La scuola in Italia: situazione inattesa?

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  1. Pablo88
     
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    CITAZIONE
    Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in un alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura.
    Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci).
    Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito.
    Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia perfino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato.
    E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private.
    Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.
    Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d'occhio i cuochi di questa bassa cucina.
    L'operazione si fa in tre modi, ve l'ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico.
    Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.
    Piero Calamandrei (1889-1956)
    Giornalista, giurista, politico e docente universitario
    (da: Scuola Democratica, 20 marzo 1950)

    Personalmente queste profezie mi rabbrividiscono sempre. Mi ricorda che la nostra gente (siamo uno Stato classificato come "secondo mondo") rappresenta un popolino ignorante che non è in grado di imparare dagli errori del passato, le basta un giocattolo per tenerla buona (come certi improponibili palinsesti televisivi) ed ecco che posso leggere un testo più anziano dei miei genitori e considerarlo attualissimo.
    Cosa ne pensate a proposito?
     
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    Cosa ne penso? Boh, tutto quello che mi viene da pensare è che 1) tutto ciò è molto inquietante 2) magari siamo ancora in tempo a non sputtanare tutto.
     
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  3. TheCaptain
     
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    Il mio pensiero è racchiuso ina tua frase Pablo
    CITAZIONE
    Mi ricorda che la nostra gente (siamo uno Stato classificato come "secondo mondo") rappresenta un popolino ignorante che non è in grado di imparare dagli errori del passato, le basta un giocattolo per tenerla buona

     
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  4. Lord Tigro O'Riley
     
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    Arrivato a lezione con quasi un'oretta di ritardo, ho passato la prima ora a fare il fantasky con baba e la seconda a fare il jailbreak dell'iPod.
    Fortuna che le cose che ha spiegato le conoscevo già :hihi:
     
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    CITAZIONE (Lord Tigro O'Riley @ 15/10/2010, 17:12)
    Arrivato a lezione con quasi un'oretta di ritardo, ho passato la prima ora a fare il fantasky con baba e la seconda a fare il jailbreak dell'iPod.
    Fortuna che le cose che ha spiegato le conoscevo già :hihi:

    Mi sa che hai sbagliato topic :hihi:

    O era una testimonianza per far vedere quanto fa pena la scuola italiana? :hihi:
     
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  6. TheCaptain
     
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    Penso la prima :sisi:
     
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    non riesco nemmeno ad avere un commento su un articolo del genere.
    Scusate se rispondo solo ora ma mi volevo prendere quei dieci minuti per leggerlo bene. E mi è slaita su una profonda tristezza.
     
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  8. Muze
     
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    Noi non sappiamo se il piccolo Adolf diventerà un dittatore ma ci limitiamo a fare ciò che da sempre sappiamo fare meglio: farlo crescere.

    A parte gli scherzi, si va incontro ad una dittatura dell'idiozia, dello show e del sonno della ragione, questo perchè sempre di più i governanti hanno capito che basta comandare il gregge ed ignorare i pochi cani sciolti, piuttosto che faticare a soffocare il dissenso.
    E' la nuova forma del totalitarismo, risistemato, lucidato ed imbellito, ma sempre la stessa minestra.
    E, ancor più di prima, necessita di una grande ignoranza da parte del popolo, per garantirla è necessario il solito connubbio panem et circenses oltre all'eliminazione di qualsiasi forma di cultura obbligatoria (l'Uomo è ozioso per natura, se non viene obbligato a studiare, resta ignorante).
    In parole povere, ci si basa sull'equazione gente = merda informe, che è da sempre vera.
     
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  9. Lord Tigro O'Riley
     
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    (Il messaggio di prima era da: cosa vi è successo oggi?)

    A leggere il pezzo quotato da Pablo mi sono venuti i brividi: sembra sempre che si esageri dicendo che Berlusconi vuole fare il dittatore, a dire una cosa del genere ti prendono per un anarchico/comunista/coglione, ma poi non ci si accorge che i tagli alla scuola sono un suicidio per le generazioni future, che i finanziamenti pubblici alle scuole gestite da CL (differenza tra CL e ?) derivano dal fatto che lì oltre a farti dire le preghiere ti insegnano a votare il Silvio, che la frase della Gelmini: "La scuola non è più proprietà privata della sinistra" non sta né in cielo né in terra.
    Ma probabilmente a molte persone fa comodo così...

     
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    Esagerato, stai tranquillo e pensigh no

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    Mi ricorda che la nostra gente (siamo uno Stato classificato come "secondo mondo") rappresenta un popolino ignorante che non è in grado di imparare dagli errori del passato, le basta un giocattolo per tenerla buona (

    Dimmi un solo stato in un solo periodo storico il cui popolo non risponda a questa definizione.

    CITAZIONE
    E' la nuova forma del totalitarismo,

    connubbio panem et circenses oltre all'eliminazione di qualsiasi forma di cultura obbligatoria (l'Uomo è ozioso per natura, se non viene obbligato a studiare, resta ignorante).

    Ti sei già risposto da solo...

    CITAZIONE
    Berlusconi vuole fare il dittatore, a dire una cosa del genere ti prendono per un anarchico/comunista/coglione

    Fanno bene. Infatti non è vero. A Berlusconi non interessa comandare gli altri. Gli interessa poter fare lo stracazzo che gli pare. Per questo che il PDL è il Polo della Libertà. Ma è la libertà di Silvio, non degli altri.
    Per questo senza Berlusconi il PDL non ha senso di esistere: è il suo partito personale.
     
