[CineForum 134] Tempi Moderni

Dal 28.11.11 al 04.12.11

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    IL FILM DELLA SETTIMANA
    PROPOSTO DA

    Sampey


    aaa



    Charlie Chaplin può essere considerato "il cinema".
    Tempi Moderni fà parte di questo cinema, che non tornerà più.
    Un film che presto spegnerà 100 candeline, ma è piu' in forma che mai.

    Buona Visione.

     
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  2. Serpico-1989
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Mi piacciono i film comici, ma non riuscirei assolutamente a paragonare i comici moderni con questo dato che quest'ultimo arriva ad un livello direi stellare.


    Come e' passata la visione del film?
    Veloce e davvero piacevole.


    C'e qualche scena o qualche frase che ti ha particolarmente colpito?
    Potrei dire più di metà film se non quasi tutto. Stupende le scene di quando rimane incastrato negli ingranaggi, di quando sniffa la "polverina", di quando fa bere il caffè al capo col pollo e ancora tante altre scene starei a scrivere.


    Avresti cambiato qualcosa?
    Avrei reso un pò più comica la scena di quando lui rimane solo con la compagna del sacerdote.


    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Magnifica, non ho parole, Charlie Chaplin è stato un dio in questo film, lo affiancherei al mostro sacrò Totò.


    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Tutti quanti.


    Commento libero sul film
    Un film che è davvero una perla, solo ora capisco perchè per tutti questi anni sia stato osannato come capolavoro. La cosa incredibile è che per quanto sia datato questo film, riesce in alcuni particolari ad essere superiore di parecchio a film usciti negli ultimi anni, anzi non lo definirei neanche un film del passato ma viene proprio dal futuro. Dopo tutti questi anni penso che pochissimi film siano riusciti ad avvicinarsi a questa comicità così pura e intensa. Certi attori e registi di oggi dovrebbero riguardarselo fino all'infinito, specie la gente che ormai è abituata a vedere e ridere a film tipo cinepanettoni o addirittura i soliti idioti.
    E' stato davvero piacevole scoprirlo e mi chiedo come mai ho voluto aspettare tutto questo tempo per vederlo. Charlie Chaplin è stato fenomenale, in certe scene la sua mimica facciale faceva davvero impressione, come quando aveva sniffato la coca e cominciava a sentire i primi effetti e si incastrava con lo sguardo. I movimenti e i gesti sono tutti perfettamente coordinati con la scena, ogni minimo movimento non viene fatto a caso e senza di esso la scena perderebbe molto della sua comicità. Assolutamente consigliato.

    Per concludere, ringrazio sampey per averlo proposto, sono film come questo che mi fanno capire quanto sia importante questo cineforum e i film che piano piano si riescono a scoprire.


    Voto finale: 9,75
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    Adoro Charlie Chaplin, ma nonostante tutto non vedevo Tempi Moderni da un bel po’ di anni, dedicandomi ad altre sue pellicole.

    Come e' passata la visione del film?

    Veloce.

    C'e qualche scena o qualche frase che ti ha particolarmente colpito?

    Non ho bisogno di dirlo, si commentano da sole:
    www.youtube.com/watch?v=eZhSvSvMBgU ; http://sp3.fotolog.com/photo/19/6/85/the_m...663253407_f.jpg ; http://www.sentieriselvaggi.it/public/arti...i_moderni_2.bmp

    Avresti cambiato qualcosa?

    Non metterei mai mano in qualcosa fatto dal Maestro.

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    Ottima, considerando che è un film dove per il 95% del tempo nessuno apre bocca, e tutto deve essere rappresentato dagli sguardi, dal movimento e dai gesti.

    Quale Oscar gli assegneresti?

    Miglior Tutto.

