L'incredibile fenomeno della predazione inversa

ScreamingBunny

Posted on 7/11/2014, 18:21

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Siamo tutti abituati a considerare il ruolo della preda e del predatore come abbastanza statico. Ci sono predatori che diventano a loro volta preda di altri predatori, ci sono prede in grado di difendersi efficacemente fino ad uccidere il loro predatore, ci sono animali che da "cuccioli" sono prede e da adulti predatori delle stesse specie (esempio: i coccodrilli con molti pesci di fiume o molti pesci di mare con le meduse) ma la predazione inversa è una relazione del tutto peculiare.

Viene descritta in due specie di coleottero del genere Epomis, E.dejeani in figura 1 e E. circumscriptus figura 2

Questi simpatici scarafaggini (e, in particolare, le loro larve), desiderano ardentemente essere predate. Hanno infatti sviluppato un efficacissimo contrattacco contro gli anfibi che normalmente predano tutti gli altri coleotteri, contrattacco che, in TUTTI i casi osservati si è concluso con la vittoria dell'insetto a discapito della rana o del rospo di turno.

In particolare, i coleotteri eseguono alcuni movimenti che richiamano l'attenzione dell'anfibio (un po' come i pesci abissali attirano prede con la bioluminescenza, con la differenza che in quel caso si tratta di un inganno e la preda ingannata non pensa di aver a che fare con un mostro 10 volte più grande, altrimenti non si avvicinerebbe). Il fine di questi movimenti (stimolare la predazione) è stato dimostrato poiché sono assenti in quelle situazioni in cui l'insetto sarebbe troppo vulnerabile per contrattaccare (es. dopo una muta) ed aumentano di frequenza se l'insetto percepisce la vicinanza della sua vittima.
La rana o il rospo attaccano ed il coleottero evita facilmente l'avversario. In compenso ha sviluppato delle mandibole assolutamente uniche, a forma di amo da pesca, con cui si "aggancia" al suo avversario. A questo punto, se l'insetto è adulto, l'anfibio viene semplicemente smembrato e divorato. Più interessante è ciò che fa la larva: emette succhi gastrici e succhia i liquidi corporei del malcapitato, generalmente (ma non sempre) portando a morte l'anfibio. Ciò è interessante perché come comportamento ricorda più quello di un parassita, piuttosto che quello di un predatore (sì, ok, ci sono i ragni e le stelle di mare che lo fanno pur non essendo parassiti, ma non è comunque comune), così come ricorda molto i parassiti il concetto "mi faccio mangiare volutamente per avere accesso all'ospite", anche se in questo caso "per avere accesso all'ospite" diventa "per predare chi tenta di predarmi".
E se per errore la rana dovesse riuscire ad inghiottire l'insetto? Niente paura, Epomis è assolutamente non commestibile, per cui verrà immediatamente rigurgitato, vivo e pronto a contro-aggredire l'anfibio. Sembra inoltre che durante la deglutizione la larva ferisca internamente l'anfibio e non riporti -al contrario- alcun danno apprezzabile.
Ecco un bel video truce per spiegare che destino orrendo Epomis ha in serbo per i suoi predatori "wannabe": lo trovate sul lato destro della voce di wikipedia.

Fonte "per tutti", completa di numerosi video: http://biosproject-earth.blogspot.it/2011/...ta-v-larve.html

Fonte originale (articolo scientifico vero e proprio): www.plosone.org/article/info%3Adoi%...al.pone.0025161

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Baba O'Riley

Posted on 7/11/2014, 18:52

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