[CineForum 101] Il Ventre Dell'Architetto

Dal 20.12.10 al 26.12.10

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    IL FILM DELLA SETTIMANA
    PROPOSTO DA :
    Sampey



    image


    Vi propongo questo film che reputo discretamente difficile da apprezzare.
    Ma i motivi per cui ve lo propongo sono assolutamente nobili :
    - notare la particolare fotografia/scenografia utilizzato da Greenaway
    - farvi entrare in testa la graffiante colonna sonora
    Non anticipo nulla sulla trama, sarebbe assolutamente superfluo.

    Buona Visione.

     
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  2. cozzaG
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    A volte apprezzo i film, diciamo così, volutamente intellettualoidi

    Come e' passata la visione del film?

    lenta, lenta, lentissima

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?

    "Ti interessano solo i cazzi?"

    Avresti cambiato qualcosa?

    impossibile rispondere

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    Secondaria

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    fotografia assolutamente

    Commento libero sul film

    Non è il primo film di Greenaway che mi capita di vedere: in passato infatti vidi "Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante" che finì per deludermi parecchio in quanto non gli riconobbi nulla di degno di nota. Il ventre dell'architetto, al contrario, ha dalla sua una tecnica realizzativa veramente sbalorditiva guidata da una fotografia eccellente. Il film è ambientato a Roma, città eterna che già da sola ripresa da un qualsiasi turista giapponese con la propria videocamera fa si che il filmino risultante sia un capolavoro assoluto, e questo senz'altro aiuta l'arte del regista il quale, però, fa si che la capitale italiana ne esca come mai nel cinema (almeno per quanto mi riguarda) ne era uscita. Sullo schermo si stagliano immagini mozzafiato in grado di esaltare ogni singolo monumento, ogni scorcio, ogni giardino o statua scelta dal vastissimo repertorio della città romana. A questo si accompagna una colonna sonora veramente stimolante e suggestiva, in grado di trasmettere emozioni molto forti a colui che assiste alla proiezione del film, creandogli angosce, tensioni, amarezze, tristezze in perfetta sintonia con quello che la storia sta raccontando e mostrando. Insomma è un film che tecnicamente non si discute e che per questo si meriterebbe un 9 tondo tondo.

    Però un film a mio avviso è fatto anche dalla storia, dalla trama, dai dialoghi, dai personaggi. Iniziamo da questi ultimi: non esiste in questo film un personaggio principale che non finisca per risultare odioso, molesto e al quale non si possa augurare il peggio possibile. Finanche il protagonista a lungo andare finisce per passare dalla schiera dei "beniamini" dritto in quella degli odiosi.
    La trama: più che i due punti avrei dovuto usare un punto interrogativo. Ammettendo di partire da una mancanza quasi totale dei prerequisiti necessari per poter apprezzare doppi sensi, rimandi, tributi durante il film, ho trovato l'insieme dei fatti narrati di una noia mortale!!! Pance in primis.
    Dialoghi: monotoni, mai frizzanti o illuminanti, piatti! il tono del cerimoniale è mantenuto lungo quasi tutto il film ed è una cosa che su di me ha un effetto paragonabile a quello che nelle calde notti d'estate ha il ronzio della zanzara all'ingresso dell'orecchio dormiente.

    Insomma mi rendo conto che sia un delitto dare un voto che ruoti intorno alla sufficienza ad un film così tecnicamente ben strutturato, però la storia e il resto che ho spiegato sopra, fanno si che il 9 che pensavo originariamente si ribalti e perda per strada qualche briciola dalla propria interezza.

    voto finale: 5,75
     
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  3. Riolf
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Un po' all'opposto dei miei gusti personali

    Come e' passata la visione del film?
    Lenta, molto lenta

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
    I due pugni scoccati dal protagonista. Mi ha ricordato molto Bud Spencer in quell'occasione :P

    Avresti cambiato qualcosa?
    Beh un bel po' di roba, partendo dal tema trattato.

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Bravissimo il protagonista, meno gli altri

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Miglior attore protagonista

    Commento libero sul film
    Da un titolo del genere non sapevo cosa aspettarmi, se un thriller o un film drammatico, o magari una brillante commedia. Mi sono trovato davanti invece un film sperimentale al 100&, non per tutti i gusti e per palati molto fini. E, visto che io il palato fino non l'ho mai avuto, proprio per questa ragione l'opera non mi è piaciuta.