    Commento libero sul film:

    Ci vuole coraggio per una comune mortale come me parlare di un Capolavoro targato Charlie Chaplin. Quest’ultimo è da me venerato come se fosse un essere superiore; era Re Mida perché ogni cosa che toccava diventava oro. Quindi perdonatemi se sembrerò troppo di parte o magari troppo banale, ma tant’è.
    Non avevo mai provato a recensire – o meglio – provare a recensire Tempi Moderni, perché quasi “mi annoio” a parlare dei film che adoro; capitemi: non che io non starei una serata intera a sparare lodi e quant’altro di positivo mi viene in mente dei film che mi piacciono, ma una parte di me si diverte di più a dover scrivere di film brutti, orrendi e pieni di difetti.

    Questo film è tutt’altro, non è nemmeno bello: di più. Non il migliore di Chaplin (butto lì Il Grande Dittatore, tanto per essere banale), ma è sicuramente il più famoso, soprattutto perché per il Sommo si chiude un capitolo e se ne apre un altro: è infatti in Tempi Moderni che il suo personaggio, il Vagabondo (o “Charlot” per i comuni mortali italiani) emette i primi suoni, cantando una canzone “non sense”. Tempi Moderni pertanto non è solo una pellicola con una rappresentazione del mondo che avanza, ma segna anche per Chaplin l’arrendersi ad una nuova era cinematografica che sino ad allora aveva rifiutato; mai il Sommo avrebbe voluto far sentire la voce del Vagabondo: cosa sarebbe accaduto se alla gente non fosse piaciuta?

    Ma, voce del Vagabondo a parte, Tempi Moderni rappresenta la grande depressione degli anni Trenta, passando dallo sfruttamento degli operai in una catena di montaggio alla disoccupazione ed alle proteste sulle strade. L’operaio interpretato da Chaplin è soltanto una pecora del “gregge”, sfruttato e ridotto ad un unico gesto, ripetuto migliaia di volte al giorno, parte di una catena di montaggio che lo risucchierà (letteralmente) negli ingranaggi; i “grandi capi” vogliono aumentare la produzione e manco a dirlo si cerca ogni espediente per non fermarsi nemmeno un attimo, nemmeno per la pausa pranzo. Quando il pover’uomo si troverà a dover andare in una clinica riabilitativa, in seguito allo stress causato dal lavoro, niente sarà più lo stesso; in particolare niente sarà come prima dopo aver conosciuto una ragazza orfana che lotta per la sopravvivenza. Qui il tema della depressione, del lavoro e delle difficoltà della vita, con il quale abbiamo sorriso amaramente, fa’ trovare spazio anche ad altro: l’amore, la speranza, la capacità di affrontare con serenità i giorni che verranno. L’operaio non demorde, e consola la sua bella nella meravigliosa scena finale, quasi disegnandole un sorriso sulle labbra. Si allontanano mano nella mano in una lunga strada deserta, verso la Speranza.

    Chaplin con Tempi Moderni mette lo spettatore davanti ad una pellicola non facile da accettare, e spaventosamente ancora attuale, nonostante siano passati decenni. Il sarcasmo e la comicità amara, unite alla “novità” del sonoro, rendono questa pellicola unica nel suo genere. Mi viene da chiedere dove siano i Chaplin di oggi, ma poi mi do’ della sciocca, perché so che di Chaplin ce n’è stato uno solo, e mai ce ne sarà uno anche lontanamente simile. La sua genialità, la sua forte personalità, la sua vita stessa è racchiusa in 90 minuti di puro spettacolo, e viene quasi spontaneo alzarci ed applaudire, chissenefrega se siamo nel 2011 e qualcosa può sembrare “retro”: Chaplin si merita ancora secoli di lodi e complimenti.

    Voto: 10

    «What’s the use of trying?»
    «Buck up – never say die. We’ll get along.»


