[CineForum 59] Todo Modo

Dal 05.10.09 al 11.10.09

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    Il Film Della Settimana,
    Presentato da SAMPEY



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    Ispirato dal romanzo di Sciascia, Todo Modo e' un film Fantapolitico che vede per l'ultima volta schierata la coppia Petri & Volonte'.
    Al tempo il film, fu' criticato e snobbato (per ragioni abbastanza ovvie).
    Attualmente un film simile sarebbe stroncato gia' in fase di sceneggiatura.
    Attualissimo, cupo e grottesco.
    Buona visione.
     
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  2. Nonno Face
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Non penso che ci siano così tanti film fatti in questa maniera, o almeno pochi ne ho visti io. Rientra cmq nei film di interesse sociale tipici del cinema italiano fine anni '60: anzi probabilmente è l'ultimo baluardo del genere.

    Come e' passata la visione del film?
    Ero abbastanza rapito dalla storia, dalle vicende e dai dialoghi, anche se qualche volta è capitato di domandarmi che cosa stessi guardando.

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
    Direi il film in se, ormai Volonté non mi stupisce più per quanto è magistrale. C'è una cosa che mi ha colpito in negativo: la musica di Morricone a sto giro non è nulla di memorabile. Ciononostante ci sta da matti, forse è una delle poche volte che il buon Ennio non lascia la sua impronta sul film.

    Avresti cambiato qualcosa?
    Non ho le carte in regola per mettere le mani su un lavoro del genere.

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Di altissimo livello, e non solo da parte degli immensi Volonté e Mastroianni, tutti gli altri sono stati perfetti nel costruire delle vere e proprie maschere. Lo stesso Ingrassia è bravissimo nell'interpretare un personaggio che sta a metà tra il tragico ed il ridicolo mantendendo perfettamente l'equilibrio.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Migilor attore (ad entrambi) e sceneggiatura penso.

    Commento libero sul film
    Dunque, mi sono preso un 24 ore per meditare bene su questo film, che in ogni caso mi era già piaciuto tanto durante la visione, pur lasciandomi talvolta perplesso sul significato di certe scene. Sono giunto alla conclusione che Todo modo è un film incredibile.
    In primis è un film con una trama tipica dei thriller, anche se puramente accessoria e rappresenta solo un "pretesto". Il cuore di Todo modo è una critica molto forte e per nulla velata al mondo politico e non solo dell'italia di quegli anni.
    Queste persone vengono rinchiuse in questo "albergo" per 3 giorni di esercizi spiriturali: periodo nel quale, oltre che trovare il perdono per le loro nefandezze, e al contempo per riassestare gli equilibri all'interno della corrente politica. Ci sono elementi che vengono eliminati dal gioco di potere (come Voltrano per esempio) e i pezzi grossi che tirano i fili e che sono nella posizione di gestire tutti e mantenere gli equilibri, il Presidente.
    Durante questi esercizi spirituali organizzati da Don Gaetano, avvengono delle misteriosi morti e si diffonde il panico.
    In sostanza questa è ciò che succede, ma non è tanto questo ciò che è bello di questo film, tanto il messaggio che vuole lanciare. Certo il tutto può essere apprezzato pienamente solo da chi conosce perfettamente la realtà dell'italia di quegli anni e ha tastato con mano l'egemonia democristiana e non solo (erano gli anni del compromesso storico). Ma è una grossa testimonianza anche per chi sa solo per sentito dire, ed inoltre è tutto ancora attualissimo (i riferimenti al mangiarci da tempo che poi sono di fatto venuti fuori solo con tangentopoli 15 anni più tardi).
    I temi della chiesa che viveva a stretto contatto con la politica fino a determinarne le scelte, la magistratura schiava della politica (la figura del magistrato che si fa risolvere il caso dal Presidente è molto emblematica), l'ossessivo bisogno di avere l'assoluzione per i propri peccati, ma allo stesso tempo l'assoluto rifiuto di dare a qualcun'altro il potere perché chi è meglio di me (così dice il Presidente).
    La marcatissima caratterizzazione dei personaggi che risultano maschere grottesche, è il fortissimo grido di rabbia che lancia questo film: lo stesso Presidente interpretato da Volonté, che è un ovvio rimando ad Aldo Moro, è rappresentato come un uomo pieno di paure, che si sente inadeguato. Tutto è portato all'estremo, tanto che l'unica soluzione che vede Don Gaetano per rimuovere il peccato del potere, poiché nessuno è intenzionato a restituire il maltolto, è uccidere tutti quanti.
    Un film che comunque è estremamente complesso e che non penso che possa essere apprezzato da tutti, per la sua struttura poco lineare. Io l'ho trovato estremamente interessante, grottesco e anche un po' perverso.

