[CineForum 92] E Johnny Prese Il Fucile

Dal 04.10.10 al 10.10.10

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    Il film della settimana proposto da Sampey

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    E' il 1971 e a 66 Anni, Dalton Trumbo dirige questo film, tratto dall'omonimo libro, scritto proprio da lui circa 30 anni prima (1939).
    Preparatevi a qualcosa di forte e impegnativo.
    Ma non voglio anticiparvi niente, vi dico solo che a questo giro voglio mettervi un po' alla prova....
     
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  2. cozzaG
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    Non concepisco la guerra, odio i film di guerra, quindi non ho potuto che amare "E Johnny prese il fucile"

    Come e' passata la visione del film?

    Angosciante, penosa

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?

    "Buon Natale, sono il padrone, questo è champagne..."

    "e tutti quelli che nelle forze armate hanno sacrificato le loro giovani vite, in questa giusta e santa guerra per la lunga e durevole pace, siano assolti da tutti i loro peccati ora e per sempre, in nome del Padre, del Figliolo e dello Spirito Santo."
    in una frase racconta perfettamente la collusione tra potere e chiesa

    Avresti cambiato qualcosa?

    Avrei preferito che l'infermiera fosse riuscita ad ucciderlo, ma solo perchè ero talmente calato che l'agonia di Johnny era la mia e speravo finisse una volta per tutte. Però stilisticamente parlando la scelta del finale del film è molto più forte e rilevante

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    Difficile da commentare in quanto la maggior parte del ruolo del protagonista non è recitata. Dei personaggi minori mi è piaciuto molto il grande Jason Robards (Il ceyenne secondo Leone del west che c'era una volta) nel ruolo del padre di Johnny

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    Il Miglior film potrebbe vincerlo senza scandali

    Commento libero sul film

    Come ogni film di guerra che mi appresto a vedere ho sempre una paura diffidente di quello che potrò andare a guardare (odio le atrocità del campo di battaglia nelle guerre dei cannoni e delle bombe) e questo non ha fatto eccezione. Poi, dopo una prima fase abbastanza canonica nei flashback e intrigante nella parte nell'ospedale, il film è sbocciato e si è rivelato. L'immagine e il racconto vive tutto nella testa di Johnny soldato reticente finito controvoglia immischiato nella guerra mondiale oltreoceano più per soddisfare un'ambizione paterna che non per propria reale convinzione. Si intreccia la vita vissuta al fronte con quella vissuta dalla carne umana dotata ormai del solo cervello giacente in uno sgabuzzino segreto di un ospedale militare, e lo spettatore può credere a due storie differenti che hanno però la stessa medesima fine tragica dove Johnny viene lasciato agonizzante, immobile, ignorato, studiato morire in uno sgabuzzino di un ospedale; come che il Johnny soldato, il Johnny frastornato dagli incubi si sia alla fine lasciato sopraffare dal sogno trovando la morte in un qualche campo della Francia assediata; anche se tra le due preferisco vederlo come tutto operato del cervello solitario del brandello di Johnny in quella lettiga baldacchinata.

    Johnny viene usato da Dalton Trumbo come cassa di risonanza, come messaggero diretto del suo pensiero pacifista ed antimilitarista e per farlo arrivare più direttamente ancora crea l'angoscia e l'impotenza nello spettatore. Lo tiene incollato alla storia come fossero tutti incarnabili nello sventurato ragazzo amplificando così la repulsione verso un gioco di potere senza la minima umanità, ormai totalmente accecato dalla propria smania che calpesta i valori umani minimi, non solo quello di non uccidere ma financo quello di lasciare agonizzare l'unico che questa morte realmente la supplicava.
    Mi è piaciuta meno la componente cattolica di fondo che, per quanto riconosciuta la Chiesa S.P.A. invischiata nella fanghiglia del potere contraria alla parola di Cristo, trova spazi sparsi durante tutto il film proponendo il ritorno ai precetti puramente cattolici, più che realmente spirituali, come unica soluzione a qualsiasi cosa.