     
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  4. Riolf
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Non avevo mai visto fino ad ora un film muto :)

    Come e' passata la visione del film?
    Piacevolmente

    C'e qualche scena o qualche frase che ti ha particolarmente colpito?
    La scena in fabbrica è assolutamente superba

    Avresti cambiato qualcosa?
    Non mi è piaciuta per niente la gag della gastrite

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Chaplin è meraviglioso

    Quale oscar gli assegneresti?
    Miglior attore protagonista sicuramente, e miglior film

    Commento libero sul film
    Non avevo mai visto finora un film di Charlie Chaplin (a parte il capolavoro Il Grande Dittatore) e devo dire che mi aspettavo proprio quello che ho visto.
    Lui è un fenomeno, ogni muscolo del viso e ogni movenza sono straordinarie e funzionali alla storia, difficilmente nascerà un altro attore in grado di inanellare performance come queste. In Tempi Moderni questa straripante comicità Chapliniana è al servizio di una dura critica alla società degli anni'30,con il regime della produttività a tutti i costi e i problemi della disoccupazione. Probabilmente Chaplin era avanti per i suoi tempi, visto che le stesse problematiche si possono riscontrare nella società di oggi, quasi 80 anni dopo. Probabilmente Tempi Moderni è il lavoro più "attuale" del regista/attore.

    Moltissime le scene che mi hanno colpito. Una su tutte quella iniziale nella fabbrica, 20 minuti di poesia comica con un velo di surrealità che è entrata meritatamente nelle scene che hanno fatto la storia del cinema. Sarei ipocrita a dire che il resto del film si mantiene agli stessi livelli, le altre gag sono stupende (non tutte a dir la verità) ma la vetta dei 20 minuti iniziali non viene mai raggiunta, compresa la scena in cui Chaplin canta la canzone nonsense). Avrei invece tolto la scena in cui Chaplin e la moglie del pastore hanno la gastrite, l'ho trovata abbastanza pessima, e ben stona rispetto alla qualità del film; penso sia stata messa per evidenziare la "nuova" tecnologia del sonoro.

    Come già detto prima, Tempi Moderni è un film molto attuale nei problemi affrontati, l'unico concetto che è invecchiato un po' male è quello che si evince dalla scena finale (seppur davvero bella visivamente): non importa se viviamo in un mondo pieno di problemi, l'amore comunque ci salverà. Morale che poteva andare benissimo per un film anni '30, che risulta però anacronistico e banalotto ai giorni nostri.

    Posso dire quindi che questo film, nonostante l'abbia trovato leggermente inferiore a "Il grande dittatore", rientra pienamente in quelle opere che possono fregiarsi del titolo di "Capolavoro"

    Voto finale: 9
     
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  5. Richard Rahl
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?

    Non ne vedo abbastanza purtroppo.

    Come e' passata la visione del film?

    Veloce

    C'e qualche scena o qualche frase che ti ha particolarmente colpito?

    Un po' tutto il film :)

    Avresti cambiato qualcosa?

    No! Per carità...

    Come ti e' sembrata la recitazione?

    Divina contando che è un film semi muto dove è il linguaggio del corpo a farla da padrone

    Quale Oscar gli assegneresti?

    Miglior film e Miglior attore protagonista.

    Commento libero sul film:

    Vidi Tempi Moderni anni fa ma l'ho rivisto molt volentieri perchè è uno di quei pochi film che penso si meriti il titolo di capolavoro. E' un film un po' anzianotto ormai (forse è anche il film più vecchio proposto al cineforum credo), ma è anche molto attuale e rimane sempre un "ever-green". La parte che più adoro è la prima, dove il buon Charlie Chaplin lavora nella fabbrica e con infinita ironia fa capire quanto un lavoro simile possa alienare una persona facendola per l'appunto divenire parte degli ingranaggi (la scena in cui lui ci si inserisce è strepitosa). Un film semi-muto non è facile da digerire ai nostri tempi ma se è fatto in questo modo può andare bene anche fra mille anni. La musica poi ha un ruolo fondamentale ad accompagnare ogni scena e con la mimica di Charlie Chaplin ogni scena è un gioiello. La storia che ci sta dietro comunque è tragica. Un uomo che fa avanti e indietro dalla prigione e che è "precario" lavorativamente, una donna che perde il padre e le sorelle e che fugge dalla legge per non finire chissà dove, gli ingredienti per fare un film drammatico ci sono tutti ma cosa succede? Il film viene impostato in modo comico dove il messaggio che passa è che dopo ogni caduta ci si può rialzare e lo si può fare col sorriso in bocca (bellissima la scena finale... :amore: ).

