in onore di davidej

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. marcodonà
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 31/10/2008, 18:29)
    Nondimeno gli italiani sono sempre stati coglioni, che ogni cinque anni (quando il governo è durato) hanno scelto il "panbagnata"

    purtroppo il problema è che c'è:
    - una base fissa di centrodestra
    - una base fissa di centrosinistra
    - una serie di indecisi che decidono all'ultimo
    - una serie di persone che si stufano di chi c'è e vota l'altro
    - il Signore degli eserciti

    è una situazione complessa
     
    .
  2. BotTiGliA
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 31/10/2008, 18:29)
    ma poi sono discorsi vani, gli ultimi sondaggi del berlusca lo davano al 91%

    quelli di veltroni davano il pd al 73% :sisi2:

     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

    Group
    Administrator
    Posts
    73,859
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    CITAZIONE (BotTiGliA @ 31/10/2008, 18:41)
    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 31/10/2008, 18:29)
    ma poi sono discorsi vani, gli ultimi sondaggi del berlusca lo davano al 91%

    quelli di veltroni davano il pd al 73% :sisi2:

    i miei sondaggi mi danno al 99,89%­
     
    .
  4. bukowski
     
    .

    User deleted


    questa democrazia è una farsa.
    le decisioni importanti non vengono prese in parlamento, che si limita a ratificarle.

    vorrei sapere se la maggioranza dei lavoratori italiani preferisce la precarietà o la stabilità.
    entrambi gli schieramenti, a partire dal centrosinistra del 98, hanno imposto la precarietà... e oggi tutti, politici sinistri compresi, ne parlano come se fosse una catastrofe naturale piovuta dal cielo.
    che significa?
    che quel che vuole la gente non conta un cazzo, perchè prima di tutto viene l'interesse di chi ha il potere economico, ovvero di chi ha davvero in mano le redini del paese.

    io la precarietà non la voglio.
    chi voto? veltroni? berlusconi? qualche rincoglionito trotzkista? :serio:
    non ha importanza. La precarietà ci sarà finchè Confindustria valuterà che è necessaria.

    noi dobbiamo solo accettare questa merda, credendo a tutto quello che ci viene detto e dedicando la nostra vita al Capitale (altrui): "produci! consuma! crepa!" cantava Giovanni Lindo negli anni '80. E' tutto quel che ci viene chiesto, ed è tutto quello che facciamo.
    quindi eccoci qua, pecore del cazzo, a spintonarci tra di noi mentre un pastore sorridente ci guida verso il macello.




     
    .
  5. LordBaygon
     
    .

    User deleted


    Allora se la metti così non mi dispiace più di tanto non avere una coscienza politica.
     
    .
  6. bukowski
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (LordBaygon @ 31/10/2008, 22:18)
    Allora se la metti così non mi dispiace più di tanto non avere una coscienza politica.

    se con "politica" intendi quella specie di gioco di ruolo o di tifo "centrosinistra vs centrodestra", anche io quella "coscienza" l'ho abbandonata da tempo :dance:
    non c'è niente di meglio che smettere di fare i tifosi per vedere le cose "dall'alto".
     
    .
  7. Simo 0'Rulez
     
    .

    User deleted


    il punto è che ci hanno talmente assuefatti da questa politica che molti italiani nn prendono nemmeno in condierazione un modello politico differente... per noi c'è solo berlusconi e prodi-veltroni-rutelli, e a volte bertinotti... ma come fanno gli altri paesi senza di loro??
     
    .
  8. marcodonà
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    "produci! consuma! crepa!" cantava Giovanni Lindo negli anni '80.

    ora però canta qualcos'altro
    e questa traslazione potrebbe spaventosamente ricalcare il filo conduttore del mio delirante topic
     
    .
  9. Naerior
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    il punto è: esistere è un valore di per sé? o lo è soltanto se si ha un obiettivo superiore, al quale si può anche sacrificare la propria esistenza?

    Non ci sto.
    Tu dici che per dare un valore a qualcosa, bisogna confrontare questo qualcosa con qualcosa che vale di più.

    Ma questo non definisce il suo valore. Casomai lo limita.
    E per quanto possa essere d'accordo che avere sempre riferimenti che ridimensionano i propri valori sia cosa buona (magari con una gerarchia circolare, in modo che tutto valga meno di qualcosa d'altro), non vedo proprio in che modo questo schema possa quantificare l'importanza del valore più sacrificabile rispetto all'altro.

