Guida tv all’anti-berlusconismo dal lunedì alla domenica

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  1. LordBaygon
     
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    Riporto qui un articolo che ho trovato abbastanza interessante :piglia: .

    CITAZIONE
    Guida tv all’anti-berlusconismo dal lunedì alla domenica
    di Francesco Cramer

    Si comincia con Gad Lerner e si chiude con «Report». Ogni giorno vanno in onda trasmissioni che lanciano attacchi al governo

    Roma Hanno ragione quelli di Repubblica. In Italia la libertà di stampa vacilla e il diritto all’informazione scricchiola. Scorrendo i palinsesti della tv di Stato e non, ma soprattutto il menu di mamma Rai, straordinaria cucina pagata da tutti a suon di canone, non si può non fare un salto sulla sedia: dove sono le trasmissioni contro? Dove quelle con la schiena dritta? Dove sono i programmi, satirici o meno, che mettono alla berlina il premier e denunciano la maggioranza di governo? Dove diavolo sono finite? Hanno ragione quelli di Repubblica: vale la pena manifestare e firmare con convinzione l’appello del trio Cordero-Rodotà-Zagrebelsky. Meglio sarebbe inviare una propria foto al sito di largo Fochetti per la campagna «Siamo tutti farabutti» e scendere in piazza dopodomani e ringhiare, gridare al regime, alzare la voce. Perché le voci «contro» sono flebili, limitate, ridotte al lumicino, quasi spente.
    Sono poche, pochissime. Sono rimaste soltanto queste: c’è quella con la erre arrotata del lunedì, ma su La7, dalle 21.10 in poi. È l’ugola de L’Infedele di Gad Lerner, noto filoberlusconiano nato in Lotta Continua, cresciuto a Radio Popolare, al Manifesto, all’Espresso, tifoso della Margherita e supporter dichiarato del Pd. Si, vabbè, poi c’è martedì, prima serata, voce alla voce perfettina e garrula. Mamma Rai manda in onda su Raitre Ballarò di Giovanni Floris, pure lui vicinissimo al centrodestra: primi passi all’Avanti, pupillo di Gino Giugni, collaborazioni con la casa editrice della Cgil, fortissimamente voluto a viale Mazzini da Paolo Ruffini. Rete? Tre.
    Mercoledì (ma anche martedì, giovedì e venerdì), sempre su Raitre, microfoni aperti per un’altra voce, questa volta stridula e chiassosa, dell’ennesima limpida sostenitrice del governo in carica: Serena Dandini con Parla con me. Sì, la stessa Dandini che girotondava con i Nanni Moretti e i Pancho Pardi, che faceva il tifo per Veltroni sindaco e Fassino capo del Pd. Il giorno successivo? Beh, giovedì tocca al vocione di Michele Santoro, forse il più luminoso cantore di Berlusconi e del berlusconismo con il suo Annozero, Raidue ore 21.00. Mischiata alla sua, anche quella monocorde e ossessiva di Marco Travaglio, altro vate di Palazzo Chigi. Santoro: sdraiato conduttore filoregime, colonna della Rai dopo i primi passi all’Unità, collezionista di esposti, denunce, avvertimenti, una parentesi all’europarlamento con la bandiera dell’Ulivo. E poi Travaglio, vagiti giornalistici al Giornale, la crescita alla Voce, poi Cuore, l’Espresso, l’Unità e quindi il Fatto. Fiancheggiatore di Beppe Grillo nel mandare a «Vaffa...» mezzo mondo, è l’ultras delle Procure di mezzo mondo e «si onora dell’amicizia di Franca Rame».
    Venerdì? Beh, venerdì ci si potrebbe rinfrescare le orecchie con la Dandini nell’attesa del week end. Sabato e domenica, sempre grazie al canone, ci si gusta Che tempo che fa... su Raitre: ottanta minuti con Fabio Fazio, altro noto pidiellino, affezionatissimo ad Adriano Sofri, celebre per le sue interviste di pungolo agli esponenti del centrosinistra, megafono delle accuse più pirotecniche di Travaglio. A sovrastare la sua, di voce, quella dialettale, stridula e chic di Luciana Littizzetto, popolare comica di centrodestra, estremamente delicata e riverente con Chiesa e cardinali. Sempre domenica, alle 14.30 su RaiTre, l’accento campano di Lucia Annunziata e il suo «In mezz’ora». Pure lei tra le berluscones, scuola Manifesto, poi Repubblica, Corriere e Stampa. Nell’attesa di risentire la voce seriosa di Milena Gabanelli (pure lei di chiara collocazione destrorsa), con il suo Report in onda da domenica 11 ottobre su Raitre, si ammetta che Repubblica ha ragione: urgono trasmissioni coraggiose, audaci, non timorose nei confronti del Palazzo, magari condotte da professionisti non così filoberlusconiani.
    Dandini, Fazio, Travaglio, Gabanelli, Littizzetto, Floris, Lerner, Gruber e Santoro: troppo timidi, schivi, timorosi. Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica: troppo poco, siamo all’anticamera, se non nel salotto, del regime.
    Servono denunce, programmi che rovistino nelle lenzuola del premier, fiction sui water dei palazzi del potere, talk show dove si parli di politica vera, alta, magari dando voce a un’escort. Per non parlare della carta stampata: escludendo la Repubblica, l’Unità, L’altro, il Fatto, Europa, Liberal, il Riformista, la Stampa, il Corriere della Sera, Liberazione, il Manifesto e l’Espresso, chi ha il coraggio di fare un po’ di opposizione a questa dittatura berlusconiana? Stando così le cose, hanno proprio ragione quelli di Repubblica: la libertà di stampa vacilla. Sabato tutti in piazza.