    Intendiamoci, il film tecnicamente è davvero valido: un'ottima fotografia, una colonna sonora affascinante (anche se forse troppo invasiva per i miei gusti) e una prova da attore assolutamente convincente di Dennehy, il quale, con il suo fisico ingombrante, si muove stancamente per ogni inquadratura, rivelando, man mano che il film si avvicina alla conclusione, tutta la fragilità e le debolezze di Kraklite.

    Il grosso problema è che tutto l'ambaradan non mi ha preso proprio. Innanzitutto il ritmo è lentissimo, e già a metà film guardavo nella barretta del VLC quanto mancava alla fine. Poi la trama è poca roba ed è riassumibile così: un architetto va con la moglie a Roma, sta male, continua a stare male, la moglie lo tradisce, gli ciulano la mostra, lui si ammazza.
    Certo, ammetto che Greenaway mette tutto in piedi con grande stile, coadiuvato dalla bellezza intrinseca di una città come Roma e dalla bravura di Dennehy, ma, ammettendo come già detto pocanzi l'eccellenza tecnica, questo film non mi ha mai preso ne divertito.

    voto finale: 5+
     
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  4. Serpico-1989
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Ormai da un pò film del genere mi interessano sempre più.


    Come e' passata la visione del film?
    Per i primi 10-15 minuti ero un pò pessimista, ma con l'andare avanti della trama ero decisamente più preso. 10 minuti forse sarebbero potuti essere tagliati per appesantire meno la visione.


    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
    La fotocopiatrice magica che stampava i fogli con le immagini disposte al contrario.

    La colonna sonora, cosa che secondo me alza parecchio il livello del film anche perchè, non so di preciso in che anno fosse uscito ma sicuramente ha i suoi anni, trovo sia una scelta di gusto e di stile mettere brani del genere per un film ambientato in luoghi come musei o con parecchie opere romane di un tempo, insomma un pò un contrasto che però trovo ben riuscito.

    La scena di quando l'architetto scopre nello studio fotografico la stanza con tutte foto su di lui, affiancata a quel brano, l'ho trovata bellissima, la migliore del film e di tanti altri che ho visto.


    Avresti cambiato qualcosa?
    Come già ho detto avrei tagliato un pò qua e la ma giusto per alleggerire la visione. Forse pure il doppiaggio.


    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Dennehy lo ricordavo solo per Rambo e mi chiedevo, cosa ci fa qui?

    Devo ricredermi, la sua non è stata forse una prestazione da oscar ma ha retto bene il film, mi sarebbe piaciuto se fosse stato più cinico, specie verso il finale, ma forse questa è stata solo una scelta del regista.


    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Colonna sonora.


    Commento libero sul film
    E' un film che definirei affascinante.
    Abbiamo ambienti quasi sempre costituiti da opere d'arte e già di per se l'occhio rimane soddisfatto, mettiamoci una gran bella colonna sonora, forse con non troppi brani, ma quei pochi vanno molto più che bene. Dennehy interpreta un personaggio dal mio punto di vista molto interessante, un architetto, un estimatore d'arte ossessionato dalla sua mostra che, una volta arrivato a roma, proprio come gli antichi imperatori, viene circondato da doppiogiochisti e sempre come i primi, incontra una morte tragica. E' stato un peccato che la versione "comprata" sul mulo fosse di qualità abbastanza bassa.

    Da come l'aveva mostrato sampey credevo sarebbe stata più difficile la visione ma sono contento che sia stato dopo un pò tutto il contrario. Precisamente da quando il protagonista inizia a sentirsi ossessionato da coloro che lo circondano, iniziando a pensare che volessero la sua morte. Già in altri film certe situazioni mi sono piaciute molto, quindi credo sia anche in questo caso che l'interesse sia cresciuto sempre più. La trama non è per nulla impossibile, anzi, viene offerta allo spettatore senza enigmi o particolari cose da scoprire o capire, forse per non distogliere la sua attenzione dalle continue opere che ha davanti o perchè il suo obiettivo non era confonderlo. Giusto i dialoghi sono un pò scarni rendendo quindi il film un pò pesante.
    Ribadisco come ormai la traccia Struggle For Pleasure di Wim Mertens mi girerà in testa per un bel pò.

    Davvero curiose un paio di cose ora che ci penso, come il ventre dell'architetto celi la morte mentre quello della moglie la vita e di come colui che tanto ammira il protagonista si sia concentrato solo su una struttura sferica che credo di architettura non abbia nulla.