    Per concludere, un gran bel film per un cineforum, girato con maestria e costruito con arte raffinata e molto ben curata.

    Voto finale: 8 1/2
     
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  3. Riolf
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    I film che scavano nel subconscio delle persone li evitavo, da quando sono nel cineforum ho imparato ad apprezzarli

    Come e' passata la visione del film?
    La prima parte un po' lenta, poi mi sono tuffato nella vicenda


    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?

    Sarò io un po' maniaco, ma la scena della masturbazione a Johnny da parte della cameriera :sega:
    [CINICO MODE] a riprova del fatto che al protagonista funzionano soltanto due parti del corpo, la testa e il .... [/CINICO MODE]

    Avresti cambiato qualcosa?
    Si, alcuni deliri del protagonista non mi sono piaciuti, secondo me inutili ai fini della vicenda.

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Difficile a dirsi, Johnny passa il tempo immobile in un letto, mentre nei flashback non da una grande prova (probabilmente per colpa anche del pessimo doppiaggio).
    Ottimo il padre di Johnny e Donald Sutherland nel ruolo di Gesù (meglio lui che Jim Caviezel direi :P)

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Miglior sceneggiatura non originale

    Commento libero sul film
    Il film si svolge su due livelli: uno in ospedale con il protagonista in stato semi-vegetativo e uno costituito dai sogni e dai deliri dello stesso (per gli amanti di Inception realtà e primo livello del subconscio :hihi: ). Analizzerò entrambe le parti separatamente, capirete il perchè alla fine.

    Prima parte: il bianco e nero è un idea registica fantastica per via dell'asetticità e della depressione che si sentono per tutta la visione. Noi spettatori in un primo tempo siamo infastiditi dalle immagini, odiamo quello che stiamo guardando: un uomo (prima che soldato e paziente) senza braccia, gambe, faccia, sordo e cieco che non puo' comunicare con nessuno, non puo' dire che è senziente nonostante la situazione che sta vivendo (l'unica che l'ha capito è la giovane infermiera).

    Man mano che va avanti il film ci ritroviamo rapiti dalla visione, il fastidio va via e lascia spazio a un tifo per Johnny, ci ritroviamo completamente coinvolti e siamo felici per lui dinnanzi all'apertura della finestra da parte della nuova cameriera (una delle scene piu' belle e toccanti del film), un piccolo gesto che diventa enorme dal punto di vista di Johnny. Il finale, per quanto crudele, l'ho trovato davvero azzeccato e toccante. Sarebbe stato molto piu' scontato se Johnny fosse stato ucciso dalla cameriera del quale era innamorato.

    La regia è ottima, cala lo spettatore in questo ambiente angosciante rendendo la visione angosciosa e affascinante allo stesso tempo. Tutta la parte in bianco e nero puo' essere considerata un piccolo capolavoro di strana ma notevole bellezza.

    Seconda parte, ovvero i deliri e i sogni di Johnny: qui c'è un notevole calo di qualità. Oltre alla storia di Johnny e al rapporto conflittuale con il padre, i deliri contengono scene oniriche quali quelle con Gesù, il pensiero di Johnny di essere un'attrazione da circo (cosa che scopriamo verso la fine vorrebbe essere piuttosto di stare in un letto di ospedale) e una fantomatica festa di Natale messa li per renderci ancora di piu' anti-militari e pacifisti (non bastasse l'immagine di Johnny in un letto di ospedale).

    Come si puo' intuire c'è troppa roba, si cercano di toccare troppi temi e la visione rischia di diventare tediosa. Ad esempio, per quanto divertenti e ben recitate, ho trovato fini a se stesse le parti con Gesu', la religione secondo me poteva benissimo non essere tirata in ballo, centrando poco o niente con le vicende. ho trovato inutili anche altri flashback, quello con la prostituta non serve a nulla (forse per far vedere due poppe che non fa mai male XD), la festa di natale tocca temi gia' ben approfonditi durante il film e la figura della ex ragazza è un po' troppo abusata.

