Perché penso non si debba basare la politica sugli scandali

Osservazione della storia per capire l'assetto politico di oggi

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    Come ben sapete, a tenere banco nella politica nozionale contemporanea non ci sono solo argomenti prettamente politici e le eventuali riforme che si intendono fare, ma anche una serie di scandali e questioni che girano principalmente attorno al premier Silvio Berlusconi, che nel bene o nel male è stato e continua ad essere uno dei maggiori protagonisti della cosiddetta Seconda Repubblica. Per chi non lo sapesse, la Seconda Repubblica è un termine un po' improprio di nascita giornalistica e poi diventato di uso comune, che indica più che un cambiamento a livello di regime (rimasto molto simile, con la stessa costituzione e un parlamento strutturato allo stesso modo) uno stravolgimento dell'assetto politico e partitico, principalmente riconducibile alle questioni di Tangentopoli e i cosiddetti processi di Mani Pulite, in cui una serie di indagini e processi portarono alla luce una lunga serie di corruzioni e tangenti. La questione di Tangentopoli si svolse
    principalmente fra il 1992 e 1994, anche se molti procedimenti giudiziari sono arrivati a conclusione molti anni più tardi. Il primo arresto avvenne nel 1992 appunto, nei confronti dell'esponente del PSI Mario Chiesa, da cui scaturirono una serie di indagini e provvedimenti successivi che portarono ad una vera e propria pioggia di avvisi di garanzia, che vide protagonisti Bettino Craxi (pluricondannato per quanto riguarda finanziamenti illeciti ai partiti e la corruzione), l'attuale leader di IDV Antonio Di Pietro (all'epoca nelle vesti di pubblico ministero), esponenti delle forze dell'ordine accusati di corruzione e moltissime altre persone (politici, funzionari, piccoli attivisti, giornalisti), fino ad arrivare appunto a Berlusconi e altri imprenditori.
    Per ora mi fermo qui, ho raccontato questo per precisare e per aiutare nell'analisi, e perché parallelamente allo stravolgimento dell'assetto politico nacquero polemiche relative alla magistratura politicizzata che come ben sappiamo arrivano fino ad oggi.
    Comunque le intenzioni della mia discussione sono due, il primo è invitare tutti a informarsi sulla storia politica, economica e giuridica del nostro Paese (e sui suoi esponenti), per aiutarci a capire molti fatti odierni; il secondo è spiegare appunto perché penso che si debba dare meno peso agli scandali fino a che non si arriva ad una condanna definitiva in caso di procedimenti giudiziari, e cercherò di farlo riportando degli esempi, partendo appunto dal contestato Silvio Berlusconi e continuando con altre importanti personalità coinvolte in scandali e procedimenti.
    Silvio Berlusconi

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    A livello istituzionale Silvio Berlusconi detiene il record di durata in carica come presidente del Consiglio dell'Italia repubblicana e ha presieduto il gabinetto di governo più longevo della Repubblica Italiana. Sul piano imprenditoriale s'è confermato nel 2010 come il 3° uomo più ricco di Italia e il 74° più ricco del mondo. Nel 1977 ricevette l'onoreficenza di Cavaliere del Lavoro che gli ha dato poi uno dei soprannomi più usati dai giornalisti per riferirsi a lui.
    Le contestazioni a Berlusconi, non solo di carattere giudiziaro, sono veramente tante, partendo da alcuni sospetti sulla sua brillante carriera imprenditoriale, che a detta di alcuni è stata troppo proficua in un tempo molto ridotto.
    La vita imprenditoriale e politica di Silvio Berlusconi ha ispirato infatti comici e molti giornalisti, fra cui il famoso Marco Travaglio (di cui dopo parlerò ancora) che ha scritto al riguardo una serie lunghissima di libri.
    A lui sono state mosse anche accuse di aver fatto uso di leggi create apposta per avantaggiarlo a livello imprenditoriale e giuridico, milimito a citare la legge Mammì, il lodo Maccanico e la legge Gasparri (accusate di avantaggiare Mediaset); la legge Pecorella, le legge Cirami, il lodo Schifani e il lodo Alfano (le ultime difatto decadute, tutte riguardanti il campo giuridico) e altre manovre di carattere economico tra cui persino l'incentivo per l'acquisto dei decoder per il DTV o la riduzione della tassa di successione.
    Prima ancora di entrare nel merito della riforma stessa, le opposizioni hanno contestato il processo breve come possibile legge a vantaggio di alcuni processi in corso del Cavaliere.
    Comunque entriamo nei procedimenti giudiziari a suo carico, facendo questo breve elenco.
    Partendo con le sentenze definitive di non doversi procedere troviamo i processi All Iberian 1 (tangenti a Bettino Craxi); Lodo Mondadori (corruzione giudiziara); Caso Lentini (falso in bilancio); falsa testimonianza sulla P2 (un pezzo di storia importante su una loggia massonica); Terreni Macherio, imputazione per uno dei due falsi in bilancio (amnistia applicata in seguito al condono fiscale del 1992).
    Continuando con le sentenze di assoluzione definitiva, ci sono i casi All Iberian 2 e SME-Ariosto 2, che sono quelli che hanno alimentato le polemiche sulla modifica del falso in bilancio, visto che a livello penale Berlusconi venne assolto perché i fatti non consistevano più reato (penale), ma questo solo se con il bilancio falso non si danneggiano azionisti e soci delle aziende. Infatti non è stato eliminato il reato ma modificato e semplificato dividendolo in due contesti con due procedimenti diversi a seconda dei casi.
    Parlando sempre di assoluzioni definitive (senza alcuna modifica di legge) troviamo un processo di tangenti alla guardia di finanza; un falso in bilancio relativo alla casa cinematografica Medusa; Terreni Macherio con l'imputazione per appropriazione indebita, frode fiscale, e uno dei due falsi in bilancio; diritti televisivi, falso in bilancio, frode fiscale, appropriazione indebita (il fatto non sussiste, sentenza definitiva); SME-Ariosto 1, corruzione in atti giudiziari per due versamenti a Renato Squillante (assoluzione per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste, sentenza definitiva).
    Troviamo inoltre altri procedimenti archiviati come la spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest (archiviato per insufficienza di prove); traffico di droga; tangenti fiscali Pay-TV; stragi 1992-1993, concorso in strage; concorso esterno in associazione mafiosa assieme a Marcello Dell'Utri, riciclaggio di denaro sporco. Ci sono poi ancora altre archiviazioni, sempre criticate per via della modifica del reato di falso in bilancio, ovvero i bilanci Fininvest, falso in bilancio e appropriazione indebita e infine il consolidato Fininvest, falso in bilancio.
    Finiamo poi con 4 procedimenti in corso con svariate imputazioni: tangenti a David Mills, corruzione giudiziaria; frode fiscale, avrebbe creato fondi neri gestendo i diritti TV di Mediaset; inchiesta Mediatrade, Berlusconi insieme ad un socio occulto, l'egiziano Frank Agrama, si sarebbe appropriato di fondi della società; corruzione nei confronti di senatori per far cadere il governo Prodi.
    Ci sono poi altre vicende più vecchie che creano un intreccio tra la sua attività imprenditoriale e quella di Carlo De Benedetti di cui parlerò dopo. Inoltre esistono una serie di sospetti, non supportati da indagini e tantomento sentenze riguardo ai suoi rapporti (quelli risaputi) con l'avvocato Marcello Dell'Utri e Vittorio Mangano, sospettati di essere collegati alla mafia. Entrambi sono stati condannati per reati diversi, in particolare Mangano all'ergastolo per omicidio, con il sospetto che abbia collegato Berlusconi e la Fininvest alla mafia.
    Tutte queste vicende, di cui questo è solo un piccolo riassunto contenente le cose più importanti sono elementi importantissimi alla base dei fenomeni del berlusconismo e dell'anti-berlusconismo, in cui molti sostengono che esso sia uno dei più grandi criminali di questo Paese e altri uno dei personaggi più perseguitati a livello politico.
    Dal mio punto di vista di osservatore esterno ed elettore penso che su Berlusconi esistano molti dubbi e che di fatto non sia proprio un santo, ma ho anche alcuni sospetti sulla particolare cura e attenzione che alcune procure hanno avuto nei suoi confronti. Allargango il discorso però non sono favorevole al berlusconismo e all'anti-berlusconismo, perché sinceramente credo che rallentino lo sviluppo del Paese impegnando media, politici ed elettori a discutere di cose di fatto poco utili per tutti.
    In particolare sono in disaccordo con la sistematica violazione del segreto investigativo e la pubblicazione sui giornali di tutte le vicende di indagine, facendo perdere credibilità alle stesse, condizionando in negativo la vita degli indagati e portando quasi il processo al di fuori delle istituzioni competenti.
    Come ovviamente saprete sono poi in atto alcune indagini tra cui le due più famose sono quelle riguardanti l'accusa di induzione alla prostituzione minorile di Ruby in alcuni presunti festini alla villa di Arcore e la presunta concussione nei confronti di un funzionario della questura di Milano. Da pochissimo le indagini hanno portato Berlusconi ad essere imputato dopo la richiesta di rito immediato per entrambi i reati contestatigli. Questa vicenda sta influenzando molto il dibattito politico e mediatico, sollevando questioni etiche, di competenza giuridica e mille altre cose. A detta di molti questo potrebbe essere lo scontro finale tra le procure e Silvio Berlusconi, in cui si decideranno le sue sorti politiche e forse si vedrà una svolta politica molto significativa.
    Giulio Andreotti