    E' un film che mi ha trasmesso tanto ma non riesco a scrivere tutto a parole, probabilmente in un discorso andrei avanti per ore ma nel commento non riesco a trasmettere ciò che ho sentito proprio come succede davanti ad un quadro di Leonardo, alla Cappella Sistina o alle meraviglie della Natura. Ciò che succede dinnanzi ad un capolavoro senza tempo.

    Voto: 9.5
     
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  6. Nonno Face
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Credo sia Chaplin sia il padre della comicità cinematografica, quindi è la genesi di un filone che sicuramente mi piace.

    Com'è passata la visione del film?
    E' stata piuttosto "ridacchiosa" :hihi:

    C'è stata qualche scena o qualche frase che ti ha particolarmente colpito?
    Ho trovato esilarante la parte iniziale nella fabbrica alla catena di montaggio e il macchinario automatico per dargli da mangiare!

    Avresti cambiato qualcosa?
    Rientra in quei film a cui mai mi permetterei di mettere mano!

    Come ti è sembrata la recitazione?
    Chaplin sembra fatto di gomma! fortissimo. La Goddard bellissima e dolcissima.

    Quale Oscargli gli assegneresti?
    Miglior film, migliore attore protagonista.

    Commento libero:
    Mai visto niente di Charlie Chaplin prima di questo film. E mannaggia a me aggiungerei. Una precisazione però, non l'ho amato alla follia, per quanto sia palese ai miei occhi che si tratti di uno di quei Geni del cinema, impressione che si tramuta in consapevolezza già ad una prima visione.
    Chaplin riesce a fare una cosa che apprezzo molto perché reputo piuttosto complicata: descrivere con gli occhi di uno storico il tuo tempo, una realtà che stai vivendo, come se la vedessi da lontano. E capire quanto assurda e grottesca possa essere la vita degli anni '30 nelle fabbriche, fatta di crisi, licenziamenti, assunzioni, scioperi e malcontento. La lungimiranza di Chaplin è clamorosa, descrivendo con i toni della satira sociale, l'alienazione da lavoro che spinge il suo Charlot all'esaurimento nervoso e al ricovero in clinica.
    E al ritorno nel mondo pronti via, viene turlupinato in una spirale di eventi quasi casuali: arrestato perché scambiato per il leader di un corteo comunista, sventa una tentativo di evasione e viene rilasciato. La cosa comica è che lui preferiva stare dentro e qui c'è un'altra bella spallata al mondo com'era in quegli anni (ma è così diverso oggi?): un mondo dove l'operaio sta alla base della piramide sociale e ne porta il peso sulle spalle, dove non si parla più di persona, ma di risorsa del sistema, che realizza così una vera e propria forma di schiavitù moderna. Magari non voleva dire proprio questo, anche se l'analogia con le immagini dei maiali che sguazzano nel recinto e quelle degli operai che si muovono verso le fabbriche me lo fanno pensare, ma è quello che ci vedo io ancora oggi, 75 anni dopo.
    Da questo punto di partenza seguono tutte le varie che divertono e intrattengono, anche se non è sempre facile scacciare l'idea di deja-vu, logica conseguenza della carta d'identità di Tempi moderni, 1936, e di 75 anni di imitazioni e scimmiottamenti vari, più o meno spudorati (mi vengono in mente Fantozzi e Benny Hill). Ma mica si può imputare a Chaplin questa cosa, anzi, questo rende ancora più grande e geniale il suo lavoro di produttore, sceneggiatore, soggettista e regista. Per non parlare della sua grandezza come attore, creando questo personaggio e tutta la mimica che lo rappresenta e lo rende unico ed inimitabile.

    Quello che mi piace della visione offerta da Chaplin è che nonostante tutto vada a scatafascio, bisogna farsi coraggio perché in fondo ce la caveremo.
    Un grazie a Sampey per avermi, con questa proposta, obbligato a conoscere questa figura che reputo (ma mia solo io :hihi: ) fondamentale per la storia del cinema e che tenterò di conoscere meglio.

