Arriva la riforma delle patenti

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    Imperia

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    Entrerà in vigore il 19 gennaio. Il patentino per i ciclomotori verrà dismesso e sarà progressivamente rimpiazzato da una normale patente AM. E arriveranno 15 nuove categorie di licenze di guida. Coloro che possiedono già la patente, però, stiano tranquilli, per loro niente problemi burocratici

    Tenetevi pronti. Sabato 19 gennaio entrerà in vigore una nuova, importante riforma stradale ancora non completamente formalizzata ma ricca di innovazioni e sorprese. Il 22 dicembre del 2012, il Consiglio dei ministri ha infatti licenziato il testo di un decreto, non ancora pubblicato, che comporta la modifica di diverse disposizioni del codice della strada che entreranno in vigore a partire dal 19 gennaio 2013, mentre altre, tra cui quelle relative ai requisiti psico-fisici, sono già in vigore dal 15 maggio 2011.
    Oltre all’ingresso definitivo della patente europea con le nuove differenziate licenze di guida (che manderanno in soffitta anche il patentino), arriveranno infatti nuove multe e sanzioni penali. In particolare, chi circolerà guidando veicoli di categoria diversa o chi si metterà alla guida di una macchina agricola senza licenza verrà perseguito più severamente e molte novità riguarderanno anche il mondo dell’autotrasporto professionale e degli stranieri alla guida, ma anche i minorenni e i neopatentati saranno interessati dagli oltre 20 articoli ritoccati.

    Le inevitabili difficoltà operative connesse ad una riforma di cui ancora non si conosce un testo ufficiale hanno già fatto storcere il naso agli addetti ai lavori ma la polizia municipale si è comunque già attivata per evidenziare i punti più qualificanti della novità e le sue criticità.

    “Arriveranno 15 nuove categorie di patenti con un nuovo supporto UE in policarbonato”, spiega Stefano Manzelli, direttore di Poliziamunicipale.it – e il che significa che, al posto delle tradizionali patenti A, B, C, D , avremo 15 categorie di patenti ad accesso graduale ovvero la patente AM per i motorini (a 14 anni in Italia), l’A1 per i motocicli poco potenti a 16 anni, l’A2 per i motocicli più potenti a 18 anni e l’A senza limitazioni con accesso”. Chi ha già la patente in tasca però non avrà sorprese e manterrà tutti i diritti già acquisiti, “ovvero – precisa Manzelli - il titolare potrà continuare a condurre tutti i veicoli che la licenza consentiva al momento del conseguimento. Chi ha conseguito una patente A per accesso graduale dopo il 19 gennaio 2011 manterrà il diritto a conseguire una A piena senza limitazioni trascorsi due anni e senza esame”.

    Queste norme – spiega il presidente dell’Aci Sticchi Damiani - sono molto positive perché si uniformano alle direttive europee. Anzi, io propongo di più: come avviene per le due ruote, si potrebbe valutare una "patente a livelli" anche per le auto, in modo da consentire la guida dei veicoli più potenti solo a chi effettua un percorso formativo più completo ed idoneo”.


    Insorgono le autoscuole
    "Siamo costretti a spendere 60 mila euro per agenzia". Costi insostenibili secondo l'associazione

    "Dal 19 gennaio sono in arrivo parecchie novità sulle patente di guida, che investono pesantemente anche le autoscuole, che potrebbero essere chiamate, per stare al passo coi tempi e adeguarsi alle norme, a spendere anche 60.000 euro per rinnovare il parco veicoli, costi spesso insostenibili". A lanciare l'allarme sulle conseguenze delle norme prescritte dall'Ue e dal Codice della Strada, che saranno in vigore dal 19 gennaio, è Pino Russo, presidente di Confarca, Confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici, che a Labitalia sottolinea come "le novità arrivino in un momento di grande crisi anche per le autoscuole, che hanno perso in questi ultimi anni circa il 30-40% di lavoro".

    Russo spiega che, ad esempio, "le direttive europee prevedono che gli esami per la patente A1 debbano ora essere fatti su motocicli di almeno 400 cc e 25 kw, mentre fino ad adesso si facevano su motocicli di 125 cc, così come per le nuove categorie C1 e D1 le autoscuole devono essere dotate di un mezzo fino a 75 quintali e di un minibus fino a 16 posti".

    Insomma, per i titolari di autoscuola, si profila un esborso "che rasenta i 60.000 euro -avverte Russo- e che, vista l'esiguità del numero di rilascio di certe patenti, potrebbe non essere assolutamente giustificato". (segue)

    A mettere in difficoltà le autoscuole, oltre che la crisi economica, è stata anche la norma che di fatto ha vietato di far sostenere agli immigrati l'esame per la patente nella propria lingua.