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    Giulio Andreotti è uno dei politici di maggior rilievo della cosiddetta Prima Repubblica, è stato sette volte presidente del consiglio e ha coperto pressoché qualunque altra carica ministeriale di rilievo più volte. Dal 1991 e ancora oggi è un senatore a vita e la sua carriera politica lo ha visto come uno dei massimi esponenti della vecchia Democrazia Cristiana.
    Ben prima dell'arrivo in politica di Berlusconi, anche Andreotti è stato coinvolto in una serie di questioni sospette e procedimenti giudiziari che lo hanno portato ad essere considerato appunto o un grande criminale vicino alla mafia o un perseguitato della giustizia, su cui già all'epoca gravavano critiche di faziosità.
    Le vicende giudiziare che lo riguardano sono state spesso considerate anomale, in quanto di fatto i processi hanno poi sentenziato in maniera definitiva nel 2003 che egli sarebbe stato in rapporti con la mafia con l'accusa di reato di partecipazione all'associazione per delinquere fino al 1980 (da cui non scaturì pena perché caduto in prescrizione), mentre è poi stato assolto per quanto riguarda tutte le ipotesi di reato successive al 1980.
    Anche successivamente al 1980 sono stati provati incontri tra Giulio Andreotti ed esponenti di Cosa Nostra, tra cui Andrea Manciaracina e Vito Ciancimino, ma venne decretato che era impossibile ricostruire i possibili colloqui e di conseguenza non è poi scaturito nulla di penalmente rilevante.
    Al riguardo di queste vicende sia accusa che difesa presentarono poi ricorso alla Cassazione, che rigettò la richiesta di rifiutare la prescrizione e di fatto fece concludere il tutto con un nulla di fatto, lasciando all'opinione pubblica dei dubbi che ancora oggi si divide tra innocentisti, colpevolisti e totali disinteressati e disinformati (in particolare i giovani, in quanto si tratta di avvenimenti di decenni addietro).
    Giulio Andreotti venne anche coinvolto in un processo in cui l'accusa lo riteneva il mandante dell'omicidio del giornalista Mino Pecorelli del giornale "Osservatorio Politico", che aveva scritto in passato cose sfavorevoli ad Andreotti riguardanti finanziamenti illeciti al suo partito, sparizione di documenti mentre era Ministro della Difesa e in particolare aveva supposto collegamenti tra Andreotti e l'omicio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse (altro pezzo di storia politica italiana che merita di essere conosciuto).
    Per quell'omicidio Giulio Andreotti e gli altri imputati vennero assolti in primo grado, condannati in appello ma definitivamente assolti in Cassazione nel 2003.
    È stato condannato in via definitiva nel 2010 per aver diffamato il giudice Mario Almerighi definendolo "falso testimone, autore di infamie e pazzo".
    Di fatto Andreotti è stato criticato e collegato con riferimenti a tutti i suoi rapporti veri o presunti (Cosa Nostra, Chiesa Cattolica, P2...) ed attività, e le vicende legate alla mafia di fatto impedirono nel 1992 che venisse eletto Presidente della Repubblica, incarico che andò a Oscar Luigi Scalfaro in successione a Francesco Cossiga.
    Ci sarebbero altre vicende considerate oscure, ma essendo questo un riassunto con specifiche finalità che spiegherò alla fine mi fermo qui.
    Bettino Craxi

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    Bettino Craxi è stato un altro dei più importanti (e controversi) esponenti della politica della Prima Repubblica, morto da latitante in Tunisia (nel 2000) dove si era rifugiato dopo le inchieste di Tangentopoli.
    Ha ricoperto in due mandati consecutivi la carica di Primo Ministro, in qualità di segretario del Partito Socialista Italiano che prima del suo arrivo era decisamente minoritario in termini di voti rispetto al dominio di PCI e DC.
    A differenza dei personaggi citati prima e di altri che citerò, risulta pluricondannato in via definitiva (assieme a molti altri) per finanziamenti illeciti al suo partito, tangenti e corruzioni in genere che in un famoso discorso in parlamento a suo dire erano una prassi dell'epoca per quasi tutti i partiti e i politici. Il totale silenzio da parte del Parlamento dell'epoca mostrò una certa omertà politica al pubblico, ed assieme alle pressioni effettuate dalle indagini e dai media portarono probabilmente al crollo della Prima Repubblica e a l'annullamento dell'immunità parlamentare, visto che ormai il Parlamento (e la politica in generale) aveva perso molta della propria credibilità presso l'elettorato. Cito questo personaggio perché legato appunto a quelle faccende storiche che condizionano ancora oggi il condizionano il presente: all'amministrazione Craxi e ad altre si attribuiscono infatti le principali colpe del nostro debito pubblico, che a causa del sistema delle tangenti fece crescere in maniera esponenziale il costo delle opere pubbliche e dei servizi appaltati a privati.
    Anche a distanza di anni le indagini su Craxi e il PSI hanno alimentato polemiche sulla magistratura (già nell'85 su critiche al processo Tobagi), e si tende a considerare sospetta l'amicizia che esisteva un tempo tra il Craxi politico e il Berlusconi imprenditore.
    Craxi è anche implicato nella vicenda SME-IRI di cui vorrei parlare dopo e che vede al suo interno molti protagonisti.
    Romano Prodi