    Voto finale: 8.75
     
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  7. stellaura;
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Unico. Il nome di questo genere è Chaplin, non comico, drammatico, thriller ecc.

    Com'è passata la visione del film?
    Talmente veloce che ci sono rimasta male quand'è finito perché volevo che continuasse!

    C'è stata qualche scena o qualche frase che ti ha particolarmente colpito?
    Tutto. Pero' mi ha fatto piegare il pezzo in cui prima mangia a sbafo e ''compra'' sigari e roba per bambini, e poi (come se fosse un rito) si fa arrestare.

    Avresti cambiato qualcosa?
    Il finale. Spiegherò più avanti.

    Come ti è sembrata la recitazione?
    M'inchino al Maestro Charlie, e applaudo entusiasta alla delicata Paulette.

    Quale Oscargli gli assegneresti?
    Miglior attore protagonista.

    Commento libero:
    Questo fu il primo film che ci fecero guardare alla scuola media quando iniziammo la materia ''linguaggi cinematografici''. Solo ora, dopo averlo rivisto a 19 anni, ho capito il perché di quella scelta. Una pellicola sublime, un semi-muto d'autore e un attore/regista/ballerino/cantante/TUTTO che rendono il film uno dei pilastri del Cinema moderno. Pilastro perchè racchiude un tema intramontabile (purtroppo), una sceneggiatura quasi impeccabile e delle abilità tecniche brillanti.

    - Il lavoro è la base di una società troppo ampia per far sì che tutti godano di questo diritto.
    - Il lavoro è una medicina e paradossalmente una malattia.

    Karl Marx nel suo pensiero filosofico, affermava che l'operaio nella società capitalistica veniva alienato (il termine designa la condizione dell'operaio in questo tipo di società) in quattro diverse modalità:
    - nei confronti del prodotto del suo lavoro, in quanto non ne puo' godere perché non gli appartiene.
    - in relazione alla sua attività lavorativa, in quanto la sua forza-lavoro diventa proprietà del capitalista, che ne dispone come vuole.
    - nei confronti di se stesso, in quanto il suo è un lavoro forzato e non libero (difatti Marx paragona questo tipo di lavoratore a Sisifo, una figura della mitologia greca, appunto per sottolineare ''il grande sforzo con pessimi risultati'')
    - in rapporto agli altri uomini, in quanto la sua vita sociale è ridotta alla relazione conflittuale con il capitalista.
    Trovate attinenze con il film? Fantastico, passiamo al punto 2 (lavoro come medicina e malattia): il nostro Chaplin-Operaio all'inizio del film presenta dei ''tic-nervosi'' dati in maniera evidente dalla sua mansione. Il lavoro è quindi una medicina che salva da una società che richiede denaro, ma una terribile malattia se svolto in maniera sbagliata.
    Il nostro filosofo continua affermando che la causa dell'alienazione si identifica con la Proprietà Privata, la quale affonda le proprie radici nel principio della Divisione del lavoro: esso ha permesso quindi che la società si frantumasse in classi contrapposte (dato che la prima divisione era quella tra lavoro manuale e lavoro intellettuale) favorendo oltretutto dislivelli come ricchezza e povertà e soprattutto scissioni e disuguaglianze.
    Il superamento dell'alienazione consiste perciò nell'abolizione della proprietà privata, che comporterebbe alla negazione della società borghese; Marx perciò propone una Rivoluzione sociale che abbia come protagonista il Proletariato, che miri a distruggere lo Stato Borghese e realizzare una nuova società comunista.

