Il petrolio e l'energia cinese

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  1. mathley
     
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    Perché i prezzi del petrolio hanno interrotto la loro galoppata al rialzo, e dopo l'escalation dei record sono entrati in una fase di pausa? Una spiegazione è che i mercati stanno riesaminando gli scenari di aumento dei consumi energetici della Cina, "il dragone nella cristalleria" che ha avuto un peso fondamentale nel modificare gli equilibri tra domanda e offerta. Negli ultimi cinque anni infatti la domanda cinese di risorse energetiche è cresciuta al ritmo del 12% annuo, un incremento formidabile che ha esercitato una pressione irresistibile sui prezzi mondiali. Adesso molti esperti si attendono che la domanda cinese rallenti in modo durevole. L'economia cinese sembra finalmente in grado di fare dei progressi in termini di efficienza energetica, riducendo almeno in parte il livello di sprechi e il carattere "energivoro" della crescita.

    L'intensità di energia consumata per ogni unità di Pil prodotta è calata del 3,7% nel 2007, un miglioramento due volte più elevato che nel 2006 (da notare che fra il 2002 e il 2005, al contrario, il consumo di energia aumentava in proporzione a ogni unità di Pil prodotta). Se la Cina mantiene questa evoluzione e riesce a raggiungere l'obiettivo che si è fissata - cioè ridurre del 20% l'intensità di energia consumata relativamente alla crescita del Pil - e se nel contempo la sua crescita economica rallenta un po', assestandosi attorno al 9% annuo, allora la crescita dei suoi consumi energetici dovrebbe essere contenuta entro il 2% annuo entro il 2010. Questi sono i numeri che fanno "ricalcolare" l'impatto cinese sui mercati mondiali delle materie prime energetiche, soprattutto carbone e petrolio. Se questo scenario è plausibile, allora il folle rialzo delle quotazioni del greggio potrebbe essere finito.


    fonte http://www.repubblica.it/2008/06/rubriche/...a-petrolio.html


    sperem, anche se come scenario, secondo me, è molto ma molto plausibile... la sfida ora come ora secondo me è molto più incentrata sugli alimentarei che sulla questione energetica..
     
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    quoto il commento...
     
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  3. Simo 0'Rulez
     
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    quanto odio quei musi gialli...
     
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  4. Merlino620
     
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    e certo solo noi possiamo fare gli occidentali... godendo dei nostri vantaggi economici.

    Però quando c'è da godere delle loro innovazioni tecnologiche stiamo zitti e compriamo da loro....



    Che razzismo stupido....
     
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  5. Elsinore
     
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    purtroppo non sono così ottimista
    la cina ormai è un gigante con cui non si può fare a meno di fare i conti, è vero che ha dei ritmi di crescita galoppanti, è vero che il suo posto nell'economia mondiale è tutt'altro che marginale e trascurabile, però è anche vero che ha ancora zone dove mancano, per dire, l'energia elettrica e l'acqua corrente.
    la cina è riuscita solo pochi decenni fa a risolvere il problema sopravvivenza, negli anni 50 c'era gente che moriva di fame, e i piani quinquennali e gli abusi a cui i suoli sono stati costretti non hanno certo aiutato a risolvere emergenze alimentari che si sono sempre susseguite nell'arco della storia cinese moderna, indipendentemente da questa degli ultimi mesi.
    abbiamo assistito all'impennata dei prezzi del rame perchè la cina in questi anni sta cablando e fornendo energia elettrica alle campagne dei territori occidentali, per dirne una.
    in un paese che sta ancora affrontando queste problematiche di sostentamento BASILARE per certe porzioni di popolazione, come sarà possibile contenere i consumi e renderli più efficienti? a mio modo di vedere la situazione è troppo disomogenea per permettere una stabilizzazione e un ottimizzazione delle risorse, dal momento che alcune zone ancora non hanno conosciuto uno sviluppo tale che possa presupporre un rallentamento senza che questo si tramuti in un blocco totale.
     