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    Romano Prodi è un personaggio politico di spicco nella storia del nostro Paese, che ha rivestito molti ruoli istituzionali e politici durante la sua lunga carriera politica.
    Oltre che docente all'Università di Bologna, Prodi ha ricoperto il ruolo di Primo Ministro per ben due volte, la seconda volta a capo della grande coalizione chiamata Unione che ha governato dal 2006 al 2008 in cui coprì per un breve periodo la carica ad interim di Ministro della Giustizia occupata precedentemente da Clemente Mastella.
    È stato ministro anche durante un Governo Andreotti e ha ricoperto la carica di presidente dell'IRI (altro pezzo di storia economica e politica italiana), ha dato vita all'Ulivo ed è uno dei fondatori del Partito Democratico.
    Il coinvolgimento in commissioni parlamentari, questioni giudiziari e altre questioni oscure di Prodi è molto ampio, ma non sono mai state emesse condanne a suo carico.
    La faccenda è complicatissima e molto lunga da spiegare, invito a informarsi i lettori di questo topic riguardo la storia dell'IRI e la vicenda SME. Comunque Romano Prodi venne indagato assieme al resto dell'amministrazione dell'IRI per presunte irregolarità nella privatizzazione e cessione della stessa a seguito di una denuncia di Carlo De Benedetti, primo potenziale acquirente della società pubblica.
    Romano Prodi, sempre senza subire condanne venne anche indagato per abuso d'ufficio tra il '96 e il '97 nell'ambito della vendita della Cirio-Bertorelli-De Rica alla società Fisvi.
    Nuovamente venne indagato per abuso d'ufficio nella famosa inchiesta Why Not condotta da Luigi De Magistris.
    Inoltre Prodi è stato coinvolto in alcune commissioni di indagine parlamentare, cominciando dal 1981 sulla commissione Moro in seguito ad aver dichiarato di aver preso parte ad una seduta spiritica nel 1978 mentre Aldo Moro era sotto sequestro da parte delle Brigate Rosse.
    La inchiesta parlamentare relativa poi alle stragi di stampo terrorista venne ripetuta nel 1998, e dopo poco tempo la caduta dell'esecutivo Prodi venne nuovamente richiamato a testimoniare.
    Un'altra commissione parlamentare mosse poi accuse a Prodi e Lamberto Dini per aver ricevuto una tangente di 125.000 dollari nella compravendita di azioni da parte di Telecom Italia su Telekom Serbia, esse a quanto pare si rivelarono infondate e il tutto venne archiviato.
    Un'altra vicenda poi mise sotto accusa Prodi, dopo che l'eurodeputato inglese Gerald Batten dietro presunto riferimento della spia russa Alexander Litvinenko (morto il 23 novembre 2006 per avvelenamento) dichiarò che Romano Prodi era un uomo di riferimento del KGB in Italia. Gerald Batten chiese una inchiesta a livello del Parlamento europeo, parlando di Anatoly Trofimov (generale russo, vice-di (direttore dei servizi segreti), Alexander Litvinenko e appunto Romano Prodi, citando quest'ultimo come spia russa e parlando di un elevato numero imprecisato di esponenti politici italiani che avrebbero ricoperto segretamente lo stesso ruolo.
    La vicenda si collega poi ad un'altra importante faccenda, la commissione Mitrokhin che vide poi arrestato un suo membro, Mario Scaramella con l'accusa di traffico di armi e rivelazione di segreto di ufficio.
    Molte di queste vicende sono finite in un nulla di fatto, vedendo al loro interno molte persone e non portando mai a condanne per Prodi, il quale ricevette molta solidarietà visto che tantissimi sostennero che queste commissioni e indagini si trattavano di strumenti di lotta politica a scopo diffamatorio.
    A mio parere quindi penso che sulla persona di Romano Prodi ci siano solo delle ombre, ma principalmente non lo sitmo molto come politico perché non lo ritengo particolarmente capace oltre che privo di carisma. Inoltre penso che come economista sia pessimo non perché potenziale criminale ma perché purtroppo tutte le aziende in cui si è trovato sono finite effettivamente male: la Cirio è fallita, l'IRI è sparita lasciando debiti e secondo me non si rese conto di quanto valeva davvero la SME nel momento della tentata vendita della stessa a Carlo De Benedetti. Infine, se non vado errando, l'Alfa Romeo venne ceduta alla FIAT durante la sua amministrazione dell'IRI (proprietaria anche di quel marchio e che operava in molti settori dell'economia), e a mio parere venne svenduta nel momento in cui l'Alfa Romeo era in uno dei più brutti momenti della sua storia.
    Ma poi mi chiedo come mai da ex-esponente della vecchia DC, venne scelto come leader dell'Unione e nuovamente presidente del Consiglio, in una coalizione di partiti incredibilmente ampia ed eterogenea (IDV, Rifondazione Comunista, Margerita, DS e chi più ne ha più ne metta), in cui Prodi all'epoca non era presente in nessuno di essi.
    Massimo D'Alema

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    Massimo D'Alema è un altro famoso politico italiano, con una storia molto lunga in politica e per certi aspetti controversa e singolare.
    Ha ricoperto svariate cariche istituzionali, arrivando ad essere Primo Ministro tra il '98 e il 2000, in due governi consecutivi di durata molto ridotta. Attualmente ricopre la carica di Presidente del COPASIR.
    La storia politica di D'Alema è a mio avviso particolare in quanto è stato esponente di spicco di molti partiti o associazioni diverse, partendo dalla Federazione Giovanile Comunista Italiana, passando per PCI, PDS, DS e infine nel PD.
    Anche D'Alema è finito in commissioni parlamentari importanti, vicende giudiziare ed è stato oggetto di moltissime critiche.
    Nel 1993, nel pieno delle vicende di Tangentopoli attaccò anche lui duramente il pool di magistrati di Milano, definendoli "il soviet di Milano". Secondo una inchiesta giornalistica di "Panorama" nel 1985 egli ricevette una tangente quando era segretario regionale del PCI in Puglia, all'epoca del presunto fatto non gli venne dato molto spazio sulla stampa, ma in sede processuale lo stesso D'Alema ammise il fatto.
    Il GIP Clementina Forleo ipotizzò il reato di concorso in aggiotaggio nell'ambito della scalata alla BNL organizzata dalla Unipol di Giovanni Consorte. La questione (che oltre a D'Alema e Consorte vide implicato Piero Fassino) si risolse in un nulla di fatto dopo che una commissione parlamentare europea dichiarò che le intercettazioni riguardanti d'Alema non erano utilizzabili in quanto già esistevano agli atti elementi di prova sufficienti a suffragare l'accusa nei confronti degli autori della scalata, peraltro già rinviati a giudizio.
    Un'altra piccola faccenda riguarda l'uso di uno degli appartamenti romani appartenenti ad enti pubblici destinati all'equo canone d'affitto, D'Alema e altri vip vennero accusati di averne fatto uso senza averne diritto, e infatti a breve D'Alema lasciò l'appartamento in questione comprando una casa a Roma. Prima di quest'anno intervenne su RAI 3 ad una trasmissione di Michele Santoro per giustificarsi e scusarsi, spiegando di aver avuto bisogno per breve tempo dell'appartamento perché all'epoca (1995) versava metà del suo stipendio da parlamentare come sostegno al suo partito.
    Poi piccole critiche e battute gli sono state rivolte per la sua passione per la barca a vela.
    Carlo De Benedetti