    Voto: 8.5
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    E' un genere molto particolare sicuramente, ma è tra quelli che mi piace guardare

    Come e' passata la visione del film?
    E' passata abbastanza velocemente

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
    Tutta la sceneggiatura in sè, il fatto che oggi un film così mooolto difficilmente ci verrebbe proposto. E mi ha inoltre colpito, o meglio si è solo confermata la tesi di quanto sia mostruoso Volontè

    Avresti cambiato qualcosa?
    dovrei guardarlo molto più di una volta per poter far questo

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Come ho già detto mi è sembrata più che ottima. Volontè mostruoso, Mastroianni molto bravo e lo stesso Ingrassia mi è piaciuto in un ruolo "insolito" per come ero abituato io a vederlo sullo schermo

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    Alla sceneggiatura e a Volontè

    Commento libero sul film

    Prima di poter commentare un film come questo ho giustamente deciso di far trascorrere un po' di tempo, se devo essere sincero penso che forse non basti neanche una visione per apprezzarlo in modo pieno. Non nego che in alcuni momenti ho rischiato e spesso pensato di essermi perso qualche passaggio.
    Ci troviamo davanti a un film che richiede indubbiamente una certa attenzione e predisposizione per far sì che venga compreso in pieno.

    In Italia (o forse nel mondo intero??) c'è un'epidemia che sta facendo strage di vite umane, tutti i più potenti uomini del mondo economico/politico si riuniscono in una specie di "albergo" situato sottoterra per cercare la pace spirituale e per "ripulire" la loro anima dai peccati commessi. Per fare questo si affideranno alla figura di Don Gaetano interpretato da Mastroianni. Egli è un prete non certo ordinario, fuori da ogni schema consueto in cui siamo abituati a visualizzare un sacerdote, e molto rigido; egli stesso si definisce un "prete cattivo".
    Tutti questi uomini potenti riuniti cercano al tempo stesso di accordarsi per ritrovare un equilibrio politico in un momento così difficile per il paese. Durante questo soggiorno inizieranno però a susseguirsi morti misteriore tra gli ospiti dell'albergo.

    Come ha precisato Samp, le tematiche trattate sono tutt'ora attuali e la situazione non è poi molto diversa da come era un tempo. Probabilmente oggi con moltissima difficoltà riusciremo a vedere un film così schietto, schierato, senza poche interpretazioni. Penso che non permetterebbero mai o quasi di farlo arrivare a un vasto pubblico.
    Ci vengono descritti questi uomini che da anni ricoprono ruoli di potere, ormai dipendenti da questo potere stesso, non disposti a lasciare le loro posizioni di privilegio. Il tutto lasciandoci ovviamente intendere che, nel corso degli anni, proprio per raggiungere e restare in queste posizioni siano ricorsi ad ogni genere di azione. Piano piano i loro comportamenti, poco consoni alla Chiesa a cui sembrano tutti strettamente legati, e dai quali quasi in modo maniacale voglio confessare per ottenere l'assoluzione, torneranno a tormentarli e punirli.

    Recitazione davvero più che ottima. Volontè è fantastico nei panni del "presidente", sempre parti mai banali e difficilissime per lui. Ogni volta abilissimo nel cambiare la sua voce, l'accento, la postura, un mostro! Tante cose e particolari che ovviamente con un doppiaggio si potrebbero perdere. Anche Mastroianni non è da meno nel ruolo di Don Gaetano. Infine Ingrassia in un ruolo inusuale per lui (devo ammetere che un po' ho riso al suo ingresso in scena e su alcune sue scene, pensavo uscisse pure Franco :hihi: ) ma che riesce altrettanto bene a interpretare.
    Non ho sentito così marcatamente la mano di Ennio rispetto ad altre sue composizioni e partecipazioni.



    Voto: 8.75

     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Non si trovano facilmente film di questo genere (Fantapolitico/Noir) ma e' un genere che mi piace.

    Come e' passata la visione del film?
    Normale.

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
    La sceneggiatura e' sicuramente grandiosa. Cosi' come Volonte'.

    Avresti cambiato qualcosa?
    Assolutamente no.

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Quando c'e Volonte' nel cast, solitamente la recitazione e' di altissimo livello. Aggiungiamoci pure un ottimo Mastroianni e una serie di bravi attori dell'epoca e ci piazziamo su livelli molto alti.