    Mi ha fatto impazzire il fatto che Chaplin avesse seguito la linea d'onda Marxiana, ma mi ha un po' delusa come l'ha conclusa. Non che dovesse farlo secondo il pensiero del filosofo, intendiamoci. Ma il finale adeguato di questo film secondo me doveva essere un po' più realistico per essere definito Capolavoro: è facile chiudere il tutto con i sogni e l'amore, è difficile pero' proporre una probabile soluzione. Se Chaplin l'avesse fatto, avrei concluso questo commento dicendo ''Gli stringo metaforicamente la mano'', quindi, finisco col dire che in scena ha messo su una grande pellicola, ma l'ha conclusa ''ritirandosi'' dal dare una soluzione a tutto ciò che ci ha presentato.

    Voto finale: 8.75
     
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  8. albyolo
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Capitano di rado

    Come e' passata la visione del film?
    Velcoe

    C'e qualche scena o qualche frase che ti ha particolarmente colpito?
    La scena in fabbrica sicuramente

    Avresti cambiato qualcosa?
    No

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Come Chaplin non ce n'è e saranno più...ma tutto sommato anche le altre "comparse" le ho trovate molto brave

    Quale oscar gli assegneresti?
    Miglior attore protagonista sicuramente, miglior attore protagonista e miglior colonna sonora

    Commento libero sul film
    Altro che film muto, questo era un film che parlava e parla benissimo. Solo che non lo fa con le parole ma con le immagini.
    Partiamo dal titolo: Tempi moderni? 1936...o 2011.
    Perchè si...abbiamo girato il secolo e rimane di un'attualità mostruosa, forse sono un pò qualunquista ma è così.
    Senza parlare di crisi e appunto "tempi moderni" concentriamoci sul messaggio del film: la comicità nonostante tutto. Tutto il film balla tra la tragedia del periodo storico alla comicità che solo Chaplin poteva avere. Un film che con el sue gag meravigliose e di gusto squisitamente discreto riusciva a far sorridere. E ci riesce tuttora.
    Ogni avvenimento del film un piccolo pezzettino di storia raccontata: scioperi, fabbriche disumane e il denaro che regola tutto. La narrazione riesce in pieno a rappresentare tutto con tempismo e accuratezza facendoci vivere appieno il momento.
    L'ironia di Chaplin non fa che risaltare la drammaticità delle vicende.
    Non credo che in questo film ci fosse bisogno di parole, non so se Chaplin le avrebbe utilizzate. In questo film fanno tutto gli attori e la loro splendida mimica facciale, la recitazione è tutta nel controllo dei muscoli facciali in modo che senza alcuna parola si riuscisse a trasmettere il messaggio. Io di FIlm muti ne ho visto qualcuno ma quelli di Chaplin hanno sempre una marcia in più e questo non è d a meno.

    Non sapevo che la colonna sonora l'avesse scritta lui e anch'essa arriva puntuale ad ogni gag, scenetta o vicenda del nostro Chaplin.
    Insomma un film bellissimo, con uno stile unico a cui non ho mai trovato alcun altro fim che potesse anche essere solo paragonato.
    La fotografia non so come fosse concepita in quel periodo, magari Sampey mi potrebbe aiutare ma credo che fosse ancora più difficile trasmettere idee per immagini. Probabilmente di questo film mi ha colpito più di tutto la regia piuttosto della fotografia.
    La regia l'ho trovata puntuale e decisa, senza indugi, senza fronzoli. Mi sono piaciute tantissimo le scene dei tumulti in strada e le scene affollate; la telecamera, come da scuola del periodo, era piuttosto ferma ma riusciva a seguire perfettamente le azioni senza dare troppo l'impressione che tutto si svolgesse davanti alla telecamere come in un teatro.
    Un film da tenere sempre con se, da rivedere per riapprezzarne le finezze e la straordinaria comicità di Chaplin.

    P.S. Cazzo se pattinava bene..ma era lui?

    Voto finale: 9
     
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  9. Amexis
     
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Mi piace vedere film intelligenti ed interessanti.

    Com'è passata la visione del film?
    molto veloce

    C'è stata qualche scena o qualche frase che ti ha particolarmente colpito?
    La scena di pattinaggio è bellissima.

    Avresti cambiato qualcosa?
    Non credo.