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    Carlo De Benedetti non è un politico, ma un importante imprenditore attivo in tanti settori la cui storia imprenditoriale e giudiziara è venuta a stretto contatto con quella di Sivlio Berlusconi e credo sia significativo per il mio discorso e influente su alcune questioni attuali.
    Ha mosso i suoi primi importanti passi imprenditoriali nella metalmeccanica, con la società Gilardini. Ha ricoperto negli anni '70 per breve periodo la carica di amministratore della Fiat e successivamente rilevò e trasformò la CIR.
    Le vicende giudiziarie iniziarono dopo la sua uscita dall'azionariato del Banco Ambrosiano poco prima del suo fallimento, Carlo De Benedetti venne accusato di aver fatto una plusvalenza di 40 miliardi di lire con le sue azioni (il 2% del capitale azionario della banca stessa) e per questo processato per concorso in bancarotta fraudolenta. Condannato in primo grado e in appello a 8 anni e 6 mesi di reclusione, fu assolto in Cassazione con al motivazione che non esistevano i presupposti per i quali era stato processato.
    Il contatto e la rivalità con Berlusconi inziarono poi nel tentativo di acquisizione della SME (accennata prima) di IRI nel 1985, allora amministrata da Romano Prodi e con Carlo De Benedetti amministratore della Buitoni.
    La faccenda è complicata (sarebbe utile informarsi), comunque per la vendita di SME ci fu l'ostruzionismo da parte dell'allora Governo Craxi che accusò il fatto che ci fosse in atto una svendita, e poco prima della scadenza dei termini arrivò una offerta più alta e in extremis una ulteriore offerta ancora più alta di 600 miliardi di lire da parte di una cordata composta da Ferrero, Barilla e Fininvest a cui successivamente si sarebbe aggiunta Conserva Italia (una lega di cooperative alimentari).
    Di seguito arrivarono ulteriori offerte ma il governo non diede la prevista autorizzazione alla vendita a nessuno dei potenziali compratori e decide di mantenere la SME in ambito pubblico. Contro questa decisione De Benedetti citò l'IRI davanti al tribunale di Roma, usando come prova il pre-accordo tra la Buitoni e l'IRI. Sia in primo sia in secondo grado, però, i giudici non accolsero le rimostranze della Buitoni.
    Nel 1987 De Benedetti entrò in campo editoriale con l'acquisto di una importante quota della Mondadori e quindi nel gruppo Espresso-Repubblica. Dal 1990 partì un forte conflitto tra lo stesso De Benedetti e nuovamente Silvio Berlusconi, infatti sia la CIR che la Fininvest rivendicavano accordi con la famiglia Formenton, erede delle quote Mondadori. Un collegio di tre arbitri diede ragione a De Benedetti. Ma Fininvest impugnò il Lodo arbitrale davanti alla Corte d'Appello di Roma, che nel 1991 annullò il Lodo favorevole a De Benedetti e così permise a Berlusconi di gestire la successiva trattativa per la spartizione finale: "Repubblica", "Espresso" e i quotidiani locali Finegil a De Benedetti, a Berlusconi invece Panorama, tutto il resto della Mondadori e un conguaglio di 365 miliardi di lire. Nel 1996, però, la Procura di Milano avviò inchieste che, con il giudizio della Cassazione nel 2007, hanno svelato che la sentenza del 1991 della Corte d'Appello di Roma sfavorevole a De Benedetti fu in realtà comprata corrompendo il giudice Vittorio Metta con 400 milioni Fininvest. La vicenda è ancora oggi oggetto di una causa civile che vede contrapposte CIR e Fininvest. Nel 1997 "Espresso" incorporò "Repubblica" e assunse l'attuale denominazione di Gruppo Espresso.
    E ancora nel 1993, durante gli scandali di Tangentopoli, Carlo De Benedetti presentò al pool di Mani Pulite un memoriale in cui si assunse la responsabilità di tutte le vicende di cui era al corrente e di quelle di cui non era al corrente. Nessun altro dirigente di Olivetti fu oggetto di provvedimenti della Magistratura. In particolare, De Benedetti ammise di aver pagato tangenti per 10 miliardi di lire ai partiti di governo e funzionali all'ottenimento di una commessa dalle Poste Italiane. Su iniziativa della Procura di Roma, fu arrestato e liberato nella stessa giornata per poi essere assolto da alcune accuse e prescritto da altre.
    Le ultime critiche poi risalgono al 2009, quando acquisì la cittadinanza svizzera. Egli disse che si trattava di motivi di affezione (Carlo De Benedetti è effettivamente un naturalizzato svizzero) e che avrebbe continuato a pagare le tasse in Italia. La stampa lo accusò di averlo fatto invece per motivi fiscali, ma comunque nel 2010 ha trasferito la sua residenza civile a Dogliani (Cuneo).
    Ritengo importante la figura di Carlo De Benedetti perché credo che le sue vicende passate possano spiegare questioni molto attuali, tra cui le pesanti critiche di Berlusconi ad alcuni giornali, in particolare "Repubblica" ed "Espresso". Io ritengo che ragioni storiche possano spiegare questo e l'effettivo anti-berlusconismo di questo gruppo editoriale e la forte rivalità tra Carlo De Benedetti e le sue aziende e quelle di Silvio Berlusconi. Ricordo che anche De Benedetti è attivissimo a livello mediatico, perché oltre a queste testate giornalistiche possiede i canali radio e TV di Radio Deejay e il recente canale nato sul digitale terrestre Repubblica Radio-TV, con la presenza forte del tema politico e a mio avviso un effettivo anti-berlusconismo.
    Se non vado errando Repubblica-TV è stata aperta proprio grazie alle leggi accusate di essere personali per il premier e le sue aziende, in particolare Mediaset.

    Con questo topic intendo esprimere molte cose e permettere di far scaturire molti ragionamenti.
    In primis ci tengo appunto a precisare che fondere politica e scandali anche con quelli non politici mi pare sbagliato perché improduttivo, inoltre vorrei invitarvi a informarvi su tante vicende politiche ed economiche della storia Repubblicana che possono permettervi di aprire la mente e capire meglio i miei esempi e soprattutto alcune delle questioni odierne.
    Vi ricorderei appunto IRI, SME, P2, Tangentopoli e tutta una serie di personaggi chiave della partitocrazia della Prima Repubblica (Amintore Fanfani e Aldo Moro per esempio), una cui parte esiste ancora oggi.
    Nell'immagine sotto: Aldo Moro

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    Per di più trovo che nella politica odierna non ci siano molte cose nuove, e mi spiego meglio con alcuni esempi.
    Parloando di fatti recenti, le proteste studentesche non sono una novità, accadderò già oltre che nel famoso '68 per esempio anche nell'85 contro l'allora Ministro dell'Istruzione.
    Spaccature e alleanze a volte molto strane sono vecchissime, ma pià che altro credo abbiano coinvolto sinistra e i centristi, ma cvi invito ad esaminare la storia dei partiti durante tutto l'arco temporale della Repubblica Italiana.
    I dubbi (che ho anche io, nonostante abbia fiducia nei giudici in generale) sull'operato della magistratura e le critiche (ora solo più accese) sono cosa vecchia, di cui si resero protagonisti anche vecchi esponenti di DC, PSI e partiti di sinistra, come ad esempio il prima citato Massimo D'Alema. Oscar Luigi Scalfaro, durante il suo mandato istituzionale di Presidente Della Repubblica criticò molto l'abbondante uso di custodia cautelare durante le indagini e i processi di Mani Pulite. Anche attualmente poi sono molti quelli che tengono dubbi (anche forti) sulla magistratura, tra cui il famoso giornalista Giampaolo Pansa, che non credo di possa definire uno di destra e un berlusconiano. Oppure Mario Baldassarri, che ha espresso dubbi di recente già durante la sua posizione di senatore di FLI (e quindi ora di opposizione) e membro della Commissione Bicamerale agli affari regionali. Uno stesso sondaggio di Pagnoncelli visualizza un circa 40% di opinione pubblica convinta che la magistratura faccia bene il suo lavoro, ma un 24% pensa che lo faccia condizionata da un sentimento anti-berlusconiano e altrettanti paiono pensare che sia appunto una vicenda giudiziaria con fini politici.
    Anche un famoso politologo statunitense (ha un nome complesso e non me lo ricordo, mi spiace), ospite nell'ultima puntata di "Ballarò" come rappresentante degli osservatori esteri, ha espresso come ultima delle tre anomalie che vede in Italia l'operato della magistratura che pare spaventare e lasciare perplessi gli investitori esteri.
    Inoltre ci tengo così a rispondere a domande fatte da voi utenti tra cui "ma perché solo negli ultimi anni e solo su Berlusconi?":
    Primo con questo topic vorrei dimostrare non solo negli ultimi anni e non solo su Berlusconi, secondo vorrei ricordare che il parlamento durante Tangentopoli, fece il gesto all'epoca simbolico di abolire parte dell'immunità parlamentare (menzionata sopra), e credo che successivamente abbia influito moltissimo anche su Berlusconi che è stato uno dei principali protagonisti della politica successiva a quelle vicende.
    Per di più mi pare molto evidente che per uomini di spicco in campo economico, politico ed editoriale sia facilissimo (in quanto appunto importanti) finire in scandali e quindi in vicende giudiziare, ecco perché prendo tutto questo con le pinze visto che molte volte si sono risolte in un nulla di fatto, lasciando per lo più ombre ma mai condanne.
    Il discorso può poi essere molto più esteso, ma per non dilungarmi non ho citato personaggi come Marco Travaglio, Giorgio Forattini e Antonio Di Pietro (oggetto di attacchi sia ora sia quando era magistrato sia attualmente come politico) che avrebbero potuto anche loro essere esempi importanti.