    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    Sceneggiatura

    Commento libero sul film

    Noto con piacere che sia Face che Darkness hanno detto praticamente tutto cio' che c'era da dire su questo film.
    Non vorrei quindi ripetere gli stessi concetti ma non posso neanche lasciare il commento in bianco......

    Dopo Indagine Su un Cittadino al di sopra di ogni sospetto e La Classe Operaia Va In paradiso (entrambi con Gian Maria Volonte', Dio lo benedica :inchino: ) Petri sforna un altro capolavoro di denuncia sociale. Dove prima aveva fatto una denuncia al potere, e poi una al lavoro, ora attacca la classe politica, fornendo un film cupo, grottesco, e satirico sotto certi aspetti.

    Durante un'epidemia che sta' contagiando il paese (e gia' li, una bella frecciatina) la classe politica si trova riunita per i consueti esercizi spirituali volti a espiare le colpe della loro corruzione.
    Durante questo avvenimento una serie di vicissitudini (piene zeppe poi di riferimenti metaforici ad altri concetti ben piu' profondi) riveleranno che le persone all'interno hanno ben poco da espiare ma anzi, sono corrotti e peccatori imperdonabili, non hanno nessun obbiettivo di perdono.

    Inoltre, iniziera' una serie di misteriosi e implabili omicidi a catena.

    In questo contesto spiccano il personaggio di Mastroianni, padre spirituale inflessibile e severo, e "Il Presidente" interpretato da un magistrale Volonte', che ricalca la figura di Aldo Moro (le prime 2 giornate di riprese furono scartate in quanto si doveva "rimandare" il personaggio alla figura di Aldo moro, ma Volonte' assomigliava troppo e si sarebbe rischiato di non vedere uscire il film). Il suo personaggio prova a risultare super-partes, conciliante, al di sopra di tutti (Salvo poi rivelarsi estremamente assetato di potere).
    Un'altra grande interpretazione e' data da Franco Franchi nel ruolo di Voltrano (che apre il fantastico discorso sul Digiuno).

    Fondamentalmente tutto il film e' una gigantesca critica alla classe politica, quindi ogni discorso va' metaforizzato e concretizzato nel suo messaggio d'accusa piu' che in quello che realmente si stanno dicendo i personaggi, palesi i discorsi sul Digiugno o sul problema di disporre a Destra o Sinistra le persone per ricostruire il delitto.

    Tecnicamente il film si presenta cupo, con una fotografia molto spenta, in alcuni frangenti potrebbe ricordare Mario Bava (luci colorate su scuro completo), in altri invece abbiamo la tipica regia di Elio Petri, indubbiamente ripresa e ammodernata da Sorrentino (per sua stessa ammissione parlando de "Il Divo").

    Resto fermamente convinto che Petri sia uno dei piu' grandi registi italiani di sempre, film impegnati, tecnica di altissimo livello e attori straordinari.
    La sfortuna che ha avuto e' stata quella di fare un cinema "pericoloso", tanto pericoloso da rischiare la distruzione delle pellicole!!!
    Ormai questi film sono delle vere chicche che risultano sconosciuti ai piu'. Ed e' un vero peccato.

    Voto: 9
     
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  5. Amexis
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    Rispondere a questa domanda è difficile, il film sembra abbracciare diversi filoni. Però ho visto altre volte regie del genere e mi appassiono a rivederle.


    Come e' passata la visione del film?

    Difficile per questioni tecniche, ma anche mentalmente ha richiesto un certo sforzo.


    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
    Lo scenario epidemico e lo scenario del Bunker/albergo. Messaggio particolare.


    Avresti cambiato qualcosa?
    Se mai riuscissi a capire tutti i riferimenti del film, forse si.


    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Mastroianni, ottimo. Volontè Ottimo. Bravissimo anche Ingrassia e la Melato è una perla di attrice, forse una delle migliori che ci siano ancora sulla scena.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Migliore Scenografia

