Iceberg minaccia strage di pinguini

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  1. Spooky kid15
     
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    da tiscali.animali.it:


    Decine di migliaia di pulcini di pinguini antartici rischiano di morire di fame a causa di un gigantesco iceberg che blocca ai loro genitori l'accesso ai terreni di pesca nell'oceano. A dare l'allarme sono gli scienziati governativi di Antarctica New Zealand, secondo cui i "pinguini di Adelia" di Capo Royds, nell'isola di Ross, dovranno affrontare un viaggio di andata e ritorno di 180 km per portare da mangiare ai loro piccoli. Ciò significa che la maggior parte di questi morirà, anche se la colonia quasi certamente sopravviverà.

    L'iceberg di 3000 kmq, conosciuto come B-15A, è il più grande oggetto galleggiante al mondo, e secondo gli scienziati minaccia di bloccare anche l'accesso via mare alle stazioni di ricerca nell'isola, fra cui la grande base statunitense di McMurdo e quella neozelandese di Scott. Si è staccato dalla banchisa di Ross nel 2000, si muove ad una velocità di due km al giorno e ha già bloccato il flusso di ghiaccio dall'insenatura di McMurdo Sound, un canale lungo 148 km che è stato un centro importante delle prime esplorazioni antartiche. Il direttore di Antarctica New Zealand, Lou Sanson, ha spiegato all'agenzia di stampa Nzpa che circa 3000 coppie di pinguini dovranno affrontare un viaggio lungo e arduo per riportare del cibo ai pulcini nei loro terreni di nidificazione a Capo Royds. ''Nel tempo che un pinguino impiegherà per ritornare dai margini del ghiaccio fino alla sua colonia, avrà usato tutta la sua energia e tutto il cibo che si è procurato'', ha aggiunto Sanson.

    Lo stesso iceberg ha bloccato i pinguini di Adelia dai loro terreni di pesca nel 2002, costringendo molte coppie ad abbandonare le uova e i pulcini. I pinguini di Adelia (Pygoscelis Adeliae), che raggiungono un'altezza di 71 cm e un peso di 6,8 chili i maschi e 6 le femmine, nidificano sulle rocce libere dai ghiacci delle coste. Si nutrono principalmente di krill, con piccole quantità di pesci e cefalopodi, Catturano le prede sott'acqua e sono stati registrati a profondita' di 175 metri, anche se normalmente rimangono al di sopra dei 20 metri.

    Le colonie cominciano a formarsi fra settembre e ottobre e le deposizioni avvengono verso novembre. Il nido è formato da una piccola depressione del terreno delimitata con piccoli sassi. La cova è a carico di entrambi i sessi e dura 30-40 giorni, con turni di covata fra i sette e i 23 giorni. L'installazione di basi scientifiche ha creato notevoli problemi alle colonie, con riduzione dei luoghi adatti alla nidificazione, eccessivo disturbo da parte degli uomini delle basi e da parte degli elicotteri che sorvolano le colonie.
     
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  2. Alessinho O'Riley
     
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