    Per concludere mi è piaciuto, la trama qua va riposta un attimo dentro un cassetto per ammirare le sensazioni estetiche di bellezza che ti da roma, mai vista così in un film, insieme all'intrigante colonna sonora. Sono indeciso tra un mezzo punto nel voto finale, tuttavia la scelta di sampey di proporre un film del genere va per forza riconosciuta e spero ce ne siano altri così.

    voto finale: 8-

    Edited by Serpico-1989 - 3/1/2011, 04:30
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Sono alla continua ricerca di film simili. Non e' importante il genere.

    Come e' passata la visione del film?
    Il film in questione mi ha completamente stregato, quindi quando lo riguardo o ne riguardo dei pezzi, non mi accorgo del tempo che passa.

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
    Le scelte fotografiche nel contesto romano e la colonna sonora.

    Avresti cambiato qualcosa?
    Nulla in particolare.

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Il film risente un po' di un doppiaggio non perfetto, e la recitazione non e' uno dei punti di forza del film, indubbiamente.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Fotografia & Colonna Sonora.

    Commento libero sul film

    Se dovessi descrivere il percorso formativo di un appassionato (maniaco) di cinema, orientato al vedere qualunque genere e qualunque stile potrei dire, tra le tante cose, che si arriva ad un punto in cui si ha una buona percentuale di rivedere sempre lo stesso materiale : cambiano leggermente gli ingredienti, ma il risultato è sempre lo stesso.
    Ed e' nella situazione sopra-citata che film come "Il Ventre Dell'Architetto" arrivano a dare un po' di luce e di novita'.

    Quale occasione migliore di proporre un prodotto "particolare" se non nel mezzo di una discussione sul cinema, sulla soggettivita' del piacere della visione, sull'emotivita' dello spettatore e sulla bravura tecnica del regista/fotografo/sceneggiature/scenografo.

    Il Ventre Dell'Architetto aveva tutte le carte in tavola per essere proposto :
    - Tecnica Elevata
    - Praticamente Sconosciuto
    - Sceneggiatura molto particolare

    Avrei voluto votare per ultimo, per non influenzare nessuno, ma data la situazione dei ritardi mi trovo costretto a votare e non adempiere ai miei voleri iniziali.

    Mettiamo subito i puntini sulle I : Per me Il Ventre Dell'Architetto e' un capolavoro.
    Soggetto/Sceneggiatura (originale)/Regia tutte a carico di Greenaway. Spesso, quando il regista e' pure sceneggiatore, i risultati si notano in una personalizzazione maggiore. Se il film fosse un quadro, direi certamente "Questo e' un Greenaway".

    Tecnicamente il film presenta una scelta registica davvero unica nel suo genere, esistono geometrie ovunque, e profondità di campo elevate (a volte spaventose).
    La Sceneggiatura e' molto particolare, ma non per questo bisogna puntare alla sua assenza o semplicità. Se fosse stato un libro sicuramente sarebbe stato di piu' facile lettura e comprensione.
    I personaggi sono caratterizzati in maniera perversa (lo si nota nella maggior parte dei dialoghi) : si insultano in faccia, si tirano le frecciatine, dialogano in maniera esplicita senza mezzi fronzoli.
    Il film ha sicuramente una caratterizzazione di genere tendente al Grottesco che accompagna il Drammatico. A favorire questa situazione di disagio siamo aiutati dalla stupefacente colonna sonora ad opera di Wim Mertens, che metterei senza problemi nella mia personalissima Top Ten.

    La caratterizzazione emotiva del film e' quindi cio' che io adoro : la perversa discesa verso un finale negativo.

    Uno degli aspetti piu' affascinanti e' sicuramente dato dalla fotografia, che si propone in stile quadro Settecentesco.
    L'accoppiata scenografia/fotografia e' uno dei punti piu' alti che io abbia mai visto.
    E l'aggiunta della musica a questo binomio fa' ottenere un risultato unico. E' stato proprio grazie a questo aspetto che il mio gusto ha determinato il capolavoro.

    Ammetto però, che il film possa non piacere. Ero chiaramente predisposto al non apprezzamento o comunque al "Grande Tecnica Ma Poca Sostanza". Purtroppo il gusto a volte è inconciliabile tra gli spettatori.
    Anche questo e' uno degli aspetti affascinanti del cinema : il non poter convincere tutti a volte spezzando nettamente il giudizio del pubblico.

