Il paradosso dell'11 settembre

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  1. Comy
     
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    CITAZIONE (mathley @ 14/9/2011, 09:21) 
    i loro politici in tv? io negli ultimi 15 anni ho visto più berlusconi di bush/clinton/obama...

    dalla padella alla brace XD
     
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    beh, diciamo che fin quando Hitler non si è andato ad alleare con russi e giapponesi agli americani non è che importasse molto di quel che facesse. Per il resto hanno sfruttato il fatto che il vecchio continente in questo secolo si è autodemolito e loro hanno iniziato a far cash vendendo le armi a chi si distruggeva, giapponesi compresi. Il che è pure una mossa astuta...
    e comunque la lingua che si parla al giorno d'oggi è l'americano, non l'inglese :hihi:
    e di certo non la si parla perchè è musicale
     
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  3. mathley
     
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    veramente più che vendere armi hanno prestato soldi per la ricostruzione dell'europa...

    sulla lingua.. mavaccagher! :hihi: cazzo di risposta.. se è per questo l'inglese shakespeariano lo parla la regina e pochi altri ghgh

    trovami tu altre spiegazioni. ci hanno costretto col marketing? tutti volevano fare affari con le ditte statunitensi?

    o quale enorme complotto c'era dietro?
     
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    ci sono sempre delle imprecisioni math. La ricostruzione dell'Europa (in verità dell'Europa che interessava a loro e dei partiti liberali degli stati occidentali) è iniziata nel 1946. Prima di quell'anno gli USA avevano fatto la guerra contro eserciti che probabilmente usavano armi americane. Gli USA sono stati una democrazia bellissima, non lo nego, ma è durato fino al 1917. Dopo la rivoluzione di ottobre hanno smesso di essere liberali e dopo il 1945 hanno anche smesso di essere una democrazia. Anzi, anno dopo anno hanno iniziato ad essere sempre più dittatori.

    No no, non dico che ci sia qualcosa che non vada nel parlare l'inglese. Dico solo che si parla la lingua degli Stati Uniti, e non quella dell'Inghilterra. La lingua che andava in Europa prima delle due guerre era il tedesco. Strano a dirsi, ma era così :hihi:
    Poi è chiaro che sia subentrato l'inglese, per una serie di motivi. Anche motivi puramente commerciali, che sono gli stessi per cui noi sappiamo dire Toyota o Kaioken.
     
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  5. Dude
     
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    CITAZIONE (Baba O'Riley @ 14/9/2011, 18:00) 
    No no, non dico che ci sia qualcosa che non vada nel parlare l'inglese. Dico solo che si parla la lingua degli Stati Uniti, e non quella dell'Inghilterra. La lingua che andava in Europa prima delle due guerre era il tedesco. Strano a dirsi, ma era così :hihi:

    veramente la lingua "ufficiale" in Europa in tutto l'ottocento e fino alla prima metà del novecento era il francese...
     
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  6. Comy
     
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    CITAZIONE (Dude @ 14/9/2011, 18:02) 
    veramente la lingua "ufficiale" in Europa in tutto l'ottocento e fino alla prima metà del novecento era il francese...

    non sono una grande esperto chiaramente,
    ma non era "ufficiale" quanto lo è ora l'inglese...
    per quel che riguarda il mio campo, fino a qualche decina di anni fa si pubblicava ancora in italiano, tedesco, francese...
    oggi se trovi un articolo non pubblicato in inglese probabilmente non vale nemmeno la pena di leggere il riassunto :hihi:
     
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    Esagerato, stai tranquillo e pensigh no

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    Dopo la rivoluzione di ottobre hanno smesso di essere liberali e dopo il 1945 hanno anche smesso di essere una democrazia.

    Oddio, che abbiano chiuso un po' alla liberalità può darsi, ma che abbiano smesso di essere una democrazia mi pare un po' esagerato. Anche il fatto che prima del 1917 fosse una democrazia bellissima. Così bella che hanno fatto una guerra di Secessione.
     
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  8. mathley
     
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    raffa allora dimmi uno stato dove c'è la forma di governo più vicina alla democrazia (diretta o rappresentativa?)
     
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    veramente la lingua "ufficiale" in Europa in tutto l'ottocento e fino alla prima metà del novecento era il francese...

    fino alla metà dell'ottocento forse, ma dopo gli scienziati, i politici, i filosofi e tutti gli studiosi migliori erano di lingua tedesca. In più la Prussia/Germania avevano un certo peso in Europa.

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    Oddio, che abbiano chiuso un po' alla liberalità può darsi, ma che abbiano smesso di essere una democrazia mi pare un po' esagerato. Anche il fatto che prima del 1917 fosse una democrazia bellissima. Così bella che hanno fatto una guerra di Secessione.

    ti quoto sulla seconda parte, ci ho pensato dopo averlo scritto. Anche il fatto di aver cacciato indiani da trenta stati non è stato un gran colpo :hihi:
    beh guarda come è stato trattato Charlie Chaplin, e come lui tanti altri. Guarda la segregazione razziale fino a fine anni sessanta. Il finanziamento ai partiti liberalisti, tutti quegli episodi di cronaca dove è accertato (in molti è solo ipotizzato) il coinvolgimento USA; per me questa non è democrazia.