    Commento libero sul film

    Un presidente che sforza la pronuncia quasi a ricordare Cossiga (presidente del Consiglio nel 1976 e nel 1978, famoso membro massonico e membro della p2, come si scoprirà in seguito). Non posso non pensare che ci siano riferimenti anche a Moro, come dite voi e come il film fa notare nelle movenze e nei modi, ma anche come mette in luce lo stesso Regista nei commenti.
    Todo Modo, e me ne convinco secondo dopo secondo, rappresenta un capolavoro difficile da canonizzare.
    Regia cupa, dogmatica (un certo Lars Von Trier dovrebbe guardarselo, se non lo ha già fatto, per notare quanto certi passi ricordino i suoi dogma!), lenta e stressante, allegorica e metaforica. Petri si mangia il lavoro di Sciascia, perché a Sciascia è devoto e capisce dove mettere mano.
    Si parla di un ritiro spirituale, dove i politici ed i potenti industriali e statali italiani devono ritrovarsi per mettersi in pace con la loro coscienza, ma anche (e soprattutto) per figurare probi e pii all'opinione pubblica. Il tutto è ambientato in uno scenario apocalittico, condito da un'epidemia mortale.
    Eccezionali le scene delle pratiche spirituali, gli esercizi, quasi militari, temprano lo spirito ed il fisico, ma vogliono far male soprattutto a chi ha vissuto una vita corrotta ed ora deve pagare, espiare per la sua colpa.
    Se le prime morti del film sono da imputare al prete o alla vendetta trasversale di qualche nemico politico. Se morti finali del film, sembrano simboliche (come le precedenti d'altronde), non solo perché si è davanti alla fine della pellicola, e non solo per le modalità in cui sono ritrovati i corpi, ma anche perché è lo stesso "Presidente" che trovandoli li saluta e commenta in maniera delirante la loro dipartita.
    Alla fine lo stesso protagonista morirà, ma lo farà per volontà sua o per volontà del popolo? Sarà lo stesso potere che bramava a fargli uccidere gli altri e poi lui stesso?
    Ci sono molte chiavi di lettura in questo film, che, se sopravviverà a questa Italia (relitto di se stessa), sarà sicuramente considerato un capolavoro, ma che continua ad essere snobbato ed incompreso, chiuso com'è nel suo enigmatico stato, figlio di una politica paradossale che lo ha generato.


    Voto: 9.25

    Edited by Amexis - 18/10/2009, 13:38
     
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  6. Riolf
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Potrebbe essere considerato un thriller fantapolitico, ma è palese che il film non si presenta come un genere ben preciso. Comunque non guardo di solito film di questo tipo

    Come e' passata la visione del film?
    molto impegnativa, a volte pesante

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
    non dico Volontè perchè non è la prima volta che mi stupisce con le sue interpretazioni, ma dico Mastroianni, il suo personaggio del "prete cattivo" mi ha intrigato e non poco.

    Avresti cambiato qualcosa?
    E' un opera troppo complicata per poter rispondere a questa domanda. Posso dire che mi aspettavo di piu' dalla colonna sonora


    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Straordinaria da parte di Volontè e Mastroianni, ottimi anche i comprimari Melato e Ingrassia.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Miglior attore non protagonista a Mastroianni

    Commento libero sul film

    Mi sono trovato davanti ad un opera impegnativa, forse troppo impegnativa per chi non ha vissuto la situazione sociopolitica di quegli anni. Ho trovato la visione pesante, confusa e a volte incomprensibile. Ciononostante, a freddo, il film mi ha colpito e rapito per diverse ragioni. Prima fra tutte l'interpretazione di Volontè, palesemente ispirata ad Aldo Moro, e quella di Mastroianni, stupefacente nei panni del prete. Bellissima anche la cupa fotografia, che rende al meglio l'atmosfera dell'albergo per gli esercizi spirituali, che sembra quasi una prigione per i politici che stanno dentro (surreale il fatto che non possano lasciare l'albergo per esigenze "di partito". Petri alla regia è bravissimo, il suo stile esce fuori ottimamente, coadiuvato da una già citata ottima fotografia. La colonna sonora non mi è entrata in testa (e dire che leggendo Morricone nei titoli di testa avrei pensato a un altro capolavoro di soundtrack).
    Purtroppo la visione è passata tra alti e bassi. Come già detto, per comprendere al meglio questo film avrei dovuto vivere la situazione socio-politica di quegli anni; in secondo luogo alcune scene mi hanno infastidito, sono stati resi grotteschi molti personaggi. Voltrano, interpretato da Ciccio Ingrassia, l'ho trovato troppo pazzo e anche lo stesso Volontè con la consorte a volte li ho trovati ridicoli. Tutto questo non sono sicuro sia un difetto, visto che il regista ha calcato un po' la mano per rendere il tutto molto grottesco.
    Difficilissimo per me dare un voto a un film del genere. Da una parte penso alle difficoltà che ho avuto durante la visione, dall'altra parte non posso ammettere che globalmente si tratta di un capolavoro. Il voto è dunque positivo, non troppo alto però in quanto soggettivamente non mi ha preso del tutto.