    Voto Finale: 9
     
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  6. Amexis
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    E' un film che mi ha intrigato, quindi rientra nel genere di film che guardo

    Come e' passata la visione del film?
    E' un film coinvolgente in certi versi, per cui è stata veloce la visione.

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
    Il tagliatore di nasi.

    Avresti cambiato qualcosa?
    Troppo spocchioso Caspasian.

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Doppiaggio a parte, Bryan Dennehy è ottimo come protagonista, non dico lo stesso per gli altri attori, soprattutto per Lamebert Wilson (Caspasian).

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Fotografia.

    Commento libero sul film
    Mi ricorderò di sicuro di questo film, perchè capita in un periodo della mia vita simil-claustrofobico come la situazione che vive il protagonista.
    Greenaway, regista interessante e sceneggiatore particolare, è un eccelente autore , una persona di una certa rilevanza culturale, e si vede, ma soprattutto un ottimo narratore.
    Il film è lungo quasi 2 ore, ma spesso da l'impressione di voler durare di più, a volte i minuti sono troppo lunghi, e questo è quasi voluto, a mio parere. Si deve, infatti, rendere l'idea della sofferenza soffocante di Kracklite, della sua paura e della sua solitudine. Si deve far conoscere allo spettatore il dolore dell'incomprensione e della solitudine, oltre che del tradimento.
    Kracklite è un uomo forte e sicuro di se, capace e colto, che cade e muore in breve tempo in un mondo che voleva cercare e amare. Si ritrova nel Paese della corruzione e dei raggiri, ci si potrebbe adirare a questo punto. Il regista però non fa giudizi, vuole quasi dire: "caro Stanley questa è la vita", ma non basta, la lezione che vien data all'architetto affetto da cancro è che non si può vivere solo di bei sogni, che bisogna saper lottare contro il mondo, uccidere il tiranno o uccidersi per mettere fine all'oppressione.
    C'è un concetto di libertà legato all'arte che magnificamente si sposa con la fotografia e che ci impregna di una musica, a tratti pesante, che ci deve far pensare e far capire.
    La morte di Kracklite è il grido di libertà contro chi non vuole perdere all'interno di quel gioco di poteri che si crea sempre intorno al denaro ed alla vita (Caspasian che vuole togliere dal ventre della moglie dell'architetto il figlio di Kracklite e mettere il suo, rappresenta la lotta naturale della prevalenza dei propri geni, per poter dominare il territorio), oltre che al territorio.
    E' un film da vedere in due parti, in modo da pensarci su e capire che tipo di idea ha il regista, a parer mio.

    Voto Finale: 8
     
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  7. IlBi
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    Non è propriamente uno dei miei generi preferiti.

    Come e' passata la visione del film?

    Eh... diciamo che lenta è dire poco.

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?

    La fotografia e la bellezza della Città Eterna.

    Avresti cambiato qualcosa?

    Se fosse stato possibile, sarei intervenuto sul doppiaggio.

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    Di poco conto, scarsa.

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    Miglior fotografia.

    Commento libero sul film

    Il soggetto del film è la disciplina sull'organizzazione dello spazio: l'architettura. Purtroppo devo partire da un preconcetto, i miei studi superiori mi hanno fatto amare a tal punto l'architettura che ormai ne sono saturo e non ne voglio più sentir parlare, tant'è che sono finito in tutt'altro campo. Il protagonista, architetto affermato con la sua giovane farda :piglia: ehm moglie si reca a Roma per presentare una mostra in onore di Étienne-Louis Boullée, uno degli architetti più egocentrici del periodo neoclassico (insomma lo sborrone tra gli sborroni, una sorta di Cristiano Ronaldo della gomma pane). La trama, ha alcuni risvolti drammatici che culminano con la morte dell'architetto ormai in crisi esistenziale.
    Ho trovato la colonna sonora molto imponente, decisamente adeguata se pensiamo alla fotografia ed alla scenografia che ritraggono la più bella città del mondo. E proprio su questo elemento si è voluto focalizzare il regista, rendendo la città la vera protagonista del film.
    Aimè le pecche dolenti sono senz'altro la recitazione ed il doppiaggio, la prima in particolare è agghiacciante.
    Comprendo la scelta di Sampey, ha cercato di metterci alla prova con un film decisamente impegnativo, tuttavia, non credo di essere ancora pronto per questo genere di film anzi, probabilmente non lo sarò mai. Se il regista avesse eliminato la storia, lasciando inalterate scene che ritraggono solamente la città e la colonna sonora sarebbe stato un buon documentario.

    voto finale: 5.5
     
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  8. Richard Rahl
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    Lo colloco in una posizione unica, non ho mai visto un film del genere.