    Fonte: ilgiornale.it

    In effetti, non trovate un po' eccessivo tutto questo parlare di macanza di liberta di stampa? Tra televisione, giornali e internet si trova di tutto e non è neanche così scomodo o difficile cercare.
     
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  2. Dude
     
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    la Stampa e il Corriere? :ride3: ma che colpe avrebbero? aver riportato i fatti? non mi pare che si siano schierati poi così apertamente :hihi:

    evidentemente chi ha scritto l'articolo segue la linea-TG1: il "gossip" politico non è rilevante e non va offerto ai poveri telespettatori in cerca di verità appaganti, soprattutto se il suddetto gossip riguarda il presidente del Consiglio...

    poi onestamente la trasmissione di Fazio l'ho vista più di una volta e non mi sembra poi così schierata politicamente... l'articolista parla come se la trasmissione di un uomo di sinistra fosse necessariamente lo specchio della sua identità politica.
     
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  3. LordBaygon
     
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    Vabbè, è un po' esagerato, però si può già dire che non tutti sono filogovernativi....
     
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  4. Dude
     
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    piuttosto ho trovato interessante (anche se chi ha redatto una cosa del genere non ha veramente un cazzo da fare) questo articolo comparso su Repubblica:

    http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/p...ni-ritardi.html

    invece che citare nomi a caso come questo simpatico giornalista, sono andati a rivedersi le trasmissioni del Tg1 e hanno citato tutte le omissioni e le falsità propinate ai telespettatori da quando Minzolini ne ha assunto il comando.

    poi a me non frega nulla perché tanto, come dice Baygon, "non è così scomodo o difficile cercare", certo che chissà quanti milioni di italiani si fermano all'informazione parziale e fallace offerta dalla maggiore tv di stato.

    CITAZIONE (LordBaygon @ 1/10/2009, 17:36)
    Vabbè, è un po' esagerato, però si può già dire che non tutti sono filogovernativi....

    beh certo: ci mancherebbe altro. fossero davvero TUTTI filogovernativi non sentiremmo nemmeno parlare di violazione della libertà di stampa eccetera :hihi:
     
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    Ma forse il signore del Giornale che ha scritto l'articolo non capisce che per "Libertà di stampa" non significa solo scrivere con chi ha scopato il Berlusca pagandola con i soldi dei contribuenti e che alle sue feste si pippa cocaina (che comunque è SACROSANTO e DOVEROSO scrivere), ma anche che l'opposizione ai telegiornali sta avendo un risalto minimo, parla poco (e male) solamente Franceschini, ogni tanto Casini, Di Pietro sta lentamente sparendo. Che in Italia ci sono migliaia di persone che manifestano (i precari della scuola, le industrie che chiudono, i terremotati), ma nessuno lo sa perchè ai telegiornali non si può dire. Non si può dire che le fantastiche 300 case di Onna non sono costruite dal Governo, bensì dal Trentino e dalla CRI. Che la ricostruzione dell'Aquila è ancora a 0 (anche di case con danni minimi) e che questa costerebbe molto meno della famosa "New Town" decantata dal Premier.

    Oltretutto (come ha già detto Dude) la conta dei "Nemici del governo" è visibilmente forzata, perchè Fazio, la Littizzetto, la Gabanelli, anche la Annunziata, non sono così politicamente schierati, o meglio, lo sono, ma le loro trasmissioni mi sembrano abbastanza neutrali. Inoltre è puramente ridicolo mettere nella "conta" giornali come Il Corriere (che per vie traverse è sempre del Berlusca se non sbaglio) e la Stampa, e altri che si e no fanno 10 copie (L'Altro non l'avevo mai sentito, Europa e Liberal non lo leggono nemmeno quelli dei rispettivi partiti).
    Perchè il tipo poi non conta i Tg che sono dalla loro parte invece?
     