    Molto belli invece i sogni nei quali incontra il padre, utili a conoscere in maniera piu' approfondita la storia di Johnny e delicatamente teneri alla visione.


    Come si puo' notare c'è troppa differenza di qualità tra una parte ed un altra, ed è un peccato perchè, magari tagliando qua e la deliri inutili il film ne avrebbe sicuramente giovato sia come ritmo che come qualità globale.
    Non fraintendetemi, qui si parla comunque di un ottimo film, che fa riflettere sugli orrori e sull'inutilità della guerra, che manda a morire giovani con un futuro tutto da vivere. Film dannatamente attuale, siamo purtroppo dentro a questa situazione e la notizia recente dell'uccisione di 4 alpini in Afghanistan ne è la riprova.

    Concludendo quest'opera è assolutamente da vedere, nonostante alcune parti inutili, se non altro per la bellezza angosciante e asettica in bianco e nero (un capolavoro assoluto).

    Voto finale: 7/8

    Edited by Shagrath82 - 20/9/2013, 20:53
     
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  4. IlBi
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    Trovo difficilmente collocabile all'interno di un preciso genere questo film. Più in generale posso dire che apprezzo molto i film di guerra.

    Come e' passata la visione del film?

    La seconda parte del film decisamente più scorrevole e fluida rispetto alla prima.

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?

    I due colloqui con Gesù in sogno.

    Avresti cambiato qualcosa?

    Sinceramente no.

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    Sufficiente il protagonista, ho trovato molto sarcastico e ben recitato il ruolo di Gesù da parte di Donald Sutherland.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    Miglior sceneggiatura non originale dato che il film è tratto da un libro precedentemente scritto dal regista.

    Commento libero sul film

    Ho dovuto prendermi del tempo per commentare questo film perchè l'ho trovato di non immediata comprensione, cerco di spiegarmi meglio, un commento a caldo potrebbe distorcere il vero valore di questo film in maniera negativa, cosa che non merita assolutamente. Il fatto secondo me è dovuto principalmente all'assenza di esperienza del regista, che desideroso di rendere la sua idea nata 30 anni prima in un libro, inserisce numerosi temi di discussione. Si parla di guerra, patriottismo, democrazia ed eutanasia col rischio di fare confusione. Il film ha una avversa presa di posizione nei confronti della politica e della guerra. Il reclutamento di soldati si estendeva come una macchia su tutti gli Stati Uniti, giovani ingenui con valori importanti trattati come pedine da sacrificare per un bene maggiore.
    Altro tema importante affrontato nel film riguarda il rapporto conflittuale tra padre e figlio rievocato tramite alcuni flashback.
    Ho trovato molto divertenti e sarcastiche invece le allucinazioni/sogni dove Johnny ormai ridotto ad un "pezzo di carne" si trova a discutere con Gesù Cristo dapprima su un treno (inteso come ultimo viaggio da affrontare assieme ad i suoi amici commilitoni) e poi nella falegnameria dove mette in seria difficoltà il suo interlocutore con una serie di risposte ficcanti riguardo il suo stato fisico. Infine c'è lo scontro finale tra scienza e chiesa, dove la seconda riesce a farla franca tramite ipocrisia ed omertà (si preferisce nascondere il paziente dallo sguardo indiscreto di curiosi).
    Per quanto riguarda la parte tecnica ho trovato il doppiaggio non eccezionale così come la recitazione, anche se per Gesù Cristo ed il padre di Johnny si può fare una eccezione.
    L'ho trovata un ottima scelta per il cineforum nonostante la prima parte piuttosto lenta del film potrebbe forviare le attese.

    P.S.:La voglio anche io l'infermiera che mi fa le pugnette all'ospedale.

