
Diciamo che prenotando per tempo si riesce a drmire in un 4 stelle a 80€ a notte
Consigli sui luoghi da visitare
Porto, Tomar, Obidos, le abbazie di Alcobaça e Batalha (ci vuole più tempo a spostarsi che a farle), Braga e Guimaraes sono il minimo sindacale. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Marinha Grande
Il nostro albergo
Obidos
Alcobaça
Batalha
Fatima
Tomar
Coimbra
Università
Se Velha
Orto botanico
Porto
Edited by Shagrath82 - 31/8/2017, 09:04. -
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Marinha Grande non mi piace, per il resto, a parte le foto in cui ci sei tu, molto belle
diciamo che ho sempre pensato al Portogallo come Lisbona e Sintra, ma sicuramente è un limite mio. -
Simo0'Rulez2.
User deleted
Bello mi piacerebbe visitare il Portogallo, a differenza della Spagna verso la quale, a differenza di tutti, non provo alcuna emozione . -
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Tu provi emozioni solo per la gente antipatica . -
Simo0'Rulez2.
User deleted
Ahahha no dai, é che con la Spagna mi hanno davvero scartavetrato le palle.. Cioè dai é la versione brutta e ritardata dell'Italia . -
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gli spagnoli in effetti se la tirano un pochino.
Sono stata solo a Lisbona anni fa e mi ricordo che mi era piaciuta molto.
P.s. Ogni volta che vedo Shag in posti come Santiago, Fatima o Lourdes mi viene da ridere. -
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Non conosco gente che non se la tira
Chi se la tira (e insulta tutti gli altri) in maniera ossessiva-compulsiva sono gli americani con tutti i loro media a disposizione
Anche stranieri, che sono a disposizione anche quelli. -
.Non conosco gente che non se la tira
Chi se la tira (e insulta tutti gli altri) in maniera ossessiva-compulsiva sono gli americani con tutti i loro media a disposizione
beh, ora le geopolitica non centra un cazzo.
In Spagna, anche se ammetto che lo spagnolo come lingua è più diffusa ed utile dell'italiano, parlano SOLO ed esclusivamente in castigliano. Anche nei posti turistici. Poi però passano senza problemi all'inglese o italiano se ci sono problemi e rischiano di rimetterci i soldi. -
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E fanno bene
In California (dove i messicani sono immigrati in massa dagli anni 80) è più diffuso il castigliano dell'inglese
Fossero immigrati gli italiani non ci sarebbe mezza persona che parlerebbe italiano
Forse in Veneto
Leggendo wikipedia italiana sulla Somalia apprendi per esempio del terribile crimine del regime somalo (quando era ancora una nazione): imparare il somalo a scuola quando questa aveva "chiaramente" bisogno di impare un'altra lingua
Qualche anno e chiederanno l'abolizione dell'italiano a scuola. -
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sì, una gioia immensa per chi non spiccica mezza parola di spagnolo. -
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Ci devo andare in Portogallo, prima o poi . -
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Ma il Porto lo hai assaggiato? . -
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In realtà no. Ma ho comprato due bottiglie sulla fiducia al duty free dell'aeroporto.. -
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