    Come ti è sembrata la recitazione?
    Ottima, e Chaplin una spanna sopra gli altri, ovvero quasi inarrivabile.

    Quale Oscar gli gli assegneresti?
    Miglior film.

    Commento libero:
    Non avevo mai visto per intero questo film e me ne rammarico, anche se ne sono contento ora. Sono contento di aver colmato finalmente questa lacuna.
    Il film mi piace molto, perchè riesce a dare un tocco poetico durante quasi tutta la sua durata, e la storia che si racconta dentro di esso è molto importante.
    Il tono è ironico e comico, ma la poesia che certe scene e certe immagini fanno trasparire arriva a far trascendere lo spettatore da un modo unico di vedere quest'opera. Infatti il film si erge a capolavoro artistico proprio perchè riesce a comunicare in svariati modi il suo messaggio ed a proporre diverse sfaccettature di esso.
    Da segnalare non solo la semplicità di un film semi muto in quanto a scenografia ed effetti speciali, ma soprattutto come questa semplicità riesca a colpire, anche grazie ad un'ottima regia ed ad un'eccelsa recitazione.
    Il tema del lavoro che distrugge l'uomo e la società stessa, dei ritmi incalzanti e delle macchine che disumanizzano l'operaio, è di sicuro uno specchio della società del tempo e della crisi che la accompagna, una crisi economica, sociale ed umana direi.
    Da questo punto di vista il film serve da esempio storico anche alla società attuale, ma il suo esempio andrebbe preso anche dal punto di vista artistico, per come, con pochi mezzi ed ottimi professionisti si possano realizzare dei gran bei film.
    Voto finale: 9
     
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  10.  
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    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Commedie in bianco e nero non mi capitano quasi mai.
    Questo però e' un classico e come tale tendo a guardarli.

    Come e' passata la visione del film?
    E' un film molto veloce nelle sue dinamiche e tale non può che esserne la visione.

    C'e qualche scena o qualche frase che ti ha particolarmente colpito?
    La prima volta che lo vidi mi colpì in maniera particolare l'incredibile numero di citazioni comiche che ritrovai nel cinema moderno ed in particolare in quello italiano degli anni 80. La scena della "Macchina Automatica per Nutrire l'operario" mi fece lacrimare.

    Avresti cambiato qualcosa?
    Direi di no.

    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Era un altro cinema, richiedeva altre caratteristiche : ottima mimica facciale ed espressività. Chaplin fù probabilmente il più grande rappresentante/espontente/esploratore del comico muto, anche se non vanno dimenticati altri geni come Buster Keaton.
    In questo caso, in questo cinema, la recitazione di Chaplin equivale alla perfezione.

    Quale oscar gli assegneresti?
    Attore protagonista, sceneggiatura e scenografia.

    Commento libero sul film
    Non sono ben sicuro di come utilizzare questa parte del commento, non vorrei risultare prolisso ma ce ne sarebbero davvero tante di cose da dire : in primis ci sarebbe da fare un'analisi prettamente tecnica del film e del suo valore artistico nel 36 e in secundis sicuramente un'analisi del valore che Tempi Moderni ha rappresentato per il cinema muto e per il cinema moderno, ovvero l'eredità che ha lasciato in dono ai posteri, e quest'analisi comporterebbe di conseguenza una visione più ampia che riguardere "l'Artista Charlie Chaplin" e quello che ha significato la sua presenza nel mondo della settima arte. E' chiaro che non si può fare un commento simile, me ne dispiaccio, ma sopravvivo.