    Voto: 7,5
     
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  7. Richard Rahl
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    E' la prima volta che mi capita di vedere un film incentrato sulla politica, per quanto fantasiosa, e quindi non è proprio il mio genere ma devo dire che sarei interessato a vedere altri film fantapolitici/noir simili.

    Come e' passata la visione del film?

    A tratti pesante, ma per la maggior parte interessante e fluida, soprattutto dopo i primi omicidi.

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?

    A parte le interpretazioni di Mastroianni e Volontè (da brividi...) anche quella del buon Ciccio Ingrassia, è la prima volta che lo vedo in veste non comica e mi ha colpito positivamente. La trama con "colpo" di scena finale è geniale.

    Avresti cambiato qualcosa?

    Credo di no. Conosco troppo poco il genere per criticare qualche passaggio in particolare.

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    Come detto prima Mastroianni, Volontè e Ingrassia uber alles. Per rispondere alla domanda: superba.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    Miglior attore non protagonista: Mastroianni

    Commento libero sul film

    Ho iniziato la visione del film in modo "guardingo", non sapevo cosa aspettarmi e ho cercato di rimanere il piu obiettivo possibile. Inizia parlando dell' epidemia e pensavo che la trama fosse incentrato su quella e sul fatto di trasferire la classe dirigente al sicuro per proteggerla (Ricordandomi una novella del Boccaccio nel Decamerone, quella che parla dei 10 ragazzi che si fuggono dalla peste in una cascina isolata). Dopo qualche minuto ho capito che l'intento del film non era quello e non mi è stato chiaro finchè non vi è stato il primo omicidio. Da quel momento ho cominciatoa trovare il film molto più interessante cominciando a provare a capire chi potesse essere l'assassino e per quel motivo non ho più trovato pesante la visione del film. Il peronaggio di Gian Maria Volontè mi è sembrato alquanto bizzarro quando si aspettava che i morti si alzassero in piedi alla fine e anche nel momento di rissa generale. Assurda la teoria degli acronimi che dovevano far capire chi fosse in pericolo ma da lì si è preso il titolo del film.

    Per tutto il resto la critica alla politica di quegli anni è palese come avete già abilmente fatto notare.

    Dare un voto a questo film è un' impresa visto che, come ho detto prima non è esattamente il mio gnere. E' un voto comunque molto positivo per la trama, la recitazione e la fotografia (superba).

    Voto: 8
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Sicuramente un genere non facilmente identificabile e non nelle mie corde.Appunto per questo però mi ha sorpreso, in positivo.

    Come e' passata la visione del film?
    Nonostante le 2 ore è passata abbastanza velocemente, sopratutto la seconda metà...e notevoli i dialoghi.

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
    Ho scoperto un Ingrassia che mai avevo visto in un contesto così 'serio'!
    E un grande Volontè, detto da uno che avrà visto si e no 2-3 sue intepretazioni.

    Avresti cambiato qualcosa?
    Nulla, genere che conosco troppo poco.
    A parte qualche riferimento politico che sicuramente non avrò colto il tutto mi è sembrato davvero perfetto.

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Decisamente adeguata al contesto e scontati gli elogi per Mastroianni, Volontè e Ingrassia ho avuto una piacevola scoperta nella Melato, la quale nonostante un ruolo non proprio di primo piano riesce comunque a ritagliarsi uno spazio notevole.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Sceneggiatura.

    Commento libero sul film
    Non essendo assolutamente un film nelle mie corde ne ho cominciato la visione pronto a tutto, senza pessimismi nè ottimismi, e devo dire che mi ha piacevolmente sorpreso!
    Oltre alle ottime intepretazioni di Mastroianni e Volontè ho trovato decisamente convincente, come detto prima, anche e sopratutto la Melato, davvero brava!
    Non sto a parlare dei vari riferimenti politici(sapendone decisamente poco) ma comunque è indubbio il fatto che un opera del genere ai giorni nostri non riuscirebbe nemmeno a entrare in pre-produzione per una serie di motivi chiari e lampanti...interessante anche il fatto di coinvolgere la chiesa, dandole un ruolo decisamente importante.
    Azzeccata la location e secondo me non si poteva trovare un idea migliore di quella di usare un ambiente in stile bunker...molto suggestivo il tutto, contribuendo a rendere l'atmosfera decisamente claustrofobica e inquietante!
    Ovazione personale per il finale, che già avevo intuito, come tutti voi immagino, ma che davvero mi ha colpito in positivo.Scelta molto audace e che personalmente premio!

    Voto: 8,5
     
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7 replies since 5/10/2009, 07:16   165 views
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