Quanto vale la speranza

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  1. mathley
     
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    Se le parole bastassero per far uscire dal sepolcro il Lazzaro dell’economia americana, stroncato da 8 anni di follie di bilancio da parte di una Presidenza repubblicana che ha lasciato in eredità uno scolapasta sfondato, il primo discorso a Camere riunite di Barack Obama quello che dal secondo anno di presidenza diviene “Lo Stato dell’Unione” questa mattina farebbe il miracolo di saldare tutti i debiti, risanare i bilanci delle banche e disintossicare il sistema dai veleni della mascalzonaggini e della complicità poiliica che lo hanno intossicato. Ieri sera, gli americani, i parlamentari e chi lo aveva seguito durante la campagna elettorale, hanno ritrovato quell’ “Obama in Concert”, quel meglio di Obama, quell’affascinante personalità che ha inflitto al tandem Repubblicano quasi dieci milioni di voti di distacco, dopo essere stato licenziato all’inizio come una creatura del media.
    Naturalmente, le parole non bastano per resuscitare i morti o guarire i moribondi e la promessa di “ricostruire l’America”, di aumentare gli investimenti nelle nuove energie, nella salute pubblica e nell’istruzione proprio perchè la nazione è in crisi è entusiasmante, e tutta da mantenere. Ma le parole non sono neppure inutili.
    Insieme con la slavina di dollari che stanno per arrivare sull’economia, l’industria, la finanza per salvare chi ha risparmiato, non chi ha speculato, l’America alla quale il mondo continua guardare come alla sola che può tirarci fuori dalle sabbie mobli, ha un disperato bisogno di una buona parola. Non delle fatue chiacchiere degli ottimisti per impotenza, o le manovre diversive per distogliere l’attenzione e puntarlo sopra “l’emergenza” del momenti. Ha bisogno dell’indicazione che sul sedile sinistro dell’aereo, quello dove siede il comandante, ci sia qualcuno che vede oltre le nuvole e la turbolenza. Insieme con i soldi, l’economia americana ha la necessità urgente di una buona notizia, di qualcosa che cambi quello che nello sport si chiama il “momentum”, la forza inerziale che in certi momenti della partita sembra gonfiare le vele dell’ avversarioi.
    Per qualche ora, le parole del Presidente, la sua capacità di offrirci “the best of Obama” dopo che abbiamo visto anche il peggio, cioè la sua inesperienza e titubanza dal 20 gennaio, sono servite a spingere via dai teleschermi, dai monitor, dalle prime pagine quel fumo lugubre di cattive notizie che ogni giorno, si tratti di immobiliare, di banche, di lavoro, ammorbano le nostre giornate e tolgono il respiro. E per chi si è ostinato a credere nei valori della democrazia americana, la promessa solenne, davanti al mondo, di “non torturare” e di chiudere il lager di Guantanamo processando e punendo gli eventuali colpevoli in tempi civili, è stato un sollievo a lungo atteso.
    La sua è stata una boccata di ossigeno retorico, ma ossigeno non di meno, e un tentativo di cambiare segno al discorso collettivo, alla lugubre “narrazione” quotidiana, per spostarla dalle attese del peggio alla speranze del meglio.
    Tutta l’attività finanziaria ed economica è costruita sulla speranza, se è onesta, come lo è la vita. Si acquistano titoli e obbligazioni nella speranza che aumentino di valore, senza averne certezza. Ci si sposa nella speranza che il matrimonio sia felice e che i figli siano sani, buoni, sereni. Si compra casa nella speranza di avere soldi per pagare il mutuo, e che la casa accresca il proprio valore. Si esce di casa al mattina nella speranza, senza certezza, di tornare alla sera. La speranza ha un corso, un valore materiale, un peso di bilancio. Lazzaro non è uscito dalla caverna soltanto perchè Obama glielo ha chiesto per 56 minuti, non essendo il messia delle bisbetiche caricature anti obamiste della Destra durante la campagna. Ma non era quello lo scopo del suo discorso. Era quello di ricordare - ed è meno ovvio di quanto sembri - agli altri che sono ancora vivi.

    fonte: http://zucconi.blogautore.repubblica.it/

    ho copiato questo articolo perchè mi piace. Forse perchè spiega un pò di cosa abbiamo bisogno innanzi tutto.
     
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  2. Vick_
     
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    In Obama non vedo un grande cambiamento, se devo dire la verità. Sì certo, è nero-giovane-democratico-affascinante-e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta, ma è sempre il Presidente degli Stati Uniti. Io credo che sia più forte il carattere della poltrona rispetto a quello di chi ci mette il culo sopra. A maggior ragione per la più alta carica del mondo. La maggior parte delle scelte saranno obbligate :sapientone: .

    P.s: io non sono anti-usa eh, sono un codardo-menefreghista-neutrale. Anzi, quasi ci credo, nella libertà! :fascio:



    QUOTE (Vick_ @ 23/3/2009, 02:42)
    In Obama non vedo un grande cambiamento, se devo dire la verità. Sì certo, è nero-giovane-democratico-affascinante-e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta, ma è sempre il Presidente degli Stati Uniti. Io credo che sia più forte il carattere della poltrona rispetto a quello di chi ci mette il culo sopra. A maggior ragione per la più alta carica del mondo. La maggior parte delle scelte saranno obbligate :sapientone: .

    P.s: io non sono anti-usa eh, sono un codardo-menefreghista-neutrale. Anzi, quasi ci credo, nella libertà! :fascio:

    Ma va là alter ego. Io dico invece: ben venga questa piccola speranza, tanto nel 2012 non deve finire il mondo?
    Forza Obama! image

    QUOTE (Vick_ @ 23/3/2009, 02:52)
    Ma va là alter ego. Io dico invece: ben venga questa piccola speranza, tanto nel 2012 non deve finire il mondo?
    Forza Obama! image

    :gratt:
     
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  3. Genjo sanzo89
     
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    Sono d'accordo...il problema è che il mondo non finirà nel 2012 come si dice, e quindi continuerà lo strazio...
     
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  4. Merlino620
     
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    Mah io non vorrei ke tutte queste speranze ed elogi verso il Presidente degli USA faccia si che se in un anno di lavoro non fa un cazzo va ugualmente bene perchè almeno è nero, giovane ed inesperto.

    C'è anche da dire che meglio un incompetente che non fa nulla rispetto ad un competente che sfrutta le proprie conoscenze per truffare e far soldi... però boh... vorrei che sta boccata d'ossigeno fosse davvero ossigeno.
     
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3 replies since 25/2/2009, 17:06   114 views
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