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Arriva il 'SunBlack', pomodoro nero ricco di antiossidanti
Dopo la firma del contratto di licenza con l’azienda L’Ortofruttifero di San Giuliano Terme (Pisa), da giovedi' 10 aprile inizia la commercializzazione del 'SunBlack', il pomodoro nero ad alto contenuto di antociani - sostanze dal fortissimo e riconosciuto potere antiossidante - sviluppato nell’ambito del progetto di ricerca Tomantho, coordinato proprio dal Sant’Anna e portato avanti insieme alle Università della Tuscia (Viterbo), di Modena e Reggio Emilia, di Pisa.
Il SunBlack è stato ottenuto da Gian Piero Soressi dell’Università della Tuscia e caratterizzato in maniera approfondita nel corso degli ultimi anni dalla Scuola Superiore Sant’Anna e dalla stessa Università della Tuscia.
Dopo la registrazione del marchio comunitario SunBlack, avvenuta nel 2009, ad opera degli atenei che avevano dato vita al progetto di ricerca, nei giorni scorsi è stato compiuto il passo fondamentale che porterà alla sua commercializzazione, con la sottoscrizione del contratto di licenza che, per la Scuola Superiore Sant’Anna, è stato firmato proprio dal Rettore Pierdomenico Perata, coinvolto in questo atto anche come coordinatore del progetto “Tomantho”, il cui nome deriva proprio dalla fusione fra tomato e anthocyanin. L’Ortofruttifero potrà commercializzare il SunBlack per i prossimi cinque anni. L’arrivo in commercio del “SunBlack”, sotto forma di piantine, è previsto dal 10 aprile, grazie ai semi forniti dal gruppo guidato da Andrea Mazzucato dell’Università della Tuscia, in due varianti: a frutto medio ed a frutto piccolo.
Il SunBlack ha la particolarità di essere ricco di antociani, potentissimi antiossidanti che si ritrovano soprattutto in uva nera, mirtilli, fragole, ciliegie ma non in quantità significative nelle comuni varietà di pomodori. Da qui la scommessa, prima del progetto Tomantho e poi del Sunblack, che alle caratteristiche nutrizionali del pomodoro aggiunge le capacità antiossidanti delle frutta a buccia nera, ma in quantità aumentata.
Il Sunblack può quindi rientrare nella categoria degli alimenti nutraceutici, in grado di portare benefici per mantenere le persone in uno stato di buona salute e non rientra negli ogm, anche perché i suoi semi sono stati ottenuti attraverso la tradizionale tecnica dell’incrocio. "L’accordo di licenza sottoscritto con l’azienda ‘L’Ortofruttifero’ – commenta Pierdomenico Perata - consolida il ruolo della Scuola Superiore Sant’Anna come motore di sviluppo locale, contribuendo a portare innovazione nelle imprese radicate sul territorio, in un ambito come quello dell’ortovivaismo in cui l’inserimento di elementi innovativi può risultare ancora più difficile". -
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ho visto anche le carote nere.
Sinceramente non m'ispira per nulla. -
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È il tomacco . . -
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chissà se sarà buono . -
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Sì, ciao, il Black Krim gli piscia in testa.
Poi ci sarebbe il P20 che fa impallidire tutti gli altri, ma purtroppo dentro è rosso.
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il gusto delle carote nere è praticamente identico a quelle normali. Credo sia la stessa cosa anche per i pomodori. -
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Saprà di nonna .
Il colore è poco importante, chissà il gusto piuttosto.. -
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Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta
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ma essendo neri hanno la musica nel sangue?
Scherzi a parte, li ho assaggiati perché mio suocero ha sbagliato e ne ha piantati un sacco l'estate scorsa. Bah, non mi paiono nulla di speciale. -
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pare li produca la ditta Leonarda Cianciulli & co. . -
the.hangman.
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dopo le mozzarelle blu tutto è possibile . -
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chiu me la speiga?.