Ce lo chiede l'Europa (cit.) Ah, non vale più?

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    Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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    Apro un topic sul rapporto con l'Unione Europea e come sono cambiati i rapporti.
    Tenete presente che è una considerazione nata da impresisoni "a pelle" parlando con amici, conoscneti eccetera, lurcando social network e siti, quindi priva di ogni qualsiasi valenza sociologica, statistica e scientifica.
    Dieci-quindici anni fa se uno era di destra non sopportava l'Unione Europea. Era già all'epoca l'Europa dei burocrati, delle sedute dove si decideva quanti mazzi d'asparagi dovevano esserci in ogni confezione, la dimensione e la curvatura (true story). Un'entità lontana, che dettava regole, entrava lentamente nelle nostre vite ma che in fondo ci sembrava poco importante. Al massimo le elezioni europee erano buone se si voleva dare una lezione al governo in carica di turno o per esprimere un voto di protesta (ve lo ricordate il 12% alla lista Bonino?). Se eri di sinistra l'Europa era meravigliosa, la sintesi di un sogno di fratellanza tra i popoli, contro i nazionalismi, gli interessi individuali a vantaggio della collettività. Però anche in quel caso, sti cazzi, tanta teoria, tanti ideali però nella pratica poca roba.
    Al masismo la parola d'ordine era "Ce lo chiede l'Europa". Spesso dietro si prospettava l'inculata, ma molti effetti non erano percepiti da tutti. La rivoluzione più grossa per il cittadino comune furono la bandiera europea esposta al comune e il poter andare a Mentone senza doversi fermare alla dogana.
    Credo che la prima svolta sia stata l'Euro. Improvvisamente molti hanno avuto la percezione che con l'Unione Europea ci si abbia rimesso, per tutta una serie di motivi che se volete potete anche elencare.
    Ora vedo che praticamente l'Europa viene odiata da tutti. Da alcuni perché è l'Europa delle banche, da altri perché è l'Europa dei trattati, altri perché è l'Europa dei tedeschi, o di chiunque, ma mai degli italiani.
    A voi la parola, com'è cambiata, se è cambiata, la vostra percezione dell'Europa?
     
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    Sono di sinistra e l'ho sempre odiata.

    Perchè io l'ho conosciuta con l'arrivo dell'euro. E perchè imponeva regole della minchia come quelle che hai detto tu. E di fratellanza e collettività non ha mai avuto un cazzo.

    Stati Uniti d'Europa o ognuno per i cazzi propri, sta schifezza non si può vedere.
     
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    Chiedo scusa se rispondo solo ora, ma la questione merita un po' di tempo per essere affrontata e finalmente ora ci riesco.
    Il punto fondamentale secondo me è che è cambiata la percezione perché è cambiata molto anche l'Europa. L'Unione Europea di oggi non è l'Unione Europea di Delors, ma nemmeno quella di Prodi. Banalmente si potrebbe dire che oggi non piace a nessuno perché a quelli di sinistra non piace più perché oggi i maggiori rappresentanti europei sono di destra, mentre a quelli di destra non è mai davvero piaciuta perché non gli è mai andata giù l'idea di cedere sovranità nazionale.
    La questione però ovviamente è più complessa e per me riguarda una serie di fattori. I turning points della storia secondo me sono due: l'avvento di Angela Merkel, che ha impresso una svolta definitiva verso la politica egemonica e il surplus commerciale alla Germania, e lo scoppio della crisi, che ha "tolto di mezzo" i concorrenti della Germania, lasciandola come unico Paese "legittimato" (nell'ottica neoliberista ovviamente) dai risultati economici a dettare la linea. Questi due eventi sono però la punta dell'iceberg composto da altri fattori che hanno avuto il loro effetto nel corso di un quindicennio: c'è la scelta di indebolire sempre di più le istituzioni europee, Commissione e Parlamento in particolare, affidandoli a personaggi sempre più deboli che erano lì più come rappresentanti del "patto di governance" delle elite politiche europee (gente come Barroso o Juncker) che a veri e propri leader o comunque a politici con una visione (come Delors o per certi versi Prodi). C'è il fatto che le velleità nazionali non sono mai state superate, e un certo campanilismo è rimasto sempre latente sul fondo, per poi crescere con la crisi e l'indebolirsi delle istituzioni europee, fino a scoppiare negli ultimi tempi quando tutto sembra andare a ramengo. L'unione di questi due fattori ha portato ad esempio a trovarci con questa "struttura monca" dei Trattati, che non sono altro che un debolissimo compromesso per sopperire alla bocciatura della (già debole di per se) Costituzione europea dai referendum francesi e olandesi. C'è infine la volontà da parte di quelle elite di cui sopra di incardinare l'Europa verso politiche di un solo segno (errore tremendo quando si parla di istituzioni), spacciandole per "verità" dettate dalla tecnica. Proprio questo ha portato alla bocciatura della Costituzione, che in Francia è stata bipartisan proprio perché conteneva elementi troppo spiccatamente neoliberisti.
    C'è infine il fattore secondo me decisivo, che è la causa principale di tutti gli altri, che è la mancanza di una classe politica capace e coraggiosa a partire dal 1995 in poi. Nessuno dei capi di governo o dei rappresentanti europei si è dimostrato essere un politico valido e dotato di sufficiente accountability negli ultimi venti anni. La stessa Merkel è in realtà piuttosto mediocre, ma risalta e spicca nel deserto dei leader europei, tutti molto ma molto scarsi.
     
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2 replies since 6/7/2015, 18:19   64 views
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