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  6. Simo 0'Rulez
     
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    CITAZIONE (Merlino620 @ 25/7/2008, 21:42)
    e certo solo noi possiamo fare gli occidentali... godendo dei nostri vantaggi economici.

    Però quando c'è da godere delle loro innovazioni tecnologiche stiamo zitti e compriamo da loro....



    Che razzismo stupido....

    veramente io non ho mai gioito di un paese dove avvengono fucilazioni di massa da decine di anni...
     
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  7. bukowski
     
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    CITAZIONE (Merlino620 @ 25/7/2008, 21:42)
    e certo solo noi possiamo fare gli occidentali... godendo dei nostri vantaggi economici.

    Però quando c'è da godere delle loro innovazioni tecnologiche stiamo zitti e compriamo da loro....

    più che altro il capitale occidentale gode del fatto che in cina si trova forza lavoro a prezzi stracciati.
    lavoro minorile, zero diritti sindacali ecc... sono la manna per qualunque imprenditore.
    intanto in occidente i viziati lavoratori europei devono perdere buona parte dei loro diritti... altrimenti si finisce per produrre solo in asia.



    CITAZIONE (Simo 0'Rulez @ 25/7/2008, 12:59)
    quanto odio quei musi gialli...

    beh, non è colpa loro, è il mercato...
    chi tra qualche anno ci insegnerà ad odiarli e magari ci darà in mano un fucile, sarà lo stesso che oggi investe molto volentieri in cina proprio perchè i lavoratori occidentali costano troppo.


     
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  8. Merlino620
     
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    CITAZIONE (Simo 0'Rulez @ 27/7/2008, 14:12)
    CITAZIONE (Merlino620 @ 25/7/2008, 21:42)
    e certo solo noi possiamo fare gli occidentali... godendo dei nostri vantaggi economici.

    Però quando c'è da godere delle loro innovazioni tecnologiche stiamo zitti e compriamo da loro....



    Che razzismo stupido....

    veramente io non ho mai gioito di un paese dove avvengono fucilazioni di massa da decine di anni...

    E allora per coerenza non dovresti avere telefonini, sterei, computer, tv, lettori dvd, etc.. dato che al 99% dei casi vengono prodotti da quei bastardi musi gialli...
     
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  9. mathley
     
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    state andando un pò tanto OT...

    i "musi gialli" sono quelli che potrebbero pararci il culo sulla crisi petrolifera visto che, essendo un regime, una volta deciso di investire nelle energie alternative lo fanno (altro che protocollo di kyoto)...

     
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  10. Simo 0'Rulez
     
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    CITAZIONE (Merlino620 @ 27/7/2008, 22:09)
    CITAZIONE (Simo 0'Rulez @ 27/7/2008, 14:12)
    veramente io non ho mai gioito di un paese dove avvengono fucilazioni di massa da decine di anni...

    E allora per coerenza non dovresti avere telefonini, sterei, computer, tv, lettori dvd, etc.. dato che al 99% dei casi vengono prodotti da quei bastardi musi gialli...

    si ma di quella produzione che cosa ci guadagnano loro? almeno 500milioni di cinesi nn sapranno nemmeno cosa sia un lettore dvd... agli stessi governanti e agli imperialisti economici che la controllano nn gliene frega nulla della popolazione e loro che fanno? continuano a produrre lavorando 15 ore al giorno per mangiare (poco) e per arricchire coloro che li impoveriscono... secondo me avrebbero bisogno di una bella rivoluzione marxista :sisi:
     
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  11. mathley
     
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    Il petrolio è sceso sotto 120 dollari a New York per la prima volta da tre mesi. A New York infatti il Light crude è sceso a 119,50 dollari. Il ribasso è di oltre cinque dollari rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Il Brent ha toccato un minimo di 118,8 dollari. Entrambi i contratti sono risaliti poi nel corso della giornata sopra la soglia dei 120 dollari: i Futures con scadenza a settembre hanno poi terminato la seduta sul Nymex a 121,41 dollari al barile.

