condanna di Mills "Mentì per salvare Berlusconi"

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    Giusto così, per ricordare agli italiani che siamo noi ad averlo votato per la terza volta a grande maggioranza:

    La sentenza di condanna di Mills: "Mentì per salvare Berlusconi"

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    "Mentì per salvare Berlusconi". Per questo l'avvocato inglese David Mills è stato condannato a Milano a 4 anni e 6 mesi dai giudici milanesi. Il legale, condannato per corruzione in atti giudiziari agì "da falso testimone "per consentire a Berlusconi e alla Fininvest l'impunità dalle accuse, o almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati". E' questo uno dei passaggi delle motivazioni (leggi il documento completo), circa 400 pagine, della sentenza con la quale il tribunale di Milano ha motivato la condanna del legale inglese.

    Mills, scrivono i giudici nelle motivazioni, "ha agito certamente da falso testimone da un lato per consentire a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l'impunità dalle accuse, o, almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite compiute sino a quella data, dall'altro ha contemporaneamente perseguito il proprio ingente vantaggio economico". I giudici milanesi ricordano che oltre ai 600mila dollari ritenuti "il prezzo della corruzione", Mills nel 1996 percepiva direttamente da Berlusconi almeno 45mila sterline dichiarate al fisco inglese. "Enormi somme di denaro, estranee alle sue parcelle professionali" che il legale riceveva da Berlusconi.

    In pratica, scrivono ancora i giudici, "la condotta di Mills era dettata dalla necessità di distanziare la persona di Silvio Berlusconi dalle società off shore, al fine di eludere il fisco e la normativa anticoncentrazione, consentendo anche, in tal modo, il mantenimento della proprietà di ingenti profitti illecitamente conseguiti all'estero, la destinazione di una parte degli stessi a Marina e Piersilvio Berlusconi".

    In sostanza, per i giudici, "il fulcro della reticenza di Mills, in ciascuna delle sue deposizioni, sta nel fatto che egli aveva ricondotto solo genericamente a Fininvest, e non alla persona di Silvio Berlusconi la proprietà delle società off shore, in tal modo favorendolo in quanto imputato in quei procedimenti".

    La condanna per l'avvocato inglese era arrivata nel febbraio di quest'anno. A conclusione di un'inchiesta che tirava in ballo il premier e che aveva visto una prima ammissione di colpa di Mills. Il legale nel luglio del 2004 aveva raccontato ai pm di aver ricevuto 600mila dollari dal gruppo Fininvest per dire il falso nei processi in cui era coinvolto Berlusconi: le tangenti alla Guardia di finanza e All Iberian.

    Poi, nel gennaio 2009, la ritrattazione e il tentativo di discolpare il presidente del Consiglio (la cui posizione è stata stralciata in seguito all'approvazione del "Lodo Alfano" che garantisce l'imminutà alle alta cariche dello Stato). Una svolta che permise al premier di evitare il rinvio a giudizio per corruzione chiesto dia giudici nel 2006.

    Ah..ovviamente lui ha commentato che è colpa dei giudici, che c'è una magistratura scandalosa ecc ecc. Strano eh...

    Solo in Italia possono succedere ste cose
     
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  2. Serpico-1989
     
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    Sono poco informato a riguardo.

    Si farà qualcosa a Berlusconi adesso?
     
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    CITAZIONE (Serpico-1989 @ 19/5/2009, 23:17)
    Sono poco informato a riguardo.

    Si farà qualcosa a Berlusconi adesso?

    No, si è parato il culo con il Lodo Alfano.
     
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    ma figurati non succederà niente come sempre non è mica la prima volta che si dimostra la sua colpevolezza
    (ah ovviamente è colpa dei giudici mica è vero che sia colpevole!!)
     
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  5. LordBaygon
     
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    Vediamo se il gradimento nei sondaggi scende...
     
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  6. Serpico-1989
     
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    E' davvero imbarazzante sta situazione.
     
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    CITAZIONE (Creeping Death @ 19/5/2009, 23:20)
    No, si è parato il culo con il Lodo Alfano.

    Esattamente, prima o poi sarebbe tornato utile :hihi: .
     
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  8. mathley
     
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    Un leader in fuga dalla verità
    di GIUSEPPE D'AVANZO

    È giusto ricordare che, se Silvio Berlusconi non si fosse fabbricato l'immunità con la "legge Alfano", sarebbe stato condannato come corruttore di un testimone che ha protetto dinanzi ai giudici le illegalità del patron della Fininvest. Condizione non nuova per Berlusconi, salvato in altre occasioni da norme che egli stesso si è fatto approvare da un parlamento gregario.