    Voto finale: 7+
     
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  5. stellaura;
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    Spesso sono proprio i film sulla guerra quelli che mi lasciano qualcosa, sia come esperienza che come riflessione. E la risposta è sì, E Johnny Prese Il Fucile è un film che colloco tra quelli che sono riusciti a comunicarmi emozioni/sentimenti in modo tale da calarmi nel personaggio e comprendere profondamente il film.

    Come e' passata la visione del film?

    Molto attenta, curiosa, ma allo stesso tempo 'impaurita' da ciò che potesse accadere al protagonista.

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?

    Qui si gioca d'azzardo. Le scommesse sono alte. Quello che dirige il gioco fissa le posta durante tutto il giorno e tutta la notte. Ogni tanto lascia che gli altri vincano. Ma se uno gioca troppo a lungo, allora perde. E se si perde, non si può tornare indietro. In nessun modo.

    Il desiderio di lottare per la patria, quasi come se fosse una missione, ha reso ai miei occhi il personaggio un eroe.

    Avresti cambiato qualcosa?

    Probabilmente no. Ogni personaggio ha un ruolo ben definito, la sceneggiatura per quanto sia angosciante fila e non è noiosa.

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    Abbastanza buona, anche se vedevo poco ''credibile'' la Kathy Fields.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    Miglior attore non protagonista per Donald Sutherland.

    Commento libero sul film

    E Johhny prese il fucile è essenzialmente un film psicologico fatto di flashback, ricordi, un'infinita dose di rabbia, crudeltà, insensibilità, sfiducia, e disperazione.
    L'apertura del film preannuncia già un destino tragico: una voce su uno sfondo completamente nero, è solo l'inizio della lunga e dolorosa fine.

    Presenta vari temi non indifferenti allo spettatore.

    Il primo è sicuramente quello medico. Il regista propone una visione molto ristretta e vile di questi medici che non trattano Johhny come un uomo dotato di dignità, ma come una cavia da laboratorio.
    Mettetelo nel ripostiglio, che non lo vedano. Tanto per lui è lo stesso.
    È proprio qui che il regista probabilmente, vuol comunicarci un altro tema importante oltre a quello sopracitato: la sfiducia umana.
    Il protagonista è affidato in mani che oggi definiremmo sicure, mentre invece tra le righe, è identificato come un peso pronto ad essere curato, ed essere rimesso al più presto sul campo di battaglia.

    Il secondo tema riscontrato è quello religioso. Il nostro protagonista affronta due dialoghi con Gesù, il quale, sembra comunicarci che neanche lui sa come aiutarlo perchè non riesce a percepire la gravità delle sue condizioni. Una visione molto tragica per lo spettatore, che lo rende oltre che impotente anche consapevole della condanna del povero protagonista: soffrire ancora per molto molto tempo.

    Il terzo tema riguarda più aspetti. Il primo è certamente dettato dalla perdita del pudore. Johnny chiede di essere esposto in un circo, immaginando di esser trascinato su un carro dal padre che lo definisce 'l'unico pezzo di carne che vive', una scena al quanto scombussolante, atroce, ripresa un pochino (per fortuna) dal padre che lo definisce un 'uomo', quindi distolto un pò dalla visione di nulla che aveva prima.
    Il secondo aspetto è quello del coraggio. L'infermiera che vuol porre fine alle sofferenze del nostro Johhny è però fermata in tempo dal Generale, chiudendo così al protagonista il piccolo barlume di speranza.

    Questo film è un vero e proprio inno alla vita, un dono prezioso ma soprattutto irrestituibile.

    Voto finale: 7/8
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Io non amo i film di guerra, a meno che non siano tecnicamente spaventosi (Vedi Apocalypse Now), ma questo e' un film che affronta l'argomento in maniera totalmente diversa e soprattutto non e' propriamente un film di guerra, direi che e' piu' un drammatico.

    Come e' passata la visione del film?
    Piacevolmente lenta.