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  6. Simo 0'Rulez
     
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    infatti il corriere e la strampa sono fra i pochi giornali che hanno il permesso di "vivere" riportando anche news che screditano berlusconi, l problema è che non si osa carcare la mano ma si preferisce far passare una notizia come "il presidente del consiglio ha subito 31 procedure penali" come se fosse l'ultimo cd di paris hilton
     
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    ma il problema non è tanto "quello che possono scrivere", cazzo, ci manca ancora che i giornali non possano scrivere che Berlusconi è un delinquente, altro che ventennio allora. Il problema sono le conseguenze: il giornalista non può più sentirsi libero di dire qualcosa si Berlusconi che viene querelato, ne viene chiesta la sostituzione, viene screditato, etichettato come comunista o costretto a risarcire.
    Una panoramica abbastanza dettagliata la fece la scorsa puntata di Annozero, Travaglio, confrontando cosa vuol dire scrivere contro il premier in Italia e negli States, e dicendo con quale facilità e comodità si possono denunciare i giornalisti qui.
     
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  8. Simo 0'Rulez
     
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    senza contare che è soprattutto l'autocensura che regna nella stampa italiana.. se non sbaglio Travaglio deve dare ogni mese 1/5 del suo stipendio a Previti per una causa di "diffamazione" persa(nn sono certo che sia proprio travaglio), cosa che ogni giornalista con famiglia vorrebbe evitare..
     
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  9. Merlino620
     
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    Baghy tu lo trovi interessante, io lo trovo tremendamente stupido e pretenzioso.

    Gad Lerner è un pò schierato.. è vero.
    La dandini non mi sembra così sanguinaria... anzi esprime solo le sue idee con molta pacatezza ed ironia (la bignardi che fa?).
    Che tempo che fa personalmente mi sembra un programma alla Casini, molto centrorso...
    Passi anche Annozero sullo schieramento anche se cmq sia il contraddittorio mi sembra sia sempre stato rispettato (d'altronde è diventato ormai la seconda residenza di gente come Ghedini o Belpietro... non è che c'è solo Travaglio e Vauro).
    Ballarò, togliendo l'intervento di Crozza, mi sembra un programma molto equilibrato, pure troppo, tant'è che lo vedo molto raramente.
    Report credo sia il programma più apolitico che possa esistere, le indagini giornalistiche hanno sempre riguardato fatti e non idee politiche, tant'è che lo odiano tutti: dal Pdl all'italia dei valori. Idem per Exit.

    Il discorso è che per questi parassiti della società qualsiasi programma che offre un contraddittorio ai politici intervistati è da eliminare dal palinsesto.
    L'approfondimento va fatto come a Porta a Porta o a Matrix, cioè un conduttore completamente inutile che fa domande preconcordate con i partecipanti e che non si permette di contraddire o tantomeno mettere in difficoltà politica i partecipanti.
    La TV del tutti colpevoli e tutti innocenti, tutto va male e tutto va bene... dove non escono fuori nè vinti nè vincitori.

    Per il resto quoto Dude e ribadisco l'enorme problema delle omissioni su argomenti che fuori dall'Italia hanno molto risalto (nonostante non gli tocchi più di tanto).
     
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    tra l'altro mi fa piegare che tutti quelli di destra continuano a dire che ad annozero non ci andranno mai e poi c' sempre qualcuno (e generalmente fastidiosissimo)

    a parte Belpietro e l'altro, l'ultima puntata, io non so chi si ricorda dell responsabile del pdl dei giovani l'altra volta. Una che se avessi avuto un mitra avrei saputo chiaramente come usarlo.
     
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  11. mathley
     
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    secondo me la domanda è focale è:

    ma in italia e per gli italiani esiste soltanto la tv? siamo così analfabeti?
     
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  12. LordBaygon
     
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    Sì, perchè la televisione è così comoda... Non richiede l'impegno della lettura.
    Comunque quello che io trovo assurdo, aldilà dell'articolo che è sicuramente di parte è che si continui a parlare di mancanza di libertà di stampa. Se così fosse vorrei vedere quanti sarebbero andati in piazza sabato scorso o quanti sarebbero qui a parlarne.
     
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    non ho capito le ultime due righe
     
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  14. LordBaygon
     
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    E io non ho capito perchè manca la libertà di stampa. Dicevo che in un paese non libero sarebbe stato difficile organizzare una manifestazione come quella di sabato. Sarebbe difficile già parlare apertamente della mancanza di libertà...
     
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  15. Simo 0'Rulez
     
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    ah cmq travaglio è di destra, per la cronaca...
     
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32 replies since 1/10/2009, 15:28   439 views
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