    Le leggi ad personam, è vero, sono un lacerto dell'anomalia italiana che trova il suo perno nel conflitto di interessi, ma la legislazione immunitaria del premier è soltanto un segmento della questione che oggi l'Italia e l'Europa hanno davanti agli occhi. Le ragioni della condanna di David Mills (il testimone corrotto dal capo del governo) chiamano in causa anche altro, come ha sempre avuto chiaro anche il presidente del consiglio. Nel corso del tempo, il premier ha affrontato il caso "All Iberian/Mills" con parole definitive, con impegni che, se fosse coerente, oggi appaiono temerari: "Ho dichiarato pubblicamente, nella mia qualità di leader politico responsabile quindi di fronte agli elettori, che di questa All Iberian non conoscevo neppure l'esistenza. Sfido chiunque a dimostrare il contrario" (Ansa, 23 novembre 1999, ore 15,17). Nove anni dopo, Berlusconi è a Bruxelles, al vertice europeo dei capi di Stato e di governo. Ripete: "Non conoscevo Mills, lo giuro sui miei cinque figli. Se fosse vero, mi ritirerei dalla vita politica, lascerei l'Italia" (Il sole24ore. com; Ansa, 20 giugno 2008, ore 15,47). È stato lo stesso Berlusconi a intrecciare consapevolmente in un unico destino il suo futuro di leader politico, "responsabile di fronte agli elettori", e il suo passato di imprenditore di successo. Quindi, ancora una volta, creando un confine indefinibile tra pubblico e privato. Se ne comprende il motivo perché, nell'ideologia del premier, il suo successo personale è insieme la promessa di sviluppo del Paese. I suoi soldi sono la garanzia della sua politica; sono il canone ineliminabile della "società dell'incanto" che lo beatifica; quasi la condizione necessaria della continua performance spettacolare che sovrappone ricchezza e infallibilità.

    Otto anni fa questo giornale, dando conto di un documento di una società internazionale di revisione contabile (Kpmg) che svelava l'esistenza di un "comparto estero riservato della Fininvest", chiedeva al premier di rispondere a qualche domanda "non giudiziaria, tanto meno penale, neppure contabile: soltanto di buon senso. Perché questi segreti, e questi misteri? Perché questo traffico riservato e nascosto? Perché questo muoversi nell'ombra? Il vero nucleo politico, ma prima ancora culturale, della questione sta qui perché l'imprenditorialità, l'efficienza, l'homo faber, la costruzione dell'impero ? in una parola, i soldi ? sono il corpo mistico dell'ideologia berlusconiana" (Repubblica, 11 aprile 2001). Berlusconi se la cavò come sempre dandosi alla fuga. Andò a farsi intervistare senza contraddittorio a Porta a porta per dire: "All Iberian? Galassia off-shore della Fininvest? Assolute falsità".

    La scena oggi è mutata in modo radicale. Se il processo "All Iberian" (condanna e poi prescrizione) aveva concluso in Cassazione che "non emerge negli atti processuali l'estraneità dell'imputato", le motivazioni della sentenza che ha condannato David Mills ci raccontano il coinvolgimento "diretto e personale" di Silvio Berlusconi nella creazione e nella gestione di "64 società estere offshore del group B very discreet della Fininvest". Le creò David Mills per conto e nell'interesse di Berlusconi e, in due occasioni (processi a Craxi e alle "fiamme gialle" corrotte), Mills mentì in aula per tener lontano Berlusconi dai guai, da quella galassia di cui l'avvocato inglese si attribuì la paternità ricevendone in cambio "enormi somme di denaro, estranee alle sue parcelle professionali", come si legge nella sentenza.

    È la conclusione che ha reso necessaria l'immunità. Berlusconi temeva questo esito perché, una volta dimostrato il suo governo personale sulle 64 società off-shore, si può oggi dare risposta alle domande di otto anni fa, luce a quasi tutti i misteri della sua avventura imprenditoriale. Si può comprendere come è nato l'impero del Biscione e con quali pratiche. Lungo i sentieri del "group B very discreet della Fininvest" sono transitati quasi mille miliardi di lire di fondi neri; i 21 miliardi che hanno ricompensato Bettino Craxi per l'approvazione della legge Mammì; i 91 miliardi (trasformati in Cct) destinati non si sa a chi (se non si vuole dar credito a un testimone che ha riferito come "i politici costano molto? ed è in discussione la legge Mammì"). E ancora, il finanziamento estero su estero a favore di Giulio Malgara, presidente dell'Upa (l'associazione che raccoglie gli inserzionisti pubblicitari) e dell'Auditel (la società che rileva gli ascolti televisivi); la proprietà abusiva di Tele+ (violava le norme antitrust italiane, per nasconderla furono corrotte le "fiamme gialle"); il controllo illegale dell'86 per cento di Telecinco (in disprezzo delle leggi spagnole); l'acquisto fittizio di azioni per conto del tycoon Leo Kirch contrario alle leggi antitrust tedesche; la risorse destinate poi da Cesare Previti alla corruzione dei giudici di Roma; gli acquisti di pacchetti azionari che, in violazione delle regole di mercato, favorirono le scalate a Standa, Mondadori, Rinascente. Sono le connessioni e la memoria che sbriciolano il "corpo mistico" dell'ideologia berlusconiana: al fondo della fortuna del premier, ci sono evasione fiscale e bilanci taroccati, c'è la corruzione della politica, delle burocrazie della sicurezza, di giudici e testimoni; la manipolazione delle leggi che regolano il mercato e il risparmio in Italia e in Europa.