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    Nell'immagine sopra: Antonio Di Pietro
    Poi da qui possono scaturire poi vari ragionamenti, tra cui il fatto che la politica è troppo complessa e quindi noiosa e quindi ovvio il disinteresse nei suoi confronti oppure che è una cosa sporca e che quindi sia giusto protestare e provare ribrezzo.
    Se leggerete questo topic e risponderete possono poi partire moltissimi discorsi entrando nel merito di ognuna delle vicende e dei personaggi, ma per cose approfondite penso sia meglio aprire altri topic.
    Io da parte mia continuerò a esprimermi contro berlusconismo e anti-berlusconismo, a dire le mie opinioni nel merito e a cercare di progredire (nel mio piccolo) dall'attuale situazione di dibattito politico (sia a livelli alti e ristretti che più bassi e comuni) che non condivido per ragioni già espresse, ma che generalmente considero improduttivi.
    Per il futuro mi auspico quindi un clima più sereno sia ai piani alti della politica e sia della dialettica tra persone comuni, per poter arrivare magari alle prossime elezioni più numerosi, più consapevoli e più convinti delle nostre scelte. Per questi motivi e quelli sopra citati mi auguro che esse arrivino a fine legislatura e non prima in questo brutta clima in cui il rischio di astensione più che a un vincitore porterebbe ad una elezione di perdenti in partenza.
    Di conseguenza, per farla facile e persino un po' demagogica, che i giornalisti tornino a fare i giornali con una ampia informazione, che i politici facciano politica e i magistrati le indagini e i processi. A tutti questi auguro di farlo il meglio possibile nel rispetto di tutti, auspicandomi che non interferiscano così tanto tra di loro come accade ora.
    Ci sono poi ragioni più tecniche e politiche che sociali e scandalistiche, quindi vi rimando ai topic che presto aprirò sulla legge elettorale e il finanziamento pubblico ai partiti.
    Io non condivido appieno e da me non vi aspettereste questo, ma è comunque il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, cosa direbbereo quelli che l'hanno fatta vedendoci così?
    SPOILER (click to view)
    Questo stesso topic ha richiesto quantomeno molto tempo per essere fatto come lo vedete, e credo che avrei potuto fare meglio, ma spero apprezzerete.

    Finendo purtroppo con Berlusconi, parlando con un mio amico di atnte cose tra cui Beppe Grillo e altri io dissi "Per assurdo Berlusconi è incensurato" e lui mi ha risposto: "ma tanto è ricco e può corrompere chiunque" e io gli risposi "Potrebbe, ma se così fosse non avrebbe potuto corrompere la gente giusta in via preventiva per evitare che tutta questa merda uscisse? Nonostante si sostenga che i media in Italia siano quasi tutti in mano sua?"... Non mi ha ancora risposto.

    image


    Nell'immagine sopra: Beppe Grillo
    Chiedo ancora scusa, ma essendo molto ampio e complesso il discorso non sono riuscito a migliorare la sua struttura e inoltre sono molto stanco.
     
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    Però io non ho capito due cose fondamentali: cosa intendi per "scandali" e perchè tu pensi che non si debba basare la politica su questi scandali.

    Comunque riguardo il tuo discorso su berlusconismo-antiberlusconismo, sinceramente non lo capisco neanche io, ma perchè non capisco il berlusconismo alla sua base, ovvero come si sia capaci di sostenere un personaggio così evidentemente abietto e illegale, oppure di votarlo perchè convinti della bontà del suo programma, come fai tu, ignorando il suo passato (e il suo presente), il modo in cui si è costruito il suo impero (Villa S.Martino inclusa) e che in quasi 15 anni di potere quasi ininterrotto non abbia fatto altro che cercare di proteggere la sua persona e i suoi interessi (vorrei ricordarti fra l'altro che alle ultime elezioni Pd e Pdl presentavano due programmi praticamente uguali). Quello che viene chiamato antiberlusconismo ritengo che sia semplicemente la normale reazione che un cittadino dovrebbe avere di fronte a personaggi del genere (fra i personaggi del genere includo anche Craxi, Andreotti, D'Alema e gli altri che hai citato). E, per quanto mi riguarda, questa reazione c'è indipendentemente dalla presenza di media e partiti politici dalla mia parte (che ritengo essere poi la parte della Costituzione, della legalità, della dignità delle persone).

    Volevo poi rispondere/ribattere ad alcune questioni che hai sollevato

    CITAZIONE
    Ma poi mi chiedo come mai da ex-esponente della vecchia DC, venne scelto come leader dell'Unione e nuovamente presidente del Consiglio, in una coalizione di partiti incredibilmente ampia ed eterogenea (IDV, Rifondazione Comunista, Margerita, DS e chi più ne ha più ne metta), in cui Prodi all'epoca non era presente in nessuno di essi.

    È stato scelto proprio perchè non era presente in nessuno di essi, e quindi poteva garantire una sicura imparzialità e equilibro nella guida della coalizione. Inoltre, è stato scelto perchè ritenuto una persona capace. Effettivamente, sotto i suoi governi ci sono stati gli unici periodi in cui il debito pubblico è calato negli ultimi 30 anni credo. Questo ovviamente non toglie che possa aver avuto delle pecche nella gestione delle aziende che ha amministrato.

    CITAZIONE
    I dubbi (che ho anche io, nonostante abbia fiducia nei giudici in generale) sull'operato della magistratura e le critiche (ora solo più accese) sono cosa vecchia, di cui si resero protagonisti anche vecchi esponenti di DC, PSI e partiti di sinistra, come ad esempio il prima citato Massimo D'Alema.

    Come ti ho già detto il fatto che esponenti di diverse parti politiche (e che parti politiche vorrei sottolineare), non conferma, anzi confuta la tesi che possa esserci un uso politico della magistratura.

    Altra cosa che volevo precisare, il segreto istruttorio non è MAI stato violato, si sono sempre pubblicati atti che erano già pubblici, altrimenti perchè nessuno ha mai denunciato i giornali?

    CITAZIONE
    Inoltre ci tengo così a rispondere a domande fatte da voi utenti tra cui "ma perché solo negli ultimi anni e solo su Berlusconi?"

    Mi pare che nessuno di noi abbia posto questa domanda, anzi io stesso ti ho fatto notare che i processi non si sono svolti negli ultimi anni e penso che tutti siano consapevoli del fatto che Berlusconi non sia l'unico personaggio da eliminare nel panorama politico/imprenditoriale/pubblico.

    CITAZIONE (The Best Driver @ 16/2/2011, 23:51) 
    Finendo purtroppo con Berlusconi, parlando con un mio amico di atnte cose tra cui Beppe Grillo e altri io dissi "Per assurdo Berlusconi è incensurato" e lui mi ha risposto: "ma tanto è ricco e può corrompere chiunque" e io gli risposi "Potrebbe, ma se così fosse non avrebbe potuto corrompere la gente giusta in via preventiva per evitare che tutta questa merda uscisse? Nonostante si sostenga che i media in Italia siano quasi tutti in mano sua?"... Non mi ha ancora risposto.