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
    La sceneggiatura, nel senso che reputo geniale la messa in scena di un soggetto che di per se' si presentava impegnativo ma semplice. Il montaggio risulta accattivamente e ho reputato ottima la netta separazione (significativa) del colore dal bianco e nero. Poi l'angoscia provata e' ai massimi livelli. E io amo essere angosciato durante la visione di un film.

    Avresti cambiato qualcosa?
    Non mi vengono in mente cambi che avrebbero migliorato il film.

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Il Doppiaggio non e' stato un elemento molto considerato per questo film, e non mi meraviglio essendo tutt'altro che un Blockbuster.
    Fortuna vuole che la recitazione, per questo tipo di sceneggiatura, non richiedeva particolari sforzi.
    Di importanza invece maggiore la sola voce del protagonista, che reputo doppiata in maniera adeguata.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Sceneggiatura.

    Commento libero sul film

    Film di guerra? Hum, diciamo che i dubbi mi restano, voglio dire, cosa sarebbe cambiato se l'incidente fosse stato su strada? Niente a parte il fatto che le scene ambientate in guerra sarebbero state sostituite con scene ambientate, appunto, in strada.
    Inoltre, la critica principale di questo film e' contro la guerra o contro l'accanimento terapeutico?
    La risposta giusta sarebbe : questo e' un film drammatico contro la guerra. E lo dico solo perchè conosco quali fossero le intenzioni di Trumbo. Altrimenti, per come viene affrontato il tutto, sarebbe quasi un film di critica universale verso l'uomo che si accanisce su qualcosa, snaturando il normale ciclo previsto dalla vita e dalla natura.

    In qualunque caso il messaggio arriva forte e chiaro, ed e' diretto allo spettatore come un pugno nello stomaco.
    Lo spettatore soffre perche' Trumbo non da' scampo, ci toglie il colore, ci toglie le speranze, non dà lieto fine, ci sfinisce per 100 minuti e ci affonda negli ultimi secondi.
    Paradossale il momento in cui la voce piu' allegra e' proprio quella del protagonista che vede speranze. Speranze che forse viviamo un poco assieme a lui, ma ci stiamo solo preparando all'ennesima beffa.

    In "E Johnny Prese il fucile" ce n'e per tutti.
    Ce n'e per la guerra, intesa come fabbrica di morte e disperazione. Cosi come ce n'e per l'istituzione medica che opera a mo' di fabbrica di riparazione per rimettere in gioco persone quasi come fossero oggetti (e questo successe davvero e mai la medicina si sbizzarri' tanto negativamente nel periodo di guerra usando i feriti come cavie). Ce n'e per l'animo umano, sporco e presuntuoso, per i rapporti conflittuali e per la religione criticata quasi in maniera dissacrante, con un Gesu' "baro" e fornitore di false verita'. Nonche' un tema minore quale l'amore perduto.

    Questi in linea di massima i punti che affronta questo film, opera che completa un progetto iniziato circa 30 anni prima su carta, dallo sceneggiatore/scrittore/regista Dalton Trumbo (amico/collaboratore di Kubrick, "mica cazzi", aggiungo)

    Detto questo, come viene tecnicamente messo in scena il soggetto?
    In maniera splendida per il mio modo di concepire la narrazione cinematografica :

    2 Nette Distinzioni fotografiche :
    - Realta' = Bianco e nero, con implicazione di angoscia, isolamento, tristezza.
    - Sogno/Ricordo = Colore Sbiaditi, tipici di alcune produzioni Russe, o del digitale (che pero' al tempo non esisteva e preferisco accostarlo alla fotografica Tarkovskiana che ad un film digitale a basso costo qualunque).

    - Fotografia eccezionale nelle parti oniriche, che a volte raggiungono livelli Lynchiani (ci mancherebbe solo un Badalamenti, il compositore di fiducia di Lynch, in sottofondo e potremmo estrapolare la scena e suggerirla al maestro).