    CITAZIONE
    raffa allora dimmi uno stato dove c'è la forma di governo più vicina alla democrazia (diretta o rappresentativa?)

    a me piace molto il sistema scandinavo/islandese. Ma anche quello tedesco non mi sembra male. Almeno questi si sono sempre fatti i cazzi loro, e pensano agli affari loro e non a quelli di tutti il mondo (tranne la Germania). L'Islanda manco ha l'esercito...
     
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  10. mathley
     
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    vabbè l'islanda che necessità ha di un esercito? :hihi:
    forse avrebbe più ragione di averlo la groelandia...

    ma i crucchi quand'è che si son fatti sempre i cazzi loro? :hihi:
     
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    vabbè l'islanda che necessità ha di un esercito?

    non saprei, l'Italia che necessità ne ha?

    CITAZIONE
    ma i crucchi quand'è che si son fatti sempre i cazzi loro?

    CITAZIONE
    (tranne la Germania).

    non saprei con quali altre parole scriverlo :hihi:
     
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  12. mathley
     
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    non avevo letto tra parentesi :hihi:

    riguardo agli eserciti: tutte le nazioni hanno un esercito a puro e semplice scopo preventivo/deterrente. io ho un esercito => te sei disincentivato ad attaccarmi.

    l'islanda non ne ha bisogno perchè logisticamente è quasi irraggiungibile e perchè è una terra povera. non ha importanza strategica (se non al risiko). non ha materie prime.

    se non hai materie prime e hai una posizione strategica pari a zero è inutile che tu abbia un esercito.

    lo stesso si può dire per le nazioni scandinave, su cui bisogna fare un distinguo:
    (premetto che non sono sicuro al 100% di quel che scriverò)
    mentre da un punto di visto geografico per scandinavai si considera svezia-norvegia-finlandia, da un punto di vista storico (e se non sbaglio anche politico) per nazioni scandinave si considerano norvegia, danimarca, finlandia. non la svezia. questo perchè la svezia ha ripetutamente invaso le altre nazioni vicine.
     
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    ma boh, c'è ancora qualcuno che attacca gli altri stati per le materie prime? (a parte gli USA, ovviamente :hihi: )
    che poi anche ammettendo che nessuno attacchi l'Islanda solo per disinteresse non è che cambia poi molto. Secondo me tra la cultura nordica e quella americana c'è un abisso.
     
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  14. mathley
     
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    la cultura americana riflette quella europa, essendo tutti degli europei emigrati da non più di 4 generazioni...
    e per le materie prime... sino al secondo dopoguerra tutte le nazioni invadevano altre per le materie prime.. hai dimenticato il colonialismo?
    gli spagnoli e i portoghesi che invadono centro-sud america per l'oro?

    ora hai ragione, i cinesi anzichè invadere, comprano direttamente intere nazioni. ma sino ad un decennio fa il mondo non era ancora così globalizzato.
     
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    si math ma in quattro righe hai mescolato 350 anni di storia :hihi:

    come fanno ad essere immigrati da non più di quattro generazioni? La dichiarazione d'indipendenza è del 1776 e ci sono quattro generazioni? Che poi quasi quasi potrebbero comunque bastare a creare una nuova cultura (anche l'Australia è in questa situazione, ma non mi sembra abbiano la stessa cultura degli europei e degli americani). Che poi non può essere possibile che la cultura europea venha trasmessa in una nazione così grande, perchè:

    a) non tutti gli europei sono emigrati (parlo a livello di 50 e passa stati)
    b) anche se fosse, c'è una bella diversità ad avere la cultura a casa propria e mescolarne cinquanta sotto un unico tetto
    c) fai conto che ci sia una terza motivazione, fa sempre figo

    CITAZIONE
    e per le materie prime... sino al secondo dopoguerra tutte le nazioni invadevano altre per le materie prime.. hai dimenticato il colonialismo?

    eh si che l'ho dimenticato, il periodo di cui sto parlando è proprio quello post-bellico....

    CITAZIONE
    gli spagnoli e i portoghesi che invadono centro-sud america per l'oro?

    eh, e i romani invadevano la Gallia per non pagare l'ingresso al Louvre :hihi:

    CITAZIONE
    ora hai ragione, i cinesi anzichè invadere, comprano direttamente intere nazioni. ma sino ad un decennio fa il mondo non era ancora così globalizzato.

    ma i cinesi stanno solo approfittando delle debolezze degli altri unite all'enorme espansione economica che hanno in casa. E' vero che adesso il colonialismo si fa così, e non mi piace nemmeno quello. Ma siamo stati coglioni anche noi a permettere ai cinesi di entrare prepotentemente nel mondo economico.
    Non è che essendo di sinistra sia filo-cinese, anzi, non ho ancora capito che razza di sistema politico comunista-capitalista stiano tirando su. Se poi consideri che sono pure una dittatura e da decenni violano diritti umani di centinaia di milioni di persone, abbiamo fatto tombola.
    La mia enfasi sugli USA è dovuta solo al fatto che loro sono sempre passati per quelli buoni.
     
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49 replies since 11/9/2011, 10:34   586 views
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