    Questo è il quadro che dovrebbe convincere Berlusconi ad affrontare con coraggio, in pubblico e in parlamento, la sua crisi di credibilità, la decadenza anche internazionale della sua reputazione. Magari con un colpo d'ala rinunciando all'impunità e accettando un processo rapido. Non accadrà. Il premier non sembra comprendere una necessità che interpella il suo privato e il suo ufficio pubblico, l'immagine stessa del Paese dinanzi al mondo. Prigioniero di un ostinato narcisismo e convinto della sua invincibilità, pensa che un bluff o qualche favola o una nuova nebbia mediatica possano salvarlo ancora una volta. Dice che non si farà processare da questi giudici e sa che non saranno "questi giudici" a processarlo. Sa che non ci sarà, per lui, alcun processo perché l'immunità lo protegge. Come sa che, se la Corte Costituzionale dovesse cancellare per incostituzionalità lo scudo immunitario, le norme sulla prescrizione che si è approvato uccideranno nella culla il processo. Promette che in parlamento "dirà finalmente quel che pensa di certa magistratura", come se non conoscessimo la litania da quindici anni. Finge di non sapere che ci si attende da lui non uno "spettacolo", ma una risposta per le sue manovre corruttive, i metodi delle sue imprese, i sistemi del suo governo autoreferenziale e privatistico. S'aggrappa al solito refrain, "gli italiani sono con me", come se il consenso lo liberasse da ogni vincolo, da ogni dovere, da ogni onere. Soltanto un potere che si ritiene "irresponsabile" può continuare a tacere. Quel che si scorge in Italia oggi ? e non soltanto in Italia ? è un leader in fuga dalla sua storia, dal suo presente, dalle sue responsabilità. Un leader che non vuole rispondere perché, semplicemente, non può farlo.

     
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    math come mai hai messo un articolo del genere? :eek:

    comunque se volete la mia stavolta, e per la prima volta, sono davvero convinto che succederà qualcosa. La prova è troppo schiacciante.
    Il lodo Alfano comunque non è ancora passato, la Corte Costituzionale deve decidere se dichiararlo incostituzionale o meno, e se non passerà, forse, potremmo toglierci qualche soddisfazione.
    Ma anche se passerà il lodo Alfano potrebbe succedere qualcosa. Non ho capito del tutto bene, ma se Mills andrà in gattabuia, comunque negli atti dovranno scrivere che è stato pagato da Berlusconi.

    Vi invito a guardare questo video di Travaglio he fa una panoramica molto chiara della situazione. Dura 25 minuti ma ne vale la pena

     
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    Bè ma anche Andreotti è stato provato che fosse immanicato con la mafia eppure lo hanno fatto senatore a vita ed ancora li, putroppo non sono così convinto che succeda qualcosa, anzi son sicuro che non succederà niente.

    Ora mi pappo il video :sisi:
     
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  11. Merlino620
     
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    Trememendo il video di travaglio, ci si sente davvero impotenti davanti a tutta questa merda che ci circonda.

    Stasera da Vespa han mandato le clip per raccontare la storia dei processi a Berlusconi.
    Uno si può aspettare che raccontino chi accusa e perchè.... invece no..... si è creata la lista dei processi, si è risaliti all'anno dell'apertura del fascicolo e si è cercato l'evento politico più vicino insinuando che i processi venivano aperti nei periodi subito prima dell'elezione di turno per svantaggiare il consenso del premier e non effettivamente perchè c'era qualcosa da imputargli.
    Insomma se la corte giudica o no criminale Berlusconi non ha importanza, ha importanza invece sapere se le sentenze sui vari gradi di giudizio, le aperture dei fascicoli e quant'altro siano vicine alle elezioni (che poi su 60 processi a carico, con tutta la burocrazia che sta attorno ad ogniuno di essi è logico pensare che, almeno uno dei 60 combaci anche involontariamente con i numerosi eventi elettorali a cui la politica viene sottoposta... stiamo parlando di 60 processi spalmati in 11 anni).

    Sono contento se qualcuno continua a sperare pensando "la prova è troppo schiacciante" ma personalmente credo che un delinquente non è un delinquente se nessuno lo considera tale.
    E siccome la considerazione che ha la gente dei politici è raccontato attraverso quei mezzi di comunicazione che la politica stessa controlla non esiste "prova schiacciante"... dato che non la si racconta.
     
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  12. Simo 0'Rulez
     
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    ma guardate che sto Mills è maggiorenne, non è reato
     
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    eh?
     
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  14. Gigabyte di watt
     
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    no, la prostituzione maschile è comunque squallida.
    continuo a pensare all'NWO comunque.

    con queste storie di cronaca mondana ci stanno distraendo dai veri problemi che sono: HAARP, scie chimiche, messaggi subliminali e UFO, tutti correlati ai padroni del mondo.
     
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  15. Simo 0'Rulez
     
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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 21/5/2009, 18:50)
    eh?

    mi sa che non hai colto la sottile ironia :rideserio:
     
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21 replies since 19/5/2009, 20:49   342 views
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