    - Ricerca riuscita dell'angoscia, della tristezza, dell'impotenza nella parte reale, con musiche dolcemente cadenzate al piano e inquadrature strette e claustrofobiche.

    Come previsto nel fiume di merda c'e qualcuno che si muove a favore, qualcuno che ovviamente risulta scomodo, qualcuno da far tacere. La societa' e chi ci mette la faccia non puo' fare brutte figure e il finale emblematico dimostra a maggior ragione questa critica : "Il povero sventurato non e' un vegetale? Bene, studiamolo ancora piu' di prima, tanto non siamo noi a soffrire".

    Per me questo film e' un capolavoro.
    Il capolavoro spesso, per come lo intendo io deve avere tutta una serie di caratteristiche che trascendono i gusti personali, quelle regole che nella maniera piu' oggettiva cercano di analizzare la tecnica di un film, la recitazione, e il valore globale del prodotto.
    Spesso il capolavoro e' talmente impegnativo che lo si guarda una sola volta nella vita. (e si passa il resto del tempo a suggerirlo a chi non lo ha visto), netta differenza sui cosi' detti "Film preferiti" che si guardano decine di volte.


    "Bene. Adesso so: non mi lasceranno mai uscire. Mi terranno segregato qui finché un giorno, quando sarò vecchio da buttar via, me la svignerò in silenzio morendo. Non è facile, però: sto urlando, e gridando, e schiamazzando dentro di me, come un animale in trappola, e nessuno mi bada... Se avessi le braccia potrei ammazzarmi, se avessi le gambe potrei scappare, se avessi la voce potrei parlare e tenermi compagnia da solo in qualche modo... potrei anche urlare per chiedere aiuto... anche se nessuno mi aiuterebbe... Nemmeno Dio: perché Dio non c'è, non può esserci in un posto come questo... Eppure devo fare qualche cosa, perché io non so proprio come posso andare avanti tanto tempo... SOS... Aiuto!... SOS... Aiuto!!... SOS... Aiuto!!!"

    E solo la scena in cui viene pronunciata questa frase, vale il mio voto.

    Voto finale: 9
     
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  7. Richard Rahl
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    E'un film che si discosta parecchio dai film che di solito guardo.

    Come e' passata la visione del film?

    Veloce, ma allo stesso tempo angosciante.

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?

    Un po' tutto, ma voglio citare una cosa: il discorso che il padre fa a Johnny sulla democrazia, gli fa un sermone lunghissimo per poi dire: non so cosa sia la democrazia. Ricalca molto bene l'ignoranza dell'americano medio.

    Avresti cambiato qualcosa?

    No, come film di denuncia è assolutamente perfetto.

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    Beh l'attore che faceva Johnny è molto espressivo, anche nel letto riesce benissimo a far trasparire l'emozione; vorrei vederlo anche in inglese, ma il doppiaggio italiano è stato eccelso.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    Miglior film

    Commento libero sul film

    La guerra è sbagliata, da ogni parte dalla quale si può guardare l'unica conclusione è questa, eppure è presente su questo pianeta fin dalla notte dei tempi. Le guerre hanno fatto la storia e senza guerre ora saremmo probabilmente diversi, forse migliori. Questo film è una critica apertissima alla guerra, nella fattispecie la prima guerra mondiale (anche perchè la seconda stava per esplodere quando il regista ha scritto il libro al quale si è ispirato per il lungometraggio) e Trumbo affida a Johnny (un pezzo di carne che non può provare emozioni secondo i dottori) il messaggio, un messaggio carico di rabbia e disperazione; un giovane nel fiore degli anni deve lasciare il suo amore, la sua casa e i suoi genitori per combattere in un paese lontano, per portare loro la democrazia senza nemmeno sapere cosa sia. La tematica è quantomeno attuale e credo che lo sarà sempre, anche fra 100 anni.