    Prende dunque dimensioni consistenti il ribasso del greggio, che rispetto al massimo storico di 147,27 dollari toccato l'11 luglio, ha lasciato sul terreno più di 27 dollari, vale a dire quasi il 19%. Il prezzo del petrolio torna così ai livelli toccati per l'ultima volta il 6 maggio scorso, quando però il trend era decisamente rialzista, esattamente il contrario di oggi. Il petrolio arriva infatti dal calo dell'11% messo a segno a luglio, il maggiore su base mensile dal dicembre del 2004.

    A spingere al ribasso le quotazioni del greggio, oltre alla costante debolezza dell'economia statunitense che diminuisce le attese dei consumi futuri, sono le buone notizie sul fronte meteorologico: molti osservatori ritengono che il ciclone Edouard non dovrebbe arrecare danni agli impianti posizionati sulle coste del Texas o della Lousiana, raggiungendo il suo momento peggiore in alto mare.

    Allo stesso tempo, un certo impatto sembrano averlo avuto anche le parole del candidato democratico alla presidenza, Barack Obama. In un discorso in Michigan, in cui ha delineato il suo piano energetico in caso di vittoria alle elezioni del prossimo 4 novembre, Obama ha detto di essere favorevole a mettere sul mercato 70 milioni di barili dalle riserve di emergenza, cambiando idea rispetto alle sue precedenti posizioni. "Gli americani soffrono" per l'alto prezzo della benzina: è questa la motivazione alla base del cambio di rotta, ha spiegato lo staff di Obama.

    Sebbene il petrolio sia poi ritornato sopra quota 120 dollari al barile, per chiudere come detto a 121,41 dollari in calo del 3%, la recente e repentina discesa dei prezzi sembra segnalare una possibile inversione di tendenza. I futures di New York, dopo aver tentato inutilmente di arrivare a quota 150 dollari, hanno infatti innescato la retromarcia, anche per via delle statistiche che si susseguono sul rallentamento dell'economia globale e di conseguenza della domanda petrolifera. Il calo dei prezzi petroliferi potrebbe alleggerire le tensioni inflazionistiche mondiali e, nell'attuale contesto di forte rallentamento dell'economia, favorire una discesa dei tassi di riferimento, in particolar modo da parte di Fed e Bce.

    Al momento, resta comunque difficile fare previsioni: "il prezzo è crollato nell'arco di 20 minuti", spiegano gli analisti, a testimonianza di come il mercato sia "particolarmente nervoso". Quello che è certo è che, al momento, le borse sembrano apprezzare la discesa del petrolio: i principali indici di Wall Street hanno infatti recuperato la maggior parte delle perdite nei minuti successivi alla discesa del greggio sotto i 120 dollari.
     
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  12. Merlino620
     
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    CITAZIONE (Simo 0'Rulez @ 1/8/2008, 13:06)
    CITAZIONE (Merlino620 @ 27/7/2008, 22:09)
    E allora per coerenza non dovresti avere telefonini, sterei, computer, tv, lettori dvd, etc.. dato che al 99% dei casi vengono prodotti da quei bastardi musi gialli...

    si ma di quella produzione che cosa ci guadagnano loro? almeno 500milioni di cinesi nn sapranno nemmeno cosa sia un lettore dvd... agli stessi governanti e agli imperialisti economici che la controllano nn gliene frega nulla della popolazione e loro che fanno? continuano a produrre lavorando 15 ore al giorno per mangiare (poco) e per arricchire coloro che li impoveriscono... secondo me avrebbero bisogno di una bella rivoluzione marxista :sisi:

    Quindi siccome mussolini teneva per le palle l'italia intera, tutti coloro che non si facevano ammazzare/arrestare/esiliare cercando di cambiare le cose sarebbero da considerare bastardi?
    Magari tuo nonno era il più bastardo di tutti e non ne sai niente :hihi:
     