    Cheers,
    Naerior
     
    .
  10. bukowski
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (marcodonà @ 1/11/2008, 14:08)
    CITAZIONE
    "produci! consuma! crepa!" cantava Giovanni Lindo negli anni '80.

    ora però canta qualcos'altro
    e questa traslazione potrebbe spaventosamente ricalcare il filo conduttore del mio delirante topic

    in realtà ferretti è rimasto sempre uguale... ha solo sostituito l'oggetto dei suoi deliri in conformità con l'epoca in cui vive.
    prima l'ortodossia stalinista, oggi quella ratzingeriana. Il Partito e la Chiesa sono la stessa cosa.
    religioso era, religioso rimane.
    come ogni bravo miiltante, è fedele alla linea qualunque essa sia, l'importante è non ritrovarsi addosso il fardello del libero pensiero con tutte le sue responsabilità.
     
    .
  11. Nestas
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (bukowski @ 31/10/2008, 21:56)
    vorrei sapere se la maggioranza dei lavoratori italiani preferisce la precarietà o la stabilità.
    entrambi gli schieramenti, a partire dal centrosinistra del 98, hanno imposto la precarietà... e oggi tutti, politici sinistri compresi, ne parlano come se fosse una catastrofe naturale piovuta dal cielo.
    che significa?
    che quel che vuole la gente non conta un cazzo, perchè prima di tutto viene l'interesse di chi ha il potere economico, ovvero di chi ha davvero in mano le redini del paese.

    io la precarietà non la voglio.
    chi voto? veltroni? berlusconi? qualche rincoglionito trotzkista? :serio:
    non ha importanza. La precarietà ci sarà finchè Confindustria valuterà che è necessaria.

    Secondo me la precarietà ci vuole.
    I miei avevano una ditta, l'hanno chiusa e ora mia mamma è tornata a fare la maestra e mio papà il dipendente.
    Ho visto diversi dipendenti che una volta ottenuto il posto di lavoro sicuro hanno smesso di lavorare. E le possibilità di licenziare qualcuno sono prossime allo 0.
    Come al solito, per colpa di qualcuno ci rimettono tutti. Si passa da un modello "americano" dove possono lasciarti a casa da un giorno all'altro ad un modello dove licenziare è impossibile.

    Ho visto da vicino una ditta come l'Aprilia fallire, perchè? I sindacati avevano stanze solo per loro, gli operai facevano pausa quando volevano, lavoravano quando volevano... non si può mantenere una ditta che non lavora.
    Ora è entrato Piaggio, dei sindacati se ne sbatte i maroni, se qualcuno non lavora lo trasferisce a Pisa, e tutti preferiscono cambiare posto di lavoro piuttosto che trasferirsi da Venezia a Pisa.
    E allora non era più ragionevole per i dipendenti pensarci prima?
    Non nego che pure il padrone (Beggio) abbia avuto le sue colpe e non sia stato in grado di sostenere la crisi dei ciclomotori di qualche anno fa.
    Ma comunque, non si può sempre pretendere senza dare niente, e vedo che la tendenza a fare così è dove sono più radicati i sindacati.
    Se una persona ha voglia di lavorare il posto lo ottiene e se lo tiene, IMO.
     
    .
  12. bukowski
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Nestas @ 10/11/2008, 09:28)
    Secondo me la precarietà ci vuole.
    I miei avevano una ditta, l'hanno chiusa e ora mia mamma è tornata a fare la maestra e mio papà il dipendente.
    Ho visto diversi dipendenti che una volta ottenuto il posto di lavoro sicuro hanno smesso di lavorare. E le possibilità di licenziare qualcuno sono prossime allo 0.
    Come al solito, per colpa di qualcuno ci rimettono tutti. Si passa da un modello "americano" dove possono lasciarti a casa da un giorno all'altro ad un modello dove licenziare è impossibile.

