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Il Polo e i sette nomi di Silvio
ROMA - Chi è più pericoloso per il governo, Sabina Guzzanti o Dario Vergassola? Chi attacca di più il presidente del Consiglio, Enrico Bertolino o Serena Dandini? E quanto danneggiano il centrodestra Gene Gnocchi o Corrado Guzzanti? Oltre al Celentano di Rockpolitik, ormai nell’occhio del ciclone, il capo del governo fa la sua lista nera dei comici che non perdono occasione per vomitare veleno su di lui e sulla maggioranza. Di questo elenco, che cosa ne pensano i politici del Polo?
Ventisette parlamentari del centrodestra, dieci di Forza Italia, otto di Alleanza nazionale, 5 dell’Udc, 4 della Lega, pungolati su questo tema, più per gioco in verità, hanno compilato la loro lista personale.
Ne viene fuori una classifica, che assegnando tre punti al primo votato, due al secondo, uno al terzo produce i seguenti risultati: la più «pericolosa» è Sabina Guzzanti con 32 punti. Segue Serena Dandini, 22 punti, Gene Gnocchi, 15, quarto posto per il fratello di Sabina, Corrado Guzzanti, 14 punti, poi Adriano Celentano, 10 e Dario Vergassola, 9. Miracolato Enrico Bertolino, nessuno l’ha giudicato particolarmente dannoso. Sono stati citati, invece, e in un ipotetico gioco della torre buttati giù senza pietà, anche i giornalisti Marco Travaglio ed Enzo Biagi e il comico Daniele Luttazzi.
«Il più pericoloso è Celentano - dice convinto Riccardo Pedrizzi di An -. È quello che ha più audience ed è anche il più infido: il messaggio politico lo infila tra una bella canzone e un simpatico balletto, quando le difese immunitarie dello spettatore sono più basse». Maurizio Gasparri (sempre An) alla lista, che condivide tutta, aggiungerebbe «Maria De Filippi: la sinistra parla di tv occupata da Berlusconi e lei il sabato sera fa incontrare Fassino e la sua tata per farli discutere di patate fritte». A sorpresa Mario Borghezio (Lega) non censura nessuno: «Chi fa spettacolo può dire quello che vuole e non credo che influenzi le opinioni politiche». Ma Alfredo Biondi (Forza Italia, e genovese) mette al primo posto Vergassola: «È volgare ed oltretutto spezzino. Poi Gnocchi, troppo supponente». Maurizio Eufemi (Udc) li butta tutti dalla torre, «invece di essere artisti si mettono a fare i predicatori», Alessio Butti (An) vota per «Sabina Guzzanti, carica di odio e Vergassola perché è il più scarso».
Ignazio La Russa (sempre An) se la ride: «Secondo me la satira non danneggia nessuno e comunque io in cima alla lista ci metterei Travaglio e Luttazzi che non sono comici e fanno propaganda». Osvaldo Napoli (FI) li trova tutti «noiosi e pesanti» ma i più pericolosi sono per lui «Sabina Guzzanti e Dandini». Carolina Lussana della Lega vota per Gene Gnocchi, («Celentano lo apprezzo solo come cantante») mentre Maurizio Paniz di Forza Italia salva solo Gene Gnocchi «ma solo perché gioca a calcio come me». Pollice verso di Daniela Santanchè (An) per Corrado Guzzanti, il più «pericoloso», «ma in cima alla lista ci metterei Enzo Biagi», mentre Maria Burani Procaccini (FI) dice che «è più pericolosa la stupidità che la satira» e confessa che in cima alla lista metterebbe, ma solo per gioco, «Sabina Guzzanti, che stilla troppo veleno. E poi Travaglio». Per Gabriella Carlucci, sempre Forza Italia, sono «tutti bravi ma anche tutti politicizzati». Vota per la Dandini Piergiorgio Massidda (Forza Italia): «Perché è la più intelligente e perciò anche la più pericolosa». Elisabetta Alberti Casellati (FI) mette in cima i Guzzanti. E Francesca Martini (Lega) non ha dubbi: «Sabina Guzzanti usa la satira per fare politica». È Sabina, insomma, la più «pericolosa». Ma per Mario Pepe (FI), è tutta colpa di un mal risolto complesso edipico al femminile: «La verità è che Sabina Guzzanti odia Berlusconi perché odia il padre Paolo, senatore di Forza Italia».
Mariolina Iossa 24 ottobre 2005
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