    Il regista riesce a destreggiarsi abilmente tra realtà e sogno/ricordo, sì perchè le parti in bianco e nero sono il presente, mentre quelle a colori il passato o il sogno appunto (tecnica opposta ad ogni altro film che io abbia visto). A volte ci si chiede se i fatti siano quelli vissuti da Joe oppure siano anch'essi dei sogni ai quali si mischia il ricordo.

    Un uomo privo degli arti e di quattro dei suoi cinque sensi può solo affinare l'ultimo senso rimasto (il tatto) fino a sentire dalle vibrazioni il numero di persone che entrano o escono dalla stanza e anche di stabilire il loro peso; il cervello però, libero di agire come può senza feedback vari degli altri sensi porta Joe in un mondo diverso, quello del sogno dove può parlare con Gesù, rivedere persone del suo passato e vivere una vita alternativa. Il tutto però è transitorio,perchè nella realtà, nella cruda realtà è un uomo impotente, che non ha nemmeno la clemenza dei medici quando riesce a comunicare loro l'unico suo desiderio rimasto: la morte.

    Voto finale: 8/9
     
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  8. Serpico-1989
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Non saprei definirlo in un genere preciso. Mi piacciono solitamente i film drammatici sulla guerra, ma così datati, a parte qualche capolavoro, non ho quasi mai avuto l'interesse nel vederli.


    Come e' passata la visione del film?
    Abbastanza lenta, a tratti troppo, per fortuna ogni tanto quando il protagonista riprende coscienza il ritmo si alza un pò.


    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
    A parte la trama, mi ha incuriosito e colpito il modo di gestirla e strutturare il film. Attimi di coscienza alternati ad altri fatti di sogni e deliri.


    Avresti cambiato qualcosa?
    Avrei tagliato qualche pezzo forse troppo poco importante per la storia, ma riconosco che a quel tempo i film si vedevano in un altro modo e forse il regista voleva aumentare l'angoscia nello spettatore.

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Per quel poco che si è visto molto buona. La dottoressa insieme a johnny sono praticamente gli unici protagonisti del film.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Migliore sceneggiatura.


    Commento libero sul film
    Film parecchio lento che gioca un pò con lo spettatore, rendendolo partecipe dell'angosciosa situazione del protagonista, relegato su di un lettino senza braccia, gambe e volto. Tentare solo di immaginare cosa possa significare trovarsi in quella situazione mette davvero i brividi, pare incredibile quando johnny annunciava tra i pensieri che un anno fosse passato. Come già ho scritto non amo vedere film così datati, piu che altro qua ci sono scene con caratteristiche che fanno davvero parte di un passato bello che lontano, la scena di quando i due si apprestano a stare insieme la notte la dice lunga. E' un film che per me è stato abbastanza pesante, riconosco la qualità perchè altrimenti non sarei arrivato fino alla fine, ma probabilmente non lo rivedrò una seconda volta. Ho apprezzato molto i monologhi fatti da Johnny e il modo di esprimere il suo dolore. Molto bella la scena di quando quest'ultimo riesce a comunicare finalmente e dire come la pensava dopo tutto quel tempo isolato, penso che il suo sia stato in realtà il pensiero del regista di come concepiva la guerra a quel tempo. Molto bello anche il finale, davvero triste ma realista, che già da solo vale un buon voto.



    Voto finale:7

     
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  9. Amexis
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    I Film di denuncia mi piacciono, i film che vogliono far capire la stupidità di certe cose mi piacciono ancor di più.

    Come e' passata la visione del film?

    Il film è triste, certe cose un po' pesanti, ma alla fine è volato

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?

    La mano caritatevole dell'infermiera

    Avresti cambiato qualcosa?

    Trumbo è stato ottimo, non sapevo nulla di lui e questo film me ne ha fatto innamorare, per cui è un film che ha azzeccato in tutto tutto quello che doveva fare.