    "Ora -dice Russo- sono previste solo tre lingue, cioè inglese francese e italiano, e questo taglia fuori molti cittadini stranieri". Oltretutto, spiega ancora Russo, "in certe zone ad alta densità di presenza straniera i titolari di autoscuole si erano organizzati con insegnanti in madrelingua cinese o altro e questo aveva portato molta clientela".

    Il danno, dice Russo, "non è stato solo economico, ma anche di legalità perchè la conseguenza del giro di vite sulla lingua è che ora girano molte patenti false".

    Russo partecipa a una serie di tavoli aperti dal ministero dei Trasporti, ma sulla direttiva europea, ammette, "non c'è stato niente da fare". "Col ministero -conclude- stiamo cercando le soluzioni migliori per ridurre l'impatto delle norme sul nostro settore e devo dare atto al ministero che sta facendo tutto il possibile".
     
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    Culla Bianconera

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    nei fatti, a parte i patentini per ciclomotori, io che ho la patente B me ne posso fregare, giusto?
     
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    Bah, mi sembra una grandiosa accozzaglia di minchiate.
     
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  4. Pablo88
     
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    A me l'idea nel principio sembra una cosa giustissima invece. Bisognerebbe solo chiarire la questione economica della cosa: quanto può costare a un singolo patentato scegliere di prendersi gradualmente tutto questo popò di licenze piuttosto che aspettare l'età in cui prendersi solo la licenza più alta, che da quanto ho capito mi sembra cumulativa.

    Anche sulle auto sarei d'accordo: è una stronzata poter avere accesso a 18 anni al macchinone di cilindrata n-mila appena uscito da scuola guida. Si eviterebbero molti incidenti che per immaturità del fresco patentato saranno sempre immancabili, ma più limitati se hai la macchinetta di cilindrata 1.000 che per arrivare a 150 kmh ha bisogno di essere in discesa con il vento a favore, anziché il macchinone che raggiunge 250 kmh ad acceleratore sfiorato. E lo dico io che nei miei primi anni di patente correvo come uno spericolato, fortunatamente non ho mai avuto auto molto potenti.
     
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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    Anche sulle auto sarei d'accordo: è una stronzata poter avere accesso a 18 anni al macchinone di cilindrata n-mila appena uscito da scuola guida. Si eviterebbero molti incidenti che per immaturità del fresco patentato saranno sempre immancabili, ma più limitati se hai la macchinetta di cilindrata 1.000 che per arrivare a 150 kmh ha bisogno di essere in discesa con il vento a favore, anziché il macchinone che raggiunge 250 kmh ad acceleratore sfiorato. E lo dico io che nei miei primi anni di patente correvo come uno spericolato, fortunatamente non ho mai avuto auto molto potenti.

    e se una famiglia non può permettersi una seconda auto che fai? non guidi per anni restando un imbranato?
     
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    CITAZIONE (Pablo88 @ 15/1/2013, 16:28) 
    Anche sulle auto sarei d'accordo: è una stronzata poter avere accesso a 18 anni al macchinone di cilindrata n-mila appena uscito da scuola guida. Si eviterebbero molti incidenti che per immaturità del fresco patentato saranno sempre immancabili, ma più limitati se hai la macchinetta di cilindrata 1.000 che per arrivare a 150 kmh ha bisogno di essere in discesa con il vento a favore, anziché il macchinone che raggiunge 250 kmh ad acceleratore sfiorato. E lo dico io che nei miei primi anni di patente correvo come uno spericolato, fortunatamente non ho mai avuto auto molto potenti.

    Veramente è già così adesso, per il primo anno di patente non puoi portare le auto che vanno oltre una certa cilindrata. Non c'è alcun bisogno di fare quattromila patenti diverse.
     
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    CITAZIONE (Creeping Death @ 15/1/2013, 20:49) 
    CITAZIONE (Pablo88 @ 15/1/2013, 16:28) 
    Anche sulle auto sarei d'accordo: è una stronzata poter avere accesso a 18 anni al macchinone di cilindrata n-mila appena uscito da scuola guida. Si eviterebbero molti incidenti che per immaturità del fresco patentato saranno sempre immancabili, ma più limitati se hai la macchinetta di cilindrata 1.000 che per arrivare a 150 kmh ha bisogno di essere in discesa con il vento a favore, anziché il macchinone che raggiunge 250 kmh ad acceleratore sfiorato. E lo dico io che nei miei primi anni di patente correvo come uno spericolato, fortunatamente non ho mai avuto auto molto potenti.