    I motivi credo siano svariati: 1) perchè effettivamente i media non sono tutti in mano sua, ma ne possiede e controlla abbastanza da influenzare l'opinione pubblica in suo favore. 2) perchè continua a commettere una mole enorme di reati, praticamente impossibile da non far trapelare. 3) perchè, ma questa è un'ipotesi forse utopistica, esiste ancora gente in Italia per cui la verità non ha prezzo.

    Edited by Creeping Death - 17/2/2011, 19:47
     
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    1) Legge il titolo.

    2) Pensa "sarà sicuramente un topic di "The Best Driver".

    3) Sorride.

    4) tl;dr .

    Edited by Terron Pedro - 17/2/2011, 20:14
     
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  4. The Best Driver
     
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    CITAZIONE
    Però io non ho capito due cose fondamentali: cosa intendi per "scandali" e perchè tu pensi che non si debba basare la politica su questi scandali.

    Ma l'ho scritto sopra, capisco che sia lungo il mio primo post ma direi che si capisce benissimo!
    Facendola breve: basandosi sugli scandali, ancor prima che essi arrivino ad un fine (in questo caso una qualche sentenza), credo non si arrivi da nessuna parte.
    CITAZIONE
    Comunque riguardo il tuo discorso su berlusconismo-antiberlusconismo, sinceramente non lo capisco neanche io, ma perchè non capisco il berlusconismo alla sua base, ovvero come si sia capaci di sostenere un personaggio così evidentemente abietto e illegale, oppure di votarlo perchè convinti della bontà del suo programma, come fai tu, ignorando il suo passato (e il suo presente)

    Infatti io non sono un berlusconista, e ho spiegato altrove perché ho votato PDL, specificando che non essendo Berlusconi il principale motivo dei miei voti non mi baso particolarmente sulle sue vicende oscure, che tra l'altro mi pare di aver ampiamente trattato con una certa imparzialità e di non aver affatto ignorato.
    Tornando sulla "bontà del programma" che hai citato, io appunto ho voluto darci fiducia e non l'ho mai considerato una cosa personale di Berlusconi perché credo sia un errore.
    CITAZIONE
    E, per quanto mi riguarda, questa reazione c'è indipendentemente dalla presenza di media e partiti politici dalla mia parte (che ritengo essere poi la parte della Costituzione, della legalità, della dignità delle persone).

    Secondo me se i media fossero veramente tutti in mano a Berlusconi come molti oppositori sostengono, probabilmente l'anti-berlusconismo sarebbe forse inesistente e sicuramente più debole e privo di argomentazioni.
    Per quanto riguarda Costituzione, dignità e legalità pensi di essere totalmente rappresentata da partiti di opposizione? Mi pare anomalo in questo tempo, ma più che altro vorrei sapere a chi ti riferisci. Personalmente mi sento un po' urtato, perché a questo punto ho l'impressione che tu possa vedermi come un anti-democratico irrispettoso del prossimo, ma su questo credo di avere la coscienza pulita.
    CITAZIONE
    (Prodi) È stato scelto proprio perchè non era presente in nessuno di essi, e quindi poteva garantire una sicura imparzialità e equilibro nella guida della coalizione. Inoltre, è stato scelto perchè ritenuto una persona capace.

    Mi verrebbe da chiederti su che basi è stato ritenuto capace, visto il suo passato che consideri tanto importante nel giudizio di Silvio Berlusconi e del PDL, ma è una domanda a cui io stesso non saprei dare risposta.
    Per quanto riguarda l'equilibrio e l'imparzialità sono dubbioso, non ricordo durante il suo governo un clima particolarmente sereno, per di più la grande coalizione dell'Unione riuscì a vincere con solo 24.000 voti di vantaggio. Unendo questo fatto ad altri successivi e appunto all'eterogeneità della coalizione stessa, credo si possa spiegare la durata dell'esecutivo di Prodi e della legislatura, e credo possiamo essere d'accordo dicendo che è stata tra le più brevi della storia repubblicana italiana.
    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Inoltre ci tengo così a rispondere a domande fatte da voi utenti tra cui "ma perché solo negli ultimi anni e solo su Berlusconi?"

    Mi pare che nessuno di noi abbia posto questa domanda, anzi io stesso ti ho fatto notare che i processi non si sono svolti negli ultimi anni e penso che tutti siano consapevoli del fatto che Berlusconi non sia l'unico personaggio da eliminare nel panorama politico/imprenditoriale/pubblico.

    Posso darti in parte ragione, effettivamente su questo forum la domanda non mi è stata posta, almeno direttamente, ma questo topic proviene da un altro forum in cui io sono moderatore e che ho aperto pochi minuti prima che qui. In quel forum la domanda mi è stata posta, inoltre leggendo alcune cose lì, qui e altrove su internet da parte di giovani utenti mi è parso di vedere una certa disinformazione unita ad un anti-berlusconismo che difficilmente comprendeva altre cose da abbattere oltre allo stesso Berlusconi. Poi di solito vedo citare nei litigi tra ragazzi opinionisti presunti fascisti o comunisti che però a volte mi chiedo effettivamente dove siano e quindi mi fanno tristemente sorridere. E questo credo che succeda in parte perché l'opinione pubblica in massa non sia particolarmente aggiornata e aperta sull'evoluzione della politica (per disinteresse, odio e questioni che definirei ambientali che portano ad uno scontro molto preconcettuale ed ideologico) e poi perché una serie di eventi e fattori (in cui appunto inserirei i media, principali organi di informazione) hanno attribuito a Berlusconi una importanza (nel bene e nel male) ancora maggiore di quella che effettivamente ha.
    CITAZIONE
    I motivi credo siano svariati: 1) perchè effettivamente i media non sono tutti in mano sua, ma ne possiede e controlla abbastanza da influenzare l'opinione pubblica in suo favore. 2) perchè continua a commettere una mole enorme di reati, praticamente impossibile da non far trapelare. 3) perchè, ma questa è un'ipotesi forse utopistica, esiste ancora gente in Italia per cui la verità non ha prezzo

    Sono scettico che i media di Berlusconi abbiano potuto creargli così tanto favore, più che altro perché molti di questi non trattano di politica (vedi Alfonso Signorini) e perché quelli che lo fanno non sono molto seguiti ("TG4" e "Libero", il primo visto di rado e il secondo comperato una sola volta). Per di più gli anti-berlusconisti esistono anche nel centro-destra e nel PDL, ed esistono quelli come me che non aderiscono a queste correnti. Per di più le questioni citate nel mio post di apertura credo possano spiegare che molti abbiano votato Silvio Berlusconi perché per farla breve in passato rimasero perplessi guardandosi attorno e attualmente molti fattori hanno insidiato dubbi che portano a considerare che anche alcune delle affermazioni più eclatanti del premier possano avere un fondo di verità.
    Ma ho spiegato perché ho aperto il topic, quindi non mi voglio ripetere, non è mica lungo a caso. Se lo si leggesse davvero tutto credo che domande come le tue diminuirebbero. La disinformazione di cui parlo poi mi pare più che plausibile, per esempio io ho citato molti fatti più vecchi di noi che non abbiamo vissuto e per di più si tratta di argomenti veramente complessi (anche per un appassionato come me) che vanno uniti alla disaffezione per la politica di cui ho parlato poco sopra.
    SPOILER (click to view)
    A Terron Pedro ho risposto tramite messaggio privato perché il tutto non sarebbe stato attinente con questa discussione e poi perché non ho capito il suo post.

    Piccolo edit dell'ultimo minuto: sono d'accordo su una delle affermazioni di Beppe Grillo, che riporto qua sotto.
    CITAZIONE
    Berlusconi non è la causa, ma l'effetto

    Fa parte di un discorso più ampio che potete trovare nel suo blog se volete una conferma.
     