    Ho visto da vicino una ditta come l'Aprilia fallire, perchè? I sindacati avevano stanze solo per loro, gli operai facevano pausa quando volevano, lavoravano quando volevano... non si può mantenere una ditta che non lavora.
    Ora è entrato Piaggio, dei sindacati se ne sbatte i maroni, se qualcuno non lavora lo trasferisce a Pisa, e tutti preferiscono cambiare posto di lavoro piuttosto che trasferirsi da Venezia a Pisa.
    E allora non era più ragionevole per i dipendenti pensarci prima?
    Non nego che pure il padrone (Beggio) abbia avuto le sue colpe e non sia stato in grado di sostenere la crisi dei ciclomotori di qualche anno fa.
    Ma comunque, non si può sempre pretendere senza dare niente, e vedo che la tendenza a fare così è dove sono più radicati i sindacati.
    Se una persona ha voglia di lavorare il posto lo ottiene e se lo tiene, IMO.

    Quello che dici è molto ragionevole, ed è il punto di vista del "datore di lavoro".

    Io come lavoratore preferisco avere un contratto sicuro piuttosto che un contratto precario, perchè con la precarietà, oltre che l'incertezza del mio futuro, ho anche molti meno diritti sia sul posto di lavoro che fuori (come me lo faccio un mutuo?).

    Se andiamo a vedere l'interesse del singolo lavoratore, la precarietà per lui è solo uno svantaggio.
    Se invece assumiamo il punto di vista della società nel suo complesso, ovvero quello di chi ne detiene il potere (imprenditori), allora è giusto dire che la precarietà è necessaria... perchè il lavoro in italia costa molto rispetto ad altre parti sfigate del mondo.

    Chi ha ragione? tutti e nessuno, si tratta solo di punti di vista diversi.
    Gli interessi degli imprenditori e dei lavoratori sono inconciliabili, o meglio, gli interessi dei lavoratori sono inconciliabili con quelli di questa società.

    Ora, se chiediamo a dei lavoratori che tipo di contratto preferirebbero avere per loro, tutti risponderanno che vogliono contratti "sicuri" e non a scadenza, che vogliono la mutua ecc...
    Poi, quando si tratta di votare, i lavoratori possono scegliere uno tra i due schieramenti responsabili della sua condizione di precario.
    Cosa vuol dire? che la precarietà c'è perchè per gli imprenditori, in questa fase, è necessaria.
    E che la cosiddetta "democrazia" non è altro che il potere dell'economia sulla vita delle persone.
    La differenza con il totalitarismo è che al potere si alternano 2 partiti anzichè uno.

     
    .
  13. LordBaygon
     
    .

    User deleted


    Quel che dici tu sarebbe realizzabile solo se le aziende non lavorassero per profitto...
     
    .
  14. bukowski
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (LordBaygon @ 10/11/2008, 13:48)
    Quel che dici tu sarebbe realizzabile solo se le aziende non lavorassero per profitto...

    esatto, non è realizzabile in una società dove i lavoratori non possiedono le aziende ma solo la forza lavoro da vendere a queste ultime...
    finchè il lavoro avrà come fine quello del profitto per il proprietario dei mezzi di produzione, i lavoratori saranno sempre in balia di forze più grandi di loro e saranno i primi ad essere sacrificati in caso di crisi, sia che vivano in "democrazia" che sotto "dittatura".
    l'alternativa è che il lavoro abbia come fine non il profitto di pochi ma la soddisfazione dei bisogni della collettività, ed è possibile solo con la fine del lavoro salariato, ovvero con la collettività stessa (e non una piccola minoranza di imprenditori o di burocrati di partito) a gestire i mezzi di produzione per i propri fini.
     
    .
  15. Nestas
     
    .

    User deleted


    [tastierainglese] la precarieta' c'e' perche' e' impossibile licenziare.
    il datore di lavoro non puo' correre il rischio di dover mantenere una persona a vita solo perche' ha fatto l'errore di assumerlo.
    E' altrettanto vero che ci sono lavori stagionali, e li' e' d'obbligo l'assumere a tempo determinato.
    Parlo sempre delle moto (che mi e' l'ambiente piu' familiare) ci sono i periodi estivi/primaverili dove la produzione e' quadrupla rispetto ai periodi invernali, cosa dovrebbe fare la fabbrica in questo caso? assumere il quadruplo di persone? ti ricordo che se non vendi non prendi soldi, e se non li prendi non puoi darli ai dipendenti (e ci sono sempre le spese fisse che spesso gli operai si dimenticano di conteggiare).
     
    .
29 replies since 31/10/2008, 16:18   388 views
  Share  
.