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  11. Pablo88
     
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    CITAZIONE
    In consiglio si parla di alunni disabili e la maggioranza se ne va
    Patrizia Quartieri (Prc): «Stornare i soldi del buono libri». Genitori pronti a ricorsi al Tar e class action

    MILANO - Il Pdl lascia l’aula di palazzo Marino per protesta contro il dibattito sulla situazione delle scuole milanesi voluto dall’opposizione. Restano in aula Pasquale Salvatore dell’Udc, Barbara Ciabò di Fli, Franco De Angelis e Giancarlo Pagliarini del Gruppo Misto, oltre che Barbara Bianchi Bonomi del Pdl come scelta personale. È quanto accaduto lunedì nella seduta del consiglio comunale di Milano dedicata al tempo pieno e al problema dei bambini diversamente abili rimasti senza sostegno. Assente il sindaco Moratti ma assenti anche gli assessori. Presenti invece una cinquantina fra insegnanti e genitori.

    L'USCITA - Dopo l'intervento di Patrizia Quartieri, indipendente del Prc, che applaudita dal pubblico ha presentato una mozione sul tema, e del dirigente scolastico regionale Giuseppe Colosio, che ha fatto il punto sulla organizzazione del tempo pieno a Milano e in Lombardia, ha preso la parola il capogruppo del Pdl, Giulio Gallera, per annunciare la decisione della maggioranza di lasciare l’aula: «La maggioranza non partecipa al dibattito. Per noi questa discussione è un gravissimo errore, visto che si sta parlando di cose non di nostra competenza. Se l’oppozione vuole cantarsela e suonarsela da sola, e con clac fra il pubblico, vada avanti da sola». E una quindicina di consiglieri hanno lasciato l'assemblea.

    LE COMPETENZE - «Non è vero che l'argomento non è di competenza del comune di Milano - afferma il giorno dopo un'agguerrita Patrizia Quartieri - Altrimenti non si spiegherebbe come mai siano stati stanziati dal Comune 3 milioni e 700mila euro nel 2010 per dare aiuto con assistenti educativi ai 1.678 casi di bambini che hanno bisogno del sostegno nelle scuole milanesi». «Surreale, rincara Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Consiglio Comunale - che non ci fossero né sindaco né assessori: il Comune ha eccome competenza in materia di scuola, soprattutto per quanto riguarda alunni disabili ed edilizia scolastica. E dire che lunedì a Palazzo Marino era presente anche il ministro Gelmini...»

    LA SITUAZIONE - Il problema nasce dal fatto che, rispetto allo scorso anno allorquando il comune ha speso 3 milioni e 500mila euro per i 1.524 casi di bambini diversamente abili, quest'anno ci sono 154 casi in più di bambini con disabilità, come da trend nazionale. E allora come si fa? «Si potrebbe stornare una parte dei quasi 5 milioni di euro che si spendono per il buono libri nelle scuole medie - risponde l'ex insegnante Patrizia Quartieri - che viene dato indiscriminatamente a tutti senza considerare il reddito. Duecento euro in prima media per tutti, per chi è figlio di un operaio e chi è figlio di un manager».

    I GENITORI PROTESTANO - Tutto questo accade mentre in città monta la protesta dei genitori di bimbi ancora attesa d'insegnante al sostegno o di assistenza educativa: «Faccio parte del gruppo Glh dell'Istituto Cavalieri di via Ariberto - racconta una mamma, Rossella - Con un gruppo di genitori abbiamo deciso di fare una diffida al provveditorato e ci stiamo informando come fare per ricorrere al Tar visto che alle elementari hanno nominato 3 insegnanti e mezzo di sostegno per sette bambini disabili di cui quattro gravi (che quindi avrebbero bisogno del rapporto 1:1, ndr) e tre medi (in due avrebbero bisogno di 8 ore ciascuno, e 1 di 12 ore). Intanto - prosegue - stiamo cercando di entrare in contatto con i genitori di altre scuole in vista di una class action». Sul piede di guerra anche 34 mamme e papà della primaria «Ferrante Aporti» che hanno diffidato il provveditore di Milano: «Ci hanno dato 7 cattedre e mezzo al posto delle 15 richieste». Le famiglie della scuola dell’Infanzia di via S. Elembardo, costituitisi in comitato, hanno scritto alle varie istituzioni raccontando i loro disagi: «In caso di assenza di un’insegnante viene attivata “l’emergenza”, ovvero, la classe viene smistata nelle altre due. Questo, comporta la formazione di gruppi di bambini che raggiungono le 39 unità con un solo insegnante. Due sezioni della scuola hanno subito la riduzione del 50% delle ore di sostegno su un bambino, a favore di un altro appena inserito. È questo il servizio che il Comune di Milano è in grado di offrire ai suoi cittadini?»

    Fonte
     
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  12. Muze
     
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    CITAZIONE (fake di marcodona @ 17/10/2010, 20:27)
    CITAZIONE
    Berlusconi vuole fare il dittatore, a dire una cosa del genere ti prendono per un anarchico/comunista/coglione

    Fanno bene. Infatti non è vero. A Berlusconi non interessa comandare gli altri. Gli interessa poter fare lo stracazzo che gli pare. Per questo che il PDL è il Polo della Libertà. Ma è la libertà di Silvio, non degli altri.
    Per questo senza Berlusconi il PDL non ha senso di esistere: è il suo partito personale.

    :inchino:
     
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11 replies since 14/10/2010, 18:35   122 views
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