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    Allora, la recitazione è stata molto buona, Sutherland è anche un grande attore e lo ha dimostrato. Potevamo chiedere di più all'atrice che ha fatto Kareen, ma dopotutto non è questo quello che conta nel film.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    Il Miglior film e miglior sceneggiatura non originale, in modo da premiare anche il libro di Trumbo (da cui è tratto)

    Commento libero sul film

    Il Film mi è piaciuto davvero, tanto che vorrei rivederlo più volte. Questo basterebbe per il commento.
    Ma è giusto fare qualcosa di più dettagliato:
    Il Film è disgraziato, perchè nato in situazioni difficili, parla di una storia molto difficile da raccontare, lo ha scritto un autore perseguitato dalla censura del Paese Libero per eccellenza.
    Tutto questo racconta da se cosa dev'essere stata la storia della sua nascita.
    Ma continuiamo;
    John è il simbolo della gioventù della guerra, di qualunque guerra, anche se si parla della Prima Guerra Mondiale; E' il simbolo dei sogni spezzati, della vita buttata, di ideali infranti e non compresi; John è il simbolo di quella generazione che ha perso tutto ancora prima di aver qualcosa.
    Ottimi, a mio parere, i pensieri a riguardo della Democrazia, dellla religione e la riflessione sull'eutanasia.
    Ho scritto che mi ha colpito molto la mano caritatevole dell'infermiera, perchè l'atto di masturbazione che mi sembra che compia nei confronti di John è un atto umano, e questa è vera umanità.
    Il film è ispirato al libro, ispirato a sua volta ad una storia vera, mi potete dire qual'è se la conoscete?
    Un film da diffondere il più possibile e che deve invogliare a leggere il libro e conoscere la storia dell'autore.

    Voto finale: 8
     
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  10. albyolo
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    Capitano spesso, sopratutto girati in quegli anni

    Come e' passata la visione del film?

    Eh...ho faticato.

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?

    Un Gesù inerme...

    Avresti cambiato qualcosa?

    L'avrei fatto morire...neanche un personaggio di fantasia si meriterebbe così tanto patimento

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    Nonostante di "interpretato" ci fosse poco ho apprezzato quasi tutti gli attori...senza sbalzi di genialità interpretativa, sia chiaro, ma hanno reso benissimo i ruoli.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    Miglior film

    Commento libero sul film


    Patisco un pochettino i film di guerra in cui c'è il punto di vista di un soldato perchè, di solito, quel soldato patisce le pene dell'inferno...e infatti...
    Ma questo in maggiormodo perchè si vedono un tipo particolare di sofferenze, prima di tutto sono patimento posteriori ai fatti di guerra, e in aggiunta sono patimenti incomunicabili, diciamo che questo film ha toccato tutti i punti deboli della mia suscettibile e fragile mente.
    L'ho vissuto proprio male questo film, maledicendo Sampey, ma solo dopo ho capito che era esattamente quello che avrei dovuto provare, l'idea del film era esattamente quella di mettere lo spettatore nelle stesse condizioni del protagonista perchè potesse sentire e provare la stessa senzazione di impotenza e rigetto delle guerra. Bisogna imporselo questo film, come quando si ha davanti una cosa che non si dovrebbe vedere e ci si mette le mani davanti al volto, bisogna che qualcuno ci dica di guardarlo con partecipazione e provare a viverlo. Probabilmente se avessi incontrato questo film facendo "zapping" avrei cambiato canale dopo una decina di minuti, proprio perchè non avrei retto l'angoscia.
    Il regista riesce perfettamente nel suo intento, riesce a toccare vari temi tutti con maestria, un pò lentamente, però ci riesce; questo film bisogna guadagnarselo, per apprezzarlo bisogna dargli i tempi giusti e non avere fretta...la delicatezza e la rabbia emergono con furore solo dopo un pò....
    Comunque un'ottima scelta per il cineforum, sono felice di averlo visto...no beh proprio felice no perchè mi sono angosciato, però bisognava vederlo.


    Voto finale: 8
     
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9 replies since 2/10/2010, 18:23   210 views
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