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    CITAZIONE (The Best Driver @ 18/2/2011, 00:49) 
    Ma l'ho scritto sopra, capisco che sia lungo il mio primo post ma direi che si capisce benissimo!
    Facendola breve: basandosi sugli scandali, ancor prima che essi arrivino ad un fine (in questo caso una qualche sentenza), credo non si arrivi da nessuna parte.

    Ma quindi per scandali intendi le inchieste giudiziare in genere? Perchè "scandali" è un termine molto giornalistico.

    CITAZIONE (The Best Driver @ 18/2/2011, 00:49) 
    Infatti io non sono un berlusconista, e ho spiegato altrove perché ho votato PDL, specificando che non essendo Berlusconi il principale motivo dei miei voti non mi baso particolarmente sulle sue vicende oscure, che tra l'altro mi pare di aver ampiamente trattato con una certa imparzialità e di non aver affatto ignorato.
    Tornando sulla "bontà del programma" che hai citato, io appunto ho voluto darci fiducia e non l'ho mai considerato una cosa personale di Berlusconi perché credo sia un errore.

    Ho capito benissimo il tuo ragionamento e ho spiegato perchè lo contesto, votare un personaggio del genere pur conoscendo le sue "vicende oscure" (che tanto oscure non sono) equivale ad ignorarle per me. Per quanto riguarda il programma ho detto già che Pd e Pdl alle ultime elezioni avevano due programmi pressochè identici.

    CITAZIONE (The Best Driver @ 18/2/2011, 00:49) 
    Secondo me se i media fossero veramente tutti in mano a Berlusconi come molti oppositori sostengono, probabilmente l'anti-berlusconismo sarebbe forse inesistente e sicuramente più debole e privo di argomentazioni.
    Per quanto riguarda Costituzione, dignità e legalità pensi di essere totalmente rappresentata da partiti di opposizione? Mi pare anomalo in questo tempo, ma più che altro vorrei sapere a chi ti riferisci. Personalmente mi sento un po' urtato, perché a questo punto ho l'impressione che tu possa vedermi come un anti-democratico irrispettoso del prossimo, ma su questo credo di avere la coscienza pulita.

    È proprio quello che volevo dirti. Pur non rappresentandomi i partiti dello schieramento a lui avverso e pur conoscendo che ci sono dei media che si trovano contro di lui anche per discorsi di convenienza, la mia posizione rimane la stessa indipendentemente da quella di questi ultimi. Se anche tutta la sinistra e tutti i media a questa vicini fossero berlusconiani convinti, rimarrei comunque convinto delle mie idee.
    Anti-democratico e irrispettoso del prossimo non lo sei tu, ma lo è il Presidente del Consiglio che è stato eletto con il tuo voto.

    CITAZIONE (The Best Driver @ 18/2/2011, 00:49) 
    Mi verrebbe da chiederti su che basi è stato ritenuto capace, visto il suo passato che consideri tanto importante nel giudizio di Silvio Berlusconi e del PDL, ma è una domanda a cui io stesso non saprei dare risposta.
    Per quanto riguarda l'equilibrio e l'imparzialità sono dubbioso, non ricordo durante il suo governo un clima particolarmente sereno, per di più la grande coalizione dell'Unione riuscì a vincere con solo 24.000 voti di vantaggio. Unendo questo fatto ad altri successivi e appunto all'eterogeneità della coalizione stessa, credo si possa spiegare la durata dell'esecutivo di Prodi e della legislatura, e credo possiamo essere d'accordo dicendo che è stata tra le più brevi della storia repubblicana italiana.

    Penso sia stato scelto per lo stesso motivo per cui fu scelto come capo della Commissione Europea a gestire un momento fondamentale come quello del passaggio all'Euro. Sappiamo tutti che la caduta del suo governo non fu dovuta alla sua incapacità di mantenere un equilibrio. Con una situazione come quella in cui si trovava quel governo (con un voto condizionato dal "porcellum", una coalizione effettivamente eterogenea al cui interno c'erano personaggio come Mastella) credo abbia fatto abbastanza bene in questo senso, anzi. Poi ricordiamoci anche che chi ha fatto cadere effettivamente il governo fu proprio Mastella, personaggio che si commenta da solo.
    Brevità non equivale per forza a negatività. Ti faccio notare che il secondo governo più lungo della storia italiana è stato il Governo Mussolini.
    CITAZIONE
    Inoltre ci tengo così a rispondere a domande fatte da voi utenti tra cui "ma perché solo negli ultimi anni e solo su Berlusconi?"

    Mi pare che nessuno di noi abbia posto questa domanda, anzi io stesso ti ho fatto notare che i processi non si sono svolti negli ultimi anni e penso che tutti siano consapevoli del fatto che Berlusconi non sia l'unico personaggio da eliminare nel panorama politico/imprenditoriale/pubblico.
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    Posso darti in parte ragione, effettivamente su questo forum la domanda non mi è stata posta, almeno direttamente, ma questo topic proviene da un altro forum in cui io sono moderatore e che ho aperto pochi minuti prima che qui. In quel forum la domanda mi è stata posta, inoltre leggendo alcune cose lì, qui e altrove su internet da parte di giovani utenti mi è parso di vedere una certa disinformazione unita ad un anti-berlusconismo che difficilmente comprendeva altre cose da abbattere oltre allo stesso Berlusconi. Poi di solito vedo citare nei litigi tra ragazzi opinionisti presunti fascisti o comunisti che però a volte mi chiedo effettivamente dove siano e quindi mi fanno tristemente sorridere. E questo credo che succeda in parte perché l'opinione pubblica in massa non sia particolarmente aggiornata e aperta sull'evoluzione della politica (per disinteresse, odio e questioni che definirei ambientali che portano ad uno scontro molto preconcettuale ed ideologico) e poi perché una serie di eventi e fattori (in cui appunto inserirei i media, principali organi di informazione) hanno attribuito a Berlusconi una importanza (nel bene e nel male) ancora maggiore di quella che effettivamente ha.
    [QUOTE]
    I motivi credo siano svariati: 1) perchè effettivamente i media non sono tutti in mano sua, ma ne possiede e controlla abbastanza da influenzare l'opinione pubblica in suo favore. 2) perchè continua a commettere una mole enorme di reati, praticamente impossibile da non far trapelare. 3) perchè, ma questa è un'ipotesi forse utopistica, esiste ancora gente in Italia per cui la verità non ha prezzo

    CITAZIONE (The Best Driver @ 18/2/2011, 00:49) 
    Sono scettico che i media di Berlusconi abbiano potuto creargli così tanto favore, più che altro perché molti di questi non trattano di politica (vedi Alfonso Signorini) e perché quelli che lo fanno non sono molto seguiti ("TG4" e "Libero", il primo visto di rado e il secondo comperato una sola volta). Per di più gli anti-berlusconisti esistono anche nel centro-destra e nel PDL, ed esistono quelli come me che non aderiscono a queste correnti. Per di più le questioni citate nel mio post di apertura credo possano spiegare che molti abbiano votato Silvio Berlusconi perché per farla breve in passato rimasero perplessi guardandosi attorno e attualmente molti fattori hanno insidiato dubbi che portano a considerare che anche alcune delle affermazioni più eclatanti del premier possano avere un fondo di verità.
    Ma ho spiegato perché ho aperto il topic, quindi non mi voglio ripetere, non è mica lungo a caso. Se lo si leggesse davvero tutto credo che domande come le tue diminuirebbero. La disinformazione di cui parlo poi mi pare più che plausibile, per esempio io ho citato molti fatti più vecchi di noi che non abbiamo vissuto e per di più si tratta di argomenti veramente complessi (anche per un appassionato come me) che vanno uniti alla disaffezione per la politica di cui ho parlato poco sopra.

