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Critica ristorante su Internet, condannato 
“Pessima cucina, cattivo servizio, locale sconsigliato”…sei sicuro di voler diffamare l’ultimo ristorante nel quale hai mangiato male? Il tribunale di Bordeaux, in Francia, ha condannato un blogger a pagare 1500 euro per danni e 1000 euro per spese di procedimento per aver criticato in modo molto severo un ristorante sulle proprie pagine web.
A maggio, con la partenza della stagione turistica, la proprietaria del ristorante italiano del Cap-Ferret nota un netto calo di frequenze. Ma la crisi non c’entra nulla. Una cliente, infatti le segnala che, scrivendo su Google il nome del suo locale esce, tra i primi risultati, un articolo di blog intitolato “il posto da evitare a Cap-Ferret” seguito dal nome del ristorante. Il blog, di nome L’Irrégulière, racconta qui infatti la sua cattiva esperienza a causa di un pessimo servizio.
La titolare del posto decide così di interpellare i suoi avvocati e di denunciare il blogger. “La menzione ‘il luogo da evitare’, è un giudizio perentorio” spiega la parte civile. “Sarebbe stato diverso scrivere ‘il posto che sconsiglio’. Ogni critica è la benvenuta ma qui siamo nell’esagerazione e nel recar danno ad una impresa. Internet non è una zona di non-diritto”.
Il tribunale dà loro ragione. “Il titolo è troppo forte, non solo per i suoi followers [...] ma anche per tutti gli utenti di Google [...]. Questo titolo costituisce una diffamazione manifesta destinata a far fuggire ogni potenziale cliente inseguito ad una lettura”, spiega il tribunale nella propria ordinanza. “Porta un danno grave all’immagine e alla reputazione del luogo”.
Il blogger, inseguito alla decisione, si è invece detto “molto sorpreso” ma non farà appello a causa di questioni economiche. “La decisione si basa sul fatto che l’articolo era in quarta posizione nei risultati di ricerca su Google. Non è colpa mia! E in rapporto ai commenti su Tripadvisor, è simile. Ma quello che è peggio è il metodo usato. Non mi hanno neppure chiesto di sopprimere il pezzo a cambiare il titolo prima di denunciarmi. Ho deciso di non prendere un avvocato per motivi semplici: non ho avuto neppure il tempo di trovarne uno!”. L’articolo è stato eliminato dal blog.
“Alcuni commenti su Internet superano i limiti” spiega l’avvocato della parte lesa “Ciò può fare il buono o il cattivo tempo nelle cifre d’affari, ed è pericoloso” commenta invece a Nouvelle République David Seguin, ristoratore di Niort “Può ferire delle persone e non è che se si fa una buona torta che ci si può improvvisare guida gastronomica. E’ un mestiere!“.
“Esiste un limite tra la libera critica e l’abuso del diritto di critica” spiega Me Haas, avvocato specialista in diritti delle Nuove tecnologie “Questa decisione permette di mettere ciascuno davanti alle proprie responsabilità. Anche sui siti specializzati dove si scrivono commenti in forma anonima. Non sono fuori da tutto perché si riesce sempre a reperire qualcuno tramite l’indirizzo IP” sottolinea Me Haas.
Fonte. -
TheCaptain.
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Quindi da oggi tutti a denunciare le "recensioni" di Trip Advisor 
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Io quando leggo queste cose rimango basito. Cioè, adesso è reato pure esprimere un'opinione?
Capisco se avesse lanciato gravi accuse, tipo che nel locale servono carne umana o che il lesso viene bollito nel piscio di cane, ma non è evidentemente il caso.
Se offri un servizio che fa cagare quello in torto sei tu, non quello che ti critica!. -
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Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta
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Beh, Raspelli ha smesso di pubblicare le recensioni negative dopo che lo hanno minacciato di morte
Un giorno gli consegnarono davanti a casa una corona di fiori con la scritta" Al nostro caro Edoardo". Era il 1 maggio 1979. Edoardo Raspelli rispose sulla prima pagina del Corriere d'Informazione: "Volevo ringraziare chi mi ha mandato la corona di fiori ma anche rassicurarlo: la sua cucina é sicuramente fetente ma non mortale".
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miss.unpleasant84.
User deleted
con tutte le mie pessime recensioni su Tripadvisor non mi stupirò di ricevere qualche testa mozzata. Mai andassi in Francia, nessuna recensione negativa, messaggio chiaro. D'altronde sono bravi in tutto, no? .
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