    Come e' passata la visione del film?

    Per la maggior parte lenta, soprattutto da metà film in poi....

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?

    Roma e la panza dell'architetto...

    Avresti cambiato qualcosa?

    Reso più realistica la trama, fatto vedere un po' di più ventimiglia :D e reso fisicamente possibile il finale.

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    A parte Cla... ehm il protagonista, che ho trovato ottimo nel ruolo, scarsa per gli altri

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    Miglior fotografia, davvero eccelsa, sia per Roma che per le inquadrature prospettiche scelte dal regista.

    Commento libero sul film

    Un film paricolare, quasi più un inno alla città di Roma, alla prospettiva e alla simmetria. La cosa che più mi h colpito infatti è stata che nella quasi totalità delle scene vi fosse una spiccata prospettiva, poichè le inquadrature erano quasi delle fotografie scattate per ammirare i monumenti in modo che fossero delle proiezioni prospettiche a uno o due punti di fuga (l'esame di Grafica appena dato trattava anche questi argomenti e forse per questo ci ho fatto così tanta attenzione). Il problema che solo questo non può far spiccare il volo al film che per troppe altre cose non mi è sembrato all'altezza. La trama e i dialoghi su tutti (in certe scene mi sembravano dialoghi da film porno, ma senza porno....) non mi hanno convinto per nulla. Greenaway è sicuramente un genio e come tale difficile da comprendere per i più, ma alcune cose son state proprio poco credibili come la scena del voyeurismo dell'architetto nei riguardi della moglie e dell'amante (la scena con il "birillo/torre" me ne ha ricordato una simile di Arancia Meccanica, con le dovute proporzioni ovviamente...) e soprattutto la scena finale (anzi pre-finale) in cui l'ormai folle Kracklite si suicida gettandosi dalla finestra (fisicamente impossibile finire sulla macchina in quella posizione), ma per il finale ci ho voluto trovare una metafora sulla morte e sulla vita del piccolo appena nato.
    Quindi ricapitolando a parte l'eccelsa fotografia, la recitazione dell'archietto e la scena in cui si vede Ventimiglia (confine) :amore: non salvo null'altro, ma non mi sento di dare una grave insufficienza più che altro perchè qualcosa ho percepito.

    Voto finale: 5.5
     
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  9. albyolo
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    Grazie a Sampey capitano molto più spesso

    Come e' passata la visione del film?

    Lenta

    C'e qualcosa che ti ha particolarmente colpito?

    Il mare di panze e la troiaggine della moglie.

    Avresti cambiato qualcosa?

    Boh

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    L'architetto molto, bravissimo secondo me, gli altri...somma...

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?

    fotografia

    Commento libero sul film

    Allora...se fosse stata la mia ragazza (che ha visto il film con me e di cui ho molta stima cinematografica) a dare il voto a questo film gli avrebbe assegnato un 2, per fortuna che il commento lo faccio io: per tutto il film mi ha affascinato, una fotografia meravigliosa e una colonna sonora eccellente vi fanno fare un viaggio nella Roma eterna, tra i monumenti e l'arte di cui è impregnata. Tutto il film rappresenta il rapporto di passione che ha un uomo per l'arte, che ovviamente capisce meglio di tutti, la capisce talmente bene da diventare pazzo, ma non pazzo per tutti gli stronzi che lo circondano ma per la totale indifferenza verso la meraviglia del creato umano (l'arte...) che hanno le persone con cui è costretto a lavorare.
    La roba della panza e del tumore credo sia stato un abile pretesto per rappresentare una passione infinita, un pò logorante a volte...ma va beh, si sa com'è la passione, la sua rappresentazione non poteva esserne da meno.
    Stilisticamente bellissimo, lo ammetto, l'unica cosa che mi ha fatto un pò pensare è la forza con cui sono stati presentati i romani, rappresentati dai colleghi di lavoro del nostro eroe, tutti i personaggi sono stati resi insopportabili e traboccanti di clichè e luoghi comuni sull'italianità, un peccato.
    A me è piaciuto, mi ha interessato moltissimo, un film di altri tempi che secondo me richiedeva un bel pò di background di storia dell'arte , peccato non avercelo, lo avrei apprezzato molto di più.

    voto finale: 7,00
     
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8 replies since 19/12/2010, 14:45   186 views
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