    Beh, ma i media in possesso di Berlusconi non sono mica solo Panorama, Rete 4 e Libero eh. Poi penso che tu ti stia dimenticando dell'importanza e della popolarità che ebbero Mediaset, ma anche il Milan per farti un esempio, e dell'influenza che ebbero sull'immaginario collettivo negli anni '80-'90.
    Credo infatti che l'avvento della tv commerciale di massa abbia responsabilità grandissime sulla condizione della tv attuale e anche della mentalità contemporanea degli italiani. Inoltre ai suoi possedimenti diretti, si aggiungono svariati media che per diverso tempo hanno appoggiato Berlusconi e credo che anche i media a lui avversi abbiano in diverse occasioni contribuito a creargli favore.

    CITAZIONE (The Best Driver @ 18/2/2011, 00:49) 
    Piccolo edit dell'ultimo minuto: sono d'accordo su una delle affermazioni di Beppe Grillo, che riporto qua sotto.
    CITAZIONE
    Berlusconi non è la causa, ma l'effetto

    Fa parte di un discorso più ampio che potete trovare nel suo blog se volete una conferma.

    Più che altro penso che Berlusconi sia contemporaneamente causa ed effetto. Ha contribuito a cambiare la mentalità italiana negli anni '80 e l'ha cavalcata negli anni '90-'00.
     
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  6. BotTiGliA
     
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    basare la politica sugli scandali è mettere mano ad una delle prime priorità di un governo futuro, cacciare berlusconi.
    Quasi qualsiasi mezzo sarebbe lecito per me, può anche essere innocente, ma l'importante è che se ne vada.

    la risposta è breve :sisi2:
     
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  7. Black_bird
     
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    I governi devono temere i popoli non i popoli i governi (cit.).

    Se ci sono illeciti è giusto che vengano fuori e che ovviamente siano verificati e confermati. Questo implica che la parte accusata deve come minimo onorare con la sua presenza i magistrati. (per non dire altro: credo di aver risposto prima di una tua eventuale controbattuta.)

    Inoltre, una carica autoritaria pubblica non può permettersi di fare quello che gli pare, anche se i soldi sono i suoi: è doveroso che abbia un atteggiamento professionale perchè all'estero (e in sede) risponde anche della sua credibilità.

    Cheers,
    Sintesi.
     
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    CITAZIONE (Black_bird @ 19/2/2011, 13:11) 
    Cheers,
    Sintesi.

    :hihi:
     
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  9. The Best Driver
     
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    Ma infatti Black Bird condivido parecchio il tuo post. Comunque anche se Berlusconi non pare avere voglia di presentarsi ai magistrati non gli rimane molta scelta anche perché il processo non lo ferma più nessuno (credo).
    SPOILER (click to view)
    Non considerandomi un berlusconiano, non pensate che io controbatta negativamente per ogni critica a Berlusconi. Io stesso sono critico ed è per questo che l'ho citato ad inizio topic con tutte le sue vicende giudiziarie che non intendo nascondere o dimenticare.

    Se per "fare quello che gli pare" ti riferisci ai festini erotini, quelli non sono di mio interesse a meno che in quell'occasione non si verifichino dei reati che appunto credo siano una delle principali cose che condizionano l'immagine in Italia e all'estero.
    Nel senso che essendo io da questo punto di vista libertino (nel senso che ognuno, nel rispetto delle controparti, sessualmente per me è libero di far cosa vuole) non baso l'etica su questi fattori.
     
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  10. Black_bird
     
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    CITAZIONE (The Best Driver @ 19/2/2011, 14:40) 
    Se per "fare quello che gli pare" ti riferisci ai festini erotini, quelli non sono di mio interesse a meno che in quell'occasione non si verifichino dei reati che appunto credo siano una delle principali cose che condizionano l'immagine in Italia e all'estero.
    Nel senso che essendo io da questo punto di vista libertino (nel senso che ognuno, nel rispetto delle controparti, sessualmente per me è libero di far cosa vuole) non baso l'etica su questi fattori.

    Pe me invece il "festino erotico" è esattamente quello che inficia l'immagine dell'Italia, sebbene mi riferisco anche a una serie di TANTE altre cose (Clientelismo? Disegnare mutandine al congresso di Bruxelles? Fare leggi ad personam?) che non sto qui a ripetere (perchè ce lo siamo detti tante volte, ed è sotto gli occhi di tutti).

    Se sei un privato puoi fare quello che ti pare, ma se sei Presidente del consiglio è richiesta la sobrietà anche nella vita privata, e una certa etica.


    Ti ricordo che gente per molto meno si è dimessa. Non vedo perchè non debba essere adottato lo stesso modus operandi per cariche più alte. Tanto per B. come per altre cariche eh. Purtroppo (o per fortunaa) non ruota tutto intorno a certi personaggi.
     
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  11. The Best Driver
     
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    Ma infatti quelle dimissioni che in passato sono avvenute per molto meno io non le ho condivise, in particolare quella del parlamentare americano che ha mandato una foto a torno nudo di se ad una amica su Facebook.
    Cioè, a quel punto direi che scadiamo nel ridicolo...

    Comunque vedrei più un problema nella storia del festino erotico se ci finisse in mezzo un democristiano, perché andrebbe a scontrarsi eccessivamente con le sue idee espresse pubblicamente a livello politico.
    Nel senso che per l'etica un confronto condivisibile può essere quello che uno dice e quello che uno fa, anche privatamente (ma senza eccedere).
     
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    CITAZIONE (The Best Driver @ 19/2/2011, 15:10) 
    Comunque vedrei più un problema nella storia del festino erotico se ci finisse in mezzo un democristiano, perché andrebbe a scontrarsi eccessivamente con le sue idee espresse pubblicamente a livello politico.
    Nel senso che per l'etica un confronto condivisibile può essere quello che uno dice e quello che uno fa, anche privatamente (ma senza eccedere).

    Ti ricordo che Berlusconi è quello che qualche anno fa scese in piazza al Family Day, e che si è sempre posto come il "difensore dei valori della famiglia", tanto da ostacolare un provvedimento sacrosanto come quello sui DICO di qualche anno fa sempre.
    Non ti sembra che ci sia un tantino di differenza fra le sue "idee espresse pubblicamente al livello politico" e quello che fa nella sua vita privata? Inoltre, uno può fare quello che vuole a casa sua, purchè non commetta reati (=sfruttamento della prostituzione minorile) e non coinvolga il suo ruolo e i soldi pubblici in quello che fa (=mettere in cariche pubbliche le sue mignotte).
     
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  13. The Best Driver
     
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    Infatti sull'ultima parte io ho fortissimi dubbi, l'ho già detto tantissimo, è una vicenda oscura in cui è probabilissimo che ci sia gran parte del marcio che davanti ci si presenta. Io non sono un giudice, mi astengo dal fare sentenze e quindi aspetto quelle vere sperando di capirci qualche cosa in più. Ma come detto da tutte le parti non baso la mia filosofia su questo, sulla personificazione della politica e/o preconcetti.
    Per quanto riguarda i DICO/PACS e il Family Day, ora Berlusconi non ha più propriamente una famiglia. Veronica Lario lo ha lasciato e i suoi figli sono tutti grandi e credo indipendenti.
     
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    CITAZIONE (The Best Driver @ 20/2/2011, 02:58) 
    Per quanto riguarda i DICO/PACS e il Family Day, ora Berlusconi non ha più propriamente una famiglia. Veronica Lario lo ha lasciato e i suoi figli sono tutti grandi e credo indipendenti.

    Basta questo per giustificarlo dall'aver tradito la sua "idea politica espressa in pubblico" così fortemente da averlo spinto a partecipare ad una manifestazione di piazza?
     
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  15. The Best Driver
     
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    Per me in parte, ma come ho detto più volte non sono un berlusconiano quindi la mia prerogativa non è difenderlo o attaccarlo a tutti i costi.
    Come ho detto, mi auspico che si possa fare un passo avanti a livello di modi di dibattere e nei contenuti, ecco perché ho aperto questo topic.
     
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16 replies since 16/2/2011, 23:51   185 views
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