    Tempi Moderni e' un film che non perde tutt'ora la sua ragion d'essere, e forse non la perderà mai. Tratta in maniera tragicomica tematiche tanto attuali al tempo quanto ad oggi : l'alienazione da lavoro in fabbrica, la povertà, la lotta di classe, i sogni dei poveri lavoratori, la fame e l'amore. Forse era destino che questo film dovesse rappresentare per l'eternità un'aspetto della razza umana e della sua organizzazione socio-lavorativa. Tant'e che sono convinto che se si aggiungessero i colori, i dialoghi, e un contesto visivo moderno, a parità di sceneggiatura avremmo un ottimo Tempi Moderni (2012) (in realtà mi vengono i brividi solo a pensare un Remake di Tempi Moderni, ma spero abbiate capito il significato che volevo dare alla mia ultima osservazione).
    La validità della sceneggiatura e' avvalorata da un'aspetto tecnico grandioso : un Chaplin in forma smaliante (come sempre) che si occupò personalmente di Soggetto & Sceneggiatura, Regia, Montaggio e pure delle Musiche! Sorprendente? No, assolutamente, infatti Chaplin si occupo di questi aspetti in tutti i suoi film di successo, tra cui Il Monello, Luci Della Città e La Febbre Dell'oro.
    Uno degli aspetti di cui (teoricamente) non si e' occupato e' l'accoppiata Fotografia+Scenografia anche se il risultato e' di evidente valore, soprattutto sulla parte iniziale ambientata nella Fabbrica.

    E' incredibile pensare a quante scene siano state riprese nel tempo e riproposte in film più o meno comici anche in Italia (vedi Pozzetto che sventola la bandiera ne Il Ragazzo di Campagna oppure La Bomba nella Manica di Villaggio, anche se è presa da Il Grande Dittatore) e quanto questo film, assieme ad altri di Chaplin rappresentino un'ABC della comicità anche ai nostri tempi.

    Sulla figura di Chaplin invece ci sarebbe troppo da dire, se volete approfondire guardatevi un bel documentario che parla dell'artista ma anche dell'uomo che è stato.
    Vi dico solo che al tempo, prima del periodo "lungometraggi", Chaplin era come "la settimana enigmistica", cioe' i suoi "sketch" uscivano settimanalmente/mensilmente, basta guardare la sua Filmografia per capire il valore che poteva avere quest'uomo per il suo pubblico e per l'industria del cinema.

    Chaplin e' stato uno degli artisti più importanti e rappresentativi della settima arte e Tempi Moderni è uno dei suoi prodotti più riusciti e conosciuti. Mi risulta quindi facile assegnargli un voto da capolavoro assoluto.

    Voto finale: 9.5
     
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  11. cozzaG
     
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    User deleted


    Come collochi questo film rispetto ai generi che di solito guardi?
    Ne vedo troppo pochi di film del genere purtroppo

    Come e' passata la visione del film?
    velocissima


    C'e qualche scena o qualche frase che ti ha particolarmente colpito?
    La performance live al ristorante

    Avresti cambiato qualcosa?
    Il film è di Charlie Chaplin, io non sono una cippa di nessuno...


    Come ti e' sembrata la recitazione?
    Due mostri i protagonisti. Gli altri meravigliosi

    Se dovessi assegnargli un solo oscar, quale daresti?
    Come si fa a sceglierne qualcuno da non dargli?


    Commento libero sul film
    Sarà per forza di cose breve questo commento. Per il semplice fatto che o faccio una scelta del genere o scrivo un'enciclopedia su questo capolavoro.
    Tempi moderni è un film totale, un film rivoluzionario, un film che ha fatto la storia della settima arte e le ha dato un'infinità di spunti per innalzarsi ed elevarsi.
    Il film tratta il boom economico dagli occhi di un inguaribile ottimista, macchietta doc, un furbone dal cuore enorme che pulsa per la vita e per gli occhi grandi di una ragazza con la quale sceglie di condividere l'esistenza.
    Chaplin mette in scena una satira finissima, pungente in profondità in grado di essere ahimè attuale in qualsiasi epoca. Le risorse dell'epoca lo hanno visto nascere all'insegna del muto: scelta eccellente che andrebbe fatta anche al giorno d'oggi che ha permesso al regista di puntare su attori eccezionali, colonna sonora stupefacente, mimica da alto teatro ed idee brillanti ed innovative.

    Un capolavoro senza tempo. Un film da 10 decimi

    Voto finale:
    10
     
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10 replies since 27/11/2011, 17:42   391 views
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