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  13. Merlino620
     
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    CITAZIONE (mathley @ 5/8/2008, 09:01)
    Il petrolio è sceso sotto 120 dollari a New York per la prima volta da tre mesi. A New York infatti il Light crude è sceso a 119,50 dollari. Il ribasso è di oltre cinque dollari rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Il Brent ha toccato un minimo di 118,8 dollari. Entrambi i contratti sono risaliti poi nel corso della giornata sopra la soglia dei 120 dollari: i Futures con scadenza a settembre hanno poi terminato la seduta sul Nymex a 121,41 dollari al barile.

    Prende dunque dimensioni consistenti il ribasso del greggio, che rispetto al massimo storico di 147,27 dollari toccato l'11 luglio, ha lasciato sul terreno più di 27 dollari, vale a dire quasi il 19%. Il prezzo del petrolio torna così ai livelli toccati per l'ultima volta il 6 maggio scorso, quando però il trend era decisamente rialzista, esattamente il contrario di oggi. Il petrolio arriva infatti dal calo dell'11% messo a segno a luglio, il maggiore su base mensile dal dicembre del 2004.

    A spingere al ribasso le quotazioni del greggio, oltre alla costante debolezza dell'economia statunitense che diminuisce le attese dei consumi futuri, sono le buone notizie sul fronte meteorologico: molti osservatori ritengono che il ciclone Edouard non dovrebbe arrecare danni agli impianti posizionati sulle coste del Texas o della Lousiana, raggiungendo il suo momento peggiore in alto mare.

    Allo stesso tempo, un certo impatto sembrano averlo avuto anche le parole del candidato democratico alla presidenza, Barack Obama. In un discorso in Michigan, in cui ha delineato il suo piano energetico in caso di vittoria alle elezioni del prossimo 4 novembre, Obama ha detto di essere favorevole a mettere sul mercato 70 milioni di barili dalle riserve di emergenza, cambiando idea rispetto alle sue precedenti posizioni. "Gli americani soffrono" per l'alto prezzo della benzina: è questa la motivazione alla base del cambio di rotta, ha spiegato lo staff di Obama.

    Sebbene il petrolio sia poi ritornato sopra quota 120 dollari al barile, per chiudere come detto a 121,41 dollari in calo del 3%, la recente e repentina discesa dei prezzi sembra segnalare una possibile inversione di tendenza. I futures di New York, dopo aver tentato inutilmente di arrivare a quota 150 dollari, hanno infatti innescato la retromarcia, anche per via delle statistiche che si susseguono sul rallentamento dell'economia globale e di conseguenza della domanda petrolifera. Il calo dei prezzi petroliferi potrebbe alleggerire le tensioni inflazionistiche mondiali e, nell'attuale contesto di forte rallentamento dell'economia, favorire una discesa dei tassi di riferimento, in particolar modo da parte di Fed e Bce.

    Al momento, resta comunque difficile fare previsioni: "il prezzo è crollato nell'arco di 20 minuti", spiegano gli analisti, a testimonianza di come il mercato sia "particolarmente nervoso". Quello che è certo è che, al momento, le borse sembrano apprezzare la discesa del petrolio: i principali indici di Wall Street hanno infatti recuperato la maggior parte delle perdite nei minuti successivi alla discesa del greggio sotto i 120 dollari.

    io non riesco proprio a capire... sarà che sono un imbecille con poca attenzione.
    A me pare che quando il petrolio aumenti ci siano subito servizi in tutti i tg e il prezzo dal benzinaio viene cambiato in tempo reale, quando scende non ne parla nessuno (o quasi) e i prezzi dal benzinaio rimangono invariati....
    Ma questo dovrebe essere un mercato corretto?
     
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12 replies since 23/7/2008, 09:08   174 views
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