    Veramente è già così adesso, per il primo anno di patente non puoi portare le auto che vanno oltre una certa cilindrata. Non c'è alcun bisogno di fare quattromila patenti diverse.

    delle moto lo sapevo.
    Per le auto sapevo che nonera mai passata la legge
     
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  8. Pablo88
     
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    CITAZIONE (Shagrath82 @ 15/1/2013, 18:50) 
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    Anche sulle auto sarei d'accordo: è una stronzata poter avere accesso a 18 anni al macchinone di cilindrata n-mila appena uscito da scuola guida. Si eviterebbero molti incidenti che per immaturità del fresco patentato saranno sempre immancabili, ma più limitati se hai la macchinetta di cilindrata 1.000 che per arrivare a 150 kmh ha bisogno di essere in discesa con il vento a favore, anziché il macchinone che raggiunge 250 kmh ad acceleratore sfiorato. E lo dico io che nei miei primi anni di patente correvo come uno spericolato, fortunatamente non ho mai avuto auto molto potenti.

    e se una famiglia non può permettersi una seconda auto che fai? non guidi per anni restando un imbranato?

    Cioè, fammi capire: il problema è per la famiglia che possiede un bolide da Formula Uno e non può permettersi una Panda usata da 2.000 euro (puntando quindi all'ottimo stato)?

    Questo allora significherebbe anche che, se una famiglia avesse come auto una Bugatti Veyron (fammi ingigantire un po', tanto anche parlando di auto più comuni, di cilindrata alta e più a buon mercato il discorso non si distacca di molto) e nessun'altra, allora il diciottenne è giusto che possa salire sulla suddetta auto per farci esperienza di guida e non rimanere imbranato?
     
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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    Cioè, fammi capire: il problema è per la famiglia che possiede un bolide da Formula Uno e non può permettersi una Panda usata da 2.000 euro

    a volte basta possedere una vecchia auto 2.4 di cc
     
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  10. Pablo88
     
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    Un rottame che raggiunge 100 kmh a fatica si trova senza fare grossi sacrifici, secondo me.
    Inoltre il potenziale rischio che il giovane, da cazzone, si schianti con quell'auto perché non sa gestire l'acceleratore dovrebbe un attimino smuovere un po' di più la coscienza.
     
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    CITAZIONE (Shagrath82 @ 16/1/2013, 22:53) 
    CITAZIONE (Creeping Death @ 15/1/2013, 20:49) 
    Veramente è già così adesso, per il primo anno di patente non puoi portare le auto che vanno oltre una certa cilindrata. Non c'è alcun bisogno di fare quattromila patenti diverse.

    delle moto lo sapevo.
    Per le auto sapevo che nonera mai passata la legge

    Te lo posso dare per certo, quelli che si sono patentati nel 2011 (quindi anche io) hanno dovuto rispettare questa cosa.

    CITAZIONE (Pablo88 @ 17/1/2013, 09:23) 
    Un rottame che raggiunge 100 kmh a fatica si trova senza fare grossi sacrifici, secondo me.
    Inoltre il potenziale rischio che il giovane, da cazzone, si schianti con quell'auto perché non sa gestire l'acceleratore dovrebbe un attimino smuovere un po' di più la coscienza.

    In realtà basta una station wagon neanche troppo potente. Il limite adesso se non sbaglio è 1.4 per le benzina e 1.6 per le diesel.
    Il rottame volendo lo trovi, però ci dovresti pagare sopra bollo e assicurazione, che per i neopatentati costa una sarabanda, per poi magari ritrovartelo sul groppone dopo un anno, termine attuale per i limiti di cilindrata.
    In linea di massima sono d'accordo col limitare i neopatentati (visto che ho degli amici che si fracassano anche con delle macchinine a pedali), però va considerato che può creare bei disagi.
     
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  12. Pablo88
     
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    Le assicurazioni si possono anche cointestare con un genitore che è patentato da tanto tempo (o peggio ancora, si può intestare tutto al genitore, non risolve il problema ma in questo momento di crisi lo allevia). Le classi più alte permettono un risparmio maggiore. Poi c'è il rischio che il figlio faccia incidenti e declassi il genitore, ma finché il sistema è così non credo si possa chiedere di meglio...
     
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    CITAZIONE (Pablo88 @ 17/1/2013, 10:29) 
    Le assicurazioni si possono anche cointestare con un genitore che è patentato da tanto tempo (o peggio ancora, si può intestare tutto al genitore, non risolve il problema ma in questo momento di crisi lo allevia). Le classi più alte permettono un risparmio maggiore. Poi c'è il rischio che il figlio faccia incidenti e declassi il genitore, ma finché il sistema è così non credo si possa chiedere di meglio...

    Guarda, io non parlavo proprio di intestare l'assicurazione al neopatentato, che ormai costa una cosa folle, ma anche l'assicurazione intestata al genitore che però registra come guidatore il neopatentato certe compagnie te lo fanno pagare tantissimo. Infatti i miei quando presi la patente dovettero cambiare compagnia assicurativa per la mia macchina, perchè quella che avevamo prima applicava proprio questa politica. E quella che ho adesso non è che costi pochino.
     
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